domenica 4 marzo 2018

Il collasso italiano secondo gli economisti tedeschi

Anche gli economisti tedeschi di rango non sfuggono ai soliti luoghi comuni sull'Italia e per il dopo elezioni preannunciano un inevitabile collasso dovuto alla presunta irriformabilità e ai soliti eccessi debitori. L'Eurozona sarebbe ricattabile. Dal prestigioso Handelslbatt.com


Il presidente dell'Istituto Ifo di Monaco, Clemens Fuest, teme che l'Italia dopo le elezioni possa precipitare in una grave crisi debitoria. Con il programma di acquisto OMT la Banca centrale europea (BCE) ha dato all'Italia il tempo per riformare l'economia. Il paese pero' non ha utilizzato questo tempo per fare le riforme necessarie. "Vi è la minaccia di un altro aumento strisciante del debito e di un'economia stagnante, che nel lungo periodo potrebbe portare ad una bancarotta dello stato", ha affermato Fuest ad Handelsblatt.

Friedrich Heinemann del Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung (ZEW) mette in guarda dalla possibilità che dopo il voto in Italia si formi un governo che in maniera simile a quanto accaduto in Grecia nel 2015 avvii un corso conflittuale con l'Eurogruppo. "Un governo populista a Roma sarebbe uno scenario politico ed economico ad alto rischio che ci porterebbe in una nuova fase di incertezza economica e politica che metterebbe in pericolo l'esistenza stessa dell'euro", cosi' secondo le ipotesi di Heinemann.

"Ora arriva il conto per aver lasciato che l'Europa non si occupasse di  creare una procedura di insolvenza ordinata per gli stati", dichiara ad Handelsblatt l'economista dello ZEW Heinemann. L'Eurozona in questo modo si è resa ricattabile. "I trasferimenti dall'estero, per ragioni perfettamente comprensibili, offrono agli italiani una soluzione decisamente piu' interessante per la soluzione del problema debitorio, rispetto alla necessità fare le dure riforme con gli annessi tagli".

Fuest ha criticato il fatto che nessuno partito italiano abbia un'idea di come poter superare i problemi economici del paese. "L'Italia ha bisogno di riforme radicali e di tagli alla spesa pubblica, affinché l'economia torni a crescere e l'altissimo debito pubblico inizi a scendere", ha sottolineato il Presidente dell'Ifo. Nessun partito tuttavia ha presentato un piano per farlo, al contrario tutti hanno promesso dei "grandi regali elettorali".

Fuest tuttavia non si aspetta turbolenze sui mercati dei capitali dopo le elezioni, indipendentemente da chi le vincerà. "Perché nelle ultime settimane tutti i partiti italiani hanno alleggerito la loro critica nei confronti dell'euro e delle regole sul debito e nessun partito ha dichiarato che l'Italia nel prossimo futuro dovrà uscire dall'euro".

Anche il presidente del Deutsches Instituts für Wirtschaftsforschung (DIW), Marcel Fratzscher, ritiene che sia molto alta la probabilità che il prossimo governo italiano non persegua alcuna politica anti-europea. "Persino i partiti piu' radicali nel frattempo hanno capito che l'uscita dell'Italia dall'euro sarebbe un suicidio politico ed economico", ha affermato Fratzscher ad Handelsblatt. "Non mi aspetto cambiamenti fondamentali nella politica economica del nuovo governo".

I partiti in campagna elettorale hanno fatto delle promesse "coraggiose e talvolta irrealistiche". "A differenza di quanto accade in Germania, tuttavia, il prossimo governo italiano difficilmente aumenterà la spesa e dovrà attuare ulteriori riforme strutturali", sostiene il presidente del DIW. "Abbiamo tuttavia bisogno di pazienza, perché l'Italia si sta riprendendo solo lentamente e ci vorranno ancora molti anni per liberare completamente il paese dagli effetti della crisi finanziaria".

7 commenti:

  1. Niente di nuovo sul fronte occidentale. I conservatoren continuano a guidare la sinistra....

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  2. il debito ormai e' stato inculato agli italiani (che si sono bevuti i solidi titoli e i solidissimi azioni/obbligazioni bancarie italiane), quindi il cazzaro teutonico non ha da temere.

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  3. No. Niente. Non capiscono come mai almeno un paio di volte ogni 100 anni il pianeta si allea e li pialla.
    Sono troppo stupidi.

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  4. @ Marco Patrucco.
    Nella loro lingua si dice Idioten.
    Questi sono quelli con cui il PD vuole fare gli Stati Uniti d'Europa: http://www.affaritaliani.it/mediatech/elezioni-2018-der-spiegel-insulta-gli-italiani-528105.html
    Non ho mai letto su giornali italiani articoli del genere sulla germagna.
    Dal 1989 lavoro con i tedeschi, ogni giorno che passa capisco quanto senso avesse il Piano Morgenthau.

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  5. "Ora arriva il conto per aver lasciato che l'Europa non si occupasse di creare una procedura di insolvenza ordinata per gli stati", dichiara ad Handelsblatt l'economista dello ZEW Heinemann

    Il 'genio' teutonico doveva scrivere: creare una procedura di USCITA ordinata per gli stati"

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  6. Basta leggere i commenti a questo post per capire che gli itagliani o non capiscono o fanno finta di non capire .
    L'Itaglia è capace di andare contro la leggi della natura, della fisica per difendere il suo diritto al debito e alla tassazione folle cui ovviamente segue una evasione per motivi di sopravvivenza. Max Sardinia

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    1. Il debito italiano è aumentato esclusivamente per garantire elevatissimi tassi di interesse reali agli "investitori" che dovevano comprare i titoli italiani per sostenere il cambio della lira nella stupidaggine dello SME.
      Hai detto benissimo: l'Italia deve tutelare il suo diritto a gestire il debito sovrano al di fuori delle logiche esterne di accordi monetari sconsiderati e distruttivi.

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