sabato 29 dicembre 2012

Wagenknecht contro Weidmann

Sahra Wagenknecht, capogruppo della Linke al Bundestag, compagna di Oscar Lafontaine, con un commento su Handelsblatt, quotidiano del mondo economico, attacca le posizioni Bundesbank e lancia una proposta alternativa: patrimoniale europea per abbattere i debiti degli stati. Da Handelsblatt.de
Il presidente Bundesbank Weidmann si lamenta per il denaro prestato ai paesi in crisi. Dovrebbe invece criticare la discutibile finanza derivata, i bilanci truccati e una regolamentazione bancaria eccessivamente permissiva.

Il presidente della Bundesbank Weidmann critica le banche. La massima autorità monetaria - oppure un attivista di "Occupy" mascherato? No, non sta criticando i pericolosi strumenti di finanza derivata che nel bilancio di Deutsche Bank sono centinaia di volte superiori al capitale proprio e ticchettano come una bomba a orologeria. Non sta parlando della contabilità creativa con cui molti istituti di credito hanno mentito su "Basilea III" - fatica inutile, visto che le nuove regole per il momento non entreranno in vigore. Non si lamenta affatto della troppo permissiva "Basilea III" e della ulteriore integrazione fra il sistema bancario ombra e le normali attività delle banche commerciali. Herr Weidmann non è mosso da tutto questo. Si lamenta per la concessione di credito agli stati in crisi. 

Le banche hanno in portafoglio titoli pubblici per un valore di 1.6 trilioni di Euro. Ed è vero: ci sarebbe un rischio concreto se gli stati Euro dichiarassero insolvenza. Weidmann, nel quadro delle riforme Basilea, vorrebbe obbligare le banche a garantire i titoli di stato con il capitale proprio. Il credito concesso agli stati diverrebbe in questo modo ancora piu' costoso. 

Weidmann tocca in questo modo dei punti importanti: il "patto diabolico tra banche e stati" (Spiegel) e la possibilità di una bancarotta dello stato. Le banche prendono a prestito   dalla BCE allo 0.75 % e prestano agli stati a quasi l'8%. E' un ottimo affare e una polizza assicurativa sulla vita delle banche in difficoltà: le obbligazioni emesse dagli stati iper-indebitati, infatti, restano nel campo delle garanzie accettate per i prestiti di emergenza. 

In questo modo le disastrate banche greche si assicurano un accesso alla liquidità. Nel mondo finanziario gira la battuta: la banca centrale greca in caso di necessità accetterebbe come garanzia anche le sedie d'ufficio. La BCE ha inoltre annunciato l'acquisto illimitato di obbligazioni in caso di sottoscrizione da parte degli stati delle condizioni dettate dal fondo ESM. I paesi coinvolti, con ulteriori misure di taglio, saranno spinti in depressione e sprofonderanno sotto il peso dell'alto indebitamento. 

Le misure necessarie. 

Invece di liberare gli stati dalla loro dipendenza dalle banche, Weidmann vuole esonerare le banche dalla concessione di credito agli stati. La sua proposta avrebbe il "vantaggio" di ridurre il tempo necessario per arrivare alla bancarotta di Spagna, Italia e di altri stati. C'è tuttavia una via piu' sensata. E dovrebbe contenere le seguenti misure: 

1. Un taglio del debito almeno pari all'importo dei debiti pubblici causati dai salvataggi bancari, prima che i crediti inesigibili finiscano nel bilancio BCE oppure siano scaricati sul contribuente europeo. Il settore finanziario ha volontariamente finanziato l'indebitamento degli stati e in parte - basta vedere Spagna e Irlanda - ne è la causa stessa. Dovrebbe pertanto subirne le conseguenze. 

2. Saranno prima di tutto gli azionisti e i creditori a dover garantire per le banche in difficoltà a causa del taglio del debito. Il denaro dei contribuenti dovrà essere utilizzato esclusivamente per garantire i depositi dei piccoli risparmiatori e per la concessione responsabile di credito. Nel bilancio di Deutsche Bank è solo il 4%, il resto è casino'. 

3. Deve fermarsi la speculazione con il debito pubblico. La BCE dovrebbe concedere credito agli stati in maniera limitata e al tasso ufficiale di sconto: la sola condizione è la tassazione ordinaria dei patrimoni e dei redditi piu' alti nei paesi coinvolti. Il rischio inflazione generato dal finanziamento diretto della BCE è decisamente inferiore rispetto all'acquisto di titoli sul mercato secondario o dalla concessione di credito al settore finanziario. In questo modo gli stati potrebbero rilanciare importanti investimenti, mentre le banche cesserebbero di speculare con le materie prime o con le bolle immobiliari. Entrambi portano i prezzi verso l'alto, senza nessuna crescita reale. 

Non esistono pasti gratis! Piu' della metà dei patrimoni finanziari europei è posseduto da circa l'1% della popolazione. Se fossero considerate le attività off-shore, saremmo all'80% dei patrimoni finanziari. Il patrimonio dei miliardari europei è superiore all'indebitamento pubblico europeo di oltre 11 trilioni di Euro. Chi vuole ridurre i debiti, alla fine dovrà ridurre anche i patrimoni. Dalla politica europea degli ultimi 15 anni, dai regali fiscali e dai salvataggi bancari, i ceti medi non hanno avuto alcun vantaggio, a differenza delle poche migliaia ai vertici. E' legittimo che ora siano proprio gli stessi a dover garantire per i danni causati. Una tassa europea sui patrimoni dei miliardari ridurrebbe sensibilmente l'indebitamento pubblico. Allora anche Herr Weidmann potrebbe dormire sonni tranquilli.

46 commenti:

  1. Al di là di essere politicamente infattibile, è una proposta che non interviene sulle cause dell'eurocrisi: delta di costo del lavoro per unità di prodotto tra i vari paesi e assenza di uno strumento di flessibilità monetaria per compensarli.

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  2. Senza contare che anche mettendo una patrimoniale al grido di "W l'esproprio proletario" tra 10 anni si e' da capo.

    Se gli stati (certi stati in particolare) buttano i soldi nel cesso pur di darli ad amici e parenti non se ne esce piu'.

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    1. Tieni conto però che l'eurocrisi non nasce dalla gestione clientelare della spesa pubblica, che è brutta ma in varia misura esiste dappertutto e lascia comunque i soldi all'interno dei paesi.
      Nasce da tutt'altri fattori: scompensi di competitività tra paesi, sbilanci commerciali e accumuli di debito estero (non di debito pubblico).
      Non si sta risolvendo l'eurocrisi appunto perchè viene affrontata come se il problema fosse il debito pubblico: quindi tagli e tasse che deprimono l'economia, rendono ancora più insostenibile il debito e non risolvono i delta di competitività.

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    2. La gestione clinetelare della spesa pubblica non è solo brutta, è devastante per tutte quelle persone e imprese che credono che la spesa pubblica debba essere indirizzata a scopi di incremento di competitvità generale del paese (per es. infrastrutture utili, ma davvero). E da quella improduttività della spesa pubblica (anche, ma non solo e non certo solo per colpa dell'euro) che poi derivano gli scompensi che dici. Puoi benissimo evitare altre tasse, specie sulle imprese e i lavoratori riducendo gli sprechi pubblici (e si ti guardi intorno ne vedi a iosa) e così rilanciare l'economia (maggior salario netto per i lavoratori in busta paga vuol dire anche più consumi).
      Se poi ci si aggiungessero riforme vere delle pensioni andando ad intaccare i "privilegi acquisiti" (altro che diritti a.) frutto di politiche pensionistiche scellerate del passato (non solo, ma tanto per fare un es. le pensioni baby), riportnadele tutte al modello contributivo attuale o in via di attualizzazione, recuperesti e redistribuiresti ancora più risorse. Solo un es., poi è ovvio che si può partire anche da altri punti intaccando in primis gli interessi di quelli più provilegiati e in quest'ottica la patrimoniale Monti secondo me la doveva fare subito, appena insediatosi (che poi politicamnte il PDL non gliela avrebbe fatta fare è un'altro discorso).

      Sertin

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    3. la signora Sahra Wagenknecht, resta una personalità di spicco, ma di un partito che non va oltre il 5%, che rischia di non entrare al bundestag, e che politicamente non ha nessuna chance visto che la SPD preferirà fare un'altra grosse koalition, piuttosto che allearsi con la Linke. Di fatto le sue proposte non hanno alcun peso politico nel dibatttito tedesco. Per questa ragione puo' tranquillamente spararle grosse, tanto nessuno la prende sul serio piu' di tanto. Da notare che non propone solamente la patrimoniale europea, ma anche la fine dell'indipendenza della banca centrale e il suo obbligo di finanziare gli stati.
      E' chiaro a tutti, che le patrimoniali non risolverebbero i problemi della moneta unica, perchè questi sono molto piu' profondi. Segnalo inoltre che in Germania le rendite finanziarie vengono già tassate con la stessa aliquota con la quale si tassa il reddito da lavoro. C'è una franchigia sui primi 800 € di interessi, e non è previsto alcun bollo sulla custodia titoli. A puro titolo informativo...

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    5. L'Italia paga ogni anno 80000000000€ per servizio del debito. Quelli sono davvero soldi buttati nel cesso pur di darli a parenti ed amici. E, tra l'altro, la Bundesbank non è poi così indipendente.

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  3. @Sertin: ma gestione clientelare, improduttività della spesa pubblica ecc. non le elimini dicendo che sono brutte e che se non ci fossero le cose funzionerebbero... sono sempre esistite e non ci impedivano di svilupparci. Guarda Cina, India, Brasile, Turchia, Polonia: non sono proprio modelli scandinavi di efficienza del pubblico ma crescono - perchè non sono imprigionate in un sistema monetario sbagliato.
    "Facciamo funzionare il pubblico" è un bello slogan da campagna elettorale, poi i meccanismi di formazione del consenso portano altrove.
    Piuttosto: ritorniamo all'autonomia e alla flessibilità monetaria; riprendiamo a svilupparci; e a quel punto corruzione, clientele, evasione fiscale non spariranno ma diminuiranno, perchè ci saranno più spazi d'azione per chi non vorrebbe percorrere vie "borderline" ma oggi spesso non trova alternative ed è costretto a compromessi.

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    1. Guarda, mi parli di paesi che non sono certo modelli di democrazia come la intendiamo noi in italia (non che da noi le cose brillino in questo senso!!). Poi sono Paesi che crescono perchè partono da situazioni di sottosviluppo, mentre l'italia la si può annoverare tra le economie mature (per crescere qui non basta il tessile, infatti importiamo dalla cina) dove è fondamentale la ricerca scientifica (ma noi i ricercatori li facciamo scappare all'estero!).
      Una buona fetta del nostro debito pubblico deriva da sprechi e ineffcienze dello stato sociale (sanità, ecc.), cose che in cina non sanno nemmeno cosa sia (di qui l'alta propensione al risparmio individuale).
      Come dici tu i problemi col ritorno all'euro non spariranno, per cui al di là delle difficoltà di gestione (conosco abbastanza bene le tesi "semplicistiche" di bagnai e borghi), secondo me la svalutazione conseguente non sarà una tantum. Il ritorno alla felssibilità del cambio , senza modificare la strutura produttiva del paese (in primis secondo me più ricerca scientifica, ma la chiesa vaticana che ancora non riconosce i suoi errori con Giordano Bruno e ha impiegato secoli per "abiurare" l'abiura di Galileo, non la permetterebbe) non risolve granchè. A quel punto dovremmo lasciar deprezzare la lira di parecchio per competere internazionalmente. E questo sempre ammesso che non si verifichino ritorsioni (tipo dazi, ecc da un blocco non sfaldato Francia-germania). Forse le cose potrebbero risultare diverse se tutta la zona euro si sfaldasse (in sostanza se la germania uscisse dall'euro da sola o una ben gestita uscita di tutti dall'euro). Ma sono tutte ipotesi e secondo piene di rischi per le classi lavoratrici e ricche di opportunità per smaliziati speculatori che sanno come guadagnare da queste vicende.

      Sertin

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    2. Secondo te la svalutazione non sarà una tantum.Ah secondo te allora.....Non so avresti da argomentare?
      "Il ritorno alla flessibilità del cambio,senza modificare la struttura produttiva ecc.",questo evidentemente deve essere una qualche forma di dogma:L'Italia è sicuro,non riuscirà a farlo perchè gli italiani sono inferiori,ah già c'è la chiesa(e questa deve essere una spiegazione semplicistica come quelle di Bagnai e Borghi,a proposito mi sapresti indicare qualche testo che riporti le teorie di Bagnai e Borghi?Non riesco a trovarle)....Ma com'è che la Corea del sud nonostante svaluti e come svaluta,riesca a produrre roba di gran qualità?si certo lavorano tanto in corea,solo i greci lavorano di più di loro nei paesi OCSE.Ah dopo la Germania la cui manifattura rappresenta il 20 % del PIl seconda al mondo col 16% del PIL viene la manifattura italiana,sei tanto sicuro sia così arretrata?
      Cmq L'Italia è il primo partner commerciale della Germania,la quale ha tanto di quel lavoro conto terzi fatto in Italia che dubito avrebbe convenienza a mettere dei dazi,mettessimo anche il sesterzio come moneta!Poi bisogna tener conto di quanti IDE ha la Francia oggi in Italia,e non ci vuole molto a reagire in caso di dazi con una bella nazionalizzazione di Carrefour ecc.(ah già potrebbero attaccarci con le bombe nucleari oddio)

      PS. come mai alla Corea al Canada e all'Uk che hanno svalutato parecchio ultimamente nessuno ha imposto dazi?(Ah già loro sono protetti dagli USA e via complottando)

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    3. Guarda su quello che potrebbe succedere dopo una uscita dall'euro si possono fare solo ipotesi e ridurre tutto a question i economiche secondo me è semplicistico.
      Tornare alla lira e pensare che tutto riparta come quando non c'era l'euro (cioè in pratica ripartendo da un mondo di venti anni fa con caratteristiche diverse da oggi) per me è semplicistico. Libero di pensarla diversamente.
      Secondo me non basterà svalutare una tantum, poi si doovrà lasciar deprezzare la lira ulteriormente rispetto alle cifre caute di un bagani al 20%. e basta.
      Se oltre ai libri di bagnai ti leggessi anche i quaderni di limes dedicati all'argomento forse ... Ti garantisco che sono più equilibrati.
      Su borghi e bagnai vai anche qui di google, trovi una infinità di cose, dal suo blog, video, ecc. (anche se credo tu voglia fare l'ironico!).
      Ma davvero vuoi paragonare la corea del sud con la grecia?
      Quella dello Uk protetti dagli usa poi è un fatto. Oserei dire che ne sono un'altro stato dell'unione. Se avessero avuto poteri magigici si sarebbero trasferiti già da tempo fisicamente con tutta la loro isola al largo di new York!!!
      Ti dice niente di come gli inglesi si siano allineati acriticamente alle posizioni di Bush nella guerra contro saddam Hussein?

      Quella dei dazi è solo un'ipotesi. Ci possono essere una miriade di conseguenze che è difficilissimo spiegare o prevedere ora. Poi puoi sempre credere acriticamente a chi vuoi.
      "Come credo sappiate, personalmente non ho mai sostenuto né che l'uscita-dall'euro- sarà una passeggiata, né che risolverà tutti i problemi. L'uscita sarà costosa, ma i costi non saranno ........"
      http://goofynomics.blogspot.it/2012/09/inflazione-svalutazione-e-quota-salari.html

      Nessuno conosce il futuro.

      Sertin

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    4. Anche sulla Grecia facevo ironia,anche se il fatto dimostra che lavorare di più per meno,le ricette di tutti gli euristi non risolve i problemi anzi,in questo caso......Semmai paragonavo l'eventuale Italia fuori dall'euro alla Corea,quanto meno la Corea dimostra che un paese di medie dimensioni,può farcela con le proprie forze(dubito che tu non l'abbia capito).
      Tutti i paesi della NATO sono protetti dagli USA e quasi tutti si allinearono a Bush ad eccezione di paesi che vantavano crediti nei confronti dell'Iraq Fr e Ger,anche l'italia a dire il vero ma sappiamo come è andata.
      Io vorrei trovare qualcosa di originale su Bagnai(visto che lo stesso autore dice del suo libro,non c'è nulla di oroginale ma 30 pg di bibliografia).
      Anche le mie reazioni ai dazi è un'ipotesi.Cmq il problema di prevedere il futuro penso lo abbia spiegato bene Taleb nel cigno nero,io francamente considero spazzatura tutte le previsioni superiori a sei mesi,semmai il guaio sta nel fatto che per descrivere l'eventuale scenario fuori dall'euro la maggior parte del main stream paventa un futuro apocalittico tenendo in considerazione qualsiasi fatto purchè non abbia a che fare con la teoria economica,mentre si tende a tralasciare il presente "apocalittico",che già stiamo vivendo.In parole povere restare nell'euro ha un costo maggiore che uscire,di questo mi sono convinto perchè ho letto acriticamente Bagnai,Borghi,Limes,Rehinart e Rogoff e tanti altri poi si possono sbagliare.Il pensiero di Bagnai avresti potuto riportarlo per intero già prima all'altro post in risposta a Cattaneo quando accusavi B&B di avere idee semplicistiche......O no?

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    5. La corea del sud non ha i freni verso la tecnologia che abbiamo qui in Italia (oltre il vaticano,
      http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-11-23/litalia-paese-bassa-tecnologia-063926.shtml?uuid=AbUolZ5G
      ) e loro hanno pure la spinta della competizione ideologica con la C. del nord e per questo sono anche aiutati dagli Usa (un pò come Israele in medio oriente).
      Io ho seri dubbi che piccoli-medi paesi oggi possano confrontarsi ad armi pari da soli con giganti come i BRICS, USA, Giappone

      Non si trata di far lavorare di più per meno. Anche stando dentro l'euro puoi aumentare i salari in Italia. L'ho detto in un altro post: basta che riduci le tasse (quindi devi ridurre la spesa pubblica improduttiva e tutti sanno che ce n'è a iosa in italia) e così diminuisci il carico fiscale sui lavoratori e le imprese produttive (ripeto: produttive), stimoli i consumi e fai riaprtire l'economia. Perchè non si fa? Perchè si devono tutelare certi gruppi privilegiati? Io penso di si.
      La riforma delle pensioni di monti, giusta ma iniqua. Lascia i precedenti privilegiati già in pensione da anni le cui pensioni son state calcolate col vecchio sistema retributivo con pensioni da favola cui non corrispondono minimamente contributi versati (quindi sono privilegi e non diritti acquisiti come dicono certi sindacati). Quindi il più possibile un taglio retroattivo anche in quella direzione tenendo d'occhio qualche tutela per i meno abbienti. Poi ci puoi mettere tutti i tagli ai pensionati d'oro, riduzioni dei parlamentari che vuoi. Son d'accordo. Puoi anche cominciare a colpire dall'alto verso il basso. Io son favorevole. Monti non lo ha fatto e io lo critico per questo.Sono più sensibile alle esigenze delle classi sociali medio basse, come te (presumo).
      C'è una marea di riforme, tagli di sprechi ecc. che si possono fare prima di avanzare ipotesi di uscita dall'euro.
      Se poi queste non dovessero bastare per ingordigia dei nostri creditori esteri (ma dubito che se ben fatte ci mettano in condizione di dipendere ancora in termini di finanziamneto del nostro debito pubblico da loro), allora si potrebbe prendere sul serio l'uscita dall'euro.
      Una volta che hai i conti abasstanza in ordine puoi chiedere anche forme di cancellazione del debito: non converrebbe ai nostri creditori esteri o interni mettersi a chiedere oltre a quel punto. Cioè ci sarebbero gli estremi per una convergenza di posizioni per far felici tutti al nord e sud dell'eurozona. Loro non sono stati sempre santi (violarono per primi il patto di stabilita F. e G.) e noi non siamo più troppo peccatori (dopo le riforme che dicevo sopra; e scusateci se abbiamo giocato troppo con nani e ballerine nell'era berlusconi: ora siamo diversi).
      Qualsiasi persona di buon senso secondo me dovrebbe volere questo, ma ci vuole senso autocritico da entrambe le parti.
      Io vedo le ipotesi di bagnai come scorciatoie pericolose. Sarebbe come ammettere che noi italiani siamo geneticamente incapaci di essere persone serie o cmq abbastanza serie, (quasi) tanto quanto i tedeschi.
      Pericolosa è anche tutta la procedura di gestione dell'uscita (con chi è contrario ad un referendum come B&B e chi è favorevole come Grillo e la sua agenda). Lì si che si aprono scenari "apocalittici" se dovessero esserci fughe di notizie ( e poi ce li vedi i politici italiani mantenere un segreto di tale portata?): corse agli sportelli bancari, ecc.
      Poi gli effetti psicologici. E ora , caduto il "fogno" (sogno di un euro che avrebbe dovuto cambiare l'europa, come dice B.) la gente si chiederà dove andremo. Avremo leader politici in grado di rassicurarla?
      Questi non sono solo problemi economici, non ti pare?

      Sertin

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    6. beh allora cerchiamo di resistere qualche mese o al massimo un paio di anni, poi i nodi arriveranno al pettine anche in francia e spagna. Abbiamo la bilancia commerciale già in attivo nel 2012, in costante miglioramento, e le partite correnti vicine al pareggio. Se lo spread resta basso, possiamo resistere ancora un po' in queste condizioni. Quando ci saranno 3 grandi paesi in fiamme, spagna, italia e francia, da un punto di vista politico la questione sarà completamente diversa. C'è una grossa differenza, fra un atto unilaterale italiano, politicamente senza sostegno in europa, e una situazione in cui un blocco di paesi, come i 3 sopra, le cui economie in termini di PIL, sono il doppio di quella tedesca, che premono nella stessa direzione. Osservando i dati macroeconomici francesi, si ha la chiara percezione della crisi in corso e di come il paese si avvicini ad una situazione da Piigs. Pensare che l'Italia da sola, abbia la forza politica di dire basta all'unione monetaria è velleitario, onestamente.

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    7. "Pensare che l'Italia da sola, abbia la forza politica di dire basta all'unione monetaria è velleitario, onestamente".
      Voci, son quasi d'accordo con te.
      Nel caso si debba proprio proprio uscire dall'euro (non me lo auguro).
      In quel caso, con la francia che farebbe parte dei PFIIGS si potrebbe forse (forse) pensare di ricostruire su basi nuove qualcosa di più robusto, evitare gli errori del passato, ecc.

      Sertin

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    8. Anche sull'efficienza e virtuosità scandinava c'è molto di cui obiettare. Guardati i dati degli studenti indebitati che scappano all'estero per non pagare. Dalla culla alla tomba: i debiti!

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    9. Sertin, dovresti studiarti un po' di economia internazionale.
      Noi non siamo costretti, come pensa tu, a "svalutare parecchio" per rimanere competitivi.
      Il livello di svalutazione, o se si preferisce il valore della nuova moneta, viene essenzialmente fissato dal mercato.

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    10. Perchè io che ho detto?
      Tecnicamnete in un sistema di cambi flessibili il cambio della moneta viene lasciato libero di fluttuare e io ho parlato di deprezzamento.
      Infatti ci costringerà il mercato ad avera una moneta deprezzata.
      Tu pensi che non si deprezzerà di parecchio, io si.
      Al di là di questo, la differenza la fa la risposta alla domanda: staremo peggio senza euro (specie se usciremo da soli come Italia) oppure con?
      Credo che per la gente comune i termini tecnici contino relativamente, non credi?


      Sertin

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    11. Esiste una teoria macroeconomica detta della Parità relativa del Potere d'Acquisto, che, sulla base dei dati ufficiali di rilevazione degli indici dei prezzi, valuta che la svalutazione della valuta italiana su €/valuta tedesca, si stabilirà attorno al 20%. Se la svalutazione dovesse esser maggiore, è la prova che qualcuno ha mentito sui dati.
      Se, però, una moneta sottovalutata è siffatta iattura, perché Cina e soprattutto Germania fanno i salti mortali con triplo avvitamento e doppo carpiato dietro difficoltà 3 per avere una moneta sottovalutata?

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    12. "Se la svalutazione dovesse esser maggiore, è la prova che qualcuno ha mentito sui dati."
      oppure che si è sbagliato, in buona o cattiva fede. poi che fai, lo arresti?
      Poi esitono già stime di quanto debba svalutare l'italia se esce dall'euro- come botta iniziale-ben oltre il 20%.
      Poi le previsoni in genrale di organisimi con fior fiori di economisti tipo ocse, FMI ecc. sono riviste di continuo e quindi............
      Lascaimo perdere la cina che è un caso a se (in primis per dimensioni e sistema autoritario).
      La germania ha l'euro come noi, solo che ha fatto riforme che anche noi avremmo dovuto fare e che ora tardivamente iniziamo a fare. Che facendole prima abbia violato trattati o altro, che lo abbia fatto in buona o cattiva fede , ecc. come dicono sul blog di bagnai può anche darsi (a me paicerebbe approfondire da altre fonti la cosa, però).

      sertn

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    13. Ripeto per per gli spettatori del loggione: esiste una teoria macroeconomica detta della Parità relativa del Potere d'Acquisto, che, come la teoria della Gravitazione Universale, si è rivelata abbastanza corretta nel descrivere e prevedere i fenomeni studiati. Nello specifico, casi di sgancio monetario o fine di unioni monetarie. Poi, ognuno è libero di credere all'horror vacui, se ritiene. Mi piacerebbe, però, conoscere i calcoli relativi a previsioni diverse: nessuno me li ha mai forniti.
      Quanto alla Cina, non la conosco granché, ma non mi sembra risieda in un'altra dimensione, per cui valgono sia la Gravitazione Universale sia la Parità relativa del Potere d'Acquisto. La valuta cinese è sottovalutata (se n'è accorta persino Wikipedia) rispetto al dollaro e, guarda un po', vi esportano l'impossibile. Sottovalutato anche rispetto all'euro e, indovina? la bilancia commerciale con la Germania pende verso la Cina. Infine, non ci crederai mai, la moneta tedesca è sottovalutata rispetto alle monete dell'Europa meridionale e casualmente un terzo delle loro esportazioni nette sono verso l'eurozona, soprattutto i paesi meridionali. No, non casualmente. Hanno fatto le riforme. Quali riforme? Si possono sintetizzare in due parole: deflazione salariale. Se scorri gli articoli di questo blog si capisce cosa voglia dire.

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    14. Prendo solo questa parte che mi interessa di più.
      " Infine, non ci crederai mai, la moneta tedesca è sottovalutata rispetto alle monete dell'Europa meridionale e casualmente un terzo delle loro esportazioni nette sono verso l'eurozona, soprattutto i paesi meridionali. No, non casualmente. Hanno fatto le riforme. Quali riforme? Si possono sintetizzare in due parole: deflazione salariale. Se scorri gli articoli di questo blog si capisce cosa voglia dire."
      E chi impone ai paesi meridionali, Italia in primis, di acquistare prodotti tedeschi (in genre per es. le loro auto sono più costose della concorrenza)? Forse il fatto che hanno una migliore qualità, dovuta alla maggior spesa in ricerca che fanno (vedasi il loro numero di brevetti confrontato con altri Paesi)? O anche:
      http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-09/modello-tedesco-organizzare-idee-064543_PRN.shtml

      Sula deflazione salariale siamo d'accordo.Io però non sono convinto che si tratti solo di violazione di trattati europei come dicono i bagnaiani qui:
      https://www.youtube.com/watch?v=M5TCk78_lj0

      Mi piacerebbe avere altre fonti in materia, per es. di quanto ha inciso il problema della riunificazione tedesca.
      http://www.gustavopiga.it/2013/germania-presbite-europa-miope-italia/

      Si leggono queste cose sul sito di bagnai e co. ?

      Sertin

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    15. Chi impone agli europei meridionali di comprare i prodotti tedeschi? L'euro.
      (Non vale, strettamente, per l'Italia. Prima dell'euro, prevalevano le esportazioni italiane in Germania, oggi la bilancia commerciale è in pareggio =====> sono sparite le importazioni dall'Italia, per cui l'effetto finale è identico).
      Non erano, certo, obbligati. Vediamo. Mi scuso per la pubblictà palese, ma meglio esser chiari. (Attenzione, ciò che racconto non è esemplificativo, ma vita reale. Una vita difficile). Vado a fare la spesa. Per evitare di dover pagare con una libbra di carne (la mia), preferisco l'hard discount. Nella mia zona posso scegliere tra una catena italiana (In's) ed una tedesca (Lidl). Sono perfettamente equivalenti per dimensioni, posizioni, merceologia e livelli qualitativi dei prodotti. Il primo ha prodotti italiani, e mediamente si spende un po' di più, il secondo soprattutto tedeschi e si risparmia qualcosa. Alla lunga, a parità di distanza, tempo di trasferimento, orari,dove credi che andrò a far la spesa? E tutti quelli in condizioni simili alle mie? Preferiranno il latte di campagna a 0,85€/l rispetto al Vollmilch a 0,79€/l? Mangeranno cioccolato, comprandolo a 14,90 €/kg o si butteranno sul più economico Schokolade, a 12,90 €/kg? Ovviamente, se i prodotti alimentari di medio-bassa qualità tedeschi costano meno degli omologhi è grazie alla loro indomita volontà: immagino quanti miliardi di euro siano stati spesi per ricerca e sviluppo del Nussschokolade.
      Altro caso. Oramai, tutte le aziende italiane non affittano per le flotte aziendali (dirigenti) AR159, ma vengono preferite serie 3 o A5. Perché? Perché, a parità di condizioni, si risparmia un centinaio di euro al mese. Certo, qui gli investimenti in ricerca e sviluppo possono avere qualche peso. Di sicuro, però, pesa questo fenomeno. Dall'introduzione dell'euro, i prezzi italiani sono cresciuti del 20% in più rispetto ai prezzi tedeschi: e sono valori netti perché, con una moneta unica, non ci possono essere aggiustamenti a questa situazione.
      Come noto, l'inflazione è legata principlamente alla disoccupazione. La deflazione salariale è proprio questo: comprimi i salari ===> riduci l'inflazione. Ti sembra una bela riforma? utile? corretta? sana? In ogni caso, è ciò che hanno fatto (violando i trattati o meno, è un'altra questione); vogliono che lo facciamo anche noi riforma del lavoro e delle pensioni, sanità pubblica non sostenibile, privatizzazioni, riduzioni della spesa pubblica sono i roboanti proclami che tutte le forze politiche urlano, senza che nessuno mai analizzi cosa vogliano in realtà dire, cioè quali siano gli effetti reali.

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    16. non so cosa tu volgia dimostrare.
      "Ovviamente, se i prodotti alimentari di medio-bassa qualità tedeschi costano meno degli omologhi è grazie alla loro indomita volontà: immagino quanti miliardi di euro siano stati spesi per ricerca e sviluppo del Nussschokolade."
      Infatti ti dovresti chiedere come mai persiono per prodotti alimentari, notoriamente facilmente reperibili (anche quelli a lunga conservazione lo sono, lo sai, vero?se non sono consaervati bene. catena freddo, troppo caldo o troppo freddo nel tasporto, ecc.) gli alemanni riescono a far prezzi più bassi. Qui il concetto a KM zero dovrebbe essere preponderante. Forse perchè anche lì entrano in gioco fattori coem la migliore organizzazione nella catena di produzione, marketing, ecc? Sì, abche in quel settore ci sono fattori di ricerca e sviluppo che incidono sul prezzo finale.

      Sul problema inflazione-disoccupazione, è noto che noi abbiamo sempre avuto una inflazione più alta di quella tedesca. Così come è notorio a chiunque guardi la realta anche oltre i dati statistici che il lavoro nero , specie nel sud italia (ma anche al nord, spesso come misura di integrazione al magro assegno della cassa integrazione in realtà dove il costo della vita è mediamente più alto) è una forma di ammortizzatore sociale (di cattiva qualità, come l'appogiarsi alla famiglia che rimanda sine die il disatacco dalla familgia e la mobilità sociale).
      Quello che l'euro e l'europa ha avuto di positivo è appunto
      lo stimolo (s e vuoi la "frusta") a smetterla coi giochetti inflazionistici (è ormai un fenomeno motlo studiato, anche nei rimedi, noti a qualsiasi scalcinato sindacalista) ed entrare in un sitema di welfare che preveda assegni di disoccupazione (ovviamente collegati a reinserimenti nel mondo del lavoro).
      Tornare all'italietta di ieri con quei difetti non aiuterebbe nessuno.
      Certo, volgiono che diveniamo più europei (in senso nordico). E' il presupposto per realizzare una unione funzionante.
      Ti fa così schifo?

      Sertin

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  4. Salta subito all'occhio che nella virtuosa Germania le mogli dei politici fanno politica.......Chissà come mai!

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  6. Tutti pronti. A maggio arriva l'EHG. Grazie Linke!!

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  7. Si è innescato un interessante scambio di opinioni...
    da Sertin, le cui opinioni sui rischi di uscita dall'euro rispetto (ma non condivido) mi piacerebbe però un commento sul punto seguente.
    Diamo per assunto che l'Italia è corrotta-inefficiente-sprecona-da riformare. Se tutto questo però dipende da cause storiche (o genetiche ?) non lo si risolve in tempi che non siano pluridecennali (o secolari ?)
    O pensiamo che lo faccia il futuro governo PD-Monti (con imbarcati Fini Casini e Montezemolo ?) non ci scommetterei una buccia di mandarino.
    Una cosa certa è che con tutti i suoi limiti l'Italia quando ha avuto un sistema monetario flessibile è cresciuta ed ha costruito un apparato produttivo tutt'altro che disprezzabile. Dalla moneta unica in poi ha smesso di crescere... e adesso sta collassando per tentare, a dispetto dei santi, di farla funzionare a colpi di austerità.
    Non serve un sistema che funzioni SE L'ITALIA DIVENTA UN PAESE NORDICO E VIRTUOSO, serve un sistema ADATTO ALL'ITALIA PER QUELLO CHE E'.

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    1. Il punto è che io non penso che dipenda da cause genetiche. Da cause storiche certamente, ma la storia si evolve. Vedi, i bagnaiani (è un economista il cui lavoro rispetto e mi piace quello che fa, anche perche stimola il dibattito troppo taciuto su euro sì o euro no) sbagliano secondo me su diversi punti.Quello più attinente alla tua domanda: se la gente si deve svegliare (quindi parlaimo anche dell'uscita dall'euro, come dicono loro), non si capisce perchè non si debba svegliare
      anche sul fronte della riduzione degli sprechi pubblici, di una più sana gestione dello stato e realtiva fine di privilegi vari. Risolta o avviata fortemente a soluzione una cosa del genere, l'uscita dall'euro o rimanerci di fatto sarebbe insignificante. Invece mi pare il B. non dica nulla o quasi
      sul fronte della spesa pubblica (non dico riduzione, che pure in taluni punti ci potrebbe stare, ma forte riqualificazione).
      Ti ricordo che il processo di creazione degli USA è stato plurisecolare: la FED è nata nel 1913
      https://it.wikipedia.org/wiki/Federal_Reserve_System

      quindi a distanza di parecchi decenni dalla proclamazione del'unione.
      Non dico che una vera europa unita ci debba mettere altrettanto tempo, ma qualche decennio ancora (facciamo un'altra generazione) glielo vuoi dare?
      Non è nemmeno assolutamente necesario che si faccia una guerra di secessione come lì: oggi spero si sia più evoluti
      ( e poi abbiamo internet, la tv via satellite che fa sembrare un gioco essere più vivcini).
      Poi l'euro è un aspetto, ma poi la gente comune dovrà parlarsi (e non solo le elite): quindi una lingua comune servirà pure (secondo me si potrebbe partire subito col bilinguismo: inglese e lingua nazionale riconosciute ufficilamente in ogni stato UE).
      Sulla pessima qualità in generale dei governanti italiani, ma purtroppo anche europei son d'accordo. Ma è la gente che si deve svegliare, altrimenti....
      Il problema della mancanza di crescita in italia seondo me non deriva tanto dall'euro, ma da ragioni strutturali,intesi come struttura produttiva e organizzativa del paese
      Troppe piccole e medie imprese, troppe partite iva di sopravvivenza, mancanza di concertazione ed eccessiva conflittualità sindacati-industrie,eccessiva evasione fiscale,ecc.
      Quello che poteva andar bene 20 anni fa all'epoca pre Sme oggi dubito seriamente che possa continuare ad andare bene. Troppe cose sono cambiate nel mondo (globalizzazione in primis che l'italia da sola non potrà fronteggiare, nemmeno la germania in verità da sola potrebbe).

      (Segue)

      Sertin

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    2. A parte i problemi dell'uscita dall'euro che a me sembrano molto sottovalutati, un'italia tornata alla lira con un cambio flessibile per come è organizzato oggi il mondo globale dovrebbe far deprezzare il cambio ad un livello tale da competere con giganti in via di svluppo (BRICS) e in più pagare costi salati l'import di materie prime. In più perderebbe la possibilità di coprirsi le spalle dietro una UE che senza l'italia inizierebbe quasi certamente un processo di sfaldamento pure essa. A mio modesto parere, ci sarebbe un impoverimento popolare molto maggiore di quello che gli ottimisti fuori-subito-dall'euro credono.
      Insomma solo con un pò di buon senso, credete che oggi economicamnte parlando specie Paesi come l'italia senza materie prime,tutti i problemi di corruzione,ecc.ecc potrebbe competere da sola nel mondo?
      L'euro non ha risolto, però era un inzio (poi si poteva partire diversamente e meglio,quello che volete). Ci ha messo con le spalle al muro: volete italiani crescere in un contesto più virtuoso, divenire più seri oppure continuare a fare le macchiette d'europa (un pò lo saremo sempre,cmq credo ci siano spazi per migliorarci ma non troppo perchè poi i nordici smetteranno di amarci!)?
      Sapete, se lo fate converrà a voi e pure a chi vi sta vicino.
      Non vi serve un sistema adatto all'italia per quello che è semplicemte ora. Potete essere migliori, anche mantendo il vostro stile di vita (l'olio d'oliva invece del burro,la pizza invece del Bratwurst): non serve indebitarsi con gli altri per fare queste cose e temere le oscillazioni quotidiane dello spread.

      Sertin

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  8. Diversi di voi l'avranno già visto e letto, ma ripropongo comunque qui il link alla mia proposta
    http://www.facebook.com/#!/notes/marcocattaneo-ccfperrisolvereeurocrisi/certificati-di-credito-fiscale-lo-strumento-per-la-soluzione-delleurocrisi/101096640054008
    Il break-up dell'euro non è l'unico tipo di riforma del sistema monetario europeo che può essere preso in considerazione. Ricordiamo che il problema fondamentale della moneta unica (così com'è oggi) è: mancanza di un meccanismo per riequilibrare le differenze di competitività (= costo del lavoro per unità di prodotto) tra i vari paesi, senza passare per un (pesante, doloroso e totalmente incerto negli esiti) processo di austerità deflattiva.

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  9. Anche in Italia, finalmente, si parla di questo. Secondo voi, cosa vuol dire?

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    1. Vuol dire che l'Europa tutta, ma direi l'Occidente tutto, é in agonia.
      Ci si rifiuta di riconoscere che sta collassando una civiltà.
      La cosa seccante é che é la nostra civiltà.

      Il perchè te lo spiego in una prossima occasione.

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    2. Il motivo è sempre lo stesso: all'interno del sistema c'è qualcuno che tira troppo la corda. e, alla fine, questa si spezza.
      E tra questi, coloro che continuano ad additare la Germania come l'Eden da perseguire.

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  10. Buon anno e buona Europa tutti!!!

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  11. La Corea è uno stato a maggioranza cattolica come l?italia ma immagino che secondo te noi non siamo nemmeno all'altezza dei coreani pazienza!La fonte del tuo autorazzismo inconscio?Al massimo per quelli del Nord al Sud possono provare compassione!La Corea fu solo uno dei tanti stati "occupati" dagli USA dopo la WW2.La sola esistenza della Corea smentisce la tua preoccupazione e da stasera poregherò per il futuro di miseria che attende stati come il Canada,L'Australi La Francia ecc.
    "Non si trata di far lavorare di più per meno. Anche stando dentro l'euro puoi aumentare i salari in Italia. L'ho detto in un altro post: basta che riduci le tasse",ti sei dimenticato di aggiungere che bisognerebbe convincere gli imporenditori a destinare le riduzioni delle tasse agli aumenti di stipendio,trascurarlo mi sembra un po'ingenuo,senno lo fa lo stato con un decreto legge?
    "Io vedo le ipotesi di bagnai come scorciatoie pericolose. Sarebbe come ammettere che noi italiani siamo geneticamente incapaci di essere persone serie o cmq abbastanza serie",qui di9mostri di non averlo letto Bagnai o al limite di non averlo capito(magari mleggi anche i commenti).
    " noi non siamo più troppo peccatori (dopo le riforme che dicevo sopra; e scusateci se abbiamo giocato troppo con nani e ballerine nell'era berlusconi: ora siamo diversi).......( e poi ce li vedi i politici italiani mantenere un segreto di tale portata?)".Sbaglio o affermi di non avere tare genetichè?
    Che l'industria grande sia più produttiva di quella piccola e medio piccola è una di quelle favole tipo la moneta crea l'inflazione,basta tra l'altro vedere come è strutturata la produzione in Cina(in distretti,noto copyrigth padano).Economia di scala e produttività non sempre coincidono.
    Con l'uscita l'Italia diverrebbe competitiva nei confronti dei paesi OCSE,quello serve accusare qualcuno di pensare che uscendo dall'euro si compete con i BRICS è un atto di palese malafede...........

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    1. Dove hai letto che la corea del sud è a maggioranza cattolica?
      Io leggo qui:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Corea#Religione

      poi qui a sostegno delle mie tesi sulla scarsa propensione italiana alla tecnologia (o meglio sui freni che certi settori della società impongono):


      http://www.ilpost.it/2011/02/22/corea-sud-banda-larga-gigabit/

      Altro che la nostra internet, con relativo digital divide!!!

      Ti dice niente che berlusconi abbia metà in pratica delle tv in italia? Potrebbe essere interessato allo sviluppo di tecnologie alternative come internet, tra l'altro molto interattive (ben oltre la presa in giro del digitale terrestre)? Per la verità nemmeno certa sinistra (vedi su you tube lo sfacciato discorso di Violante in parlamento in difesa delle reti mediaset
      https://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y ).


      Anche la baviera tedesca è a maggioranza cattolica e il papa attuale è bavarese. Ma loro hanno un modo diverso di interpretare la religione ("dai a cesare quel che è di cesare", ma le alte gerarchie cattoliche italiane se lo sono scordate in italia con berlusconi che difendeva pubblicamnete gli evasori fiscali-cerca su you tube. A loro bastava l'esenzione IMU, che solo l'UE ha poi imposto sia pure parzialmente di correggere ).
      Pure la Francia è catolica, ma loro hanno fatto la rivoluzione, sai?
      Noi no, tranne qualche moto insurrezionale per nulla comparabile con quello d'oltralpe. Qui da noi dalla vendita delle indulgenze romane che fece scatenare martin lutero le cose non sono cambiate moltissimo.

      *********
      Ma dai, sai bene che se un governo vuole ridurre le tasse sui salari lo può fare benissimo e gli imprenditori del paese si devono adeguare, altrimenti scattano penalizzazioni di vario genere.

      ++++++++++++


      Puo darsi benissimo che non abbia capito tutto di Bagnai, ma ti garantisco che ho letto quasi tutto il blog ( e per ammissione di lui stesso è sufficiente farlo, senza acquistare il libro, che secondo lui si è reso necessario per ragioni di riordino delle sue tesi dal blog-cosa comprensibile , ma lo poteva fare anche dandolo gratis come l'e-book "oltre l'austerità"- e per ragioni di digital divide in italia-ma guarda un pò, allora ho ragione io!).

      http://goofynomics.blogspot.it/2012/12/mi-date-una-mano.html


      +++++++++++

      I problemi genetici si riferiscono a certi politici italiani non all'italia in generale, con una certa classe politica di vecchio stampo è sicuro che non si va da nessuna parte.

      (Segue)

      Sertin

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    2. (Seguito)

      A me risulta che la Foxcon che lavora per la APPLe non sia così piccola. Cmq dimentichi sempre che la cina non è uno stato democratico.
      Poi cmq dovresti sapere che la PMI in italia si sviluppò soprattutto negli anni post boom economico come reazione alla crescita del potere sindacale nella grande impresa (vedi Fiat, fino alla "marcia dei quarantamila"): la grande impresa trovò dapprima comodo esternalizzare pezzi di produzione (spesso ad ex operai in gamba usciti dalla grande fabbricA PER METTERSI IN PRORIO E GUADAGNARE DI PIù). fInITO QUEL GIOCHETTO LE GRANDI IMPRESE HANNO PRESO A DELOCALIZZARE ALL'ESTERO, ma già le esternalizzazioni in patria avrebbero dovuto essere un motivo di allarme per chi voleva vedere bene le cose come stavano o dove si andava (ma il concetto di "salario come variabile indipendente" era duro a morire per il nostro sindacato e ora ne paghiamo anche troppo le conseguenza).

      +++++++++++

      Io aspetto ancora di leggere da chiunque validi scenari credibili di come oggi, con la sola usita dall'euro della sola Italia e il fardello di problemi che ci trasciniamo dietro, se la gente non si sveglia e non ritrova lo slancio che avemmo col boom economico degli anni '60 (non credo che siamo quindi come popolo geneticamente inferiori a nessuno!), si possa competere da soli noi italiani, fuori dall'euro e presumo (temo) anche dall'UE, col resto del mondo.
      Uscire dall'euro per competere coi paesi OCSE? Cioè l'italia da sola contro gli USA?
      Qui su Voci si è parlato dell'interesse dei russi nella malconcia grecia? Se la grecia esce dall'euro e poi dall'UE, la lasciamo ai russi e magari la facciamo uscire pure dalla Nato?
      Tornando all'italia, i BRICS non sono un problema? E l'interesse della cina per il ponte sullo stretto?
      http://www.lettera43.it/economia/affari/ponte-sullo-stretto-cinesi-pronti-a-costruirlo_4367571383.htm

      Già in africa i cinesi stanno facendo man bassa di terreni e risorse varie. Sai com'è, la tentazione di passare in europa iniziando dal basso (come fecero del resto gli americani sbarcando in sicilia).............

      Sertin

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  12. Validi scenari li trovi nel tramonto dell'euro,mai sentito parlare di external compact?ma anche Sapir Boothle Thirwall,è la volontà che ti manca.
    Sugli Stati Uniti,è una vita che le prendono nei denti dall'Italia http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://www.census.gov/foreign-trade/balance/c4759.html&ei=uZTmUMXsC-eK4gSOr4G4DQ,utilizzando la flessibilità di cambio,e riportandolo in linea coi fondamentali della nostra economia(quello che tu chiami col terrore negli occhi svalutazioneoddio),magari.........Nel 2011 tutt'ora la bilancia commerciale coi paesi extra UE è positiva,vedi a essere autorazzisti e sentirsi inferiori agli altri si da per scontato cose che scontate non sono.Sulla tecnologia osserva che il miglioramento riguarda sopratutto i beni strumentali,e questo dovrebbe spiegare molto.Sul digital divide dubito che continui ad esistere per i nati dal 70 in poi.Ma il problema riguarda la struttura dell'Italia un sacco di piccoli paesi sugli Appennini sulle Alpi,deve essere un castigo divino per la nosta inferiorità,ma essendo private le imprese che portano la fibra il wi fi ecc. non hanno convenienza.Eh,quel maledetto stato(ladro,brutto e sporco)che portò ferrovie,strade acqua luce e gas ovunque.......
    Se vai sul blog Orizzzonte 48 potrai scoprire che grazie alle leggi imposte dall'UE la corruzione in Italia è aumentata,sembri non essere a conoscenza degli scandali siemens,o dei tedeschi che pagano mazzette ai greci per vendere sottomarini Hartz in galera per corruzione,senza contare la sfilza di tedeschi che avevano i soldi in Svizzera.....
    Le PMI cominciarono a svilupparsi negli anni 70 prima della marcia dei quarantamila e sulla struttura della produzione in cina Puoi leggerti "Quando la Cina incontra il dragone",o il solito Bagnai,"la crescita della Cina".
    Semkbri poi attribuirmi cose che io non ho detto,che vogliamo fare la guerra agli USA,che i BRICS non sono un problema e che voglio dare la Grecia ai russi,questo è un ottimo allenamento da squadrista,e sulla Grecia confondi la conseguenza il riavvicinamento della Grecia(e anche di Cipro)alla Russia con la causa il loro ingresso nell'€.Poi se la Cina ha interesse per qualcosa che nn sarà mai costruito il ponte problema loro.In Italia non ci sono terreni o materie prime ma industrie e il compito di comprersele spetta alla Germania non alla Cina o all'India sempre,grazie all'€.Le dinamiche future dovrebbero,sopratutto all'interno dei brics condurre ad un aumento delle retribuzioni interne,perchè questo non lo cosidera nessuno mai?Poi ammetterai che tutte le riforme che tu vorresti fare sarebbero fattibli anche con un'altra moneta che ne so Il Sertino :)
    Sulle tasse ci eravamo fraintesi,io immaginavoo riduzioni IRES IRAP IVA,tu forse ti riferisci a cuneo fiscale(ero operaio al tempo e ci venne in tasca un bel piffero),o la detassazione degli straordinari,questa se non c'è lavoro serve a poco se non a esser utile alle grosse aziende.
    Cmq il Vaticano si è sempre dichiarato favorevole al nucleare e agli OGM(ma nn cofondermi con un suo sostenitore si voi gliè potemo da foco insieme).
    La Baviera dimostra come il Belgio fiammingo che non c'è nessuna preclusione tecnologica per quanto riguarda i paesi cattolici(Brasile dimenticavo),Sulla Corea mi informerò meglio

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  13. In questo blog credo si parli soprattuto di italia e germania, cmq se vuoi si potrà parlare in altro post di Usa e Italia.
    vedo che mi rispondi in fretta e farò lo stesso.
    Il digital divide è un problema che lo stato deve risolvere. Anche in giappone hanno una geografia fisica come la nostra ma internet è molto più veloce. Perchè in italia non si fa? Ho dato qualche indizio. Ormai considerare Intenet un diritto non di tipo universale
    per la popolazione italiana cozza contro certe pretese della pubblica amministrazione del nostro paese oltre che con le difficoltà per molte imprese di competere:
    (per es.)
    http://www.julienews.it/notizia/istruzione-e-lavoro/scuola-iscrizioni-solo-on-line-dal-21-gennaio-e-chi-non-ha-internet/290944_istruzione-e-lavoro_7.html

    Sulle PMI non mi pari dici niente di nuovo.

    E chi ti dice che una volta fuori dall'euro l'ITALIA, la cina non si sostituisca alla germania?
    Cioè dalla padella alla brace?

    Infatti ho detto sulle riforme da fare che vanno fatte cmq se vogliamo ridare competitività al paese. Quindi il problem non è (solo) l'euro!!

    Sulle tasse:
    http://www.rassegna.it/articoli/2013/01/03/95578/fisco-italia-settima-tra-paesi-ocse-per-peso-tasse

    Ti sembra che in italia abbiamo servizi di qualità pari a danimarca, svezia, finlandia.
    Tralascio la germania, che da pure un welfare decente (se ne parla in altro articolo di Voci) e con presione fiscale minore.

    Infatti la bviera dimostra che è la qualità delle persone che conta. Se poi vivi viciono a dei protestanti, sai, pur di non perder fedeli ti devi comportare bene!!!

    Il belgio è quasi dilaniato dalla lotta tra fiamminghi e valloni e il brasile è un enorme paese non propriamente sviluppato come il nostro (in termini di civiltà, ecc, quindi....), tranne per gli aspetti economici.

    Cmq ti assicuro che cerco di informarmi al meglio che posso in modo non acritico.
    Ti do un link, se proprio l'italia deve fare qualche passo in funzione antitedesca, lo faccia insieme agli USA :
    http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1J7YGD


    Sertin

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    1. Scusa se non ho risposto subito e cerco di essere sintetico sennò non la finiamo più.Sono d'accordo con te sul Giappone,paese che non ha risorse terreni agricoli e una morfologia difficile un pò come l'Italia.Secondo me il fatto che una e l'altra siano due fra le dieci potenze economiche del mondo(che è in divenire,le posizioni potrebbero cambiare),dimostra che tutto il terrorismo che si fa sulle materie prime sia eccessivo,non che non sia un problema.Sulla Cina non ho nessuna sicurezza,più su dicevo che nn credo alle previsioni oltre i sei mesi,però penso altresì che se la Cina vuol diventare il primo paese al mondo e sostituire lo yuan come mezzo di pagamento internazionale,non potrà .continuare ad essere esportatrice netta all'infinito per ovvie ragioni macroeconomiche.Sui servizi abbiamo sicuramente migliore sanità con minore spesa(spiegato bene nell'e-book Oltre l'austerità) e dei trasporti che costano un terzo,se debbo pagare 2,5 € una corsa in metro,grazie al piffero.....Poi abbiamo anche qui tanto da imparare,
      Una cosa in genere non sopporto il luogocomunismo che vuole che dal 92 il mondo è cambiatissimo.Il muro 89,l'URSS 91,Mastricth 92,liberalizzazioni capitali in Ita 90,Cina si apre ai mercati ne 77,quest'ultima parte è senza alcun intento polemico,però ecco il mondo cambia da praticamente sempre ma a ritmo più lento di come tanti soloni come Giannino(non ti accuso di sostenerlo), vogliono far credere.Sulle crisi trovo interessantissimo il libro "questa volta è diverso".Come vedi ho cambiato attegiamento dialettico.Vedi questo blog spesso è infestato di troll,termine che nn si addice a te hai fornito materiale interesssante spero di aver fatto lo stesso,ma nn sono riuscito ad esser sintetico.....Una cosa mi riferivo solo al nord del Belgio(tecnologici e ricchi ma pezzi di merda penso io)fino a tutti gli anni 70 furono i Valloni a mantenerli,loro lo hanno dimenticato.Tutti gli amici che ho in Germania vanno d'accordo molto più coi bavaresi che coi lutero.calvinisti-brutto.Mo basta però,vedi infine siamo solo due italiani con spessore intellettuale(si lo so che nn posso dirmelo da solo)

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    2. PS sulla dinamica delle esportazioni Italiane(da integrare con l'aumento della domanda interna)trovo molto interessante il post di oggi su goofinomics,scusa ma mi scoccio di copincollare :)

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    3. Per il loggione, come qualcuno in un commento sopra ha detto, segnalo:
      http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-01-09/cambio-euro-rigido-vince-122745.shtml?uuid=AbgMXdIH

      Nei commenti, gente che la pensa come me:

      gliturri

      sinapsi81

      giorgio19750

      Aggiungo.
      Un solo es. In germnaia, per chi ci vive o ci ha soggiornato corregga o smentisca pure, esite il "vuoto a rendere", per es delle bottiglie di plastica: le riporti al supermarket è ottini soldi o buoni acquisto.
      In italia no. Almeno non più (i miei genitori mi dicono che 30- 40 anni fa esiteva anche da noi per le bottiglie in vetro, essendo la plastica meno diffusa allora per i contenitori). Siamo cambiati "geneticamente" oppure, comne penso io, ci siamo rassegnati alle varie mafie dei rifuti (politici inclusi che ne fanno un modo per rubarci su)?
      Si, dalle mie parti esite la raccolta rifiuti porta a porta, in genere funziona piuttosto bene, ma le tariffe ormai da anni non diminuiscono, anzi. Noi lavoriamo per il comune, gli diamo materia prima differenziata quasi subito vendibile, eppure.... Chissà perchè tutto è colpa dell'euro?

      Sertin

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    4. Finito le munizioni?ha ragione Voci qua sotto secondo me...............Alla fine sei caduto in basso!L'€ è il problema maggiore,su su che è semplice!

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  14. Sertin, apprezzo molto la profondità dei tuoi ragionamenti, ma ho una convinzione: tu sei uno che ne ha tanti, ma proprio tanti (di quatrini). E allora vieni qui a difendere i presunti vantaggi della moneta unica, mentre in mezza europa la disoccupazione è ampiamente oltre il 10 %. E mi parli anche del "Pfand" sulla plastica per difendere il modello tedesco.

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    1. se avessi tutti i quattrini che immagini, stai sicuro che non verrei qui, nèinterberrei per perorare la causa di un sistema di welfare anche in italia:
      http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/12/e-davvero-un-jobwunder.html?showComment=1356683611843#c5505399165808800546

      Quello della plastica era solo un es.
      Tanto per rimarcare che non siamo geneticamente inferiori
      ai tedeschi ( o lo siamo diventati col tempo?).
      Poi ognuno la pensa come gli pare sull'euro.
      Se poi non posso postare più qua, lascialo decidere dal titolare del blog.

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