Angelina al capolinea? Probabile, visto che domenica prossima si vota in due importanti regioni, il Baden-Württemberg e la Renania-Palatinato, e i sondaggi danno la CDU in caduta libera. Per il partito della Cancelliera, dopo un lungo e interminabile lockdown e i tanti errori nella gestione della pandemia, è in arrivo una bella batosta elettorale. Ne scrive Susanne Gaschke su Die Welt
E alla fine qualcosa si muove. Dopo mesi in cui la Germania sembrava essere bloccata - arresa a una nuova forma autoritaria di governo, contro la quale non si riusciva a muovere un dito - i suoi cittadini lentamente si stanno risvegliando. Si stanno strofinando gli occhi, si chiedono che cosa sia successo a loro e al loro paese, e si rendono conto che preferirebbero combattere questa pandemia con dei metodi democratici (vulgo: negoziabili) invece che con quelli autoritari. In altre parole: il lockdown permanente non è più una risposta accettabile.
Nel Baden-Württemberg e nella Renania-Palatinato, dove domenica prossima si terranno le elezioni regionali, la CDU affonda nei sondaggi. Potrebbe essere uno dei peggiori risultati in tutta la storia dell'Unione.
Il ministro federale della salute della CDU, a cui nella normale vita civile non gli si sarebbe affidata nemmeno l'organizzazione di un festival scolastico, ha fallito su tutti i fronti logistici, anche se nel frattempo è riuscito comunque a partecipare alle feste per la raccolta fondi della sua prossima campagna elettorale. Maschere, vaccino, date di vaccinazione, letti di terapia intensiva, test rapidi, dati sui contagi affidabili - tutto molto incasinato, anche se ovviamente la colpa non è solo sua. "Quando è troppo è troppo!", scriveva pochi giorni fa lo "Spiegel", chiedendo le dimissioni di Spahn. Nessuno può sopportare così a lungo una situazione del genere.
Ma ancor più di Spahn, Angela Merkel è diventata un peso per la CDU e per il paese. Se solo avesse lasciato dopo il terzo mandato! Avrebbe potuto portare con sé in una nuova e meravigliosa libertà un'eredità in gran parte intatta.
Ma no: doveva andare avanti, e ora per il suo cancellierato si profila un brutto finale. La cui ultima immagine sarà un 2020/21 interminabilmente lungo durante il quale la Germania viene tenuta in uno stato di emergenza senza precedenti. Merkel apparentemente è circondata e protetta da consiglieri ideologizzati e sembra essersi chiusa in un atteggiamento di prepotenza intransigente dal quale non riuscirà piu' a trovare alcuna via d'uscita ragionevole.
Se si tira indietro dalla sua strategia "del costi quel che costi", sia questo a causa della pressione degli elettori o del suo stesso partito, sembrerà una perdente. Se prosegue in questo modo fino al prossimo lockdown, quando i test rapidi di massa porteranno i tassi di infezione alle stelle, potrebbe anche aver avuto "ragione", ma il paese esploderà. Cosa preferisce fare? Solo una CDU che in maniera chiara e inequivocabile viene scaricata dagli elettori a causa delle politiche di Merkel può mettere fine all'incubo. Il bello della democrazia è che lo si può fare.
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