giovedì 18 aprile 2013

L'importanza di essere francese

Secondo Deutsche Wirtschafts Nachrichten (stampa popolare) la BCE avrebbe concesso alle banche francesi una licenza per la stampa di denaro in quantità illimitata. L'obiettivo: il salvataggio del sistema bancario francese al riparo dai controlli tedeschi. Da deutsche-wirtschafts-nachrichten.de
Volume in miliardi di Euro dei titoli negoziati sul mercato STEP
La Francia avrebbe ottenuto dalla BCE il permesso di stampare una quantità di denaro illimitata grazie ad uno speciale programma obbligazionario. Le operazioni si muovono su di un sistema bancario ombra e costituiscono una bolla miliardaria. La BCE vuole impedire che la Germania interferisca con il salvataggio della Francia.

Dopo che la BCE ha deciso di esautorare la Banca Nazionale, a Cipro regna una certa preoccupazione. In Francia, invece, al riparo dall'attenzione del grande pubblico, le cose vanno in maniera completamente diversa: la BCE avrebbe concesso alla Francia una licenza per la stampa di denaro in quantità illimitata.

L'azione avrebbe anche lo scopo di evitare il collasso di una banca francese. E cio' sarebbe già stato impedito almeno una volta e all'ultimo momento. 

Alla fine del 2011 c'è stata un'azione concertata fra le banche centrali piu' importanti del mondo, fra queste FED,  BOE (Bank of England) e BCE. Con un volume di liquidità senza precedenti, la BCE ha avviato il Longer-term Refinancing Operations (LTRO) mettendo a disposizione del sistema bancario dell'Eurozona oltre 500 miliardi di Euro. Pochi mesi dopo le banche hanno avuto accesso ad una nuova somma di denaro per un importo simile. 

Sullo sfondo infatti c'era la preoccupazione che le banche nell'Eurozona, in possesso di una significativa quota di titoli di stato, in caso di fallimento di un paese restassero senza risorse a disposizione e facessero affondare l'intera unione monetaria. Fra queste c'era anche una banca francese, molto vicina al collasso. Non si è mai saputo quale fosse la banca in questione.

Nel frattempo si è saputo che accanto a questo flusso di liquidità a 3 anni garantito dal LTRO, le banche francesi hanno a disposizione una fonte di finanziamento praticamente inesauribile, il cosiddetto mercato STEP.

Si tratta di un mercato non regolamentato, sul quale sono negoziate obbligazioni bancarie e corporate. Il valore dei titoli di debito negoziati è pari a circa 440 miliardi di Euro. Vale a dire: il settore bancario francese si è ulteriormente sviluppato in maniera creativa e sul mercato STEP (Short Term European Papers) si concede il lusso di ricorrere ad un nuovo programma per la concessione di credito, se non addirittura una vera licenza per stampare denaro.

I punti piu' importanti in questo sistema piramidale sono:

1) Il mercato STEP si trova fuori dalle borse. Non esiste alcuna regolamentazione

2) Il mercato STEP serve quasi esclusivamente il settore bancario francese

3) Le banche francesi presentano obbligazioni STEP come garanzia presso la Banque de France

4) La cosiddetta banca Euroclear (un'interfaccia  fra Banque de France e le banche francesi) deposita obbligazioni STEP come garanzia presso la BCE.

5) Banque de France a sua volta presenta le obbligazioni STEP depositate come garanzia presso la BCE 

Fra queste obbligazioni ci sono ovviamente anche titoli di dubbia qualità. Fino a quando la Banca Nazionale francese continuerà a svolgere un ruolo di tutela, tali manovre manterranno un ruolo secondario. Ovviamente vengono accettate anche obbligazioni con rating BBB, che poi saranno depositate presso la BCE.

La BCE a sua volta non puo' richiedere dati sul mercato STEP ma puo' ottenere le informazioni solo in maniera indiretta attraverso la Banca nazionale francese (Banque de France). E quest'ultima dipende a sua volta da fonti terze che sono esse stesse degli attori sul mercato.

Cio' significa: viene stampata moneta per le banche francesi sotto la copertura della Banque de France e senza il controllo della BCE. 

Con un somma stimata intorno ai 445 miliardi di Euro, le banche francesi attraverso il mercato STEP controllano una parte considerevole del mercato ombra degli strumenti finanziari delle banche centrali.

Le attività di rifinanziamento a breve termine non sono limitate solamente alle banche francesi. Anche le banche della zona Euro si scambiano fra di loro le obbligazioni STEP e possono depositarle presso la BCE per ottenere liquidità. Oltre ad essere un mercato non regolamentato, di fatto lo STEP rappresenta un'opportunità per ottenere prestiti a basso costo da parte della BCE.

Interessante in questo contesto: i molto dibattuti acquisti di titoli di stato da parte della BCE pari a circa 200 miliardi di Euro - per i quali la BCE si è guadagnata il titolo di "bad-bank" - si aggiungono ai debiti delle banche europee verso la BCE pari a circa 1300 miliardi di Euro.

Mario Draghi in passato si era già pronunciato a favore di una maggiore trasparenza sostenendo che "l'argomento (STEP market) deve essere preso sul serio". Tuttavia non ha fatto nulla. Per una buona ragione

La BCE ha dato alla Francia con il programma STEP la possibilità di stabilizzare le proprie banche senza che la Germania possa fare qualcosa al riguardo.

Il programma dovrebbe pertanto avere lo scopo di dare tempo ai francesi fino a quando non sarà operativa l'unione bancaria. Questa era stata originariamente prevista per il 2018, adesso l'EU vuole anticiparne l'introduzione al 2015. Dopo di cio' i salvataggi bancari in Europa dovranno essere sostenuti dai risparmiatori e dagli azionisti.

Fino a quando questo non accadrà, in Francia continuerà a gonfiarsi fuori da ogni controllo una nuova gigantesca bolla finanziaria. La Germania dovrà assistere impotente. 

Gli sviluppi ci mostrano che il gruppo del sud all'interno della BCE ha già il pieno controllo sul processo di sviluppo della costruzione europea.



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9 commenti:

  1. Il solito metodo fascista dei crucchi.Quello di mentire(la BCE sarebbe in mano al club med alleato coi galli),dicendo la "verità" sul mercato STEP(oddio hanno dato a stampante ai francesi e noi non possiamo mettere la mani nei loro bilanci).

    Non sono porci questi francesi.Il rastrello di Angela non è abbastanza lungo da afferrare anche la Francia.

    Eeh c'est l'Europe.

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  2. tifiamo asteoride rottura qualunque cosa ma basta con ste maledette ipocrisie. voglio sentirmi padrone a casa mia.

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  3. ma le prove di tutta questa bella storia dove sarebbero? Dobbiamo fidarci perchè lo dice Deutsche Wirtschafts Nachrichten?

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    1. Domanda legittima, diciamo che questi di Deutsche Wirtschafts Nachrichten fanno informazione gridata, tipica della stampa popolare, come scritto sopra. L'argomento è serio, e per il momento, in attesa di nuove traduzioni posso lasciare questi altrettanto interessanti link, da fonti decisamente piu' autorevoli:

      http://www.querschuesse.de/frankreich-step-lizenz-zum-gelddrucken/

      Die Welt:

      http://www.welt.de/finanzen/article112420942/Die-europaeische-Notenpresse-geraet-ausser-Kontrolle.html

      e poi ci sono anche questi di WiWo:

      http://www.wiwo.de/politik/europa/banque-de-france-vor-allem-die-franzoesischen-banken-besitzen-step-anleihen/7599876-2.html

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  4. si ma facendo così l'inflazione francesce dovrebbe crescere (per la politica espansiva), quindi i suoi beni diventeranno meno competitivi con quelli tedeschi e quindi alla lunga anche le imprese francesi dovranno chiudere bottega, lasciando nell'eurozona un unico tessuto industriale e cioè quello tedesco.

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  5. Rispetto all' offerta spropositata, la quantità di moneta è irrilevante, la dimostrazione è quello che hanno fatto la FED e Bce che nel giro di due anni hanno messo a disposizione del sistema creditizio, circa 20 mila miliardi di euro (1/3 del pil mondiale). Se realmente ci fosse pericolo inflazionistico, adesso dovremmo ritrovarci in una repubblica di banane. Oltretutto se vi è disoccupazione è matematico che a nessuno conviene l'aumento dei prezzi. Siamo nel 2013 mica nel 1500.
    Il Giappone in questi momenti sta stampando moneta per comprare i titoli della gente giapponese proprio svalutare la propria valuta (in pratica sta ricomprando il proprio debito, dando in cambio liquidità pronda da investire). Saranno gli altri paesi che pagheranno, comprando la loro merce a prezzi più competitivi.

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    1. D'accordo su tutto , e' quello che anche a me era sembrato di capire....in questo contesto di crisi la correlazione tra banconote in circolazione e inflazione e' tenue , quindi chi stampa per primo o di piu' e' un po' come chi picchia per primo, e' avvantaggiato. Di conseguenza chi ha gli "austriaci" lo prende in saccoccia. Comunque ancora un po' di tempo ed avremo le prove definitive. stanziale

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  6. Fra poco saremo tutti più poveri in EU:

    "Zero Hedge 25 Aprile 2013
    Il terremoto monetario iniziato nel settembre 2012 nel palazzo Marriner Eccles e proseguito con la colossale epica espansione del Qeasing della Bank of Japan (BOJ) di 3 settimane fa, ha per il momento fornito all’Europa quella spinta che rimanda alcuni mesi la sua inevitabile dissoluzione, ma lentamente quanto inevitabilmente, il mercato incomincia a leggere tra le righe dei livelli dei Titoli di Stato italiani e spagnoli (tenuti artificialmente bassi grazie ai finanziamenti riciclati via BCE ed ai riacquisti – e naturalmente al contante giapponese), i rumori lontani di una crisi che avanza."

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  7. Sdrammatizzo: io metto l'equivalente di 2€ di risparmio in un fondo obbligazionario paesi emergenti, aperto al "rischio" cambio..... se di rischio, a questo punti, si possa ancora parlare.... (Si parla di rischio se esiste l'alea, qui oramai abbiamo solo certezze).

    Mi sento come mio nonno che alla ritirata dei tedeschi in centro Italia durante la seconda guerra mondiale, nascose 2 soldini d'oro e due fedi in una scatolina nel giardino di casa...

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