mercoledì 24 marzo 2021

Un altro ricorso alla Corte Costituzionale tedesca, questa volta contro il Recovery fund...

In Germania agli avvocati specializzati in diritto costituzionale non manca mai il lavoro: il professore di Amburgo Bernd Lucke, fondatore di AfD, sta preparando infatti un altro ricorso costituzionale contro la legge per l'approvazione del fondo europeo per la ricostruzione post-corona. Ne scrive la FAZ.net


l fondo europeo per la ricostruzione post-Corona (NGEU) nato per cercare di compensare i danni causati dal Coronavirus sarà oggetto di un nuovo caso di ricorso alla Corte costituzionale federale - ancora prima che la corrispondente legge entri in vigore. Se ne sta occupando il "Bündnis Bürgerwille" intorno al quale ruota il professore di economia di Amburgo Bernd Lucke.

Con una mossa insolita, il gruppo lunedì ha inviato a Karlsruhe un annuncio per la presentazione di un reclamo costituzionale e una richiesta di ingiunzione temporanea per impedire al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier di firmare la legge. Temono infatti che diversamente i regolamenti potrebbero entrare in vigore già questa settimana. Ciò significherebbe che la Germania sarebbe vincolata dal trattato ancora prima che la Corte costituzionale federale lo abbia esaminato.

L'annuncio è stato quindi combinato con una richiesta fatta al presidente del secondo senato responsabile, Doris König, di informare Steinmeier in merito al reclamo costituzionale e alla richiesta. Chiederà al Presidente federale, "secondo la prassi istituzionale consolidata", di non approvare la legge fino a quando i giudici di Karlsruhe non si saranno pronunciati sull'ingiunzione provvisoria o sul procedimento nella causa principale, secondo l'annuncio fatto dal professore di diritto di Marburg Hans-Detlef Horn, a disposizione della F.A.Z.

Lucke ha sottolineato che l'iniziativa non riguarda un attacco ai fondi anti-Corona per gli stati dell'UE in quanto tali, ma riguarda le modalità di finanziamento. Secondo i piani attuali, infatti, l'UE intende raccogliere fino a 750 miliardi di euro di debito sul mercato dei capitali per poter aiutare gli stati UE in difficoltà sotto forma di sovvenzioni e prestiti.

Si tratta di un pacchetto di salvataggio di "proporzioni storiche", come viene sempre sottolineato. Si basa su di una decisione del Consiglio europeo che deve essere ratificata da tutti gli Stati membri dell'UE. In Germania, ciò viene fatto attraverso la "Eigenmittelbschluss-Ratifizierungsgesetz" (ERatG), discussa al Bundestag questa settimana.



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