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domenica 3 marzo 2013

Nasce "Alternative für Deutschland" - Il nuovo partito anti-Euro tedesco


Nasce Alternative für Deutschland, il nuovo partito anti-Euro in Germania. Ad animarlo, alcuni degli euroscettici piu' noti. Da Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung
I critici degli Eurosalvataggi, secondo le informazioni raccolte da "Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung", preparano la costituzione di un partito con il nome di „Alternative für Deutschland“. Il partito intende partecipare alle elezioni politiche di settembre.

Gli oppositori delle politiche di salvataggio europee intendono fondare un partito dal nome "Alternative für Deutschland“. Il partito sarà presente già nelle elzioni politiche del settembre 2013, o al piu' tardi nelle elezioni europee del giugno 2014. I fondatori sono l'economista Bernd Lucke, il pubblicista ed ex-redattore della FAZ Konrad Adam e Alexander Gauland, ex capo della cancelleria in Assia durante la presidenza di Walter Wallmann (CDU).

Lo staff dei promotori e dei sostenitori lascia ipotizzare che il partito possa avere buone possibilità di successo nel ceto medio. Fra i sostenitori ci sono in misura piu' che proporzionale professori liberali e conservatori che hanno o hanno avuto una cattedra di economia. Fra questi ci sono nomi noti come Stefan Homburg e Charles Blankart. Insegnano rispettivamente ad Amburgo e Berlino finanza pubblica. A questi si uniscono Joachim Starbatty, Wilhelm Hankel, Karl Albrecht Schachtschneider e Dieter Spethmann: insieme hanno presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro gli aiuti alla Grecia. Il nome piu' famoso nella lista dei sostenitori è l'ex-presidente dell'associazione degli industriali tedeschi, Hans-Olaf Henkel, già da tempo in stretta relazione con numerosi fondatori del partito.

Il principale ispiratore, Bernd Lucke, professore di macroeconomia ad Amburgo, è stato per 33 anni membro della CDU, prima della sua decisione di abbandonare il partito nel 2011, dovuta agli eurosalvataggi. L'economista, con la fondazione di un "Plenum degli economisti", aveva già cercato di ottenere influenza politica. 328 professori di economia, membri dell'Internet Plenum, già nel febbraio 2011 con una grande maggioranza si erano espressi contro l'estensione dei pacchetti di salvataggio EU. "Il suggerimento non ha tuttavia lasciato alcuna traccia", ha dichiarato Lucke. Il governo si è dimostrato resistente ai consigli.

Il nuovo partito si oppone ai cosiddetti Eurosalvataggi, ma resta pienamente impegnato in un processo pacifico di integrazione europea. Inoltre, intende tenere lontana ogni forma di estremismo e sostiene l'ordinamento liberal-democratico della Repubblica Federale. Il pubblicista Konrad Adam con le sue parole descrive le preoccupazioni per la democrazia in Germania. Nella politica di unificazione europea, per come viene condotta e realizzata da tutti i partiti in parlamento, la prima questione di principio dovrebbe essere la rappresentazione in Parlamento di un stato d'animo estremamente diffuso fra la popolazione.

Riunione inaugurale in aprile

"Diversamente da quanto accaduto nella disputa sullo stato di emergenza, i trattati orientali, piu' recentemente anche con la riunificazione, la coalizione di tutti i partiti al Bundestag discute sui tempi e le dimensioni degli aiuti finanziari, ma già sanno che alla fine saranno d'accordo sulla direzione", si lamenta Adam. Insieme ai suoi colleghi il pubblicista denuncia la violazione dei trattati: "Dopo che i principi di Maastricht per molti anni non sono stati rispettati, dalla notte al giorno sono stati letteralmente soppressi".

L'economista e sostenitore Stefan Homburg ha invece promesso di non voler piu' votare per un partito che appoggia il fondo di salvataggio ESM. Fino ad ora - ad eccezione della Linke - tutti i partiti al Bundestag avevano ricevuto almeno una volta il suo voto. Per lui ad essere sbagliata non è soltanto la politica degli eurosalvataggi. Da sola questa non sarebbe stata sufficiente per spingerlo a sostenere un nuovo partito. E' indignato per la rottura della legalità: la violazione continua dei criteri di Maastricht e la clausola di no bail out. L'intenzione è cresciuta "con la convinzione che lo stato di diritto resta  in ogni caso ad di sopra dell'opportunità" ha dichiarato Homburg a questo giornale.

„Alternative für Deutschland“ ha già avuto un primo test elettorale. Nelle elezioni regionali della Bassa Sassonia ha appoggiato i Freie  Wähler. Il risultato non è stato entusiasmante, dice Lucke. Adesso intendono diventare un partito vero e proprio con una riunione fondativa nel mese di aprile.

E' previsto anche un evento per il lancio: l'11 marzo alle 19.00 nella Stadthalle di Oberursel con il titolo: "Affinché l'Europa non fallisca a causa dell'Euro".

6 commenti:

  1. Beh, che dire? Il fatto che ci siano dei tedeschi che amano(?) l'Europa è confortante. E comunque un altro punto per il cavajere nero, è da un pò che dice che la Germania potrebbe salvarci "sganciandosi dall'alto" mentre i garzoni di bottega dell'€uropa preferirebbero piuttosto affondare coi loro padroni.

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    1. Se la Germania vuole uscire dall'Euro per noi va bene, non è traumatico come se uscissimo noi. Loro, se ritornano al marco, avranno una rivalutazione immediata dell' 80%, l'Euro scende e... magia... noi ritorniamo competitivi... se facciamo poi le giuste riforme, in 8 anni saremmo al pari della Germania che.... nel frattempo, si sarà notevolmente ridimensionata. Questa è l'economia... bellezza!

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  2. Si, apprezzo le conclusioni, anche se le premesse sono quelle sbagliate, ovvero "basta ! aiutare i pigri e corrotti stati del sud Europa", quando possono gettare fango sull' Europa mediterranea i tedeschi non si fanno scappare l' occasione e se l' euro finirà, sarà presentato come un fallimento causato dai nostri difetti, dimenticando, come sovente fanno, che la loro economia è stata alimentata per 11 anni dai nostri deficit e che ora stiamo salvando le loro banche che si erano esposte in maniera sconsiderata ( nn per niente nella comunità finanziaria internazionale sono noti come gli idioti di Dusseldorf).
    Quindi, come diceva giustamente Bagnai, le loro menzogne, portate all' estremo parossismo, permetternno alla loro classe politica di uscire indenne dalla fine dell' Euro ed attribuire tutte le responsabilità a noi, per la nostra classe dirigente, tutta ( politica, economica, mediatica ) sarà un problema un po' più scottante.
    Che dire, sembra che la Germania non sia più così interessata all' euro e segherà il ramo su cui è seduta e tanto mi basta, per quanto riguarda la nostra reputazione internazionale....se solo sapessero cosa penso io di loro !

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  3. Eloquente rappresentazione del principio "EXCUSATIO NON PETITA ACCUSATIO MANIFESTA":"...un processo PACIFICO (???) di integrazione europea...sostiene l'ordinamento
    liberal-DEMOCRATICO (eh se non lo precisavano chissà, che si poteva pensare, magari che volessero al colonizzazione forzata del resto d'Europa non pacifica no?) della Repubblica Federale".

    Questi qui sono isolati e comunque per affermarsi gli ci vorrà tempo: questo conferma, a rigor di logica, che la minaccia ATTUALE dell'uscita tedesca dall'euro sia ESSENZIALMENTE UN CONTORNO TATTICO NEGOZIALE PER DISSUADERE PREVENTIVAMENTE FRANCIA E ITALIA, usando conto di loro la principale leva di trattativa che esse stesse hanno a disposizione. (COME CONFERMA L'ULTIMA INTERVISTA DI SINN SULLA SPAGNA).

    LA creazione di un poliziotto "cattivo" (di cui la Merkel potrà sempre dire: guarda chi devo tenere a freno) servono al CONTRAPPUNTO NEGOZIALE DI UNA INVENTATA POSIZIONE DI MEDIAZIONE (del polizzioto "buono" seee...), ALTRIMENTI INESISTENTE. TUTTO QUI.
    Ai tedeschi conviene troppo tenere in vita l'euro almeno fino alle elezioni. Perchè la manovra di svendite a loro favore e di "radicazione" dell'espansione a est non sono ancora consolidate.
    http://orizzonte48.blogspot.it/2013/02/usa-germania-e-il-prezzo-della-presunta.html

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    1. è abbastanza difficile che questo movimento possa affermarsi elettoralmente su un tema cosi' limitato, pero' potrebbe essere un'avanguardia che introduce un nuovo punto di vista e che puo' dare influenzare le posizioni di Merkel, spingendole a destra per evitare una fuga di voti. Sappiamo abbastanza bene che i poteri forti, le lobby dell'export e della finanza, spingono in direzione piu' Europa...

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