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venerdì 23 marzo 2012

Continuate così!


Mario Draghi, intervistato dalla popolare Bild.de, cerca di calmare le ansie dei tedeschi spaventati dall'inflazione   e dal LTRO e rilancia con una sviolinata: siete il nostro modello, dobbiamo imparare da voi, continuate così!

BILD: Quando un anno fa era ormai chiaro che lei - un italiano - sarebbe diventato il nuovo presidendte della BCE, su Bild ci fu un montaggio impertinente: lei con un casco a punta prussiano. L'avevamo trasformata in un vero tedesco. Come lo ha trovato?

MD: Mi è piaciuto molto. L'elmo prussiano è un buon simbolo per l'importante compito della BCE: stabilità dei prezzi e difesa del risparmiatore europeo.

BILD: Per i tedeschi un banchiere centrale deve essere contro l'inflazione, indipendente dalla politica e per un Euro forte. In questo senso, quanto è tedesco lei?

MD: Queste sono esattamente le virtù tedesche. Ma ogni banchiere centrale nell'Eurozona  dovrebbe averle.

BILD: Il presidente francese sostiene, che l'Europa deve imparare dal modello tedesco...

MD: E ha ragione. L'ho già detto prima di lui: la Germania è un esempio. Il vecchio modello di stato sociale europeo è morto, perchè poteva andare avanti solo facendo molti debiti. I tedeschi lo hanno reinventato - ma senza un debito eccessivo"

BILD: Ha un messaggio per i tedeschi?

MD: Continuate così!

BILD: Una paura costante dei tedeschi è il ritorno dell'inflazione. Lei riesce a capirlo?

MD: I tedeschi nel ventesimo secolo hanno avuto delle pessime esperienze con l'inflazione. Distrugge valore e rende impossibile la pianificazione. Di piu': può portare alla completa disgragazione di una società.

BILD: Perchè come presidente della BCE accetta che nell'Eurozona ci sia un'inflazione al 2.7 %, chiaramente piu' alta dell'obiettivo della banca centrale?

MD: Un momento. Se consideriamo l'aumento del prezzo del petrolio e i recenti aumenti delle tasse operati dai governi, da mesi siamo stabili all'1.5 %. Se le previsioni di inflazione dovessero peggiorare, provvederemmo ad intervenire immediatamente. Guardate piuttosto ai fatti, parlano da sé. Il tasso medio di inflazione, dal momento della creazione della BCE è piu' basso che in qualsiasi precedente periodo prima dell'introduzione dell'Euro.

BILD: In due volte, la BCE ha messso in circolazione quasi un trilione di Euro di liquidità. Questo causerà inflazione?

MD: Le banche a cui la BCE ha prestato il denaro, in larga parte non hanno immesso questo denaro nel ciclo economico, ma hanno estinto dei vecchi debiti. Questo processo non alimenta l'inflazione. E osserveremo attentamente, se e come il denaro verrà immesso nel ciclo economico. 

BILD: Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann mette in guarda dai rischi di questa inondazione di liquidità.

MD: E' un tipico banchiere centrale, come tutti noi. Ci preoccupiamo di cose, per le quali normalmente nessuno si preoccupa. E naturalmente ci sono rischi ed effetti collaterali, se si utlizza un farmaco molto forte, come lo è il quasi trilione di Euro di liquidità della BCE. Ha fatto bene a sottolineare il pericolo, e io sono daccordo con lui.

BILD: C'è una spaccatura fra paesi del nord e del sud nel consiglio della BCE?

MD: Non c'è nessun divario tra nord e sud. Tuttti i membri del consiglio hanno interiorizzato la cultura tedesca della stabilità. Il tempo dei conflitti è superato. Ma io le dico: lo scorso autunno la situazione era veramente critica. Potevamo arrivare ad una stretta creditizia delle banche molto pericolosa e così ad un fallimento delle aziende, che improvvisamente avrebbero avuto una secca finanziaria. Questo dovevamo evitare.

BILD: Ora le banche fanno grandi affari, giusto?

MD: Il denaro della BCE è arrivato nei posti giusti. Solo in Germania, 460 banche hanno preso parte all'operazione, molto più del solito. Non erano solo le grandi banche in difficoltà, ma anche molte piccole banche. Quest'operazione ha aiutato soprattutto le piccole e medie imprese che in Europa rappresentano il 70% di tutti i posti di lavoro.

BILD: Questo suona molto ottimista. L'Euro è una valuta sicura e stabile?

MD: Sì lo è molto.

BILD: La crisi è superata?

MD: Il peggio è alle spalle, ma ci sono ancora rischi. La situazione si stabilizza. I dati importanti dell'Eurozona, come inflazione, bilancia della partite correnti, e soprattutto deficit pubblico, sono migliori che ad esempio negli Stati Uniti. La fiducia degli investitori sta tornando, e la BCE da settimane non ha piu' dovuto sostenere i titoli pubblici attraverso gli acquisti. La palla ora è passata ai governi. Devono rendere l'Eurozona permanentemente a prova di crisi. 

BILD: Se oggi fosse il suo compleanno, quale sarebbe il suo desiderio che esprimerebbe al governo federale di Berlino e alla cancelliera?

MD: Fiduca nella BCE. Fiducia nell'Europa.


La Grecia dovrà rinunciare ad una parte del suo benessere e reddito



BILD: Herr Draghi, lei dice che il peggio della crisi è alle spalle. Ma la Grecia ha ancora bisogno di altri 100 miliardi di Euro freschi. Il paese è un pozzo senza fondo?


MD: I greci hanno già votato per importanti riforme in parlamento. Se verranno messe in pratica, il paese avrà una possibilità di uscire dal tunnel in cui è finito.


BILD: Ma nelle prossime elezioni vinceranno dei partiti che si oppongono alle riforme.


MD: Per superare la crisi la Grecia ha bisogno di un contesto politico stabile.


BILD: Perché i contribuenti tedeschi ed europei dovrebbero garantire se le cose vanno male?


MD: Questo è vero. I contribuenti europei si sono assunti una parte degli oneri del salvataggio greco. Per questo motivo la BCE non ha preso parte al taglio del debito - perchè questo sarebbe stato fatto a spese del contribuente.


BILD: Quanto tempo ha ancora la Grecia?


MD: Alcune riforme possono avere efetto molto rapidamente. Ad esempio una riforma fiscale e il miglioramento della riscossione delle tasse renderebbe il carico fiscale piu' equo. Questo è un forte incentivo a lavorare di piu' - e questo porta l'economia a camminare di nuovo con le proprie gambe.


BILD: Molti esperti ritengono che solo un'uscita dall'Euro potrebbe rendere la Grecia nuovamente competitiva.


MD: L'uscita di un paese dalla zona Euro per la BCE è impensabile.


BILD: Tuttavia...


MD: Un'uscita e la possibilità di svalutare la nuova valuta, non renderebbero migliore la situazione. La necessità delle riforme non verrebbe meno. Dall'altro lato l'alta inflazione e l'instabilità sarebbero le conseguenze di un'uscita - e per un periodo di tempo imprevedibile nessuno presterebbe alla Grecia il denaro necessario.


BILD: Dovranno in ogni caso i greci rinunciare ad una parte del loro reddito?


MD: Sì, questa riduzione del reddito riguarda il taglio dei salari in tutti i settori. Ma all'interno dell'Eurozona questo è più facile che all'esterno. 


BILD: C'è un limite al supporto finanziario? O andremo avanti ancora così?


MD: Questo non lo posso dire, dobbiamo vedere come procede nel paese. In generale vale sempre: se vogliamo difendere il denaro dei contribuenti, l'unione monetaria non deve diventare in alcun modo un'unione di trasferimento, dove 2 paesi pagano, il resto spende, e dove l'insieme viene finanziato attraverso gli eurobond. Questo non deve accadere.


BILD: Molti partiti in Germania lo chiedono.


MD: Una comunità si deve fondare sulla fiducia, una fiducia verso il rispetto delle regole comuni come ad esempio quelle sul deficit pubblico. Per questo il nuovo Fiskal-pakt è importante per i paesi Euro, e sarebbe ancora troppo presto per gli Euro bond.


BILD: La cancelliera riuscirà ad imporsi?


MD: Io dico, senza la pressione dei mercati e dei tedeschi, non avremmo fatto molti dei progressi fino ora ottenuti nei diversi paesi europei.

2 commenti:

  1. Quante bugie da Draghi, l'euro è un fallimento e presto salterà.

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  2. dare soldi pubblici a banche private che poi non concedono prestiti a piccole imprese ed artigiani,ma continuano a pagare i propri manager a peso d'oro...mah!

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