mercoledì 20 febbraio 2013

Flassbeck: gli economisti tedeschi ci sono o ci fanno?


Heiner Flassbeck, grande economista tedesco, da sempre critico verso la politica economica di Berlino, dal suo blog ironizza sugli economisti tedeschi che accusano di mercantilismo la Francia: ci sono o ci  fanno?
Gli economisti tedeschi sono capaci di tutto. Ieri avevo appena finito di scrivere il mio commento sulla congiuntura citando la dichiarazione davvero geniale del nostro ministro dell'economia Roesler: "rifiuto la svalutazione dell'Euro, ma considero decisiva la battaglia per la competitività". Pensiero immediatamente superato da quello degli esperti economici intervistati da FAZ sul tema.

"La proposta nasce dal tipico pensiero mercantilista di provenienza francese", ha dichiarato il membro del Consiglio dei saggi Lars Feld alla FAZ. La BCE dovrebbe fare attenzione a non seguire il suggerimento di Hollande, sempre secondo l'esperto.

Alla base del mercantilismo, secondo Wikipedia, c'è il perseguimento di un surplus nel commercio estero mediante una pressione esercitata sui lavoratori. "I lavoratori e i contadini dovevano vivere sulla soglia di povertà affinché i beni potessero essere prodotti a buon mercato.  L'obiettivo era la massimizzazione della produttività: il consumo e il piacere dei lavoratori non erano presi in considerazione. Se con un duro lavoro riuscivano ad avere il minimo necessario per il sostentamento, si era allora certi di raggiungere la produzione massima. Salari piu' alti, tempo libero e istruzione per le classi inferiori avrebbero portato al vizio, alla pigrizia e causato danni economici".

I francesi sono dei mercantilisti! La Germania ha ridotto i salari (in rapporto alla produttività) piu' di ogni altro paese, fatto che ha portato con sé una forte svalutazione reale. In Germania la domanda interna è cresciuta molto meno che in ogni altro paese industriale e la Germania ha accumulato avanzi commerciali con l'estero piu' di ogni altro paese nel mondo: ma sono i francesi ad essere mercantilisti.

Mancano le parole. E uno si chiede: è possibile che qualcuno pagato come professore possa fare tutto questo solo per ignoranza?

Aggiungo un testo scritto da me in passato e pubblicato da WSI con il titolo "Mercantilismo globalizzato":

"La Germania è di nuovo in piedi e la Francia non riesce piu' a capire il mondo. Tutta la Francia si chiede: che cosa abbiamo fatto di sbagliato negli ultimi anni tanto da perdere la battaglia economica sul Reno e da un giorno all'altro aver ricevuto dalla Germania il testimone di malato d'Europa. Il mondo si chiede di nuovo, o meglio, si dovrebbe chiedere, come è possibile che il peggior paese fra quelli ad alto salario, socialmente provato, considerato il fanalino di coda e il perdente della globalizzazione, sia risorto come una fenice dalle ceneri dell'economia europea? Dov'è la spiegazione? Dov'è lo specchio che chiarisce le relazioni d'insieme? E' stato Hartz IV? Sono state le numerose riforme? E' stata una scossa che finalmente ha risvegliato la società addormentata?

La risposta è semplice, ma nessuno la vuole ascoltare. E' andata cosi', come accade sempre quando un paese improvvisamente torna a volare ad altezze molto elevate. E' stato come in Svezia e in Gran Bretagna all'inizio degli anni '90, o come in Irlanda alla metà degli anni '80, come in Olanda all'inizio degli anni '80 o come in Finlandia dopo la caduta della cortina di ferro. E in fondo è andata come in Cina dopo il 1993, o in molti altri paesi asiatici dopo la grande crisi finanziaria, come in Giappone o in Svizzera all'inizio del decennio o come in Argentina dopo il crollo del 2001. Tutti questi paesi hanno qualcosa in comune: hanno svalutato drasticamente la loro moneta, prima che il boom iniziasse. O meglio, bisognerebbe dire che hanno fatto una svalutazione reale, migliorato la loro competitività internazionale, non importa se con il tasso di cambio oppure con il dumping salariale.

Questa spiegazione, lo so, non piace a tutti. I non economisti non la amano, perché non la capiscono e preferiscono storie piu' comprensibili. Che cosa significa "eliminare le rigidità strutturali" sarà chiaro a tutti coloro che almeno una volta hanno provato a rimuovere dal rubinetto dell'acqua le incrostazioni di calcare. Che la politica per il miglioramento della propria competitività abbia effetti internazionali, vale a dire la perdita di competitività altrove, viene semplicemente rimosso secondo il motto: il mondo è globalizzato, e cio' minaccia il nostro benessere. Poiché noi siamo sulla difensiva, nessuno ci potrà accusare se cerchiamo di resistere.

Il 99% degli economisti apprezzano questa spiegazione ancora meno. I neoclassici fra loro amano parlare della libertà di movimento dei risparmi, che non puo' essere limitata. Gli illuminati sostengono che i paesi non dovrebbero essere in competizione fra loro, perché la competizione non è una categoria macroeconomica. I sostenitori radicali del mercato sottolineano invece che la competizione fra paesi è necessaria quanto quella fra le imprese e che il risultato finale sarà superiore per tutti. I pragmatici fanno notare che la Germania in precedenza (a causa della riunificazione) aveva un cambio sopravvalutato e che negli ultimi anni ha solo fatto una correzione. Quelli ispirati dalla storia, dicono invece che il mercantilismo è stato superato già da molto tempo.

Perché preoccuparsi delle statistiche quando si hanno degli argomenti cosi' chiari? Le partite correnti tedesche ancora nel 1999 erano in deficit per 27 miliardi di dollari. Nel 2006 l'avanzo era di 160 miliardi di Euro dollari, con una tendenza crescente. La Francia nello stesso periodo ha trasformato un avanzo di 42 miliardi di dollari in un deficit di 45 miliardi. Tutti i paesi sopra indicati dopo il miglioramento della loro competitività hanno ottenuto degli avanzi commerciali. Poiché le partite correnti mondiali sono necessariamente in pareggio, questi paesi hanno spinto gli altri in una situazione di deficit sistematico e hanno migliorato la loro posizione grazie a una politica mercantilista. 

Sarebbe un bel tema per il vertice G-8: quanto è esteso il pensiero mercantilista nel mondo e che cosa si puo' fare contro di esso? Se si discute del ruolo della Cina nel mondo, siamo tutti buoni ad accusare. Perché invece per una volta non interroghiamo sistematicamente i paesi in surplus e chiediamo loro come hanno fatto in poco tempo a raggiungere un avanzo cosi' grande?"

12 commenti:

  1. Flassbeck lo conoscevamo grazie, more solito, a questo grande blog :-)
    E' chiaro che parlare con il buon senso delle più accreditate interpretazioni dei fatti macroeconomici lo fa apparire un gigante (paragonato ai Sinn e ai Weidmann). La domanda, paradossale ma forse no, è: ma vive "al sicuro" nella germania di oggi?

    RispondiElimina

  2. grazie Quarantotto per l'interesse verso il blog :) devo dire che il dibattito sull'Euro in Germania è abbastanza ricco, e le posizioni in campo sono ovviamente molte. Purtroppo sappiamo che parlare di riduzione degli avanzi commerciali in questo paese è una bestemmia. Si devono difendere dalla Cina, dall'invecchiamento della popolazione, e il potere delle lobby dell'export sembra inattacabbile. Resta il fatto che ad oggi, a 7 mesi dalle elezioni politiche, non ci sono forze credibili e con un certo patrimonio di voti, che abbiano il coraggio di mettere in discussione l'Euro. Anche se con il peggioramento della congiuntura economica prevedo il ritorno di un'ondata di bullismo verso gli eurodeboli...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche se con il peggioramento della congiuntura economica prevedo il ritorno di un'ondata di bullismo verso gli eurodeboli...

      Continuo ad avere grande ammirazione per il popolo tedesco in generale, ma la loro ottusità mi spaventa.
      Sono ottusi fino al punto di essere masochisti.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. Jorg nessuno mette in dubbio che il tedesco medio è una brava persona e vittima di questo sistema. Noi diamo la colpa alla classe dirigente tedesca e a quella di tutti i paesi membri dell'eurozona. Noi siamo consapevoli che le politiche attuate dalla Merkel finiranno per daneggiare lo stesso popolo tedesco a lungo termine. Perciò sotto questo punto di vista non devi preoccuparti

      Elimina
    4. Scusa Jorg, quando parli della situazione in Turchia e in Corea del Sud a che tipo di politiche economiche ti riferisci? Mi sembrava che entrambi i paesi non stessero andando male. Grazie.

      Elimina
    5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    6. Jorg ti capisco.Purtroppo il mondo è pieno di idioti e non puoi fare nulla contro di loro, io ho smesso di discutere con persone di questo tipo perchè è solo tempo perso. La cosa migliore è ignorarli perchè queste cose non le capiranno mai e non vogliono capirle

      Elimina
  3. Grazie Carmen sei preziosa come sempre!
    Colgo l'occasione per salutare anche 48, che insieme a Carmen e Bagnai, forma quella che io definisco la TROIKA BUONA ANTI PUDE !
    P.S. Se hai tempo e voglia e se non lo hai già fatto ovviamente, su voci dall'estero potresti tradurre questi due articoli del Telegraph :

    1 http://www.telegraph.co.uk/finance/financialcrisis/9019819/Stiglitz-says-European-austerity-plans-are-a-suicide-pact.html

    2 http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/9735757/Mario-Montis-exit-is-only-way-to-save-Italy.html

    RispondiElimina
  4. Grande articolo, grazie!

    RispondiElimina