giovedì 8 novembre 2012

Homburg: la Germania fuori dall'Euro


Focus.de torna ad intervistare il professor Stefan Homburg, euroscettico della prima ora: i salvataggi non ci salveranno, l'Euro è un progetto folle, la Germania deve uscirne quanto prima. La stampa popolare strizza l'occhio agli euroscettici. 
Mentre la Grecia si divide su un nuovo piano di tagli, l'euroscettico Stefan Homburg intervistato da Focus propone una nuova strada: la Germania deve uscire dall'Euro.

Focus: Herr Homburg, come richiesto oggi la Grecia approverà un nuovo pacchetto di risparmi. In questo modo il paese si guadagnerà l'appoggio degli europartner?

Homburg: Il nostro denaro non va a beneficio della Grecia, piuttosto dei suoi creditori. Diciamo che il denaro viene versato su un conto vincolato, al quale la Grecia non ha accesso diretto. Penso che i creditori non si meritino il nostro sostegno finanziario, indipendentemente da quello che in Grecia sarà deciso.

Focus: In Grecia sono soprattutto i cittadini comuni a soffrire per le misure di risparmio. Al contrario l'evasione fiscale è ancora diffusa. Come potremmo superare queste difficoltà?

Homburg: Certi problemi li può risolvere solo la Grecia. Non dovremmo dare alcun consiglio. E' un paradosso che la Germania sia odiata da tutte le parti, sebbene stia garantendo generosi aiuti di emergenza, affinché i guadagni dell'industria finanziaria possano stabilizzarsi.

Focus: Da tre anni la Grecia è finita nella crisi Euro. Come si potrebbe salvare ancora il paese?

Homburg: La Germania può fare ben poco. La chiave della soluzione è nella Grecia stessa. E' un'illusione voler forzare uno stato dall'esterno a fare delle riforme contro la sua volontà...

Focus: Si dovrebbe lasciar fallire la Grecia?

Homburg: Si'. I fallimenti degli stati non sono insoliti, la storia economica ha conosciuto centinaia di episodi. Da sola la Spagna è fallita 18 volte. Negli ultimi 10 anni sono stati colpiti prima di tutto i paesi emergenti e quelli in via di sviluppo. Un fallimento della Grecia sarebbe una scelta di politica economica corretta e sicuramente meno pericolosa della continuazione infinita dei cosiddetti salvataggi.

Focus: In caso di bancarotta dello stato greco, come potremo tenere fuori Italia e Spagna dal famoso effetto domino?

Homburg: Per la Spagna e l'Italia, ma anche per l'Irlanda, il Portogallo, Malta, Cipro e gli altri paesi vale lo stesso principio: potranno aiutarsi solo con le loro forze. Il denaro erogato attraverso i salvataggi al contrario riduce gli incentivi per ogni sforzo autonomo.  I provvedimenti di salvataggio non evitano l'effetto domino, ma in realtà lo causano...

Focus: Lei si batte per un'uscita della Grecia dall'Eurozona. Perchè?

Homburg: Con l'introduzione dell'Euro ci avevano assicurato che il salvataggio degli stati sarebbe stato proibito, come del resto il finanziamento degli stati da parte della BCE. Entrambe le promesse si sono dimostrate delle bugie. In questo modo i prerequisiti economici dell'Euro sono venuti meno.

Focus: Un nuovo D-Mark si apprezzerebbe fortemente e renderebbe l'export tedesco molto piu' costoso. L'economia tedesca potrebbe sopportare questo schock?

Homburg: Da un punto di vista economico un elevato livello di esportazioni non può essere un obiettivo in sé. Soprattutto quando per esportare dobbiamo prestare il denaro, e poi  ripagare il credito a noi stessi. Questo è uno schema piramidale, una illusione di benessere. In pratica potremmo regalare i beni esportati.

Focus: Un'uscita della Germania non sarebbe molto piu' costosa, rispetto ad un ulteriore programma di aiuti?

Homburg: Nel lungo periodo restare nell'Euro sarà molto piu' costoso rispetto ad una uscita. Questo perchè dovremo continuare a versare denaro buono ai paesi in difficoltà. Inoltre i costi non sarebbero causati da un'uscita. Questi costi sono già presenti, con un'uscita verrebbero solo rivelati nella loro vera grandezza. La politica non vuole svelarne l'entità, perchè teme l'ira dei cittadini. Vuole solo nascondere i problemi il piu' a lungo possibile, e farci credere che con il Fiskalpakt andrà tutto bene. Ma è chiaro che il Fiskalpakt funzionerà ancora meno del patto di stabilità, che di fatto negli ultimi 20 anni non è mai stato rispettato.

Focus: Un'uscita dall'Euro porterebbe indietro la costruzione europea di decenni. E questo in un momento in cui l'Europa sta diventando sempre meno importante.

Homburg: L'Euro non sta unendo l'Europa, piuttosto la sta dividendo. Fino a poco fa le svastiche ad Atene e Roma o la rappresentazione della Cancelliera come Hitler erano impensabili. Al contrario, noi tedeschi abbiamo amato i paesi del Mediterraneo. In questo momento sta invece crescendo un risentimento reciproco. E questo è alquanto preoccupante perché la maggior parte dei conflitti europei hanno avuto cause economiche. Per scongiurare tali pericoli, sarebbe necessario sciogliere la zona Euro, ora. Torneremo allora dove eravamo 10 anni fa, quando il clima politico in Europa era ancora buono. Abbandonando insieme il troppo ambizioso progetto di una moneta comune, potremmo di nuovo stabilizzare l'Unione Europea.

6 commenti:

  1. Egregio Signor Homburg, per motivi diversi siamo giunti alle stesse conclusioni. Cosa convenga alla Germania non so bene, sicuramente all'Italia conviene uscire dall'euro. Bene potremmo quindi lavorare assieme lei tira per fare uscire la Germania dall'euro, io per fare uscire l'Italia, a lavoro finito ci sediamo sotto il nostro sole a berci una vostra birra. Che ne dice?

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    1. Tempesta, io sono d'accordo con te, ma direi di portare un brunello o un prosecco!

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  2. Ognuno tira la coperta dove gli conviene, ma almeno una prima traccia di possibile convergenza su alcuni ragionevoli principi si inizia a intravedere.
    Ma i professori (che non siano Sinn) capiscono che non ha senso fare trasferimenti per paesi che, senza l'euro, se la caverebbero da soli.
    Rimangono alcuni dettagliucci; poi come glielo spieghi ai tedeschi che hanno fatto la guerra per avere l'egemonia commerciale e ora la perdono? E poi le magagne del loro sistema bancario come le copriamo (se non emettendo moneta loro)?

    Diciamo che Bundesbank.oligarchie non sono propriamente malleabili su questi temi: ma chissà forse i tedesci potrebbero svegliarsi "contro" le proprie oligarchie. Remota possibilità, pari a quella che gli italiani smettano di gridare "castacorruzzionedebitopubblico brutto".
    A avercene di tedeschi che ragionano e di italiani pure; sarebbe come dire che non saranno la ribellione francese al fiscal compact e la spinta neo-obamiana a por fine alla compressione della domanda mondiale a risolvere il tutto.
    And no piece of cake

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    1. Quello che Homburg scrive è ragionevole e sensato, e sarebbe bello sapere che molti tedeschi (piu o meno influenti) la pensano come lui. La politica, il mondo industriale e la finanza sappiamo pero' vanno in un'altra direzione.

      Ho trovato questa conferenza di HW Sinn, e devo dire che ascoltarlo in inglese, mentre parla fuori casa, fa un altro effetto: sembra meno aggressivo e piu' cooperativo. Forse siamo noi a non capirlo!

      http://mediathek.cesifo-group.de/player/macros/_v_f_750_de_512_288/_s_ifo/_x_s-764870657/ifo/index.html

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  3. Non potrei essere più d'accordo con lei, prof. Homburg! Tra un po' sarà una gara a chi esce per primo.

    Però... "... noi tedeschi abbiamo amato i paesi del Mediterraneo"... adesso mi spiego quel bruciore... e io che pensavo fossero le emorroidi!

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  4. La cosa che mi colpisce è che Homburg ignora volutamente l'esistenza degli interessi ed, in questo modo, assolve la Germania dalle conseguenze del Dumping effettuata nei primi anni del secolo.

    I tedeschi, violando i patti di stabilità ed approfittando dell'apertura del mercato e della maggiore forza del loro apparato industriale hanno fatto "terra bruciata" dell'apparato industriale dei paesi più piccoli offrendo prodotti a basso costo e soldi in prestito con cui comprarli.

    L'intento era quello di azzerare la concorrenza e crearsi una rendita tramite il montante degli interessi.

    E questo hanno fatto.

    Guido Mastrobuono - http://www.delusidalbamboo.org

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