Prosegue la campagna anti-Draghi in chiave nazionalista della Bild, al centro di tutto c'è il mito del risparmiatore tedesco tradito e defraudato dalla BCE a guida italiana e dal "conte Draghila". Dalla Bild
L'uomo che ha bruciato miliardi di euro viene decorato...
Oggi a mezzogiorno al Palazzo Bellevue il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha assegnato la Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Federale Tedesca a Mario Draghi, l'uomo che ha defraudato miliardi di euro ai diligenti risparmiatori tedeschi.
Steinmeier ha elogiato l'ex capo della BCE per la sua "competenza indiscussa in materia di politica monetaria" e per il "coraggio" mostrato nel suo ruolo di autorità monetaria. E inoltre ha aggiunto: “in tempi burrascosi è riuscito a tenere insieme l'euro e l'Unione Europea. In questo modo ha dato un grande contributo all'Europa. E con ciò ha fatto un ottimo servizio anche al nostro paese - lo dico con la massima consapevolezza".
Un plauso che difficilmente un risparmiatore potrebbe capire e giustificare. Perché solo nel 2020, Otto Normal (il tedesco medio) a causa dei tassi di interesse negativi di Draghi perderà più di 24,5 miliardi di euro - quasi 300 euro a testa per ogni cittadino!
Steinmeier nel suo discorso ha anche detto di considerare l'Ordine al merito federale come "un riconoscimento molto più appropriato rispetto all'elmo prussiano che le era stato dato all'inizio del mandato". Un colpo alla BILD.
Nel marzo 2012, infatti, all'inizio del suo mandato, la BILD aveva regalato a Draghi un elmo prussiano a spillo del 1871. Draghi aveva aggiunto: "L'elmo prussiano è un ottimo simbolo del mandato fondamentale della BCE: mantenere la stabilità dei prezzi e proteggere i risparmiatori". E poi: "La Germania è un modello ".
Steinmeier: “L'elmo a punta ricorda un periodo in cui l'Europa sarebbe dovuta guarire secondo la ricetta tedesca (am deutschen Wesen soll die Welt genesen). Fortunatamente oggi siamo più avanti: la Germania fa parte di questa Europa comune".
Per anni la Banca centrale europea guidata da Draghi (autunno 2011 - autunno 2019), ha garantito denaro a basso costo con dei bassi tassi di interesse - per la gioia dei mutuatari, causando tuttavia una grande sofferenza ai risparmiatori tedeschi: non ci sono più interessi sui conti deposito e sui conti correnti. Ma dato che i prezzi continuano a salire (inflazione), si riduce il potere d'acquisto del risparmio!
Negli otto anni del suo mandato i risparmiatori tedeschi hanno perso 120 miliardi di euro, come calcolato dalla Banca Comdirect in esclusiva per la BILD.
Alla fine del mandato alla BCE del presidente Draghi, la BILD Zeitung, con l'aiuto degli economisti di Allianz, ha calcolato quanto denaro i risparmiatori tedeschi hanno perso sui loro 10.000 euro depositati su di un libretto di risparmio.
Secondo Allianz, il potere d'acquisto di 10.000 euro sul libretto di risparmio da gennaio 2009 all'inizio del 2019 è sceso a 9.676 euro: meno 324 euro - una perdita superiore al 3,2%!
Sui conti deposito non vincolati (Tagesgeldkonto) a giugno 2019 gli originali 10.000 euro erano diventati solo 9.017 euro. Vale a dire, corretto per l'inflazione, un risparmiatore con un conto deposito avrebbe perso 983 euro di potere d'acquisto - pari ad una perdita di valore superiore al 9,8%!
La BILD pertanto nell'estate 2019 ha chiesto a Draghi di restituire l'elmo prussiano! Ma Draghi ha risolto il problema. Lo ha anche detto in parte in tedesco: “C'è un vecchio detto tedesco: un regalo è un regalo. Ho intenzione di tenerlo ".
Critica al riconoscimento a Draghi
I politici della CDU, della CSU e della FDP criticano il riconoscimento conferito all'ex banchiere centrale dell'eurozona in quanto lo considerano incomprensibile. "Qual è il merito del signor Draghi nei confronti del nostro paese?", ha detto ad esempio Markus Blume, il segretario generale della CSU, alla "Bild am Sonntag". I critici da sempre si lamentano per la politica dei tassi di interesse a zero della BCE tenuta sotto Draghi, a spese dei risparmiatori tedeschi.
Il ministro degli Esteri Heiko Maas (SPD) per questa ragione aveva proposto l'ex presidente della Banca centrale europea. Secondo l'Ufficio della Presidenza, anche i precedenti capi della BCE Jean-Claude Trichet e Wim Duisenberg avevano ricevuto questo alto riconoscimento.
che tenerezza i tedeschi che incolpano Draghi, ancora non riescono a capire che l'euro che ha colpito prima i Greci, i Portoghesi, gli Italiani e gli spagnoli, in realtà sta colpendo duro contro tutti i popoli a vantaggio dell'elite. I francesi ce l'hanno con Macroni Tedeschi con Draghi, ma il vero nemico è l'euro
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RispondiEliminaE già, che brutta cosa questo euro: occupazione a livelli record, disoccupazione mai così bassa, redditi in costante aumento che mantiene elevata la domanda aggregata tant'è che rappresenta la maggiore componente di crescita del PIL. E da ogni parte si recano in Germania centinaia di migliaia di cittadini ogni anno, saranno evidentemente masochisti. O come che cerca di rappresentare negativamente la realtà per questioni personali. Torna in Italia se stai male là.
EliminaPS. La Bild è il quotidiano per il tedesco sottoacculturato e quoziente intellettivo inferiore alla media.
Ovviamente i vantaggi dell'euro non li devi spiegare a me, ma ai redattori della Bild Zeitung e alla stampa sovranista. La Bild è il quotidiano piu' venduto in Germania e probabilmente quello con la piu' alta tiratura in Europa, nel senso che i giornalisti prima di scrivere un pezzo si fanno una bella tirata di roba su' per il naso...questo blog non rappresenta negativamente la realtà, ma si limita a fare qualche piccola traduzione di articoli usciti sulla stampa tedesca. Se pensi che le traduzioni siano panna montata allora dimmi cosa non ti torna, altrimenti puoi anche lasciar stare, grz
EliminaMi pareva evidente che la critica fosse indirizzata alla Bild, che al di là della tiratura in 20 anni ha perso quasi il 70% dei lettori, più dovuto alla maggiore scolarizzazione che altro dato che la maggior parte di chi legge quel quotidiano di gossip e articoli scandalistici appartiene alle categorie precedentemente menzionate. Io avrei sottolineato questo riconoscimento ad uno dei più autorevoli economisti mondiali, mentre invece la stampa nostrana se ne è del tutto o quasi disinteressata. La Bild non l'avrei proprio citata, nemmeno dal barbiere, fermo restando che sei libero di tradurre e pubblicare ciò che desideri, sia chiaro
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