Il nuovo “pacchetto sicurezza” proposto dal governo tedesco ha infiammato il dibattito e sollevato accese proteste. Organizzazioni per i diritti umani, come Amnesty International e la Gesellschaft für Freiheitsrechte, denunciano che le misure proposte minacciano seriamente i diritti civili, avvicinando la Germania a uno stato di sorveglianza. A seguito delle proteste, alcuni politici della coalizione di governo hanno ammesso che il pacchetto è “giuridicamente discutibile” e necessita di modifiche. La sua approvazione, inizialmente prevista per la fine di settembre, è stata posticipata. Ne scrive German Foreign Policy
Cosa Prevede il Pacchetto Sicurezza?
Le modifiche legislative proposte puntano a rafforzare i poteri della polizia e ad aumentare il controllo statale in vari ambiti. Ecco alcuni dei punti più controversi:
- Controlli a campione: La polizia potrà effettuare controlli senza sospetto su persone presenti in aree definite “ad alto tasso di criminalità”.
- Inasprimento delle leggi sulle armi: Viene introdotto il divieto assoluto di portare coltelli in eventi pubblici, insieme al divieto di possedere armi come i coltelli a scatto.
- Sorveglianza con IA: Verranno utilizzate tecnologie di riconoscimento facciale e vocale basate sull’intelligenza artificiale per individuare non solo sospetti, ma anche potenziali testimoni. Questo processo avverrà confrontando immagini e dati raccolti su Internet con le banche dati della polizia.
Secondo Christian Mihr, vice segretario generale di Amnesty International in Germania, questa misura permetterebbe allo Stato di “esaminare tutte le nostre foto o registrazioni audio online”, violando la privacy di milioni di cittadini.
L’Attacco di Solingen: Il Punto di Svolta
L’accelerazione verso queste nuove misure repressive è avvenuta dopo l’attacco terroristico del 23 agosto 2024 a Solingen, dove un rifugiato siriano ha ucciso tre persone e ferito altre cinque. Il governo tedesco ha subito sottolineato l’origine dell’aggressore e il fatto che avrebbe dovuto essere deportato in Bulgaria. Questo ha spinto la coalizione di governo a proporre modifiche legislative che, secondo i critici, si sovrappongono alla retorica dell’AfD, il partito di estrema destra che sfrutta frequentemente tali tematiche per guadagnare consensi.
“Un Pacchetto Incompatibile con i Diritti Umani”
Oltre all’espansione dei poteri della polizia, il pacchetto prevede anche restrizioni significative per rifugiati e richiedenti asilo:
- Revoca dello status di protezione: I richiedenti asilo potrebbero perdere il loro status se tornano nel loro paese d’origine senza giustificazione.
- Perdita dei sussidi sociali: I rifugiati soggetti a deportazione perderanno i benefici sociali se il paese dell’UE responsabile della loro espulsione approva il rimpatrio.
Inoltre, le nuove misure consentirebbero il controllo dei telefoni cellulari dei richiedenti asilo per verificare la loro identità e confrontare i dati biometrici raccolti con quelli disponibili online.
Julia Duchrow, segretaria generale di Amnesty International in Germania, ha criticato duramente queste misure, definendole “incompatibili con i diritti umani” e contrarie al diritto europeo, in particolare alla regolamentazione sull’intelligenza artificiale dell’UE, entrata in vigore il 1° agosto 2024, che vieta esplicitamente la raccolta indiscriminata di dati biometrici da Internet.
Rischi di Profiling Razziale
Uno dei punti più controversi riguarda il profiling razziale, ovvero la possibilità che la polizia esegua controlli su persone di specifiche etnie senza giustificazioni, in base solo alla loro appartenenza razziale. Questo tipo di pratica è già stato condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), che ha giudicato casi di profiling razziale come violazioni dei diritti umani. Tra i casi più noti, quello di Mohamed Wa Baile, fermato alla stazione centrale di Zurigo nel 2024, proprio a causa del colore della sua pelle.
Le organizzazioni per i diritti umani temono che queste pratiche diventino più diffuse in Germania, con il rischio di abusi e discriminazioni. La Gesellschaft für Freiheitsrechte (GFF) ha avvertito che gruppi emarginati potrebbero essere sottoposti a controlli e perquisizioni senza motivo, con un alto rischio di abusi mirati.
Un Clima di Repressione Politica
Il pacchetto sicurezza arriva in un contesto di crescente repressione politica in Germania. Dal 7 ottobre 2023, le autorità hanno aumentato la sorveglianza e il controllo, in particolare contro attivisti filo-palestinesi e contro coloro che si oppongono al crescente razzismo antiarabo, alimentato dai conflitti a Gaza e in Libano.
Amnesty International ha pubblicato un rapporto nel luglio 2024 che denuncia l’uso eccessivo della forza da parte della polizia e i divieti preventivi di manifestazione, giustificati con motivi di “sicurezza nazionale”. In molti casi, secondo Amnesty, queste misure sono basate su pregiudizi razziali contro le comunità arabe e musulmane.
Dubbi All’interno della Coalizione di Governo
Anche all’interno della stessa coalizione di governo, il pacchetto sicurezza ha suscitato perplessità. L’AG Migration del partito SPD ha dichiarato che le nuove leggi sono “giuridicamente discutibili” e mettono “un’intera popolazione sotto sospetto generale”. Il deputato SPD Jan Dieren ha definito molte delle misure “esagerate” e ha avvertito che queste leggi rischiano di confondere il dibattito pubblico, inasprendo irrazionalmente la politica migratoria invece di concentrarsi sul contrasto al terrorismo.
Dieren ha inoltre sottolineato che queste misure rischiano di rafforzare solo un gruppo politico: l’estrema destra.
Conclusione: Un Pacchetto da Rivedere
L’approvazione definitiva del pacchetto sicurezza, originariamente prevista per la fine di settembre 2024, è stata rinviata a seguito delle proteste e delle critiche crescenti. Le modifiche proposte potrebbero avere conseguenze importanti sui diritti civili e sulla vita quotidiana in Germania, in un contesto di crescenti tensioni politiche e sociali. La questione resta aperta e il dibattito è destinato a proseguire
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