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sabato 23 giugno 2018

Perché il cammino verso la riforma dell'eurozona potrebbe essere tutto in salita

La riforma dell'eurozona, annunciata da Macron e Merkel questa settimana a Maseberg, potrebbe essere molto piu' complicata di quanto ipotizzato dalle gazzette dell'europeismo "senza se e senza ma". In Germania e in Europa ci sono già diverse voci contrarie mentre Merkel non riesce a domare la rivolta della CSU bavarese, che dopo aver dato battaglia sull'immigrazione intende aprire un nuovo fronte di conflitto proprio sulla riforma dell'eurozona. Ne parlano la Süddeutsche Zeitung, le Deutsche Wirtschafts Nachrichten, la Augsburger Allgemeine Zeitung e  Der Spiegel



Dodici paesi dell'UE si sono espressi contro la proposta franco-tedesca per la creazione di un bilancio proprio dell'eurozona. In una lettera congiunta al presidente dell'eurogruppo Mário Centeno, i ministri delle finanze della cosiddetta "Lega Anseatica" hanno contestato la creazione di un budget supplementare per l'unione monetaria. Il documento è stato redatto dal ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra in nome di Belgio, Lussemburgo, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia, Malta, Irlanda e Stati baltici. Il testo è a disposizione della Süddeutsche Zeitung. Nel documento si parla di "ampie divergenze in merito ai benefici di un nuovo bilancio per l'Eurozona" emerse durante l'incontro dei ministri delle finanze in Lussemburgo. In particolare ci sarebbe preoccupazione per "l'azzardo morale" e sul tema della "neutralità fiscale" (...)


Il governo olandese non crede nella proposta franco-tedesca per la creazione di un budget indipendente per l'eurozona. "A cosa serve?", ha chiesto retoricamente il ministro delle finanze dei Paesi Bassi, Wopke Hoekstra, venerdì sulla ZDF. "Per me si tratta di una soluzione senza che vi sia un corrispondente problema". L'eurozona deve dedicarsi alla soluzione di ben altri problemi. "E questo non fa parte dei problemi da risolvere", ha detto il ministro riferendosi alla proposta di un bilancio della zona euro lanciata dal presidente francese Emmanuel Macron.

Per quanto riguarda le singole crisi in Europa abbiamo già il meccanismo di stabilità ESM, che ha funzionato bene. "Ciò significa che abbiamo già un meccanismo per queste situazioni", ha detto il ministro. Dovremmo piuttosto fare attenzione a non creare con il nuovo budget dell'eurozona una unione di trasferimento. L'unione monetaria ha dei problemi completamente diversi da affrontare, come le riforme strutturali negli stati membri oppure il completamento dell'unione bancaria. Anche il rispetto del patto di stabilità e crescita deve essere messo in sicurezza (...)


Il segretario generale della CSU Markus Blume, dopo l'accordo fra Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron per la creazione di un budget dell'eurozona, mette in guardia da una messa in comune delle finanze europee. "Qualsiasi ingresso in una unione di trasferimento non sarà possibile con la CSU", ha detto alla nostra redazione. Blume è contrario al collegamento fra il tema del diritto d'asilo e le finanze europee. "Non possiamo far sorgere il sospetto che le politiche di asilo e quelle fiscali possano essere mischiate".

Per il politico della CSU è fuori questione: "in Germania non possiamo in alcun modo dare l'impressione che la soluzione alla questione migratoria europea sia stata comprata con il denaro tedesco. La stabilità finanziaria e la stabilità valutaria per la CSU non sono negoziabili". Come chiesto in precedenza dal primo ministro bavarese Markus Söder, anche Blume chiede un incontro del comitato di coalizione.(...)


Markus Söder nella sua vita precedente era un giornalista televisivo. In questi giorni, dato che fra CDU e CSU è scoppiata la battaglia piu' feroce degli ultimi decenni, il presidente bavarese sembra molto impegnato nel garantire notizie fresche su base quotidiana. Quando hai imparato qualcosa, è per tutta la vita.

Söder si trova in modalità  attacco. Prima di incontrarsi mercoledi a Linz con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha preso di mira ancora una volta la Cancelliera tedesca. Questa volta non si è trattato solo della crisi migratoria, ma anche del piano per un budget dell'eurozona sul quale Angela Merkel e il presidente francese Emannuel Macron avevano trovato un accordo il giorno precedente.

"Non possiamo creare un ulteriore bilancio ombra, né cercare di ammorbidire la stabilità della moneta. Oppure alla fine cercare di raggiungere una qualche soluzione con i soldi dei tedeschi", ha detto il Presidente della Baviera.

E' un altro fronte nella battaglia fra CSU e Merkel. Sono frasi con le quali Söder dà l'impressione che sui temi europei la Cancelliera abbia intrapreso un corso solitario. Quanto annunciato da Merkel e Macron la sera prima presso il castello di Maseberg, tuttavia è un progetto che si muove nel quadro del bilancio esistente. Un progetto con il quale dovrebbe essere avviato un programma di investimenti nell'eurozona.

Il contratto di coalizione fra CDU, SPD e CSU prevede qualcosa di simile: si parla infatti di "sostegno alle riforme strutturali nella zona euro", "le quali potrebbero essere il punto di partenza per un budget autonomo per gli investimenti all'interno dell'eurozona". 

E' la SPD che in questi giorni sta ricordando alla CSU di quella formulazione. Ma nel frastuono l'appello resta inascoltato.

Perché nei fatti Söder non è  il solo ad attaccare il piano per l'eurozona. Lo stesso Seehofer, che ha firmato l'accordo di coalizione a Berlino, tiene alta la pressione sulla Cancelliera.

(...) Seehofer appoggia la linea di Söder e considera aperta la questione sul consenso al piano per l'euro di Merkel e Macron. Sin dall'inizio non c'è stata "alcuna votazione con noi", si è lamentato a margine di un evento, se non coinvolgi un partner di coalizione per tempo, in seguito dovrai rimediare. Si riferisce al comitato di coalizione che dovrebbe tenersi la prossima settimana. Aggiunge Seehofer: ci sono 3 soci della coalizione. "Io posso anche approvare tutto, ma allora potrei pretendere anche che gli altri facciano lo stesso".

Ogni volta una nuova discussione. L'impressione è che la CSU voglia assediare Merkel. La politica europea insieme a quella migratoria è un campo sensibile per l'Unione, su cui peraltro AfD potrebbe ottenere consenso, dopo tutto era il suo tema originale quando fu fondata nel 2013. Ma anche nel gruppo parlamentare della CDU al Bundestag ci sono deputati che devono ancora essere convinti dal piano Merkel-Macron.

"Ci sono molte cose ancora poco chiare che devono essere approfondite, ad esempio le dimensioni del nuovo budget europeo e l'importo dei contributi tedeschi. Al momento è troppo presto per dare una valutazione definitiva", ha risposto per scritto il portavoce del gruppo parlamentare dell'Unione, Eckhardt Rehberg.

Non si tratta piu' di dettagli o di questioni concrete. Sullo sfondo vengono pronunciate parole pesanti, si parla di "sommossa" o di "svolta a destra". La sfiducia fra i "merkeliani" della CDU e le figure di spicco del partito fratello - Söder, Seehofer e il capogruppo della CSU Alexander Dobrindt - è grande, il clima avvelenato. Non si risparmiano colpi, da entrambi i lati.

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