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lunedì 23 aprile 2018

Hartz IV: poco per vivere, troppo per morire

La ZDF (RAI 2 tedesca) intervista Frank Steger, un consulente Hartz IV che a Berlino aiuta le persone in difficoltà a difendersi dalle richieste e dalle vessazioni dei Jobcenter. Steger sulle sanzioni previste da Hartz IV non ha dubbi: servono solo a tenere in piedi un gigantesco settore a basso salario e sono una minaccia alla dignità delle persone. Ne parla la ZDF


heute.de: l'ex cancelliere federale Gerhard Schröder, per giustificare l'introduzione di Hartz IV, sottolineo' allora che non esiste alcun diritto alla pigrizia. Le sanzioni possono essere considerate una risposta pedagogicamente giustificata?

Steger: è un vecchio pregiudizio quello quello secondo il quale la disoccupazione sia dovuta alla pigrizia. Questo argomento viene usato spesso per screditare le persone e per alimentare le discussioni da bar, ma non riflette la realtà. Questo approccio non riesce a spiegarci perché in Germania nel mercato del lavoro abbiamo situazioni molto diverse. I bavaresi non sono necessariamente piu' diligenti dei tedeschi dell'est. Piuttosto, secondo la nostra esperienza, la stragrande maggioranza delle persone vorrebbe lavorare e partecipare alla vita sociale. 


Parlare di pigrizia è servito piu' che altro a giustificare la propria politica di riduzione dei diritti sociali. Le sanzioni sono uno strumento collaudato per far avanzare il settore a basso salario, cresciuto massicciamente grazie ad Hartz IV. E si tratta in primo luogo di questa minaccia. Il problema: le persone sanno di poter essere sanzionate se non sono disposte a cedere alle pressioni esercitate su di loro. Ecco perché finiscono per accettare ogni lavoro possibile anche con un pessimo stipendio. Gerhard Schröder a Davos durante l'incontro dei capi di stato e delle elite economiche si è persino vantato di aver "creato il piu' grande settore a basso reddito in Europa".

heute.de: con quale frequenza nella consulenza quotidiana ha a che fare con persone colpite da sanzioni Hartz IV?

Steger: quantitativamente si tratta di un problema marginale. Il tasso di sanzioni è intorno al 3%, percentuale che si riflette anche nel nostro lavoro. Sono altri i temi che dominano la routine di consulenza. Si tratta soprattutto dell'assunzione dei costi per l'alloggio. A Berlino, come altrove, i sussidi concessi dallo stato ai beneficiari di Hartz IV spesso sono insufficienti per coprire il costo reale degli alloggi. Alle persone colpite viene quindi chiesto di ridurre le spese per l'affitto, possibile pero' solo allontanandosi dalla città. Di solito nelle grandi città è pura teoria. L'unica via di uscita: le persone colpite devono pagare con il loro sussidio Hartz IV la differenza esistente fra i costi di affitto effettivi e quelli ricevuti con il sussidio per l'alloggio. In questo modo finiscono per scendere sotto al livello minimo di sussistenza. Ma quando il sanzionato arriva da noi, in genere per la persona coinvolta si tratta di una questione di sopravvivenza.

heute.de: quali sono le conseguenze delle sanzioni per le persone colpite?

Steger: le sanzioni hanno un enorme impatto sulle condizioni di sussistena minime. Se ad esempio su di una prestazione di 416 euro viene imposta una sanzione del 30%, perché magari un'offerta di lavoro non è stata accettata, al sanzionato restano meno di 300 euro al mese per sopravvivere. Le sanzioni vengono comunque applicate per tre mesi, anche se la persona interessata dovesse poi accettare il lavoro.

heute.de: sono veramente gravi i motivi che portano i Jobcenter a comminare delle sanzioni?

Steger: è stato documentato che il 70% delle sanzioni viene imposto perché la persona non si è presentata ad un appuntamento. Questo spesso non accade perché le persone colpite non vogliano rispettare le regole, ma semplicemente perché sono disorganizzate. Non hanno un calendario per gli appuntamenti oppure non aprono regolarmente la posta che ricevono, perché ad esempio hanno paura.

heute.de: in quale misura secondo lei l'espressione "troppo poco per vivere, troppo per morire" puo' essere applicata ad Hartz IV?

Steger: anche dal punto di vista scientifico è stato calcolato che i sussidi standard, a seconda del nucleo da cui vengono percepiti, sono fino a 150 euro troppo bassi. Per chiarire: la somma prevista dalle tariffe standard per l'alimentazione e le bevande è di 4.77 euro al giorno. Per l'educazione ci sono 1.06 euro al mese. Riuscire a sopravviere, a dir poco, è una sfida. Vediamo ogni volta che le persone colpite dopo il 20 del mese hanno dei problemi a sopravvivere. Per non parlare di quando un elettrodomestico si rompe.

heute.de: Hartz IV e l'idea secondo cui bisogna "aiutare e pretendere" sono ancora attuali?

Steger: sono dell'opinione che Hartz IV sin dalla sua introduzione sia superato e mi auguro si possa tornare ad un sistema di sicurezza sociale in grado di proteggere dalla disoccupazione e di mitigarne le conseguenze. A Berlino abbiamo la situazione in cui solo il 20% dei disoccupati percepisce un'indennità di disoccupazione. L'altro 80% percepisce un'indennità Hartz IV. In linea di principio oggi la disoccupazione è sinonimo di povertà. Si tratta di una grave aberrazione socio-politica. Dopo un anno di disoccupazione le persone devono aver utilizzato la maggior parte dei loro beni ed essersi spogliate di tutto per poter accedere alle prestazioni Hartz IV. Già questa è sufficiente come umiliazione, per non parlare delle sanzioni.

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