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mercoledì 20 settembre 2017

Buone notizie per i cittadini UE: potrebbero bastare pochi mesi di permanenza in Germania per avere accesso ai sussidi sociali minimi

Susan Bonath su RT Deutsch segnala una importante sentenza del Tribunale Sociale Federale (Bundessozialgericht) che potrebbe riguardare molti cittadini UE che si trovano in Germania in cerca di un lavoro oppure che hanno pochi mesi di lavoro alle spalle. Invece dei 5 anni previsti dalla recente legge Nahles, per avere accesso ai sussidi sociali minimi e all'assistenza sanitaria potrebbero bastare pochi mesi di permanenza nel paese. Da RT Deutsch.


Secondo una legge del Ministro del Lavoro Andrea Nahles introdotta a fine 2016, i cittadini UE per i primi 5 anni non hanno alcun accesso ai sussidi sociali tedeschi. La signora della SPD in questo modo intendeva impedire la temuta "immigrazione nel sistema sociale". Il Tribunale Sociale Federale (Bundessozialgericht) con una recente sentenza si è opposto alla tanto criticata legge: escludere le persone in maniera permanente dall'accesso ai mezzi di sussistenza minimi violerebbe i principi costituzionali, secondo i giudici di Kassel (B 14 AS 31/16 R).

A presentare il ricorso era stata una donna bulgara. Nel 2011 la donna, allora 35enne, era arrivata nella Repubblica Federale per lavorare. Dopo pochi mesi, tuttavia, aveva perso il posto di lavoro. Il Jobcenter di Hamm le aveva pagato per 6 mesi l'indennità Arbeitslosengeld II (Hartz IV). In seguito le era stata negata ogni ulteriore prestazione, sebbene la donna 6 mesi dopo avesse trovato un nuovo lavoro. Con il suo avvocato Burkhard Großmann ha quindi deciso di presentare un ricorso alle autorità competenti.

La corte sociale di Hamm aveva fatto riferimento alla legge Nahles. I giudici federali invece si riferiscono ad una loro sentenza del dicembre 2015, secondo cui i cittadini UE non hanno alcun diritto all'Arbeitslosengeld II (Hartz IV). Se la loro esistenza è in pericolo, tuttavia, e il loro soggiorno consolidato, e al piu' tardi dopo almeno 6 mesi deve essere considerato tale, il Sozialamt deve intervenire. Se non lo fa deve essere considerata una condotta al di sotto della dignità umana e quindi una violazione costituzionale.

Costi maggiori per i comuni?

La motivazione della sentenza dovrebbe essere disponibile fra 2 mesi. Cio' che potrebbe significare per le autorità locali lo spiega l'avvocato in materia di diritto del lavoro Thorsten Blaufelder sul suo blog: probabilmente i comuni saranno costretti a pagare gli aiuti transitori nelle situazioni piu' difficili e per piu' di un mese.

I giudici inoltre, sempre secondo Blaufelder, potrebbero giudicare troppo basso l'aiuto minimo di base, inferiore al livello di Hartz IV, e quindi presentare un ricorso alla Corte Costituzionale di Karlsruhe. Per i comuni potrebbe rivelarsi una sentenza costosa, visto che sono loro ad essere responsabili per gli aiuti sociali, e non lo stato federale. L'avvocato Großmann in riferimento al caso della sua cliente bulgara per il momento si è mostrato alquanto soddisfatto.

Pressione sul settore a basso salario

Nahles lo scorso anno aveva presentato la legge per l'esclusione dei cittadini UE dai sussidi sociali su pressione dei partner di coalizione CDU e CSU. Anche i politici di AfD, non ancora rappresentati in Parlamento, sul tema avevano lanciato una forte campagna di sostengo.

Non solo le associazioni sociali, ma anche i partiti di sinistra e gli attivisti per i diritti umani avevano duramente criticato il provvedimento. Anche i giuristi dell'associazione "Neue Richtervereinigung" avevano duramente attaccato il provvedimento. Con questa legga il governo federale introduce una "apartheid sociale e legale" e ignora i diritti fondamentali tedeschi, cosi' scrivevano in un documento.

Secondo il gruppo di giuristi, la nuova legge "crea un gruppo di schiavi moderni costretti ad accettare tutte le condizioni di lavoro e ogni livello di retribuzione, pur di sopravvivere e poter restare qui". Non meno importante è il fatto che in questo modo si causa un grave danno anche agli stessi lavoratori tedeschi. Sul tema i giuristi avevano dichiarato: "la legge aumenta la pressione su tutti coloro che hanno un'occupazione nella parte piu' bassa della forbice delle retribuzioni".

Povera, malata e non curata

Quali potrebbero essere gli effetti reali della decisione del tribunale sociale ce lo mostra un caso concreto. Verso la fine di agosto la Süddeutsche Zeitung ha riportato il caso della donna bulgara Ivanka R. Nel suo paese la 54enne aveva lavorato come sarta. In seguito R. ha perso il lavoro e in quanto membro della comunità rom non è piu' riuscita a trovare un'occupazione. E' diventata una senzatetto e ha dovuto dormito presso parenti o conoscenti. Non potendo sopravvivere con i 18 euro mensili dell'indennità di disoccupazione e a causa della situazione di necessità, nel 2016 ha deciso di spostarsi a Monaco.

Nella metropoli bavarese la donna ha trovato un minijob da 450 euro al mese e una camera da 300 euro mensili in una casa fatiscente. In questo modo è riuscita a restare a galla. Una esplosione di gas nel palazzo, anch'esso dissestato, ha distrutto le sue speranze di trovare un secondo minijob.

Come riportato dal quotidiano la donna bulgara è arrivata in ospedale con delle gravi ustioni. Le è stato garantito solamente un trattamento minimo d'urgenza. Non ha potuto pagarsi ulteriori trattamenti sanitari e non è riuscita nemmeno a saldare il conto dell'ambulanza. Il motivo: la donna non aveva un'assicurazione sociale. Solo grazie all'associazione "Dottori del Mondo" è stato possibile operarla.

L'organizzazione di volontariato ha sottolineato davanti al Consiglio sociale di Monaco (Münchner Sozialreferat) gli effetti devastanti della legge sull'esclusione. Insieme al Consiglio della Sanità intendono chiedere al governo federale un regolamento per i casi piu' difficili. La legge Nahles tuttavia resta problematica, "soprattutto per le persone in condizioni di lavoro e abitative precarie". La portavoce ha sottolineato: "il legislatore si è completamente sbagliato quando ha ipotizzato che i cittadini UE avrebbero lasciato la Germania a causa dell'esclusione dalle prestazioni sociali"

Perché di solito, ad aspettare le persone nei loro paesi di origine, c'è una miseria ancora maggiore.

6 commenti:

  1. "per i cittadini UE che si drogano in Germania..." il refuso è davvero formidabile, direi...stupefacente! Ahahah

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    1. Corretto, grazie per la segnalazione, tutta colpa della fretta

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  2. certo che è una bega sovvenzionare la gente che si sposta in germania con l'obiettivo di usufruire del welfare appena possibile. certo che è un costo.

    ma allora la alternativa di buonsenso è solo una: blocchi gli ingressi nel paese. o li razioni attentamente.

    non puoi far entrare tutti e poi lasciarli a terra. così crei solo una massa di disgraziati.
    se li fai entrare li accudisci anche.

    solo che se limiti gli ingressi puoi scordarti di riuscire ad abbassare i salari. anzi in un'economia come quella tedesca che è altamente produttiva si avrebbe senza dubbio un aumento generalizzato dei salari. e dei prezzi. senza l'immigrazione di poveracci a smorzare il benessere dei locali.

    come al solito l'elite tedesca vuole la botte piena e la moglie ubriaca.

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    1. Ma chi è che sarebbe disposto ad andare in Germania per poi (soprav)vivere con il welfare tedesco? Gli unici che ne approfittavano erano in passato quelli dell'est Europa che prendevano i circa 400 euro mensili e rientravano in Patria, con quelli vivevano non male dato che è (o era) il salario medio mensile. Però oggi in Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria il tasso di disoccupazione è a livelli bassi, non vedo quindi un possibile stimolo a (soprav)vivere in Germania quando stanno meglio a casa loro.

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    2. Sono moderatamente d'accordo, perchè Hartz IV oltre ai 410 euro al mese piu' bollette e affitto, ti permette di guadagnare 100 euro al mese non tassati, di fatto arrivi a 500 euro al mese puliti. Se poi hai voglia di trovarti il solito lavoretto al nero dove ti pagano in contanti per qualche ora la settimana, senza che il jobcenter se ne accorga, riesci magari a fare 2-300 euro al mese di nero, che messo tutto insieme è una cifra degna e sicuramente piu' alta di quanto potresti guadagnare in tanti altri paesi, Italia compresa. Unico inconveniente, devi far finta di cercare lavoro, altirmenti quelli del Jobcenter ti sanzionano, ma quella è un arte che si impara col tempo, mi dicono che è tutta questione di esperienza.

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  3. Ma scusa un attimo...per non trovare oggi in Germania un lavoro che ti renda almeno 1500 euro netti mensili bisogna essere davvero fannulloni o impediti. Prendi il salario minimo a 40 ore settimanali che sono netti mille e rotti euro mensili, togli 400 euro di affitto, sempre se non vuoi un attico a Marienplatz, 200 di spese di riscaldamento ed ecco ALG 2 (o Hartz IV). Non so se hai avuto modo di conoscere italiani che hanno fatto i 'furbi', io no. Personalmente credo che chiunque si trovi sotto assistenza cerchi comunque un lavoro qualsiasi, se non rientra nella categoria di cui sopra.

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