venerdì 7 settembre 2018

Perché Hartz IV non è un reddito di cittadinanza ma un sistema fondato sulle sanzioni

Non è un mistero che l'Hartz IV tedesco sarà il modello per il futuro reddito di cittadinanza italiano. Hartz IV tuttavia prevede un sistema sanzionatorio molto rigido affidato allo zelo degli impiegati dei Jobcenter i quali possono accanirsi sul singolo percettore di sussidio vessandolo con richieste e minacce fino alla cancellazione dell'intera indennità. La trasmissione televisiva PlusMinus della ARD (tv pubblica) affronta il problema e offre un'ottima sintesi delle vessazioni tipiche del regime sanzionatorio Hartz. 


Klaus Brieger era un uomo di successo. Viveva in una villetta a Iserlohn, nel Nord Reno-Westfalia. Aveva fatto prima il direttore delle vendite, poi si era messo in proprio con una sua palestra. Non erano rari i giorni in cui lavorava fino a 14 o 16 ore. La situazione è cambiata bruscamente, come dice Klaus Brieger: "c'è stato un crollo totale, un burn-out, mi sono semplicemente accasciato, sono svenuto e quando mi sono svegliato ero in ospedale".

Dopo un anno si sente nuovamente in buona forma fisica tanto da accettare un mini-job come conducente di autobus. Al mattino porta i bambini disabili a scuola. E fa domanda per Hartz IV. Vorrebbe avere accesso alle prestazioni, ma solo temporaneamente, almeno secondo il suo piano. A causa dell'impegno con il suo mini-job chiede agli impiegati del Jobcenter di essere convocato per gli appuntamenti nell'orario successivo a quello in cui porta i bambini a scuola, almeno dopo le 10. Ma nessuno dal jobcenter prende in considerazione la sua richiesta: "Mi hanno sempre convocate alle 7.30, anche se sapevano che avevo un mini-job e gli avevo anche detto che in quell'orario non potevo andare. Nonostante cio' hanno continuato a chiamarmi in quell'orario e dato che non mi sono potuto recare al centro per l'impiego sono stato sanzionato".

Poiché non si è presentato nelle date assegnate, il suo sussidio Hartz IV è stato tagliato, prima per 30%, poi del 60% e alla fine in maniera completa. L'Arbeitsamt non gli pagava piu' nemmeno l'affitto - secondo l'ufficio del lavoro avrebbe ripetutamente omesso di adempiere ai propri obblighi.

La pressione sulle persone fa parte del programma

Dietro Hartz c'è anche l'idea di fare pressione sui disoccupati affinché questi accettino un lavoro. "A nessuno in futuro sarà permesso di essere pigro a spese della collettività. Chi rifiuterà un lavoro ragionevole - e cambieremo i criteri di ragionevolezza - onorevoli colleghi, dovrà fare i conti con le sanzioni" cosi' parlava nel 2003 il cancelliere Gerhard Schröder al Bundestag.

Destini tragici

Rifiutare un lavoro ritenuto inadeguato, scrivere troppe poche applicazioni, saltare gli appuntamenti al centro per l'impiego: tutto questo può costare il cosiddetto "sostegno". Ma i Jobcenter spesso mancano l'obiettivo, afferma l'avvocato Dirk Feiertag. Circa il 90% di tutte le notifiche sanzionatorie contiene un errore, tuttavia vengono applicate perché le persone colpite non sanno difendersi. Feiertag lo ha imparato con il suo lavoro: "Ho avuto dei casi anche qui, c'è stato ad esempio un uomo che per mesi si è nutrito di foglie, perché in pratica non riceveva il denaro del sussidio, nemmeno i buoni alimentari. Il numero non quantificabile di persone che non va dall'avvocato, che non va in tribunale, che non presenta un'obiezione, specialmente nel caso di sanzioni, è incredibilmente alto. Le sanzioni causano una sofferenza enorme".


Senso e dignità portati via

Lo stesso è accaduto a Klaus Brieger. Presumibilmente in diverse occasioni non è riuscito a rispettare gli obblighi previsti dal Jobcenter e per questo ha ricevuto la sanzione di livello piu' alto: il pagamento del sussidio mensile è stato completamente annullato e l'affitto è stato bloccato. Ciò ha avuto delle conseguenze fatali: Brieger prima ha fatto debiti per pagare l'affitto, poi senza preavviso gli hanno tolto l'appartamento.

"Quello è il momento in cui ti chiedi se tutto ciò abbia ancora un senso. Stai lì e ti chiedi: cosa ci sarà in serbo ancora per me, niente di più? Se questa gente può rovinare una persona in questo modo e farla anche diventare un senzatetto, allora mi chiedo: per quale motivo andare avanti? "

Perché il Jobcenter abbia punito così duramente Klaus Brieger, anche se stava lavorando ed era disponibile per un appuntamento in una data successiva, l'Arbeitsamt di Iserlohn non intende rivelarlo davanti ai microfoni - ufficialmente per ragioni di protezione dei dati.

Nessuna punizione affrettata

Il ricercatore di Colonia, il Prof. Christoph Butterwegge, esperto in materia di povertà, da tempo chiede che i centri per l'impiego, invece di sanzionare frettolosamente, facciano uso del loro margine discrezionale: "La punizione non può essere la soluzione, ma deve essere un aiuto per le persone colpite. Soprattutto chi si trova in Hartz IV da molto tempo ha bisogno di sostegno. Alcuni hanno problemi psico-sociali, altri hanno problemi di dipendenza e per questo devono essere aiutati: se vieni tormentato e vessato, come accade con le sanzioni, allora spingi le persone verso la totale rassegnazione".

Tribunale sociale: il sostentamento ha la precedenza

Il Tribunale sociale di Gotha ha messo in discussione il regime sanzionatorio nei confronti dei beneficiari di Hartz IV nel suo complesso. Secondo una sentenza del tribunale i tagli all'Alg II (sussidio Hartz) sarebbero addirittura incostituzionali: "la Costituzione tedesca stabilisce che le persone abbiano diritto almeno ad una sussistenza minima e che abbiano a disposizione un minimo di mezzi finanziari per assicurarsi il proprio sostentamento e per poter partecipare attivamente alla vita sociale. Per questa ragione secondo il tribunale non sarebbe più possibile applicare le sanzioni previste dal SGB II (Sozialgesetzbuch Zweites Buch)".

I giudici di Gotha hanno inviato le loro conclusioni alla Corte costituzionale federale con la richiesta di esaminarle. La Corte dovrebbe pronunciarsi entro l'anno. Le sanzioni nei confronti dei beneficiari di Hartz IV sono destinate a sparire?

aufRecht – L'associazione che aiuta gli Hartz IV

Klaus Brieger non è diventato un senzatetto solo grazie agli amici e ai familiari. Ha anche ricevuto aiuto da Ulrich Wockelmann. Egli stesso vive di Hartz IV e con la sua piccola associazione "aufRecht" ha già aiutato piu' di 2.400 persone in difficoltà. Wockelmann è riuscito a convincere Klaus Brieger ad andare in tribunale: "La sanzione non era valida, ma è stata ugualmente eseguita, i soldi non c'erano piu' e le vie legali purtroppo sono troppo lunghe".

Il tribunale non ha riscontrato alcuna violazione degli obblighi e ha pertanto ordinato al centro per l'impiego di pagare a Klaus Brieger i soldi trattenuti ingiustamente. Per lui, tuttavia si è trattato di una vittoria amara: "Ho recuperato tutto, ma il momento in cui vieni accusato, in cui non hai piu' nulla, ti senti come un monticello di miseria. I miei diritti fondamentali, tutto ciò che avevo, l'umanità, la dignità, tutto ciò mi è stato tolto da queste persone ". E questa dignità, che gli è stata tolta per cinque anni, non gliela restituirà nessun ufficio del lavoro.

Il servizio della ARD su PlusMinus:





4 commenti:

  1. Che il sistema Hartz IV sia sanzionatorio non mi stupisce. Per come conosco il tedesco medio (in Germania ci ho vissuto, lavorato, continuo ad avere colleghi ed amici tedeschi), sta sempre lì col ditino puntato pronto a cazziarti e mostrarti il TUO errore (mai il suo), che sia l'erba non tagliata, il bidone della differenziata sbagliato o i 5 cm di ruota fuori dalla striscia del parcheggio.
    Che i "politici" italiani vogliano prendere a modello questo tedesco, ormai chiaramente fallito (conosco tanti che coi 400 euro o quello che è, passando da benzinai a call centre a maestra d'infanzia) mi stupisce ancor meno, considerata l'incompetenza (o malafede) sistematica con cui agiscono.

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  2. Il problema non è l'ALG II in sè, bensì la sua interpretazione e attualizzazione da parte - va precisato - di alcune agenzie per il lavoro. Chi conosce (come te) il tedesco e ha pazienza di leggere le norme che lo riguardano si rende conto che non prevede sanzioni a discrezione ma a fronte di concrete mancanze da parte del percettore. L'articolo qui infatti nella seconda metà sottolinea che la maggior parte dei ricorsi è vinta (non sarebbe così se le regole consentissero quel genere di 'discrezionalità') e termina menzionando il ragionevole ricorso alla Corte Costituzionale di Karlsruhe perché togliere ogni forma di sussidio è in contrasto con la Legge Fondamentale o Costituzione.

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  3. Il Reddito di Cittadinanza e' simile e' vero, ma i soldi ci sono e il RdC serve soprattutto a combattere la poverta' ma i controlli dovranno essere severi se si vorranno evitare truffe. I soldi per il RdC si possono trovare o nazionalizzando il gioco d'azzardo che vale 96 miliardi € e lo stato ne incassa solo 10-15 o con l'indipendenza energetica sfruttando i nostri combustibili fossili che secondo le ultime stime durerebbero almeno 3 anni e 8 mesi eppoi coi soldi risparmiati sostituire tutte le caldaie a gas con pompe di calore e pannelli fotovoltaici sui tetti e costruire centinaia di centrali a biomassa e geotermiche cosi in Trentino Alto Adige sono arrivati a soddisfare il 70% del fabbisogno energetico.
    Luca il KAKAKATSO PATRIOTA

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    1. Bravo. Il governo vuole vietare il gioco d'azzardo e lei affida la sorte dei poveri a questa piaga che si vorrebbe combattere. Quando di parla di idee chiare con lei non si scherza. Complimenti.

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