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martedì 17 aprile 2018

Come CDU e Merkel si preparano ad affondare le riforme europee di Macron

A Berlino Merkel e la CDU preparano le grandi manovre per affondare il piano di riforme di Macron e rimandare la temuta unione di trasferimento. Al di là dei sorrisi e delle strette di mano nei vertici franco-tedeschi, Macron e gli amici del + Europa alla fine resteranno alquanto delusi. Ne parla die Welt.


CDU e CSU in materia di politica europea iniziano a sentire il fiato sul collo di FDP e AfD. Per questa ragione alla fine della scorse settimana il gruppo parlamentare dell'Unione ha fatto uscire un documento volto a frenare la trasformazione del Fondo europeo di salvataggio (ESM) in un Fondo monetario europeo (FME). 

Martedì (oggi) il gruppo parlamentare dell'Unione al Bundestag intende sottoporre il documento a votazione. A quanto pare anche la SPD sarebbe d'accordo sul contenuto del documento, il cui obiettivo sarebbe proprio quello di spingere il governo federale a rallentare il passo delle riforme europee a Bruxelles. 

In sostanza l'Unione sta cercando di fermare la trasformazione dell'ESM in un fondo monetario europeo utilizzando una motivazione di carattere tecnico: la Commissione europea per fare questa modifica avrebbe scelto il percorso sbagliato. Bruxelles propone infatti di introdurre il FME nell’ordinamento europeo attraverso un semplice "regolamento complementare" senza la necessità di modificare i trattati europei ed escludendo i parlamenti nazionali, argomentano in maniera critica CDU e CSU. Nel loro documento invece, CDU e CSU chiedono una modifica dei trattati europei

SPD: segnale fatale per i paesi europei 

Questo approccio tuttavia causa qualche frizione fra Unione e SPD. "L'Unione vorrebbe sfruttare un argomento puramente tecnico, per inviare un segnale politico", si dice all’interno della SPD. E questo potrebbe essere fatale. Perchè in Francia questo approccio sarebbe percepito come un ulteriore blocco alle proposte del presidente francese Emmanuel Macron. 

I socialdemocratici perciò chiedono di fare riferimento all’accordo di coalizione secondo il quale: "L'ESM dovrà essere trasformato in un nuovo fondo monetario europeo controllato dai parlamenti e ancorato al diritto dell'unione", è scritto nel documento. "I diritti dei parlamenti nazionali restano pertanto inalterati". 

La SPD insiste affinché l'Unione si attenga a questo accordo. Questo passaggio inserito nell'accordo di coalizione sarebbe anche un segnale incoraggiante per i partner dell'eurozona, almeno cosi’ si dice nel gruppo parlamentare socialdemocratico. L'Unione con il suo atteggiamento vorrebbe trasformare la natura degli accordi di coalizione. E questo sarebbe un problema serio, visto che da tempo Angela Merkel invia a Macron segnali di disponibilità a collaborare. 

Pressione dall'opposizione 

La SPD vorrebbe una parola chiara da parte della Cancelliera sulla questione: "dovrebbe ricordare ai membri del suo partito il loro programma elettorale - nel quale proponevano appunto la creazione di un fondo monetario europeo", ha detto il parlamentare della SPD Carsten Schneider in un'intervista alla „Augsburger Allgemeinen“. E anche Schneider ha lanciato una minaccia: la SPD in ogni caso non è disponibile ad altri anni di interruzione e blocchi. 

La condotta dell'Unione è alquanto sorprendente. Era stato proprio Wolfgang Schäuble, ora presidente del Bundestag e precedente ministro delle finanze, a lanciare l'idea di un FME. La Cancelliera aveva tacitamente sepolto il progetto e al suo posto aveva invece coinvolto il FMI nei programmi di salvataggio dell'eurozona. 

Quando il presidente francese Macron dopo la vittoria elettorale ha iniziato la campagna per la creazione di un ministro delle finanze europeo, Schäuble aveva rispolverato la vecchia idea di un FME da contrapporre alle proposte francesi. 

Critiche anche all'interno dell'unione 

Al momento non c'è nulla di ufficiale da parte della Cancelliera. Presumibilmente è stata informata in anticipo sul comportamento del gruppo. E non vi si è opposta, almeno cosi’ si dice negli ambienti del partito. Pertanto il documento, che sarà votato martedi' nel gruppo parlamentare, è stato redatto d'accordo con lei. 

Questo atteggiamento non causa perplessità solo nella SPD. Anche dalle proprie fila arrivano delle critiche. "Il tono del gruppo parlamentare dell'Unione è inaccettabile", ha detto il Commissario UE Günther Oettinger in un’intervista alla FAZ domenica scorsa in merito alla mozione del gruppo. "Mettono in pericolo l'intera ripartenza dell'Europa. Mi aspetto che i leader di partito e i capigruppo nei prossimi giorni possano chiarire". 

Nel gruppo parlamentare le critiche vengono accolte con una certa consapevolezza. Nessuno vuole rendere troppo facile la vita alle opposizioni. Che un compromesso nella discussione sulle regole di funzionamento dell'ESM sia possibile, tuttavia non è stato indicato nel documento del gruppo parlamentare. La domanda ora è un‘altra: come potranno fare la SPD e l'Unione a mettersi d'accordo sulla questione?


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9 commenti:

  1. L'ipotesi di un fondo europeo, mediante modifica dello statuto del fondo ESM, non comporta alcun trasferimento, le due cose sono diverse.

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    1. I tedeschi hanno il controllo totale del fondo ESM visto che con il loro 27% possono bloccare a piacere qualsiasi decisione. Immagino che il punto centrale su cui verterà l'offensiva della CDU e di Merkel sarà appunto il diritto di voto nel nuovo FME o come si chiamerà, sostanzialmente i tedeschi vorranno avere il controllo totale anche di cio' che ci sarà dopo l'ESM. Il mantra sarà lo stesso: investimenti ed aiuti in cambio di riforme. Mi pare che il temporeggiamento tedesco serva piu' che altro a sabotare i piani di Macron volti alla creazione di una unione di trasferimento, oppure tu hai un'altra interpretazione?

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    2. Perché non vi informate prima di scrivere le vostre (in)certezze? L'organismo che ha l'autorità di prendere decisioni riguardanti aiuti a Paesi membri è il Consiglio dei Governatori (Board of Governors), è costituito dai ministri delle finanze dei Paesi membri stessi e decisioni di questo genere devono essere prese all'unanimità. Quindi anche Malta può bloccare un sostegno ad una nazione. Non mi risulta che la proposta di modifica dei compiti del fondo ESM sia di finanziare investimenti ordinari. Tradotto: se vogliamo il ponte sullo stretto o un'altra (inutile) autostrada li dobbiamo pagare noi con soldi nostri.
      Ma curiosità...dato che molti invocano 'trasferimenti fiscali' all'interno dell'eurozona, siamo consapevoli noi italiani che non ne beneficeremo in quanto siamo nel gruppo dei Paesi ricchi? Così, tanto per precisare.

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    3. https://www.ft.com/content/3dc16660-da8a-11e7-a039-c64b1c09b482

      E' chiaro che nel progetto originario i compiti del fondo monetario europeo sarebbero molto piu' ampi rispetto all'attuale ESM, compreso il finanziamento di investimenti nei paesi eurodeboli. E' anche chiaro che l'obiettivo della Commissione è ottenere il controllo dei fondi. Ovviamente i tedeschi si oppongono e non accetteranno mai. Per questo è corretto dire che al Bundestag l'unione di trasferimento resta politicamente insostenibile.

      Per quanto riguarda l'attuae ESM è ovvio che le decisioni all'unanimità possano essere bloccate anche da Malta o Cipro, ma quelle e maggioranza qualificata che richiedono l'80% dei diritti di voto possono essere bloccate solo dai tedeschi e dai francesi. E ovviamente tutto il polverone alzato dalla CDU in questi giorni riguarda il controllo del nuovo FME, il Bundestag non accetterà mai di perdere il controllo sull'uso di questi fondi. Il mantra è lo stesso: aiuti in cambio di riforme.

      Io non so se l'Italia sarebbe destinatario o pagatore netto, e credo che nessuno in Italia voglia elemosinare il denaro dei tedeschi e degli olandesi, questo blog vuole raccontare il grande malessere tedesco quando si inizia a parlare di trasferimenti. Quando invece si tratta di invadere i mercati esteri con i loro prodotti non si tirano mai indietro. E comunque i tassi a zero sono una enorme unione di trasferimento, quindi il dibattito è viziato in partenza perché omette questo particolare non secondario.

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    4. E hanno (i tedeschi ma non solo loro) tutte le ragioni ad essere scettici verso trasferimenti fiscali tra nazioni. Ma ci siamo scordati il malessere tutto italiano verso i trasferimenti da settentrione a meridione? Malessere che non è terminato, è venuta a mancare solo la cassa di risonanza politica (v.Lega - ex Nord) ma tale sentimento è ancora largamente diffuso tra i cittadini delle regioni settentrionali, stufi di vedere come vengono (male) utilizzati i capitali che vanno giù. Mancando quindi un amplificatore politico se ne parla al bar, al ristorante, dal barbiere o in qualche convention ma in ogni caso quando si parla di trasferimenti per il mal di pancia non serve essere tedeschi per provarlo. Ma tornando al tema qui visto, non è il fondo ESM (prossimo a divenire FME) ad essere utilizzato come ente finanziatore, bensì un bilancio UE verso cui confluirebbero maggiori risorse. Il fondo si occuperà solo di garantire la stabilità finanziaria e di intervenire a favore di Paesi che si dovessero tovare in difficoltà. Dietro riforme? Certo, se un Paese va male è naturale che si rende necessario operare sulla sua struttura.

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    5. E' verissimo che bisognerebbe imparare dalle passate unioni di trasferimento, ma allora Maurizio mio bisognava proprio evitare di fare l'unione monetaria, che avrebbe portato inevitabilmente a questa situazione! E si sapeva benissimo...
      Il Nord Italia "chiagne e fotte" da tempo (e lo dico da settentrionale) sulla questione dei trasferimenti fiscali, facendo finta di non vedere che questo sistema ha drogato lo sviluppo delle industrie solamente al Nord, consentendogli di mantenere la sua posizione di relativo vantaggio. Stesso discorso per i tedeschi: con l'unione di trasferimento l'Italia diventerebbe sussidiata e conseguentemente endemicamente sottosviluppata, come tutte le regioni sussidiate! E' storia economica del mondo.
      Il problema dei tedeschi è purtroppo la loro consueta ingordigia: vorrebbero una volta di più la botte piena e la moglie ubriaca: poter stravendere i loro prodotti ovunque senza che gli altri vadano in deficit e poi in crisi finanziaria, poter prestare denaro pretendendo che venga restituito anche se i paesi che lo ricevono sono in crisi a causa delle politiche mercantiliste da loro stessi praticamente imposte a tutto il continente!
      Ormai il giochino è logoro: la Germania ha lucrato più che abbondantemente e slealmente sulla moneta unica, e ora deve restituire buona parte del denaro lucrato, o il giochino finirà. A loro sarebbe convenuto implementare i trasferimenti fiscali, per procrastinare il giochino all'infinito. Non hanno voluto farlo, le dimensioni dei trasferimenti necessari ora sono troppo grandi, e il giocattolo si romperà.
      Pazienza...

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  2. https://www.ft.com/content/f17fe7e8-425f-11e8-93cf-67ac3a6482fd

    Anche il Financial Times appoggia la linea interpretativa delle Voci dalla Germania :)

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    1. L'articolo scrive che la Germania sostanzialmente non condivide la proposta di Macron su un ruolo diverso del fondo ESM e qui è una questione di cosiddetta 'lana caprina' perché cambierebbe ben poco. Quello che non mi trova concorde infatti è l'accostamento ad un presunto ruolo di ente prestatore di denaro all'interno di uno schema qui descritto come 'unione di trasferimento'. Mentre posso accettare la tesi che rifiutando questa prima proposta potrebbe poi aversi un effetto anche sul resto che comprende sì tale progetto di unione fiscale ma a condizione di cedere un altro po' di sovranità ad un potere sovranazionale (il cosiddetto ministro europeo delle finanze). Prima di vedere come la pensano i tedeschi chiediamoci come la pensano gli italiani. Io sarei favorevole ma temo di essere in minoranza! ;)

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    2. Il Ministro europeo delle finanze di un paese che non esiste e non esisterà mai (per fortuna)... Ma dai Maurizio, ancora ti pagano per dire questa roba???
      Perchè uno non può sostenere seriamente l'enormità di imporre un ministro unico ad un'accozzaglia di paesi che stanno insieme solo per gli interessi delle elite che li opprimono! E che ormai evidentemente non credono più in questa burocrazia sovietica che scimmiotta uno stato. Non c'è paese europeo che non abbia visto i partiti socialisti (massoni e mondialisti) dissolversi a causa della loro adesione perversa agli interessi del Padrone, e che non abbia le sue forze "populiste" (speso eterodirette dal sistema stesso per evitare guai... Finchè si può, ovviamente, vedi M5S) alle quali ormai l'elettorato si rivolge disperato.
      E benchè in generale io dissenta più o meno totalmente dalle cose che dici, non posso pensare che tu non ti renda conto di dire delle cose non solo assurde, ma anche totalmente indesiderabili e impraticabili.
      Questa mania del gigantismo economico-politico, il pensare che creare un grande soggetto del genere sia un valore da perseguire... (Di solito motivandolo con banalità del tipo che "bisogna affrontare le sfide con i giganti mondiali" quindi con argomenti in sostanza violentemente nazionalistici). Lo si può fare o essendo in larga malafede, o facendo finta di non vedere le migliaia di elementi che indicano chiaramente come ciò sia assurdo, e quindi essere poco intelligenti.
      Cerca di essere pratico Maurizio: la UE è alla frutta, e la cosa migliore che si può fare è smantellarla con intelligenza, e ripartire completamente su un'altra base, che dovrà essere completamente il contrario del modello tedesco (che a te piace tanto). Vale a dire equità tra reddito e produttività, basta con la sottovalutazione dei salari, equilibrio della bilancia dei pagamenti e prevenzione degli sbilanciamenti con precisi accordi internazionali. Il che significa che la Germania dovrà farsi curare da uno bravo e imparare a convivere con la necessità di creare base monetaria e debito interno senza andare in paranoia.

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