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sabato 26 maggio 2018

Perché il ricatto BCE è già iniziato

I cosiddetti "media di qualità" tedeschi nei giorni scorsi hanno parlato del presunto atteggiamento ricattatorio italiano, ma il vero ricatto probabilmente è già in corso ed è quello della BCE. Le parole, nemmeno troppo velate, di Vítor Constancio lo confermano e il copione sembra essere lo stesso della crisi greca del 2015. Ne parla Paul Steinhardt su Makroskop 


Nel mio ultimo contributo ho espresso la speranza che la BCE non si lasci piu' strumentalizzare politicamente "dalla Germania e dagli altri falchi del deficit". Le dichiarazioni in arrivo dagli ambienti della BCE e la crescita dei rendimenti sui titoli di stato italiani a 10 anni fanno tutavia temere che la BCE, come è già accaduto in Grecia, intenda dettare la politica di bilancio ad un governo eletto democraticamente.

Proprio nell'ultima „Financial Stabilty Review" (FSR) di ieri è contenuta la dichiarazione secondo la quale la "condotta di bilancio" di alcuni paesi con un elevato rapporto debito/pil potrebbe avere degli effetti sui rendimenti dei titoli di stato dell'area dell'euro. E' noto che il rapporto debito/PIL italiano, pari al 132% del PIL, nell'eurozona è superato solo dalla Grecia. Si tratta di una minaccia per niente velata da parte della BCE nei confronti del nuovo governo italiano: se non proseguite con l'austerità, allora lasceremo che i rendimenti sui titoli di stato italiani aumentino.

Il vicepresidente uscente della BCE Vítor Constancio conferma, in maniera non proprio diplomatica, la mia interpretazione in questo passaggio della FSR:

“Italy should keep within EU rules on its fiscal policy. That’s the message.”

Che questa affermazione non sia una vuota minaccia lo dimostra il confronto fra Germania e Italia sull'andamento negli ultimi 6 mesi del differenziale di rendimento dei titoli a 10 anni.


Naturalmente i media mainstream e la casta politica neoliberale dell'eurozona preferiscono interpretare la divergenza dei rendimenti come una preoccupazione e un avvertimento del "mercato dei capitali". Poiché BCE e Banca d'Italia tramite l'acquisto dei titoli di stato italiani possono influenzare i rendimenti a piacere, l'attuale differenziale di rendimento del 2% è chiaramente identificabile come un attacco politicamente motivato da parte di una BCE non legittimata democraticamente nei confronti di un governo eletto dalla maggioranza degli italiani.

La BCE in questo modo cerca di affondare i tagli fiscali e tutti i provvedimenti di politica sociale annunciati, che fra le altre cose comprendono un reddito di base per tutti i disoccupati, con l'argomento che i piani sarebbero in contrasto con gli obiettivi di bilancio dell'UEM. Non sorprende in questo contesto che ad esempio la Spagna tra il 2009 e il 2016 abbia registrato un deficit di bilancio compreso fra l'11% e il 5%. Ancora una volta viene dimostrato che non sono solo gli obiettivi di deficit ad essere arbitrari per i paesi dell'UEM, ma che è il sistema nel suo complesso ad essere arbitrario.

La caratterizzazione dell'euro come di una "prigione", fatta da Paolo Savona, attualmente in discussione come nuovo Ministro dell'Economia e delle Finanze, viene ancora una volta confermata da questo modo di operare. Resta solo da sperare che la democrazia italiana possa uscire da questa prigione alla svelta.

8 commenti:

  1. Avrebbe una base logica questa tesi se i rendimenti fossero aumentati solo per quelli italiani, invece lo stesso andamento (spread incluso) lo si registra per quelli spagnoli, portoghesi e greci mentre i francesi hanno seguito quelli tedeschi (mi sono fermato a questi). Allora la spiegazione potrebbe essere un'altra: i mercati che reagiscono spesso in maniera scomposta e prematuramente temono una rottura dell'euro e quindi riposizionano i loro investimenti.

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    1. Se le promesse della BCE fossero appena appena credibili nessuno proverebbe a riposizionarsi, oppure speculare, più probabile, sulle notizie in arrivo dal Quirinale, perché tutti saprebbero che la banca centrale ha cartucce illimitate. Purtroppo alle promesse di una banca centrale senza un potete politico alle spalle non crede nessuno, allora continueremo a vivere per molti anni ancora sotto il ricatto dello spread e della banca centrale, a meno che.... Nel frattempo sono passati 20 anni dalla fissazione del cambio e non è cambiato molto, vediamo come si sviluppa nei prossimi 3-4 mesi di campagna elettorale

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    2. L'euorosistema, ovvero BCE e singole BCN, ha un mandato di acquisto pari a € 80 mld mensili. Di questi la BCE ha una quota di competenza del 8% d il restante 92% delle BCE (Banca d'Italia per noi). Tu che sai fare bene i conti puoi quindi determinare la quota dei titoli italiani e confrontare il risultato con il totale scambiati mensilmente, così da renderti conto che a fronte di turbolenze di mercato sono del tutto insufficienti. Per aumentare si deve riunire il Consiglio Direttivo della BCE (Comitato Esecutivo e governatori delle singole BCN) e votare a favore a maggioranza.

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    3. Errata corrige: il totale mensile è di 30 mld di euro e ne approfitto per precisare che il 10% è indirizzato ad obbligazioni di società mentre il 90% a titoli governativi (quindi 27 mld).

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    4. In questi giorni purtroppo non posso tradurre, torno presto :)

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    5. Ti ha chiamato Salvini al posto di Savona? :)

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    6. Prendo la patente per guidare la RUSPA

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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