La Deutsche Bahn ha preso una decisione storica: vendere la sua filiale logistica più redditizia, DB Schenker, al gruppo danese DSV per 14,3 miliardi di euro. Questo passo strategico segna una svolta significativa nel panorama della logistica globale e nell’evoluzione della Deutsche Bahn stessa. Ne scrive il Tagesschau
Perché la Deutsche Bahn ha deciso di vendere?
Con oltre 30 miliardi di euro di debiti, la Deutsche Bahn ha urgente bisogno di liquidità. DB Schenker, che è stato per anni il suo unico fornitore di profitti consistenti, è diventato l’ancora di salvezza per ripianare le finanze. Tuttavia, non è solo una questione di soldi. La vendita permette alla Deutsche Bahn di concentrare i propri sforzi sul core business: la rete ferroviaria in Germania, che necessita di importanti investimenti e una ristrutturazione radicale.
La battaglia tra DSV e CVC: Chi ha vinto e perché?
In una gara serrata, DSV ha battuto il fondo di investimento CVC, che aveva offerto una cifra leggermente inferiore. Entrambe le aziende, DSV e DB Schenker, occupano rispettivamente la terza e quarta posizione nel mercato globale della logistica, con un fatturato annuo di circa 20 miliardi di euro ciascuna. La fusione renderà DSV ancora più competitiva, con piani per investire un miliardo di euro in Germania nei prossimi cinque anni e l’obiettivo di espandere la forza lavoro combinata delle due aziende.
Cosa significa questa vendita per i dipendenti di DB Schenker?
Una delle preoccupazioni principali riguarda i posti di lavoro. Nonostante le rassicurazioni di DSV, che ha garantito la sicurezza occupazionale per due anni, fino a 2.000 posti in Germania potrebbero essere eliminati, principalmente nell’amministrazione. Tuttavia, è importante sottolineare che DB Schenker aveva già avviato un programma di riduzione del personale, quindi l’impatto potrebbe essere meno grave del previsto.
Per placare le preoccupazioni dei lavoratori e del sindacato Ver.di, DSV ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro per un fondo destinato alle liquidazioni. Inoltre, la sede principale di DB Schenker a Essen rimarrà operativa almeno fino al 2027.
Cosa cambia per la Deutsche Bahn?
Per la Deutsche Bahn, la vendita di Schenker comporta la perdita del suo principale generatore di profitto, ma offre una boccata d’ossigeno finanziaria. L’azienda prevede di ristrutturarsi internamente e tornare in attivo entro il 2027. Inoltre, la divisione delle merci, in difficoltà da anni, dovrà tornare a produrre utili entro il 2026, sotto la pressione della Commissione Europea.
La sfida più grande sarà la ristrutturazione della rete ferroviaria, un’impresa colossale che mira a riportare la puntualità nel trasporto a lunga percorrenza all’80% entro tre anni. Questo obiettivo richiede miliardi di euro di investimenti, che ora saranno più facilmente accessibili grazie ai proventi della vendita di DB Schenker.
Il passato e il futuro di DB Schenker
Questa non è la prima volta che Schenker viene venduta. Acquistata per la prima volta negli anni ’30 dalla Reichsbahn, fu poi ceduta negli anni ’90 prima di essere riacquisita dalla Deutsche Bahn nel 2002. L’idea alla base della fusione tra la logistica e il trasporto merci era quella di creare sinergie, che però non si sono mai concretizzate. In realtà, molti all’interno di DB Schenker vedevano l’appartenenza alla Deutsche Bahn come un ostacolo a ulteriori investimenti e innovazioni.
Con la vendita a DSV, il marchio storico Schenker potrebbe presto scomparire, segnando la fine di un’era per una delle più antiche e importanti aziende logistiche al mondo.
Conclusione
La vendita di DB Schenker è una delle più grandi operazioni nella storia della Deutsche Bahn e avrà un impatto significativo non solo sulla compagnia, ma anche sull’intero settore della logistica. Per la Deutsche Bahn, è una scommessa che potrebbe garantire una via d’uscita dalla crisi finanziaria, mentre per DSV rappresenta un’opportunità per espandere la propria presenza globale e consolidare la sua posizione di leader nel mercato. Il futuro sarà determinato dalla capacità di entrambe le aziende di navigare queste acque in continua evoluzione, adattandosi alle nuove sfide del settore.