Sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung il condirettore Holger Steltzner ci propone un bel pistolotto sulla presunta follia italica e ci ricorda che i tedeschi non hanno nessuna intenzione di farsi carico del debito italiano, mentre a Berlino sono tutti un po' preoccupati. Dalla FAZ Holger Steltzner
In Italia non c'è ancora un governo che già ci sono dei desideri da portare a Francoforte. La BCE dovrebbe regalare a Roma 250 miliardi di euro, semplicemente rinunciando a farsi rimborsare i titoli di stato italiani che la banca centrale ha acquistato nell'ambito del tanto discusso programma di acquisto titoli finalizzato al salvataggio dell'euro. I possibili partner governativi, 5 Stelle e Lega, tuttavia non dicono per quale ragione non vorrebbero avere fin da subito la cancellazione del debito sull'intero stock di titoli di stato italiani attualmente nel bilancio della banca centrale, oltre 340 miliardi di euro, ma preferiscono far finta che il desiderio di tagliare il debito sia superato: in un modo o nell'altro si farà comunque.
Pensionamento anticipato, reddito di base e Flat-tax
I piani di spesa dei 2 vincitori elettorali, che danno quasi esclusivamente all'euro a Bruxelles e a Berlino la responsabilità della miseria italiana, sono decisamente interessanti. Si dovrà reintrodurre il pensionamento anticipato piu' un regalo per ogni adulto senza lavoro sotto forma di "reddito di base" statale pari a 780 euro al mese. Ci sarà qualcosa anche per quella parte della popolazione che lavora e per gli imprenditori: un'aliquota fiscale unica del 15% per i redditi delle persone e delle società. A pagare saranno gli altri, apparentemente i contribuenti degli altri paesi della zona euro, lo faranno indirettamente attraverso una riduzione del debito da parte della BCE; perché si', Roma non vuole disturbare i propri cittadini con tasse ed imposte piu' alte.
Il sogno del peccatore del debito italiano corrisponde all'incubo dell'eurozona. A Bruxelles si spera che il presidente della BCE Mario Draghi spieghi ai suoi compatrioti che si tratta di un'assurdità. A Berlino la preoccupazione è grande - come sempre. E a Francoforte ci si chiede come si possa arrivare ad un'idea simile (è proibito finanziare il debito pubblico), dopo che la politica di Draghi ha trasformato la BCE nel piu' grande creditore italiano.
Ma il potenziale di ricatto degli avversari dell'euro a Roma è ancora piu' grande. L'Italia ha accumulato altri 447 miliardi di euro all'interno del sistema di pagamento fra le banche centrali, il cosiddetto Target II. Di fronte alla nuova realtà politica prevale la confusione. Cosa fare se Roma dovesse accumulare altro debito oppure non dovesse pagare quelli vecchi? Già ora ci si lamenta per l'onere del debito apparentemente insostenibile per l'Italia. Grazie alla politica dei bassi tassi di interesse di Draghi, nella situazione attuale il peso del debito è inferiore rispetto al passato. Ma in Italia i fatti raramente infastidiscono le lotte di potere, nelle quali i politici di Roma hanno molta piu' esperienza degli altri.
Come sempre i tedeschi mentono sapendo di mentire. Ci sono state 96 unioni monetarie nell'ultimo secolo e sono tutte fallite: senza contare i peg (falliti) di alcune banche centrali (tipo BNS) con valute straniere (Euro) che hanno dovuto interrompere la loro follia per non soccombere. E' letteratura monetaria ed economica che nelle unioni monetarie ha il soppravvento l'economia più forte dell'unione che si ritrova con una valuta svalutata rispetto a quella nazionale: guarda caso in questa unione fallimentare la Germania è quella che ha queste caratteristiche e tratta le altre nazioni come peccatori invece di dire che sono le sue vittime. Purtroppo per la Gemania, il buco con la banca intorno (Deutsche Bank), sta per saltare: ha in pancia derivati (soprattutto greci) per un controvalore di 26 volte il debito pubblico italiano...lascio a voi giudicare l'onestà di queste personcine. I ladri ed i delinquenti ci sono dappertutto e non si fanno scrupolo a rubare in casa di altri ladri: attenti tedeschi, l'8 Settembre è vicino!
RispondiEliminaDelle 19 nazioni che costituiscono la zona euro, solo 3 sono cresciute nel 2017 meno del 2% in termini di PIL: Francia, Italia, Grecia. Il tasso di disoccupazione è a due cifre in Grecia, Italia e Spagna rispetto alla media generale che è al 9% e trend in calo di un punto percentuale annuo. Forse non è l'eurozona che presenta problemi, bensì una parte dei Paesi membri per ragioni interne.
RispondiEliminaMa se stanno così bene le altre Nazioni, e noi siamo così scialacquatori, perché non ci aiutano ad uscire invece di mostrarsi così preoccupati e rancorosi nei nostri confronti quando si parla di Euro-exit?
RispondiEliminaottimo, ci caccino dall'euro. E poi alto che 250 miliardi di tagli dovranno fare quando i titoli di stato riprezzati in lire si svaluteranno, e quando le industrie tedesche col loro supereuro vedranno crollare il loro export a beneficio di quelle italiane con la liretta. Go ahead, make my day!
RispondiEliminaLa Germania esporta per oltre 1200 mld, in Italia 65 circa. Perdesse anche il 20% non sarebbe una tragedia.
EliminaAmmesso che perda tanto dato che molti prodotti li fabbricano fuori dalla Germania (vedi auto) e prr altri non ci sono alternative (vedi ad esempio i farmaceutici). Voi vivete con la testa in un'altra dimensione.
E' TUTTO l'export tedesco che va a ramengo con l'Italia fuori dall'euro, non quello verso l'Italia.
Elimina"Ammesso che perda tanto dato che molti prodotti li fabbricano fuori dalla Germania "
Quando si parla di export tedesco si parla di export di merce prodotta in Germania.
Ahahha.manco le basi....grande amaryllide
EliminaCredo che tu abbia le idee confuse...esportare significa vendere beni e/o servizi all'estero a prescindere dal luogo di produzione.
RispondiEliminaPS. Hai mai sentito parlare del "Rotterdam effect"?