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sabato 10 settembre 2016

L'Italia non puo' permettersi l'Euro

Su Die Welt, Holger Zschäpitz ricorda ai tedeschi quanto l'economia italiana sia inefficiente e quindi destinata al fallimento: la vacanza in Sardegna di un redattore economico che non stima gli italiani, ma forse li ama.

Holger Zschapitz die welt vacanza in italia

E' possibile? La cassa 3 è davvero libera? Il mio istinto tedesco mi dice che dove non c'è nessuno non si incassa un euro. Ma questo è un errore. Perché in Italia c'è ancora il cassiere che resta fermo alla cassa deserta. Il cassiere che aspetta i clienti invece di lasciare la cassa per mettere a posto gli scaffali quando non c'è nulla da fare. Mi fa un cenno amichevole. Mi trovo nel discount MD, in Italia, spingo il mio carrello verso la cassa 3 e metto i miei articoli sul nastro trasportatore.
 

Ognuno di noi in vacanza ha il proprio capriccio. Quando vado all'estero, la visita a un discount per me è un must. I discount in Italia hanno una quota di mercato dell'11%, da noi è quasi 4 volte superiore. Ma in nessun altro luogo è possibile osservare in pochi metri quadrati nuda e cruda la cultura di un altro paese.

Ancora una volta un bastone nelle ruote

Quello che ho vissuto alla cassa durante la mia recente vacanza in Sardegna, è simbolico per l'intero paese. Per diverse ragioni l'Italia è un paese amabile, ma troppo inefficiente per poter sopravvivere a lungo nell'eurozona. Il paese intero ti dà l'impressione che ci sia sempre qualcuno pronto a mettere un bastone negli ingranaggi economici per rendere impossibile lo sviluppo economico. 

Si inizia al supermercato, ma anche al discount, dove i prezzi sono in media del 20% più' alti di quelli tedeschi. Gli stessi prodotti locali come il prosciutto italiano o il Campari costano piu' che in Germania. Gli esperti del Fondo Monetario Internazionale parlano di strutture economiche incrostate, che non permettono una reale concorrenza.

Lo si vede chiaramente al distributore. Per la benzina il prezzo è di 1.44 Euro al litro, circa 14 centesimi sopra quello tedesco. Dipende naturalmente da una diversa tassazione. Ma anche al netto delle tasse, gli italiani devono pagare molto di più'. In media la differenza negli ultimi dieci anni è stata di circa il 10%. Soprattutto nei periodi di caduta dei prezzi delle materie prime, c'è bisogno di tempo prima che i prezzi bassi arrivino alla stazione di servizio. 


Durante il mio soggiorno in Sardegna i prezzi del petrolio sono scesi del 10%, ma alla pompa il calo si è appena notato. Si potrebbe pensare che i prezzi su di un'isola sono più' alti che sulla terraferma, perché il combustibile deve essere trasportato. Tutt'altro, nelle vicinanze della nostra casa si trova la raffineria Saras, l'azienda più' grande di tutta la Sardegna. 

L'Italia è il paese che in Europa spende meno per l'istruzione

Perché i prezzi sono cosi' alti, l'amichevole benzinaio purtroppo non è riuscito a spiegarmelo. Probabilmente anche perché io non parlo italiano e lui non parla inglese. Il suo unico commento è stato "scuola kaputt",  dovrebbe significare che il sistema scolastico italiano non può' essere considerato fra i migliori. Solo pochi italiani parlano inglese, come mi era accaduto di osservare durante la precedente vacanza in Sicilia o in nord Italia. Le statistiche ufficiali lo confermano. 

Solo il 15% degli italiani ha un titolo di studio universitario, in Europa la percentuale è piu' bassa solo in Romania e in Turchia. Anche sul livello medio di istruzione il paese ottiene un risultato basso. L'Italia è il paese che in Europa spende meno per la formazione, si investe molto poco nelle università.


E questo ha delle conseguenze, l'Italia non può' fare affidamento su di una crescita guidata dal capitale umano, perché serviranno decenni prima che un nuovo sistema educativo possa dare un impulso positivo. Per la crescita è catastrofale: "L'Italia ha avuto negli ultimi 30 anni uno dei tassi di crescita più' bassi fra tutti i paesi industrializzati", secondo gli economisti del FMI. Il paese non è stato in grado di adattarsi alle nuove esigenze tecnologiche globali.

L'Italia ha bisogno di una svalutazione

Me ne sono accorto anche io con il mio Smartphone. Senza dubbio in Sardegna c'è segnale anche sulla spiaggia più' remota. Ma quando nel fine settimana gli italiani affollano le strade e le piazze, il trasferimento dei dati si blocca.

Il grande amore degli italiani per il loro cellulare, è probabilmente dovuto anche al fatto che in Italia l'Iphone è del 40 % più' caro che da noi. Queste differenze di prezzo hanno spinto la banca d'investimento Nomura a creare un iPhone-Index, un indice che compara il prezzo di un Iphone fra i diversi paesi, in grado di dirci se una valuta è sopravvalutata oppure sottovalutata. Secondo l'Iphone-index, l'Euro Italiano è sopravvalutato del 5% nei confronti di quello tedesco. Secondo la mia esperienza in vacanza, la sopravvalutazione sarebbe del 20%.

Nel periodo pre-Euro, la crescita dei salari superiore alla media era regolarmente corretta con le svalutazioni della Lira. Dall'introduzione della moneta unica il costo del lavoro per unità di prodotto è cresciuto del 40%, e una correttura verso il basso sarebbe più' urgente che mai. Chi viaggia nel nord del paese, nota immediatamente i molti capannoni vuoti. Le cifre ufficiali confermano il quadro preoccupante: la produzione industriale italiana è tornata al livello degli anni '80. Molte imprese hanno dovuto presentare istanza di fallimento.

Più' banche che pizzerie

La difficile situazione del settore industriale ha trascinato il sistema bancario in una crisi profonda, come in nessun'altro paese europeo. Solo in Grecia la quota di crediti inesigibili nei bilanci delle banche è più' alta. E i profitti delle banche non sono sufficienti per coprire con le proprie forze buchi di bilancio. "In Italia ci sono più' banche che pizzerie", ci ha detto il proprietario dell'appartamento delle vacanze in un francese stentato.

In effetti, anche Monte dei Paschi, la banca in crisi, nel piccolo paese dove ho trascorso la vacanza in Sardegna si è potuta permettere un piccolo palazzo. L'istituto, che in borsa vale appena 700 milioni di Euro, ha ancora oggi oltre 1900 filiali. Nonostante cio' la banca viene puntualmente salvata dalle altre banche, in stile italiano. Gli istituti si aiutano a vicenda, e sperano di fare buoni affari.

La mia impressione è che in Italia ci sia sempre qualcuno pronto a mettere un bastone negli ingranaggi e in questo modo a mettere a repentaglio la permanenza del paese nell'euro. La mia vacanza è stata meravigliosa, e sono riuscito a restare sull'isola qualche ora in più' del previsto. Alla fine delle ferie sono rimasto bloccato in aereo perché in aeroporto non c'era un numero sufficiente di addetti al carico dei bagagli. E questo in un paese con un tasso di disoccupazione dell'11.6% ed una disoccupazione giovanile del 36.5%. 10 anni fa la disoccupazione era più' bassa di quella tedesca. Questo pensiero ha attraversato la mia mente, mentre fissavo l'asfalto. Ancora una volta, il mio istinto tedesco.