martedì 3 settembre 2013

I minijobber votano la Linke (e sperano nel salario minimo)

Un altro interessante articolo sulle dimensioni del precariato in Germania, se ancora ce ne fosse bisogno, questa volta arriva dal The Guardian. I minijobber dopo una lunga stagione di moderazione salariale chiedono un salario minimo. Da theguardian.com
Senza un salario minimo e con un quinto dei lavoratori occupati con un minijob, i critici sostengono che la prosperità tedesca sia stata costruita sullo sfruttamento degli oppressi.

Andare al cinema oppure nuotare nella locale piscina all'aperto sono piccoli lussi che Christa Rein si puo' permettere solo raramente: "Non posso nemmeno comprare cose semplici come il salmone o una bottiglia di spumante", ci dice la 55enne. "Il frigorifero non si deve rompere, perché non potrei permettermene un altro".

Sembra una delle tante storie dalla desolata Europa del sud, spremuta da 3 anni di austerità e recessione. Potrebbe essere una sorpresa sapere che invece questa storia, fatta di difficoltà finanziarie, arriva dal centro della potenza economica d'Europa - e sicuramente non è la sola.

Mentre Angela Merkel guida il suo partito di centro-destra verso le elezioni promettendo una ripresa economica, una sana gestione finanziaria e un'occupazione a livelli record, cresce il dissenso nella parte che fino ad ora non ha partecipato alla distribuzione della tanto decantata ricchezza tedesca. Le riforme radicali del mercato del lavoro lanciate un decennio fa hanno spinto un quarto della forza lavoro in impieghi a bassa retribuzione, part-time e precari. Il presunto miracolo economico e la storia di successo nel mercato del lavoro, nel frattempo divenuti l'invidia di tutto il mondo, sono stati smascherati.

La paga di Rein, lavora 8 ore al giorno per un'impresa di pulizie, è di 1.079 € al mese. "Ho fatto questo lavoro per 30 anni, e anno dopo anno abbiamo visto il carico di lavoro aumentare, mentre la paga diminuiva", ci dice. "Siamo sempre di meno, e pretendono da noi che si riesca a pulire sempre piu' metri quadrati in un tempo sempre inferiore. Abbiamo tra i 15 e i 20 secondi per pulire un gabinetto – e non è proprio un gabinetto su cui vorrei sedermi".

Nel frattempo, il suo datore di lavoro ha aumentato i suoi profitti, ci dice, "ma i guadagni non vengono trasferiti a noi lavoratori".

Rein, che vive a Braunschweig in Bassa Sassonia, è convinta che la sua situazione rifletta quella piu' generale dell'economia e influirà sul modo in cui voterà alle elezioni del 22 settembre: "per i lavoratori tedeschi è arrivato il momento di partecipare ai successi dell'economia".

Una ricerca della BCE in aprile ha mostrato che la ricchezza mediana delle famiglie tedesche era inferiore a quella delle famiglie greche. In termini di PIL pro-capite, la Germania va abbastanza bene. Ma contrariamente alla credenza popolare, è solo di poco superiore alla media europea. Secondo l'Istituto per la Ricerca sul Lavoro, il braccio di ricerca dell'agenzia federale per l'impiego, il 25% di tutti i lavoratori tedeschi guadagna meno di 9.45 € lordi l’ora. In Europa solo la Lituania ha una percentuale piu' alta di bassi salari – chi guadagna meno dei due terzi del salario medio nazionale.

La situazione ha alimentato il divario fra ricchi e poveri e un risentimento crescente fra coloro che considerano la prosperità tedesca costruita sullo sfruttamento degli oppressi. 

Daniel Kerekes, uno studente 26enne di storia all'Università della Ruhr di Bochum, fa parte di quel 20% di lavoratori impiegati con un minijob. "Lavoro al supermarket per circa 16 ore alla settimana per 7.5 € lordi l'ora con un contratto molto svantaggioso. I turni non sono garantiti, e se non faccio tutto cio' che il mio capo mi chiede di fare, puo' cancellarmi i turni oppure darmi quelli peggiori".

Con quel che guadagna - oltre ad un piccolo lavoro nel giornalismo digitale - fa fatica a pagare i suoi conti, incluso l'affitto mensile da 280 € per l’appartamento da 36 mq, piu' l'assicurazione sanitaria obbligatoria e un'assicurazione per la responsabilità civile.

Chiamati anche McJobs, i minijobs sono una forma marginale di impiego che permette ai lavoratori di guadagnare fino a 450 € al mese esentasse. Introdotti nel 2003 dal cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder, come parte di una piu' vasta riforma del mercato del lavoro, all’epoca in cui la Germania si era guadagnata il titolo di "malato d’Europa", hanno mantenuto basso il costo della manodopera, offrendo una grande flessibilità ai datori di lavoro.

Ma i critici sostengono che abbiano allargato la disparità fra ricchi e poveri e minato molti dei valori su cui l'economia sociale di mercato tedesca si era fondata. Non solo non forniscono al datore di lavoro nessuna ragione per trasformare questi contratti in veri e propri lavori a tempo pieno, ma anche il lavoratore non ha alcun incentivo a lavorare di piu', poiché in quel caso dovrebbe pagare le tasse sullo stipendio. Il risultato: sono in molti a restare intrappolati in lavori marginali e distaccati dal tanto acclamato "jobwunder" tedesco.

Bochum, una città in declino nella valle della Ruhr, un tempo cuore industriale tedesco, brulica di minijobs, secondo Kerekes. "La signora che abita sotto di me ha un minijob in un discount, la mia fidanzata lavora come cameriera con un minijob. I datori di lavoro sono soddisfatti, perché sanno che possono impiegarti per soli 450 € al mese".

Secondo il governo i minijob sarebbero in declino - lo scorso anno sono scesi dello 0.6% - ed il merito sarebbe delle politiche del lavoro di Merkel. Ma l'opposizione non è affatto d'accordo: "Sono numeri discutibili", sostiene Anette Krame, esperta di mercato del lavoro della SPD. "Non credo una riduzione dello 0.6% sia una ragione per festeggiare, e nemmeno riesco ad individuare un trend verso il basso". E cita la palese omissione nelle statistiche di alcune forme contrattuali piu' recenti, responsabili del dumping salariale in vari settori, specialmente nell'industria alimentare.

Kerekes spera che il nuovo governo abolisca i minijob e introduca al loro posto un salario minimo. "I minijob stanno distruggendo i posti di lavoro regolari, e garantiscono salari da fame. Perfino negli Stati Uniti la maggior parte degli stati ha un salario minimo, mentre la Germania, uno dei paesi piu' ricchi al mondo, non ce l'ha".

E' incoraggiato dal fatto che la SPD abbia promesso di voler introdurre un salario minimo - 8.5 € lordi l’ora - ma crede non stiano osando abbastanza, e comunque, sono stati loro per primi ad introdurre i minijob.

Le statistiche dell'agenzia federale del lavoro mostrano che i salari dei lavoratori con i redditi piu' alti, tra il 1999 e il 2010, sono cresciuti del 25%, mentre per il 20% dei lavoratori con i redditi piu’ bassi, la paga è cresciuta solamente del 7.5%, nel frattempo l’inflazione era del 18%. Il risultato è stato cio’ che gli economisti considerano una svalutazione interna, con una significativa riduzione del potere d'acquisto e un danno per l'economia tedesca.

Kerekes ci dice che il suo voto il prossimo mese andrà al partito che secondo lui sta facendo di piu' per affrontare il fenomeno dei McJob. "Votero' per la Linke", ci dice, riferendosi al raggruppamento di ex-comunisti della Germania dell'est e ribelli della SPD. "Sono gli unici a proporre un salario minimo di almento 10 € l'ora, il minimo con cui sia possibile vivere".

10 commenti:

  1. ciao, sono un tecnico di 36 anni e sto seriamente pensando di trasferirmi in Germania e perciò
    ti ringrazio perchè mi permetti di informarmi un po' di più su questa realtà


    Ho letto da qualche parte (mi sfugge la fonte esatta perchè in questi mesi ho letto un delirio di articoli sulla vita in Germania) che i minijob sono strutturati in modo da allontanare l'immigrazione non qualificata, poichè molti tedeschi sommando minijob e welfare riescono a vivere bene e gli stranieri poco qualificati non avrebbero più spazio e tempo di integrarsi. E' vero oppure è un'interpretazione forzata o un effetto collaterale?

    E' possibile cercare di inserirsi partendo solo con una discreta conoscenza dell'inglese e con la voglia/possibilità di imparare il tedesco successivamente?

    Grazie

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    1. In parte è vero, perché se non sei tedesco e non hai un periodo di contribuzione precedente non hai accesso ad Hartz IV, e quindi è tutto un po' piu' difficile.

      Pero', andare in Germania sperando di poter campare di sussidi sociali non mi pare una grande idea, e poi tu scrivi che sei un tecnico, quindi sulla carta hai buone possibilità di trovare un lavoro full time, evitando di finire nei mini-job, interinali, part-time e simili.

      Il consiglio come sempre è la conoscenza minima della lingua prima di partire (un goethe B1 ad esempio), la disponibilità ad adattarsi,risorse sufficienti per superare la fase iniziale etc.

      Si puo' vivere anche senza il tedesco, almeno inizialmente, e ce ne sono che non parlano tedesco, e ne vanno anche fieri, tutto dipende dal lavoro che svolgi. Ad es. se sei un informatico che lavora per un'azienda internazionale, e vivi in una grande città con una larga comunità di expat, non avrai grandi incentivi ad imparare il tedesco.

      Se lavori per una media azienda tedesca (mittelstand) in una piccola città della foresta nera, non solo dovrai imparare il tedesco, ma probabilmente anche lo schwabisch :)

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    2. ti ringrazio per la risposta,

      mi sono espresso male, non penso affatto di chiedere sussidi

      sono un ingegnere meccanico, ma dalle mie parti tutte le aziende stanno chiudendo e riducendo il personale

      il mio dubbio è che se qualora andassi in Germania, un tedesco con minijob (anche uno studente magari) sarebbe comunque sempre meglio di me che non conosco la lingua e dovrei iniziare una nuova vita, se fosse valido il ragionamento minijob=calcio agli immigrati

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    3. perché dovrebbe essere meglio di te? ho conosciuto molte persone che lavorano qui senza parlare tedesco, lavorano in aziende internazionali e non hanno problemi di lingua, soprattutto se vivi in una città medio-grande con una comunità di expat. abbastanza larga.

      ci sono molti siti sull'argomento "trovare un lavoro in germania" e simili...non so cosa ti spinga, comunque, prima di lasciare l'Italia pensaci bene...

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    4. purtroppo mi spinge il fatto che sono tornato a casa dei miei è non è possibile continuare così per molto, visto che non ci sono buone prospettive qui cerco una via d'uscita all'estero

      mi sto documentando da alcuni mesi sull'ipotesi Canada, Uk e Germania in particolare

      della Germania mi preoccupa la lingua e forse l'atteggiamento degli autoctoni nei confronti degli immigrati, italiani in particolare (ma ammetto che questo è un mio pregiudizio/preoccupazione)

      mi adatto e sono aperto ai cambiamenti

      Ti ringrazio

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  2. "La teoria monetaria moderna è una teoria economica dall'anima profondamente umanitaria". PB

    "Le sue applicazioni sono immense e possono diversificarsi a seconda di chi le ponga in essere, ma comunque rendono possibile Piena Occupazione e spesa pubblica....

    Mosler ha compreso il valore imprescindibile della giustizia monetaria al servizio del 99%.
    Il succo della MMT è questo: LO STATO CHE POSSIEDE LA PREROGATIVA DI EMETTERE LA SUA MONETA LA USI SENZA REMORE PER FINI SOCIALI, può farlo, sostanzialmente non vi sono limiti.
    La comprensione dell'inesistenza del valore intrinseco del denaro e dell'esistenza invece di un ''sistema di punteggio" (sono numeri che si accumulano o si sottraggono sui computer delle Banche Centrali esattamente come sul tabellone della partita di basket, ma non hanno valore in sè) è fondamentale:
    1. per comprendere perché lo Stato che emette la propria moneta non ha, né mai ebbe, in realtà alcun limite nel suo uso per creare benessere per il 99%: né si indebita, né necessita della tasse per spendere, né dei contributi per pagare le pensioni.
    2. per essere in grado di chiedere con autorevolezza alla Politica che il vero, e socialmente utile, uso del denaro della Stato torni al centro del dibattito sull'economia.

    Il governo con Moneta Sovrana può firmare tutti gli assegni che gli pare, almeno fino a che ha dato A TUTTI UN LAVORO, A TUTTI LA SANITA', A TUTTI BUONE PENSIONI, A TUTTO IL PAESE BUONE INFRASTRUTTURE. Cioè DEMOCRAZIA. Basta capire cosa è la moneta. Semplice.
    Mosler: "Per ogni governo di una data dimensione, il numero esistente di disoccupati indica che quel governo deve, o tassare di meno, o spendere di più. NON IMPORTA OCCUPARSI DEI NUMERI DEL DEFICIT, BASTA CONTARE IL NUMERO DI DISOCCUPATI.
    QUANDO QUEL NUMERO è 0, ALLORA QUELLO è IL GIUSTO DEFICIT."

    L'aver sottratto allo Stato il potere di emettere quei "punti che si accumulano o si sottraggono sui computer delle Banche Centrali" senza creare, in realtà, debito per i cittadini, cioè L'AVER TIRATO INTERI PAESI NELLA TRAPPOLA DELLA MONETA EURO CHE ESSI NON POSSONO EMETTERE, è L'ORIGINE oggi DELLA DEVASTAZIONE SOCIALE DI INTERE NOSTRE GENERAZIONI".

    PAOLO BARNARD - "In alto il Deficit" - intervista a Warren Mosler

    https://www.facebook.com/pages/Il-pi%C3%B9-grande-crimine/1399732743573076

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  3. Per il settore privato (imprese) un
    posto di lavoro è un optional che
    dipende dalla possibilità per
    l'impresa di fare o meno profitto.
    Per il lavoratore è invece un
    obbligo per sopravvivere. Ne
    consegue che è socialmente iniquo
    devolvere "esclusivamente" ai
    privati la creazione di lavoro. E' lo
    Stato che deve essere il "garante"
    della Piena Occupazione, sempre
    ed in qualità di Datore di Lavoro di
    Ultima Istanza.
    (Warren Mosler)

    https://www.facebook.com/pages/Lavoro-per-tutti-senza-inflazione/1415494158665136

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  4. tempo fa mettevo in guardia da Afd, che essendo fur deutschland non è certamente a favore dell'Italia, e infatti...... è persino peggiore della Merkelona.

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    1. grazie per la segnalazione, l'argomento AfD si fa molto piu' interessante, pare sia iniziata la rimonta, la stampa conservatrice lancia la volata alla AfD, nei sondaggi sono ad un passo dal famoso 5%, Lucke punta al 7%:

      http://www.handelsblatt.com/politik/deutschland/bundestagswahl-2013/umfrage-schub-afd-rueckt-an-fuenf-prozent-huerde-heran/8737534.html

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    2. e ma si vedeva, anzi sevedeva, che il gioco che fa Afd è quello. Per capirlo mi è bastato digerire bene e applicare la lezione di Bagnai alle informazioni (preziose) di questo blog. Diciamo che l'articolo è come la pagina delle soluzioni in fondo al libro di testo.

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