L’ultimo sondaggio della domenica condotto dall’istituto di ricerca d’opinione INSA per BamS ha scosso il panorama politico tedesco: l’alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) ha raggiunto il 10%, segnando un record per il partito di Wagenknecht. Questo risultato la colloca appena dietro i Verdi, che sono al 11%. È la prima volta che il BSW ottiene valori a doppia cifra in questo tipo di sondaggio.
Nel frattempo, la Linke, il partito di Wagenknecht da cui si è distaccata, non mostra segni di ripresa e, con solo il 3% dei consensi, risulterebbe escluso dal Bundestag se le elezioni si tenessero oggi.
Anche l’AfD si distingue per un guadagno significativo, salendo di un punto percentuale fino al 18%. Se si sommano i risultati dell’AfD e del BSW, otteniamo un totale del 28% dei voti, che corrisponderebbe al 31% dei seggi nel Bundestag – quasi un terzo. Questo scenario suggerisce una notevole influenza di questi partiti nel futuro assetto del parlamento tedesco.
Nel frattempo, la CDU/CSU rimane stabile al 30%, consolidandosi come il partito più forte. La cosiddetta “coalizione semaforo”, composta da SPD (15%), Verdi (11%) e FDP (5%), rimane ferma al 31% dei consensi.
Per ottenere una maggioranza dei seggi, un governo avrebbe bisogno di almeno il 45% dei voti. Tra le possibili alleanze, ci sono la coalizione tra CDU/CSU e SPD con il 45% e una coalizione Giamaica (CDU/CSU, Verdi, FDP) che raggiungerebbe il 46%.
L’insoddisfazione generale verso l’attuale governo semaforo è evidente anche nei dati di gradimento. Secondo il sondaggio flash di INSA (con 1003 intervistati), il 73% degli intervistati si dichiara insoddisfatto del lavoro del governo semaforo, con un incremento dell’1% rispetto al mese scorso. Solo il 20% degli intervistati esprime soddisfazione, anch’esso in aumento dell’1% rispetto al mese precedente.