Pagine

giovedì 20 giugno 2019

Verso la recessione?

L'ipotesi di una recessione si fa largo anche fra le parole, di solito prudenti, dei grandi centri di ricerca e della Bundesbank. Si parla con insistenza della frenata dell'economia italiana, ma anche l'economia tedesca è ferma, e il secondo trimestre molto probabilmente avrà il segno negativo. Ne scrivono le Deutsche Wirtschafts Nachrichten e la Reuters



Il PIL della Germania, secondo le previsioni della Bundesbank, nel corso del secondo trimestre diminuirà. "La produzione economica tedesca nella primavera del 2019 potrebbe registrare un lieve calo", ha anticipato la Bundesbank nel suo rapporto mensile pubblicato lunedì. "Gli effetti straordinari che hanno contribuito a un notevole aumento del PIL nel primo trimestre dell'anno in corso stanno finendo o addirittura si stanno invertendo", chiariscono gli esperti della Bundesbank. Da gennaio a marzo di quest'anno l'economia era cresciuta dello 0,4%.

Il settore delle costruzioni nel trimestre in corso dovrebbe registrare un certo "effetto rimbalzo", dopo che l'attività invernale era stata notevolmente espansa a causa del clima particolarmente mite. "Inoltre, a causa delle difficoltà di consegna dovute all'introduzione del nuovo test sulle emissioni WLTP dello scorso autunno, gli acquisti di auto che per questo motivo erano stati posticipati, nel frattempo potrebbero essere già stati realizzati", afferma la Bundesbank.

Le esportazioni tedesche nel Regno Unito - uno dei principali mercati di sbocco - rischiano di soffrire per il caos della Brexit.

Nel complesso l'andamento economico di base rimane debole. "Il fattore decisivo resta la continua flessione del settore industriale", sottolinea la Bundesbank. L'industria soffre per i conflitti commerciali, a causa di un'economia globale più debole e dei rischi come la Brexit.

"Lo slancio dell'economia interna, tuttavia, resta fondamentalmente invariato", sottolinea la Bundesbank in considerazione di un livello occupazionale record, di salari crescenti e di bassa inflazione. "In questo senso perdura un quadro congiunturale diviso a metà."

Ad inizio giugno la Bundesbank aveva ridotto le sue previsioni di crescita per l'economia tedesca. Per quest'anno ci si aspetta una crescita dello 0,6 %, che nel 2020 dovrebbe raddoppiare passando all'1,2 %. Nel dicembre 2018, la banca centrale ipotizzava una crescita dell'1,6% per entrambi gli anni.




Secondo le previsioni dell'Istituto Ifo, l'economia tedesca nel trimestre in corso rallenterà. Il prodotto interno lordo nel periodo da aprile a giugno, infatti, dovrebbe diminuire dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, come indicato martedì dal responsabile per le previsioni economiche dell'Ifo, Timo Wollmershäuser. Nell'estate del 2018, il PIL tedesco era sceso dello 0,2%. In seguito l'economia ha ristagnato, prima di registrare una ripartenza all'inizio dell'anno. Nonostante la difficile situazione in primavera, l'esperto dell'Ifo non si aspetta che ci siano due trimestri consecutivi negativi: "non abbiamo indicazioni per poter parlare di una recessione".

In considerazione dei conflitti sui dazi, del pericolo di una Brexit forse disordinata e delle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran, le aspettative economiche degli investitori continuano a precipitare. Il barometro dello ZEW di Mannheim a giugno è sceso di 19 punti passando a - 21,1 punti. Al pessimismo generale contribuisce "anche una congiuntura economica tedesca sostanzialmente peggiore" all'inizio del secondo trimestre, ha detto il presidente dello ZEW Achim Wambach. Anche la Bundesbank recentemente si è aggiunta al coro dei pessimisti prevedendo un calo della produzione economica nel secondo trimestre. Da gennaio a marzo, il PIL è cresciuto dello 0,4 %.

Industria in recessione

Secondo l'Istituto Ifo l'economia tedesca crescerà meno della metà rispetto al 2018. Il prodotto interno lordo aumenterà solo dello 0,6%. L'istituto di ricerca RWI di Essen nelle sue previsioni ipotizza un aumento dello 0,8 %. "Segnali sempre piu' forti indicano che la crescita dell'economia tedesca sta rallentando", ha dichiarato Roland Döhrn, Chief Economist di RWI. "Ciò emerge, tra le altre cose, dall'andamento negativo degli ordini nel settore industriale e da una più debole creazione di nuovi posti nel mercato del lavoro".

Secondo l'esperto di congiuntura dell'Ifo Wollmershäuser, la produzione nel settore manifatturiero fortemente orientato all'export, dove viene generato un quarto del valore aggiunto, attualmente si trova in recessione. Allo stesso tempo i fornitori di servizi operanti sul mercato interno e il settore delle costruzioni, tuttavia, stanno registrando una crescita robusta. L'Istituto di Monaco prevede che l'economia tornerà a crescere e che la crescita dei prossimi trimestri sarà dello 0,3%. (...)

-->

12 commenti:

  1. Mi sembra un po' prematuro l'uso del termine 'recessione' dato che perché si verifichi quella cosiddetta 'tecnica' occorrono due trimestri consecutivi di calo e quella 'normale' un anno rispetto al precedente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maurizio mio, qual è il tuo commento al fatto che la "sanissima" Deutsche Bank si avvia a licenziare non meno di 18-20.000 persone??! Con risultati molto incerti dell'operazione?
      E' ancora una banca sicura con un attivo importante... Giusto?
      Sono curioso di sapere cosa ne pensi.

      Elimina
    2. Il piano di rilancio è orientato ad aumentare il margine di profitto che nonostante sia tornato è molto basso. Non è però in perdita. E' come se tu avessi una attività che fattura che so, 10 milioni di euro e alla fine in tasca ti rimanessero 10 mila euro. In questa operazione non c'è aiuto di Stato o pubblico che sia, non c'è Bail-in, solo ristrutturazioni di carattere finanziario e dismissioni di personale. Se l'autore di questo blog non lavora per una filiale non rischia nulla, nemmeno di dover versare un solo centesimo per il rilancio della banca. mentre invece molti clienti delle 4 banche venete stanno ancora versando lacrime e i contribuenti italiani dovranno mettere mano al portafoglio per ripagare danni da loro non creati. Ci arrivi a capire la differenza o ti serve un disegno?

      Elimina
    3. Maurizio il tuo cinismo è senza confini... Al di là del fatto che parliamo di un piano disperato per salvare una banca con quotazioni a picco da anni (vedremo la reazione dei mercati di fronte a una banca che disperatamente si libera di un quinto del personale!), parliamo di 18.000 LICENZIAMENTI!
      Cioè 18.000 persone che se ne andranno a casa! Che perderanno il lavoro. Questo secondo te non è un costo sociale?
      Che differenza c'è rispetto ai contribuenti italiani che dovranno metterci del loro lo capisci tu o devo farti un disegno io?
      La differenza che passa tra campare comunque perdendo una parte di risparmi, e perdere il lavoro e quindi non campare!
      Ti è chiaro il disegno?
      E senza contare che anche gli azionisti di DB e delle altre banche tedesche sostanzialmente fallite non si potevano considerare responsabili di ciò, ma con una piccolissima differenza... Le banche italiane vanno in larga parte in crisi a causa della crisi economica generale del paese, le banche tedesche a causa del loro scandaloso atteggiamento speculativo, e vengono salvate con centinaia di miliardi di denaro PUBBLICO (salvataggio pubblico che successivamente non venne consentito all'Italia con scuse ridicole). Quindi non farmi ridere con questa storiella dei cittadini che non tirano fuori un euro... Ne hanno già tirati fuori una vagonata di euri!
      E dovranno tirarne fuori ancora un bel po' per gli ammortizzatori sociali necessari a sostenere la vita di queste 18.000 persone che se ne andranno a spasso a causa della tua banca "che non è in perdita".
      Come al solito non hai perso la tua proverbiale disonestà intellettuale.

      Elimina
    4. 1,3 miliardi di euro di profitto per l'anno 2018 sarebbero perdita? Il fatto che alla banca rimangono poco più di 300 milioni dopo aver pagato le tasse e a fronte di entrate nette per 25 miliardi sono pochi, da qui la ristrutturazione. Quanto ad aiuti di Stato non ti è chiara ancora la differenza di quando il settore pubblico elargisce soldi quale soggetto esterno e invece quale azionista. On Germania molte banche hanno enti pubblici quale azionista e quindi in caso di ricapitalizzazione partecipano legittimamente. Cosa non ti sta bene. Al di là che è una caratteristica che come non tedesco non ti riguarda, pensi che qui non sia possibile? Un Comune, una regione o lo Stato possono tranquillamente entrare a far parte della proprietà di una banca, quindi dove è il problema se non nella tua testa?

      Elimina
    5. Ehm...
      A.
      https://www.zerohedge.com/news/2019-07-16/bank-run-deutsche-bank-clients-are-pulling-1-billion-day

      Elimina
    6. Certo, la DB licenzia migliaia di persone perchè sta andando benissimo. E' sempre divertente vedere come ti arrampichi sugli specchi...
      Potresti chiarire qual è la quota di azioni dello stato tedesco in Deutsche bank?
      Dove risiederebbe la "normalità" di finanziamento con denaro pubblico di banche detenute in parte dallo stato ma notoriamente dedite alle più pericolose e speculative operazioni finanziarie? Mi sembra evidente che il denaro pubblico finirebbe (come sempre) a coprire i buchi dopo che una ristretta minoranza ha segregato i profitti...

      "quindi dove è il problema se non nella tua testa?"
      Il problema è quello che ti ostini a non vedere, perchè sei accecato da una mentalità individualistica da speculatore finanziario: queste "banche" tedesche in realtà sono rapaci operatori speculativi che tengono in pancia migliaia di miliardi di derivati e altri titoli tossici, banche che erano piene di titoli subprime americani prima della crisi del 2008! Banche che continuavano a finanziare il debito privato della Grecia pur sapendo che era folle (tanto poi si "munge" dalla tetta dello stato, vero Cocucci?)
      Non ho niente in contrario se un ente pubblico entra nel capitale di una banca, ma innanzitutto dipende da COME ci entra, e in secondo luogo dal PERCHE'!
      Se ci entra per fare politiche di sviluppo reale va benissimo, ma per fare questo dovrebbe intanto avere la maggioranza, altrimenti finisce per diventare la mucca da mungere quando la banca va male!
      E quindi sostanzialmente quello che avviene in Germania è che ci si ammanta di chiacchiere sulla propria "moralità" economica, ma poi si finanzia con denaro pubblico banche marce fino al midollo! Che licenziano decine di migliaia di dipendenti e lo Stato le premia pure finanziandole!
      Maurizio, lo specchio della situazione sono i tuoi argomenti sempre più bolsi...
      Ci rivediamo con la prossima puntata del disastro DB!

      Elimina
  2. I tedeschi sono molto meglio degli italiani, specialmente quelli sotto Bologna, ma ormai tutta l'italia e' terronizzata.
    La mentalità terrona sarà il nostro Bane.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccolo un altro subnormale antitaliano che non conosce la storia, e spera ancora da ebete secessionista qual è nella polentona e merdosa mini-Padania, che senza meridionali e figli di meridionali sarebbe solo piena di vecchi mangia polenta e stranieri, uno spettacolo vomitevole, col nazionalismo che c'è oggi i piccoli e pochissimi secessionista che ci sono oggi tra qualche annetto rischiano di far la fine dei maiali. Per fortuna il nazionalismo sta aumentando in tutto il mondo Italia compresa in cui dovremmo avere il più forte nazionalismo al mondo considerando quello che abbiamo dato all'umanità che chiaramente un poveretto TARDO come te AIZEN non conosce essendo tu buono solo a masturbarti al computer guardando inutili cartoni animati da BIMBO MINKIA di 3 anni !?
      Luca il PATRIOTA

      Elimina
    2. Sei stato in vacanza Luca? Perché ti vedo carico a scrivere scemenze. I somaristi hanno preso ben pochi voti alle europee e una volta che i britannici se ne andranno ne rimarranno ben pochi. Salvini che prometteva di cambiare tutto alla fine non conta nulla e nulla cambierà, come dimostra l'elezione a Presidente della Commissione UE della tedesca Ursula von der Leyen. Le solite fanfaronate insomna: "usciamo dall'euro... riprendiamoci la sovranità monetaria... cacciamo i clandestini..." e alla fine nulla di tutto ciò perché tanto alla Lega sanno di poter contare su una parte di tontoloni come te. Alla prossima legge di Bilancio si vedrà l'ennesima presa in giro! A proposito... fate un fischio quando salterà la Deutsche Bank, perché a sentire le vostre previsioni doveva fallire anni or sono e nel frattempo mi sono addormentato! Ciao Luca, salutami Salvini e come dice lui... bacioni!

      Elimina
    3. Presto i terroni italiani, dopo aver colonizzato il nord e la Germania, si trasformeranno in africani mussulmani.

      Poi andranno a chiedere i sussidi all'asia

      ahhahah

      Elimina
  3. Come no... la Russia che ha un PIL 3/4 di quello nostro contro la più solida nazione al mondo. Lo dico io? No, i mercati.

    RispondiElimina