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sabato 21 marzo 2020

Reazioni dalla Germania sul MES

Questo blog propone un "pastone politico-economico" per rilanciare alcuni passaggi importanti comparsi sulla stampa tedesca in merito al tema del momento: l'accesso al fondo ESM da parte dei paesi dell'Europa del sud.


Il ministro Olaf Scholz, non uno a caso, si mostra alquanto scettico sulla possibilità di attivare il fondo ESM, almeno per ora, da Deutschlandfunk del 20-03:

(...) DLF: perché ad esempio nel caso dell'Italia non è possibile mettere a disposizione i fondi del Meccanismo europeo di stabilità, il MES? Sono legati a delle condizionalità.

Scholz: L'ESM è già qui ed è una cosa molto, molto buona. All'inizio dell'ultima crisi finanziaria non esisteva nemmeno. Ora disponiamo di uno strumento stabile che in un certo senso è in grado di aiutare effettivamente con dei finanziamenti pubblici dei paesi per i quali un aiuto è utile e necessario. Ma ciò non significa che deve essere usato immediatamente, ma che lo si può usare in qualsiasi momento e tutti insieme stiamo osservando la situazione. Questa è un'azione collettiva in cui cerchiamo di capire se alcuni paesi ne hanno bisogno o meno. Per ora, dicono, non è ancora il momento.



Piu' possibilista invece Clemens Fuest, presidente del prestigioso istituto Ifo, intervistato da ARD il 19-03:

(...) ARD: all'inizio della settimana, i ministri delle finanze dell'eurozona si sono incontrati. L'Italia era già considerato un caso problematico anche prima della crisi e ora viene doppiamente colpita dai debiti e dai focolai infettivi. Quanto è in pericolo l'Italia?

Fuest: la cosa buona è che ora abbiamo dei tassi di interesse molto più bassi di un decennio fa. Soprattutto per l'Italia. Pertanto anche l'Italia può sopportare un rapporto debito/PIL più elevato. Tuttavia bisogna tenere d'occhio la situazione. Abbiamo visto che i tassi di interesse sui titoli di stato italiani negli ultimi giorni sono aumentati. Ciò dimostra che gli investitori sono estremamente nervosi. Se sei convinto che l'Italia stia perdendo la fiducia degli investitori, c'è il rischio di una fuga dai titoli di stato italiani. Un simile scenario di "paura della paura" deve essere prevenuto.

ARD : in che modo allora?

Fuest: Mi aspetto due cose soprattutto a livello europeo. Innanzitutto, la Banca centrale europea deve garantire che rimanga liquidità sufficiente per le banche. Nell'ambito della vigilanza bancaria, deve fare in modo che le banche commerciali riducano i prestiti a causa dei rigorosi requisiti in termini di capitale proprio. Il secondo riguarda il livello degli stati membri: deve esserci un chiaro segnale di solidarietà in merito al fatto che nessuno stato finirà nei guai, che tutti gli stati saranno supportati. Attualmente stiamo assistendo a una riduzione dei tassi di interesse sui titoli di Stato tedeschi perché lo stato tedesco viene percepito come un debitore sicuro. I tassi di interesse sulle obbligazioni italiane aumentano. Se questa tendenza continua, tornerà la crisi del debito sovrano, oltre a tutti gli altri problemi che già abbiamo. Pertanto, è necessario fornire un segnale chiaro: i default sul debito pubblico non sono un problema e non ci saranno, indipendentemente dalla profondità della crisi. Questo è quello che bisogna comunicare ora.

ARD: lo stesso governo italiano ha messo in campo il meccanismo europeo di stabilità ESM noto come "fondo di salvataggio". È uno strumento che ora può tornare ad esssere un'opzione?

Fuest: sì, questo è uno strumento che può essere utilizzato. Non si tratterebbe di un programma di ristrutturazione, come era accaduto all'epoca con la Grecia. Sarebbe possibile invece richiedere delle linee di credito preventive. Ciò riguarderebbe l'acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea nell'ambito del cosiddetto programma OMT. Si tratta di uno strumento che deve essere considerato in modo alquanto critico perché la linea che separa la politica monetaria da quella fiscale è sfuocata. Ma nell'attuale situazione, alquanto critica, il suo uso è giustificato. Se un paese ha richiesto l'assistenza dell'ESM, la BCE in linea di principio può acquistare titoli di stato di quel paese in quantità illimitata. Con questa garanzia, gli investitori non avranno piu' alcun motivo per vendere i titoli di stato, la fiducia resterà.

ARD : per cui si pone immediatamente la questione se ciò rientri nel mandato della BCE...

Fuest : In realtà, in definitiva, si tratta di un'operazione di politica fiscale che garantisce la solvibilità di uno stato. Ma la Corte di giustizia europea ha stabilito che la BCE è autorizzata ad avviare questo programma. Non vi sarebbero immediati problemi legali. In una grave crisi, gli Stati hanno bisogno del sostegno della banca centrale e del finanziamento monetario, il cosiddetto prestatore di ultima istanza. Ci troviamo in una crisi del genere.


Intervistato da Handelsblatt, anche Volker Wieland, membro del prestigioso Consiglio dei saggi economici e quindi consigliere del governo tedesco, si mostra possibilista, anche se sembra porre l'accento sulla condizionalità dei fondi:

(...) HB: secondo i limiti che si è auto-imposta, la BCE non può acquistare più di un terzo delle obbligazioni in circolazione per ogni paese. Ora ha dichiarato di voler adeguare questi limiti se necessario. Cosa ne pensa?

Wieland: penso che i limiti siano molto importanti. Tuttavia, davanti alla Corte costituzionale federale in quanto "esperto", ho anche sottolineato che possono esserci situazioni in cui è possibile andare oltre questi limiti. Non avrei mai pensato che una simile situazione si sarebbe presentata così in fretta.

HB: Cosa bisogna fare dal lato politico?

Wieland: a mio avviso, per i paesi attualmente colpiti dalla crisi avrebbe senso presentare una domanda di assistenza al meccanismo europeo di stabilità (MES).

HB: perché?

Wieland: l'ESM è stato creato proprio per tali situazioni. Potrebbe concedere linee di credito ai paesi interessati, ma questi sarebbero soggetti a delle condizionalità. Anche se i paesi non dovessero utilizzare le risorse, sarebbe un segnale forte. Ciò consentirebbe inoltre alla BCE di acquistare specificamente titoli di Stato di singoli paesi attraverso il suo programma OMT.

HB: la BCE rimane inoltre libera di deviare dalla sua capital-key durante gli acquisti. Ad esempio, potrebbe acquistare più titoli di stato italiani. Qual è la differenza?

Wieland: la BCE attraverso il programma OMT può acquistare obbligazioni dei singoli paesi in quantità illimitata. Sarebbe un segnale ancora più deciso. Con l'attuale programma di acquisti, la  portata non è così chiara e anche la valutazione legale è incerta. La Corte costituzionale federale, tuttavia, ha dichiarato legittimo il programma OMT. A mio avviso, sarebbe la soluzione piu' chiara.


Robert Habeck, leader dei Verdi, quindi all'opposizione, intervistato da T-Online il 19-03, almeno a parole si mostra favorevole ad un intervento massiccio e incondizionato dell'ESM:

T-online: cosa chiede in maniera specifica?

Habeck: ora è chiaro a tutti che è anche nell'interesse della Germania se l'Europa sviluppa una maggiore influenza in materia di politica fiscale. Il meccanismo europeo di stabilità, il MES, dovrà aiutare incondizionatamente in modo che paesi come l'Italia possano essere sicuri che i finanziamenti siano disponibili in caso di emergenza. Altrimenti rischiamo sconvolgimenti economici. Siamo uno spazio economico europeo comune. Quando l'economia si ferma in un paese, è un fatto che riguarda tutti. La sicurezza reciproca rafforza il sistema e le economie nazionali. Dopo la crisi finanziaria, tuttavia, non abbiamo imparato questa lezione


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