German Foreign Policy, osservatorio sulla politica estera tedesca, ci racconta i retroscena della visita di Merkel ad Atene: zone economiche speciali, deflazione salariale e (s)vendita del patrimonio pubblico. Scenario possibile anche in Italia?
Accolta da proteste di massa, la scorsa settimana ad Atene la cancelliera ha cercato nuove opportunità per le imprese tedesche. Prima del viaggo di Merkel ad Atene, a Berlino si diceva che la privatizzazione delle aziende statali e delle infrastrutture greche doveva essere accelerata. La cancelliera si ricorda molto bene la vendita delle aziende nella ex-DDR e da quella esperienza ha imparato come si cedono le parti migliori agli investitori privati. Gli interessati tedeschi saranno favoriti, come illustrato dall'entourage della cancelliera, attraverso la creazione in Grecia di "zone economiche speciali", già da tempo richieste dalla Germania. Sugli effetti dei diktat di risparmio tedesco, che hanno ridotto la popolazione in povertà, chiarisce un portavoce del parlamento federale: "la riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto è stata in doppia cifra". Gli esperti di politica estera nella capitale tedesca considerano le proteste di ieri come una incomprensione e consigliano a Berlino di adottare misure di PR finalizzate a ridurre in futuro la resistenza nei confronti della politica tedesca. La popolazione greca al momento sarebbe "male informata", e avrebbe diritto ad una "comunicazione piu' comprensibile" che possa spiegare le ragioni dei diktat di risparmio tedeschi.
Indicazioni tedesche
Durante la visita di ieri la cancelliera Angela Merkel si è incontrata con l'intero vertice dello stato greco e ha tenuto colloqui con imprese tedesche e greche. La ragione - accanto alla crisi Euro - la pressione tedesca per una vendita completa delle imprese statali e delle infrastrutture. Richieste da tempo, le privatizzazioni non sembrano andare avanti con decisione - a causa della persistente resistenza di Atene, ma anche della minaccia di una uscita della Grecia dall'Eurozona: dal punto di vista degli investitori tedeschi l'acquisto sarebbe molto rischioso. E' arrivato invece il momento di andare avanti, di fare progressi, si diceva a Berlino subito prima della visita della cancelliera ad Atene: la cancelliera può "dare indicazioni utili per progredire nella privatizzazione delle aziende di stato e con le riforme strutturali", citazione del presidente della CSU-Mittelstands-Union, Hans Michelbach. Merkel si ricorda bene la gestione delle aziende ex-DDR e sa come si fa ad alienare la parte migliore delle imprese di uno stato a degli investitori privati.
Grecia zona economica speciale
Gli interessati tedeschi saranno favoriti attraverso la creazione di zone economiche speciali da parte del governo greco, come da tempo il mondo economico tedesco sta chiedendo. Secondo i piani attuali le aziende riceveranno agevolazioni fiscali - dove possibile fino ad una imposizione dello 0% - inoltre, saranno previste anche sovvenzioni. Non è ancora stato deciso se le zone saranno suddivise geograficamente o per settore; il ministro responsabile per lo sviluppo ne ha discusso ieri con la cancelliera Merkel. Dal mondo produttivo tedesco arrivano richieste ancora piu' decise. Come da tempo proposto da Hans Peter Keitel, presidente della Bundesverbandes der Deutschen Industrie (BDI, la confindustria tedesca), non solo alcune zone dell'economia greca, ma "l'intero paese dovrebbe diventare una sorta di zona economica speciale nella zona Euro". La gestione della "zona economica speciale greca" dovrebbe essere realizzata "con personale straniero della EU".
Livello salariale degli anni '70
I vantaggi per gli investitori stranieri - soprattutto tedeschi - si aggiungono a quelli già presenti. Su questi si è espresso lunedì un portavoce del governo federale: "La riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto è stata in doppia cifra". Ma il popolo greco guarda alla situazione da una prospettiva diversa: la "riduzione dei costi per unità di prodotto" è stata ottenuta con una disoccupazione di quasi il 25%; fra i giovani è del 50%, fra le donne del 60%. I salari del settore a basso stipendio (Geringverdienenden) sono tornati al livello della metà degli anni '70 - a prezzi costanti: per molti le cure mediche sono ormai inaccessibili. Centinaia di migliaia dipendono dalle mense nelle chiese per potersi almeno sfamare - una conseguenza dei diktat di risparmio tedeschi finalizzati alla riduzione del costo del lavoro.
La verità è nelle mani tedesche
Gli esperti di politica estera avvertono che non si deve sottovalutare la rapida ascesa delle proteste anti-tedesche in Grecia. Di questi sviluppi si occupa una analisi recentemente pubblicata dalla Deutschen Gesellschaft für Auswärtige Politik (DGAP). L'autore considera la rabbia greca per i diktat di risparmio e le provocazioni verso la Germania come incomprensioni, contro le quali il governo dovrà mettere in campo una "adeguata strategia di comunicazione". In futuro,"regolari conferenze stampa" e "comunicati stampa sia in tedesco che in greco" potranno aiutare a capire "la posizione tedesca sulla crisi greca". In questo modo "l'opinione pubblica greca, che al momento è disinformata, avrà la possibilità di conoscere la verità - e questo di prima mano". La propaganda tedesca verso il popolo greco "non dovrebbe essere considerata come un'intrusione nella politica greca" piuttosto, "come segno di rispetto reciproco" - "per chiarire le incomprensioni esistenti".
Questo articolo è un incubo. Ma è "seria" la fonte? nel senso fa informazione di qualità? (perdona la domanda, ma è talmente osceno il contenuto che è difficile crederlo)
RispondiEliminaBeh, ma se leggi quanto detto da Sinn, nel precedente post, e la parte sottolineata nei conseguenti commenti, non si tratta affatto di una novità. Piuttosto di una linea apertamente sostenuta in ogni sede, senza alcuna remora (es; intervento di Schauble a Tokyo se correttamente inteso).
EliminaLa strategia è strettamente conseguenziale al famoso "imperialismo mercantilistico" in una moneta unica, e alla fase finale del ciclo di crisi Frenkel-Minsky. Cioè i creditori passano all'incasso, dopo aver imposto un sistema di "condizionalità" che non serve a rendere solvibile il debitore, ma ad aggravarne la posizione in modo da costringerlo a smobilitare i suoi assets, a prezzi giugulatori, in favore del creditore. Che, al contempo, si è garantita l'utilità (profitti) della gestione dei beni produttivi acquisibili attraverso la riduzione traumatica del costo del lavoro (via disoccupazione indotta).
E' chiaro che lo schema si applica identicamente anche all'Italia, che peraltro ha una solidità patrimoniale e industriale tanto maggiore della Grecia, che hanno dovuto mandare Monti per "accelerare" la realizazione del disegno (che altrimenti non sarebbe riuscito, data la vitalità del nostro sistema economico, per cui non basta l'avvelenamento da moneta unica per costringerlo alla resa "incondizionata")
Sì, il sito è serio, si tratta di German Foreign Policy,
Eliminase ti interessa qui trovi la versione inglese dello stesso articolo:
http://www.german-foreign-policy.com/en/fulltext/58332
Questa è la posizione della testata:
Editorial
"Information on German Foreign Policy" (german-foreign-policy.com) is compiled by a group of independent journalists and social scientists who observe, on an ongoing basis, Germany's renewed attempts to regain great power status in the economic, military and political arena
Si occupano di analisi politiche e non di economia, ma per capire la crisi attuale è necessario capire le ambizioni politiche di Berlino.
Mi sembra poi chiaro che le privatizzazioni, la deflazione salariale e le zone economiche speciali siano ormai fatti di cronaca quotidiana. Non c'è nulla da mettere in dubbio.
Consiglio di leggere anche questa analisi (in inglese) sull'ennesima vittoria tedesca nei confronti dei francesi dall'inizio di questa crisi.
http://www.german-foreign-policy.com/en/fulltext/58331
Vado leggermente Off Topic.
EliminaQualcuno mi sa indicare qualche link (anche inglese, anche paper scientifici) dove si spiega il ciclo di frenkel?
grazie
C
Per il ciclo di Frenkel
Eliminahttp://cje.oxfordjournals.org/content/33/4/685.full
Per capire come la compressione forzata del deficit pubblico dal suo valore "naturale" di congiuntura (di cui è componente essenziale il deficit CAB determinato dai vincoli valutari) porti a recessione
http://www.ipc-undp.org/publications/srp/BALANCES%20IMBALANCES%20AND%20FISCAL%20TARGETS.pdf
Ovviamente occore sforzarsi un pò per capire l'inglese :-)
#Quarantotto sulla "vitalità" del ns sistema socio-economico pre-Monti non sarei così sicuro, se veramente ci avessero voluti in ginocchio mettendo Monti si sono complicati la vita: bastava lasciare quello di prima un mesetto ancora e avrebbero potuto maramaldeggiare tranquillamente... ;)
RispondiEliminaMArioC
Caro Mario, al di là delle valutazioni sul comportamento sessuale e sul conflitto di interessi, i fatti sono rilevabili dai dati.
EliminaCioè calo del risparmio, degli investimenti, dei consumi, risalgono alle manovra intraprese a partire dal 1996 per entrare nell'euro (e monti ha accelerato il tutto in nome della "credibilità" in europa).
Il nano si è affidato tremonti, che ha fatto una politica economica di iniziale protezione dei redditi degli evasori e comunque ha cercato di bilanciare il raggiungimento dei parametri maastricht con politiche di bilancio non eccessivamente depressive della domanda interna. Ma dati i vincoli imposti dall'euro non avevamo scampo.
Il nostro sistema manifatturiero di punta fino al 2007 e persino ora si difende benissimo; la partita commerciale del CAB è in attivo (sono i redditi corrisposti all'estero e le altre voci che affossano la bdp). Se non ci credi visitati il sito dell'Istat che riporta le singole voci dell'import export italiani.
La recessione 2007-2008 era finita: ci hanno pensato il six packs e le manovre imposte con la lettera BCE, e l'austeriy montiana a ripiombarci in una recessione da crollo della domanda interna. Sulle correlazioni tra domanda interna, calo di risparmi e investimenti (in 20 anni di compressione del bilancio pubblico simultanea a una moneta dal livello di cambio insostenibile) e deficit pubblico e della bilancia dei pagamenti, esiste un oceano di letteratura economica. Qui se ne è parlato più volte...
Caro quarantotto, la lettera arrivò dopo che Napolitano ed altri si erano letteralmente "buttati a pietà" vs il Trichecone invocando acquisti per fermare la fuga dal debito italiano poi che questa fuga fosse o non fosse giustificata è secondaria: c'era e tanto bastava.
EliminaLa credibilità di B. all'estero era tale che a me piccolo tapino con relazioni molto comuni capitava di essere accolto con risolini e senso di superiorità da persone che manco avrei immaginato conoscessero neppure il ns paese... e quando ti senti apostrofare con "Italian? oh Bunga bunga ...." dalla Slovacchia al Pakistan al Mozambico.... dal taxista o dal passante, ...capisci che al di la di considerazioni accademico-economico più o meno astruse, la considerazione per il tuo paese e la sua appetibilità... ecco diciamo hanno solo più il merito di rialzare senso di autostima e di autoefficacia nel terzo e quarto mondo, ....intendiamoci nobilissimo risultato (con qlk controindicazione ecco ;) )
Detto questo se veramente fossimo stati forti prima, non avremmo avuto bisogno di piegarci, se stiamo subendo anche più del lecito è perchè non siamo stati capaci prima di costruire posizioni solide e inattaccabili, è di questo che dovremmo discutere, poi se preferiamo consolarci con i grandi cattivoni e con Monti loro servo.... padroni di farlo eh ;)
MArioC
Tu parti da considerazioni politiche (intrinsecamente soggettive)e ritieni che la questione vada vista, senza approfondire (non ti interessano la cause economiche che consideri "accademiche e più o meno astruse"), a partire dall'estate del 2011.
EliminaPersonalmente, come tutti quelli che si sono interessati alla questione stessa nei suoi reali meccanismi causa-effetto, parto da 30 anni a questa parte (divorzio banca d'italia-tesoro e sme) e analizzo la situazione economica alla luce di...principi economici, illustrati (concordemente) dai più grandi economisti degli ultimi decenni.
Se credi che la spiegazione di tutto sia la "credibilità" internazionale del nano, accomodati.
Comunque, allora, puoi stare tranquillo: tutto, per te, è già risolto e adesso con monti e poi magari bersani, ditruggeremo la corruzzzione, l'evasione, la casta, e l'Italia rifiorirà senza alcun problema (essendo quelli economici solo astruse teorie accademiche, quindi solo "immaginari").
Dovresti essere ben contento. Magari diventeremo pari pari alla germania (con tanti bei minijob e le banche come priorità, guidate, dai figli di monti e di draghi-non è una battuta, verifica-, che hanno sicuramente ereditato la genialità dei padri,). Stiamo a posto, ormai il risanamento "serio" è avviato, lasciamoli lavorare: faranno sicuramente gli interessi del popolo italiano.
D'altra parte che le loro "cure" non stiano funzionando e portino effetti esattamente opposti a quelli proclamati, è solo un' "astrusa" teoria economica. Continua ad essere fiducioso, il "nano" non tornerà...
Se sei convinto che Berlusconi e Tremonti facessero "gli interessi del popolo italiano" e che Monti e Draghi siano dei fantozziani sgherri del grande Cattivik internazionale che ha come unico scopo la colonizzazione schiavistica dell'Italia, ...e rimani di questa opinione nonostante tutte le evidenze che si accumulano ora dopo ora dalla Lombardia al Lazio alla Sicilia.... beh chapeau: a certi livelli la negazione della realtà da "ultimo giapponese irriducibile sull'isola" trascende i toni patetici per assurgere a romanticismo puro ;)
EliminaMArioC
Ma partiamo dal fatto che la Deutsche Bank vende 7miliardi di Btp (l'88% per cento del suo porafoglio italiano) nella primavera-estate del 2011...ma poi, ma chi ha detto che Berlusconi e Tremonti erano "er mejo"?!? mi sa che ti sei perso qualche puntata...ah no scusa è vero, è il debito pubblico il problema, che non siamo produttivi, l'evasione, la corruzzzzione...ma non è che guardi troppa tv?
EliminaAnonimuccio, mai menzionati berlusconi-tremonti, tantomeno attribuiti loro meriti nel tutelare gli interessi nazionali, gli stai dando considerazione solo tu.
EliminaNon ti va giù che erano solo maldestri faccendieri, inabili a svolgere il loro compito di liquidatori d'Italia, e perciò sostituiti dai "professionisti" seri? E perchè? ormai hai vinto, sono arrivati i "buoni" (per te)...
Le "evidenze" (di cosa?) sono tali solo per te, che non comprendi che se anche eliminassi tutti i "peculati" (che non aggravano di una lira l'ammontare dela spesa pubblica, ma per saperlo dovresti sapere qualcosa di diritto e di contabilità pubblica) sui fondi dati ai partiti, la situazione economica italiana non muterebbe di un centesimo.
Tu non leggi quello che è scritto dagli altri: sembri alquanto obnubilato dal livello televisivo del discorso, posseduto dal sacro "livore" del luogocomune da bar...
Ma poi, perchè tanto cruccio per qualcosa che non capisci (l'economia), se i tuoi problemi sono praticamente tutti risolti da monti-draghi e prole?
Stai sereno, ordunque, il tuo futuro è assicurato, basta solo che tolgano il finanziamento ai partiti no? Dai il "grosso" è fatto, mancano solo i dettagli ormai...
Hanno pure approvato la legge anti-corruzione (di cui non credo sapresti descrivere la ragione e la congruenza delle singole disposizioni, rapportata ai fenomeni che "dicono", i tuoi idoli, di voler combattere)!
Insomma, un pò di ottimismo! Ogni tuo sogno sta per essere realizzato: la vita ti sorride e tu te la prendi così tanto!
E poi l'europa, tanto onesta e bonina, penserà a tutto (sti brutti italiani corrotti e sfaticati li verranno a prendere casa per casa e tu li potrai additare alla polizia speciale uno per uno)
Mi sa che il bar lo frequenti più Tu, ...magari sarà anche il bar di un'università ma sempre bar è ....;)
EliminaE lo stesso vale per la televisione e i giornali "di parte" che Ti danno ragione a 360° anzi a 4π steradianti, ...il driver per quello che penso per me è costituito dall'incontro quotidiano con le persone e i loro feedback.
I problemi di contabilità contano zero nel mondo reale a qlk livello li si consideri, quello che conta è il potere contrattuale, la capacità di spenderlo nelle interazioni con gli altri attori e la percezione che più o meno consapevolmente si riesce ad instillare negli interlocutori...
E' il motivo per cui chessò, Giappone, USA e Germania, si possono permettere di non rispettare i profili che pretendono da altri con conseguenze nulle o trascurabili.
Quando vai in giro per il mondo a cercare di vendere un servizio o un prodotto sei inseguito dai pregiudizi posivi e negativi che riguardano il tuo paese e li sconti.... tutti (e li sconta anche il debito pubblico nazionale): è il motivo per cui El-Erian di PIMCO 2 anni fa quando l'Irlanda era sotto pressione dichaiarava sicuro che il suo fondo avrebbe fatto il pieno di titoli irlandesi mentre vendeva il sud europa, perchè a torto o a ragione, si pensa che gli irlandesi possono discutere e rifiutare un accordo, ma quando lo fanno lo rispettano, ...altri no...
Sono molti i fattori che concorrono alla costituzioe e/o alla dissipazione del patrimonio di credibilità ma ne bastano pochissimi per depauperarlo.
Quando stai parlando con uno straniero e in televisione appare l'ennesimo furfante o Berlusconi che sorride e si abbraccia con Putin, ....ecco se stanno per consegnarti la copia firmata di un contratto esitano e ti guardano aspettando che tu confermi di essere diverso da loro...
Le ruberie e le spese personali non incidono sulla spesa pubblica, (per modo di dire perchè non dar loro dei soldi da spendere sarebbe cmq meglio ....) perchè non è in come li spendono che fa la differenza per un ragioniere abituato a non guardare oltre la punta del suo naso, ...ma hanno ricadute devastanti nel confermare o aggravare gli atteggiamenti di sfiducia, di paura e di rifiuto... e quelli costano più di tutto il quanto...
Il resto sono facezie per persone che non vivono la vita reale contente del loro mondo in cui Monti è cattivo per quello che fa o non fa nei provvedimenti... di fatto altamente ininfluenti...
Buonagiornata Alice48 ;)
MArioC
Ma insomma sta televisione la guardi o non la guardi? Ma se arriva persino a guastarti gli affari mentre stai concludendo un contratto (suppongo importantissimo) all'estero!
EliminaStrano perchè i conti CAB italiani, partita commerciale, dicono tutt'altro rispetto al tuo feedback.
Ma ovviamente non conta nulla all'ombra dei pregiudizi negativi che sembri suscitare negli interlocutori stranieri.
Se al tuo cospetto mostrano "paura, sfiducia, rifiuto" forse dovresti lavorare un pò sull'approccio e sull'immagine.
Ma sai, se un italiano fa un punto di orgoglio di sparare addosso all'Italia parlandone con gli stranieri, legittimandoli ad assumere qualsiasi pregiudizio che propriamente non si possono permettere, non è che sia proprio il massimo della strategia commerciale :-)
Sei tu che sei rimasto a berlusconi e continui a farlo apparire...prova a cambiere "medium": oggi gli puoi mostrare i "marioni" nostri: non mi dire che non ti hanno rialzato il fatturato, dai!
Ma in fondo, se ti do' ragione che monti farà tanto bene (infatti la crescita è arrivata -e non ti dico nei prossimi anni- e gli obiettivi di deficit e debito\PIL pure, o no?), perchè non mi sei soddisfatto e sereno e devi insultare l'università, e insieme (lo so non te ne rendi conto, ma te lo dico perchè ti voglio bene) il FMI e lo stesso ufficio studi della BCE (tutti ragionieri che non sanno guardare la di là del proporio naso)? Take it easy
Hai proprio capito tutto!!
EliminaMi inchino di fronte alle Tue superiori capacità cognitive dimostri una capacità di comprensione assolutamente inarrivabile...
Certo uscissi un po' dalla Tua bolla estrinsechersTi con maggior efficacia le potenzialità deduttive ma suppongo dovremmo accontentarci eh?;)
Ah un suggerimento relativo a esercizi di "comprensione del testo": l'insieme di soggetti che secondo Te stavo insultando è un po' ampio e allo stesso tempo non comprende il bersaglio vs cui consapevolmente li volevo dirigere... insomma non sarà che oltre alla partita doppia, dovresti applicare la potenza di calcolo dei Tuoi neuroni anche un po' a altre discipline come matematica, fisica, sociologia e psicologia? (Ti aiuterebbe a rilassarTi un po';)
MArioC
Sì, sì, grazie, illuminaci, specie sulle tecniche di relax (e di delazione dell'italiano canaglia)...e buon fatturato
EliminaProverò ... ma l'illuminazione di una superficie opaca e scura è un problema anche per i maghi dell'illuminotecnica :)
Eliminacc
MArioC
Quando hai un attimo rispolverati la contabilità per quanto riguarda il 1992 italiano...se sei veramente bravo, dovresti aver capito quale fu il motivo del nostro "deragliamento" dallo SME...forse...poi fai un paragone di quanto accadde allora rispetto ad oggi...Un indizio: anche allora si "rubava" a piene mani ma...non c'era Berlusconi...
EliminaC'era c'era Flavio c'era eccome ....ma forse non c'eri Tu :)
EliminaMArioC
Tranquillo che c'ero pure io...e ricordo bene la Tangentopoli 1, tanto ma tanto simile, per non dire uguale, alla Tangentopoli 2 attualmente in atto...non sarà mica un caso...non sarà mica che anche allora si diceva "'sti politici sono tutti corrotti" quindi "meglio il privato che lo Stato" e via discorrendo...perchè a 20 anni di distanza, a me pare di rivivere pari pari le stesse cose...noto lo stesso fumo negli occhi, lo stesso sentore di bruciato...
EliminaSe c'eri eri girato dall'altra parte, ...come lo sei ora... però lo condividi con molti altri.... una maggioranza trasversale 6 in buona compagnia consolati!
EliminaCerto se sentita la puzza di bruciato, si fosse anche capaci di capire che sono le proprie chiappe che stanno andando a fuoco e si evitasse di eleggere gli incendiari a capo dei pompieri sarebbe meglio, ...ma le capacità critiche dipendono da quelle cognitive e queste ultime, come per il coraggio di don Abbondio "uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare" ;)
buona serata
MArioC
Ma dai! Veramente?!?!?! Cavolo hai ragione... è come dici tu! Le tue argomentazioni basate sul nulla mi hanno proprio aperto occhi. A me quelli, a te forse qualcos'altro che sta più un basso...
EliminaIl problema è quello che "non c'è" dietro agli occhi Flavio che rende vano lo sforzo.
EliminaIl problema italiano è la debolezza vera o percepita che il paese si porta dietro, che lo fa guardare sempre con sospetto o timore, che rende piazza affari un ETF short su Francoforte e su WS.
Questo accade per mille ragioni ma l'immagine che diamo è uno dei fattori principali. Se lo si capisce bene, se non lo si capisce e si perde tempo a difendere l'indifendibile (Berlusconi che è stato l'araba fenice in peggio di quella cosiddetta prima repubblica e non solo lui). O ci si compiace nell'autoerotismo che fa risalire tutto alla "resa" del Tesoro all'indipendenza della BdI si fa un opera autoconsolatoria: se fossimo stati forti prima non avremmo continuato a subire i diktat degli altri, non Ti pare?
Il problema non è relativo a modelli da sterile discussione economica accademica, è relativo alla credibilità e alla conseguenzialità delle decisioni prese (quali sono è secondario). Insomma dell'Italia non si fidano, l'unica certezza che suscita è ...una costante incertezza frutto dell'equilibrio instabile fra poteri corporativi, un equilibrio trovato grazie all'immobilità totale.
Per questo Monti ha rappresentato una (breve purtroppo) discontinuità positiva.
Non ha senso discutere di quanto questo o quell'indicatore sia (più o meno strumentalmente) malinterpretato dai crukki o dal resto del mondo, avrebbe senso chiedersi perchè lo possano fare...
Somigliamo ad un bambino piagnucoloso che si lamenta perchè nessuno lo fa giocare con la palla e ci costruisce su una teoria cospirativa e paranoide sull'ingiustizia del mondo... Ma anche per Calimero la soluzione era "lavarsi" non lamentarsi...
L'approccio ha molto più a che fare con aspetti psicologici e sociologici che con dispute etiliche da aula esercitazioni di economia...
Ma appunto dietro agli occhi occorrerebbe avere qlk...
w Berlusconi e abbasso i cattivoni (tutti gli altri) però eh tranquillo ;)
buona giornata
MArioC
Ma stringi stringi hai qualche soluzione dato che il cervello ce l'hai solo tu oppure a tuo avviso l'unica strada da percorrere è che dobbiamo "lavarci" come Monti, via BCE-FMI (e Mundell) ci impone? No perchè vorrei capire sai cosa proponi di concreto, ma che non provenga dall'ambito sociologico o psicologico invero...pratico.
EliminaSaluti,
Oh naturalmente io baso il mio pensiero sulle cose che si dicono in giro tipo queste:
Elimina- http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-10-11/leurozona-nuovo-orlo-baratro-164606.shtml?uuid=AbywparG&p=2
- http://www.academia.edu/2047881/The_politics_of_inflation_and_disinflation_the_Italian_case
- http://www.economiaepolitica.it/index.php/primo-piano/leccezione-tedesca-nel-collocamento-dei-titoli-di-stato/
- http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-10-09/verita-sovranita-191834.shtml?uuid=AbOigsqG
- http://www.voxeu.org/article/central-banking-doctrine-light-crisis
- http://www.policyexchange.org.uk/images/WolfsonPrize/wep%20shortlist%20essay%20-%20jonathan%20tepper.pdf
- http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002054.html
- http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2008/06/central_bank_independence_unde
Und so weiter... poi se mi dici che sti qua son tutti scemi allora questo è tutto un altro paio di maniche. Buona giornata anche a te.
Sono andato a leggermi degli editoriali di questo sedicente German Foreign Policy, l’ho trovato molto semplicistico e “grossier”; fanno semplicemente propaganda contro la Germania che si appresterebbe a conquistare economicamente e politicamente l’Europa, sotto il cappello di opinionisti ed esperti indipendenti!!!
RispondiEliminaCaro Hydepark, su questo blog abbiamo dato voce a tutte le posizioni, nei limiti di un blog e del tempo disponibile. Abbiamo dato spazio alla stampa conservatrice (i latini sono tutti spendaccioni, pigri, e ci vogliono derubare dei nostri risparmi) ai progressisti (l'euro è una grande cosa, piu' europa, piu' europa) e diamo spazio anche ad una narrazione della crisi un po' diversa, come quella di German Foreign Policy. La varietà delle posizioni nel dibattito è quello che ci interesa, perchè in fondo la Germania non è un monolite e le posizioni in campo sono molto diverse.
Eliminaquanto alle ambizioni egemoniche tedesche e ad una rinnovata consapevolezza della propria forza, se per te sono tutta fuffa, mi sapresti dire perchè da anni Berlino si batte per avere un seggio permanente all'Onu, e ha definitivamente messo in soffitta la prospettiva di un seggio per l'UE?
e aggiungerei anche è stata l'Italia a mettersi di traverso per un bel po' di tempo al progetto tedesco del seggio permanente...a buon intenditor...
EliminaCome ho già riconosciuto in passato la tua attività è meritoria nel reperire informazioni sulla Germania, ma ho criticato la fonte “German Foreign Policy” perché la ritengo smaccatamente non equilibrata nei giudizi, specialmente quando sono articoli non firmati; detto questo, per quanto riguarda la richiesta di Berlino per avere un seggio permanente all’Onu, la valuto legittimamente conquistata sul campo e più aderente alla realtà odierna, ma qui mi fermo, perché dal 1946 la Carta dell’Onu ha attribuito tale privilegio ai 5 “grandi” vincitori della seconda guerra mondiale per riconoscere loro uno status diverso, modificare lo stato attuale è un’impresa quasi impossibile, sarebbe una rivoluzione copernicana.
EliminaPer @Zeno, ricordo molto bene la battaglia dell’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, fu lui che bloccò la cooptazione della Germania e di altre nazioni, tra cui l’India, al seggio permanente all’Onu, giacché l’Italia ne era esclusa, non mi meraviglia se da oltre 8 mesi siamo impantanati per liberare i 2 marò reclusi in India.
Perché l'Italia che ha partecipato a tutte le più impegnative missioni ONU e Nato dovrebbe permettere che il seggio vada alla Germania? perché se entrano loro, noi ne stiamo fuori per cent'anni; dovremmo iniziare a valutare più seriamente i nostri interessi, sia in campo politico che economico.
EliminaNon lo Siamo Ancora http://fpreloaded.blogspot.com/2012/10/non-lo-siamo-ancora.html
RispondiEliminaMi trovo in sintonia con quarantotto e con Flavio, che hanno evidenziato i reali aspetti della situazione in cui siamo stati messi da un ceto politico inadeguato e succube della finanza internazionale a partire dal 1981, ben prima dell'avvento al potere del clown di Arcore.
RispondiEliminaSin dall'inizio della crisi che attanaglia l'Europa, Fmi e Bce ci ricordano che occorre più “austerità”. In Italia, il Trio ABC ha fatto proprio questo assunto – anche perché da quando Berlusconi è stato estromesso dal suo ruolo, non hanno molto da dire -, sovrapponendovi lo slogan più stupido degli ultimi tempi: “Monti è l'unico in grado di farci uscire dalla crisi perché, essendo un tecnico, non è colluso con il sistema di potere”, e tentando di mascherare al contempo la propria insipienza.
Da ormai un anno Monti è impegnato a tagliare la spesa pubblica, che poi sarebbe tutto ciò che può esser considerato servizio pubblico, all'insegna del “non possiamo far gravare il peso del debito pubblico sui nostri figli e nipoti”; “se tornassimo alla liretta faremmo la fine della Grecia”; “dopo Monti, ci vuole Monti”, “Monti ha ridato prestigio e credibilità all'Italia”, e via farneticando. Nel frattempo lo stesso Fmi ha scoperto che “l’impatto del rigore sulla crescita è più pesante di quanto si ritenesse finora”, e chiede “quindi gradualismo, invece dell’austerità tutta e subito. E soprattutto evitare l’avvitamento fra tagli, recessione e nuovi tagli”.
Un articolo del sole 24 Ore, ripreso da Andrea Mazzalai, di Icebergfinnza, rileva che:
«Finora, la maggior parte dei modelli utilizzati dalle istituzioni internazionali (fra cui quello della Commissione europea, su cui sono basati i programmi di aggiustamento dei Paesi in difficoltà e le previsioni di crescita) indicava il moltiplicatore fiscale a 0,5: cioè a ogni punto percentuale di taglio del deficit corrisponderebbe mezzo punto di minor crescita. Secondo i nuovi calcoli dell’Fmi, realizzati sotto la guida del capo economista Olivier Blanchard sulla base di dati per 28 economie dallo scoppio della crisi del 2008 a oggi, il moltiplicatore si collocherebbe in realtà fra lo 0,9 e l’1,7. A ogni riduzione del deficit dell’1% del prodotto interno segue quindi una minor crescita nella migliore delle ipotesi quasi equivalente o nella peggiore molto superiore».
Ecco, adesso gli estimatori di Monti possono essere soddisfatti.
Se fossi sicuro che l'inevitabile peggioramento della situazione italiana, verso cui Monti ci sta trascinando, travolgesse per primi tutti i farisei attualmente impegnati a tesserne le lodi, lo affronterei con animo più sereno. A dire il vero, un paio di cialtroni che all'inizio di quest'anno mi avevano rintronato con le frasi fatte tipo “dovremmo essere come i tedeschi”, hanno perso il lavoro perché le loro aziende hanno chiuso di punto in bianco senza fornire spiegazioni, e ora hanno altre preoccupazioni che quella di annoiarmi con le “virtù” della Germania.
Il problema è che questa crisi travolgerà tutto e tutti se continuiamo su questa strada.
Ma no Kthrcds, cosa dici!!! Come afferma Mario C, è tutto colpa di Berlusconi!!!! ;-)
RispondiEliminaCiao Flavio.
EliminaForse MarioC dovrebbe leggere l’ultimo rapporto sul mercato del lavoro curato dal giuslavorista Carlo Dell’Aringa per il Cnel, in cui si constata che «negli anni Settanta, l’Italia era al primo posto per crescita della produttività nell’industria rispetto ai principali Paesi nostri concorrenti nel mondo, mentre [...] nel primo decennio del Duemila, cioè dopo l’introduzione dell’euro, [...] la produttività nel nostro Paese precipita a un misero 0,4% in media d’anno, contro l’1,8% della Germania, il 2,5% della Francia, il 2,8% dell’Olanda, il 3% del Regno Unito. E meglio di noi ha fatto anche la Spagna (1,5%).
[...]
“La perdita di competitività dell’Italia rispetto alle altre economie dell’area euro è stata significativa, oltre il 2% all’anno”, sostiene il professor Dell’Aringa nella sua ricerca.
[...]
Fa riflettere che la massima espansione della produttività è avvenuta negli anni Settanta, all’epoca della lira sovrana e delle grandi battaglie sindacali per migliorare le condizioni dei lavoratori. Il declino italiano, avviatosi con il neoliberismo guidato a livello mondiale da Ronald Reagan e Margaret Thatcher negli anni Ottanta – meno Stato, più mercato – assume proporzioni catastrofiche soltanto dopo il Duemila, con il fatidico avvento dell’euro che mette in crisi l’intero sistema-Italia».
E magari potrebbe dare un'occhiata all'attività di Lidia Undiemi, Claudio Borghi Aquilini, Nino Galloni, Giovanni Zibordi, Sergio Cesaratto, Emiliano Brancaccio, Gennaro Zezza, Andrea Mazzalai, Bruno Amoroso, e molti altri. Così evita di farsi trovare impreparato quando tra non molto l'euro sarà solo un ricordo.
Eh hai ragione. Ti ringrazio per aver postato sia qui che su Goofy questi dati perchè sono come sempre mooolto interessanti!!! Un saluto!
Elimina