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lunedì 15 luglio 2024

Henry Mattheß - Una coalizione cosi' impopolare come la Ampel va contro la sovranità del popolo

I sondaggi attuali mostrano livelli storicamente bassi di soddisfazione degli elettori per la coalizione di governo. Nonostante il netto divario tra elettori e governo, non emerge alcuna discussione pubblica sulla legittimità e la sovranità popolare. In qualsiasi associazione, un tale malcontento porterebbe a una rivolta aperta. Ma in Germania, come spesso accade, fermenta solo il lievito nella birra. Tuttavia, esiste un esempio di soluzione. Ne scrive Henry Mattheß su Geld und Mehr

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La Situazione Attuale

Secondo il Deutschlandtrend rilevato da Infratest per l’ARD il 3 luglio, solo il 19% degli intervistati è soddisfatto del lavoro del governo federale e oltre l’80% è insoddisfatto. Questo non è un fenomeno nuovo: nel 2023, l’80% era insoddisfatto, e nel 2022 lo era il 71%.

Le percentuali di rifiuto del governo costantemente alte nei sondaggi telefonici sono state confermate dalle elezioni per il Parlamento UE. In Francia e nel Regno Unito, di fronte a bassi livelli di approvazione, si sono tenute nuove elezioni. Ma il governo tedesco non si lascia turbare da questioni di legittimità e sembra fermamente deciso a governare fino alla fine del mandato, nonostante il chiaro e duraturo rifiuto.

La Contraddizione tra Popolo e Governanti

Si può ancora parlare di democrazia con una tale contraddizione tra popolo e governanti? Se la sovranità popolare deve essere il metro di misura della democrazia, la risposta deve essere negativa. Se un popolo, dopo un’elezione, è condannato a guardare per quattro anni senza avere alcun mezzo per destituire i governanti prima della fine del mandato, non è sovrano. Si trova in una situazione di impotenza nei confronti dei propri politici eletti. In Germania, nuove elezioni possono essere indette solo dopo una questione di fiducia fallita al Bundestag, con l’approvazione del Presidente federale. Il popolo sovrano non ha alcun diritto di iniziativa per nuove elezioni.

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Un Modello Esistente

Esiste però un precedente da tempo: la Costituzione bavarese prevede, con il diritto allo scioglimento del Landtag secondo l’articolo 18, una procedura costituzionale per cui gli elettori possono, tramite una petizione e un referendum di successo, sciogliere il Landtag e forzare nuove elezioni. Questo diritto è stato utilizzato nell’ottobre 2021 a causa della politica sulla pandemia. Con una comprensione della democrazia e la volontà dei politici federali, questa procedura avrebbe potuto essere adottata da tempo anche a livello federale. Tuttavia, alla comprensione necessaria della democrazia mancano notoriamente i politici tedeschi da decenni e oggi in modo particolarmente disastroso.

La Resistenza alla Partecipazione Diretta

La resistenza della politica sui referendum è spiegabile. Questi potrebbero non solo aprire una via indipendente dai partiti per nuove elezioni e decisioni dirette su questioni importanti da parte del popolo, ma anche mettere la Legge fondamentale, che funge da quasi-costituzione, sotto una riserva di voto: nessuna modifica alla Legge fondamentale senza un referendum confermativo. Solo dopo queste conseguenze si può cominciare a parlare di democrazia. Un popolo che non ha potere diretto sul proprio contratto sociale non è sovrano, ma è ridotto a un’appendice dei suoi rappresentanti.

Un Mandato con un Assegno in Bianco

Il detto auto-rivelatore della Ministra degli Esteri Baerbock lo esprime chiaramente: “Non importa cosa pensano i miei elettori tedeschi”. Un mandato parlamentare o un incarico governativo acquisito una volta viene visto come un diritto quadriennale di educazione del popolo. Pertanto, gli elettori dei Verdi, che si fidavano della promessa elettorale “Nessuna esportazione di armi in zone di guerra”, devono ora guardare impotenti per anni il bellicismo di questo partito al governo.

Un Futuro Incerto

La guerra in Ucraina iniziata sei mesi dopo le elezioni federali dimostra chiaramente che gli elettori il giorno delle elezioni devono sempre firmare un assegno in bianco ai partiti, senza poter prevedere davvero gli sviluppi politici futuri e il comportamento dei partiti. Non a caso i Verdi si sono ritirati dai referendum a livello federale nel novembre, anche a causa di un emozionato Robert Habeck che distorceva i fatti.

La Vera Natura della Democrazia

“Feste della democrazia” come quella recentemente tenutasi per i 75 anni della Legge fondamentale, programmi di promozione della democrazia milionari, discorsi altisonanti e manifestazioni per la difesa della democrazia, sono farsa ignorante o mendace, prevalentemente iniziata da impeditori notori della democrazia, che pensano che il solo uso delle procedure democratiche come le elezioni sia già democrazia. Anche in oligarchie e autarchie si tengono elezioni. La domanda cruciale è se diritti politici di partecipazione uguali si riflettano anche nella politica governativa effettiva. Studi negli USA e in Germania suggeriscono che le “democrazie occidentali”, contrariamente a tutto il discorso inflazionato sulla democrazia, siano in realtà oligarchie elitarie, in cui pochi potenti dell’economia e miliardari, con l’aiuto di think tank, media e politica, influenzano le decisioni politiche a favore dei loro interessi. Le nuove elezioni tramite referendum potrebbero disturbare tutto ciò.

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