Le trattative per la formazione del nuovo governo vanno avanti e si iniziano a conoscere le linee guida della futura politica estera tedesca: espansione del ruolo internazionale della Germania e subordinazione dell'UE agli interessi nazionali. Da German Foreign Policy
La futura coalizione di governo ha già annunciato una nuova politica estera tedesca decisamente piu' aggressiva. E' quanto emerge da un documento strategico di politica estera, su cui l'Unione e la SPD hanno trovato un accordo. Secondo il documento i partiti della futura coalizione intendono "contribuire alla definizione del nuovo ordine mondiale" e "sono pronti" ad interventi di ogni tipo su scala globale. Già nel recente passato le prese di posizione del Presidente della Repubblica e le esternazioni di alcuni esponenti di spicco dell'establishment politico berlinese avevano invocato una leadership tedesca piu' forte. Il tema di fondo è la ridefinizione della politica estera tedesca. Recentemente anche i giovani della Konrad Adenauer Stiftung, vicina alla CDU, hanno lanciato un appello: un accresciuto ruolo politico di Berlino da realizzare con il proseguimento di una stretta cooperazione all'interno dell'alleanza militare occidentale. Inoltre, la cooperazione con i governi filo-occidentali del sud-est asiatico e dell'America latina dovrà essere ampliata - inclusi gli aspetti militari. Sotto la spinta della posizione tedesca, anche il Parlamento europeo chiede una politica estera maggiormente offensiva. L'UE dovrebbe, secondo il documento, diventare un "attore globale".
Plasmare il mondo
Il prossimo governo federale cercherà di mettere in pratica le ambizioni politiche di Berlino. E' quanto emerge da un documento strategico di politica estera che l'Unione e la SPD hanno redatto congiuntamente durante le attuali trattative per la definizione del governo. "Intendiamo plasmare attivamente l'ordine globale", è scritto nel preambolo del documento, che esplicitamente annuncia la volontà tedesca di intervenire su scala globale: "Ci faremo trovare pronti, quando al nostro paese sarà chiesto un contributo per la soluzione di una crisi o di un conflitto". La Germania dovrà "rappresentare in tutto il mondo i suoi valori".[1] Dal punto di vista dei contenuti il documento si riallaccia alla attuale politica estera tedesca. E' possibile che fra CDU/CSU e SPD possa esserci una divergenza sull'opportunità di fare entrare la Turchia nell'UE, eventualità che i partiti dell'Unione continuano invece ad escludere. Un accordo formale sulla futura politica militare ancora non c'è; sull'acquisto e l'utilizzo dei droni da battaglia, invece, sarà probabilmente necessario un compromesso formale. La sola questione controversa, come si dice nel documento, è la limitazione dei poteri decisionali del Parlamento sui futuri interventi militari. La SPD su questo tema resta molto scettica [ 2 ].
Leadership piu' forte
Il documento si ricollega alle recenti proposte arrivate da Berlino, e alla richiesta di una maggiore presenza tedesca su scala globale. In stretto coordinamento con l'establishment della capitale, il Presidente della repubblica Joachim Gauck, nel suo discorso per l'anniversario della riunificazione ha detto che la Germania è "un paese popoloso, al centro del continente, nonché la quarta economia del mondo"; pertanto non accetta che "la Germania possa sminuire il suo ruolo internazionale". [3] Pochi giorni dopo, almeno 50 esponenti dell'establishment berlinese, dopo una lunga preparazione durata un anno, hanno pubblicato un documento di strategia politica, con il quale chiedono una "leadership tedesca piu' decisa" [4] Il documento è stato redatto su iniziativa della Stiftung Wissenschaft und Politik (SWP), ma è stato apprezzato anche dalla seconda piu' importante fondazione di politica estera, la Deutschen Gesellschaft für Auswärtige Politik (DGAP), sulla loro rivista di politica internazionale.[5] Nel frattempo, altre richieste arrivate dal Ministero degli Esteri sono entrate nel dibattito, come ad esempio la richiesta di ridurre il potere decisionale del Parlamento sugli interventi militari. [6] La pressione sugli apparati resta forte
Espandere l'influenza
Cosi' ora anche la Konrad-Adenauer-Stiftung vicina alla CDU si è unita alla richiesta di una politica estera tedesca piu' aggressiva. Come menzionato in un breve documento recentemente presentato dal gruppo di lavoro sulla politica estera dei giovani della fondazione, la Germania, "in considerazione della condizione economica attuale, non solo potrebbe consolidare la sua influenza internazionale, ma anche espanderla". Il gruppo di lavoro su questo tema ha fatto anche delle proposte concrete. La Germania dovrebbe rafforzare la sua posizione nel mondo arabo; cio' sarebbe possibile e necessario, poiché gli Stati Uniti sono impegnati nel contenimento della Cina ("Pazifisches Jahrhundert" [7]) e per questo "in tema di sicurezza politica non potranno restare un attore dominante in Europa, Africa e medio oriente". Berlino dovrà fare il possibile per ridurre "l'erosione della capacità militare europea". Di grande importanza sarà "l'aumento della capacità di combattimento delle forze armate".[8]
Imporre i propri interessi
Poiché le "capacità tedesche" non saranno sufficienti, "per far rispettare i propri interessi ed esercitare un'influenza internazionale", il gruppo di lavoro propone una politica estera fatta di alleanze. Cosi' l'alleanza con i paesi occidentali - nonostante le ambizioni politiche di Berlino - dovrebbe mantenere un ruolo fondamentale. In questo contesto la proposta di un accordo di libero scambio transatlantico [9] avrebbe un ruolo di primo piano, sempre secondo la Adenauer-Stiftung: la sua realizzazione "segnalerebbe alle potenze emergenti" la capacità "dei paesi occidentali di far valere i loro interessi ed il loro concetto di mercato". Inoltre si dovrebbero concludere altri accordi "con organizzazioni regionali (filo-occidentali)" - ad esempio l'ASEAN nel sud-est asiatico oppure in America latina la "Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (CELAC)". Accanto alla partnershaft europea con queste organizzazioni regionali, "applicando una doppia strategia, Berlino dovrebbe rafforzare i propri rapporti con alcune potenze regionali" - ad esempio con l'Indonesia, il Sud Africa, il Brasile e il Messico. Le alleanze fra i paesi dovrebbero essere rafforzate anche militarmente, ad esempio con i programmi di addestramento militare, "soprattutto con la scuola per la fanteria".[10] Questa strategia permetterebbe a Berlino di avere alleati collaborativi in ogni parte del mondo e di poter imporre la propria politica estera di potenza - se necessario anche indipendentemente dall'UE.
Ascolto nel mondo
Berlino completa i suoi piani di potere mondiale, legittimati dalla loro presenza nelle trattative per la formazione del nuovo governo, con un'offensiva a livello europeo. Cosi' il Parlamento europeo a fine ottobre in una risoluzione ha espresso la necessità di una politica estera comune europea in un mondo "caratterizzato da un cambiamento strutturale". Sul tema è "necessario un fondamentale dibattito strategico", che il Consiglio europeo, la Commissione e il Parlamento dovrebbero condurre sullo stesso livello. [11] La UE dovrebbe trasformarsi in un "global player" e non in un "global payer", chiede il deputato europeo Elmar Brok, presidente della Commissione affari esteri al Parlamento europeo, che ha spinto con forza per l'approvazione della risoluzione: "Solo quando l'Europa parlerà con una sola voce potrà trovare ascolto nel mondo" [12]
L'UE come amplificatore
Il passo successivo per l'integrazione della politica estera e militare dell'UE sarò il consiglio europeo in materia di sicurezza e difesa di dicembre. In quell'occasione, come richiesto dal Parlamento europeo, si dovrà discutere e adottare un piano per lo sviluppo della politica militare dell'UE, e dare il via ad un "libro bianco per la difesa europea".[13] Poiché su numerosi temi ci sono ancora grandi differenze fra i paesi piu' importanti dell'UE, ci possiamo aspettare un dibattito molto acceso. Berlino spinge con tutte le forze verso un risultato favorevole alla Germania: ha bisogno dell'UE - anche militarmente - per rafforzare la sua politica nazionale di potenza.
[2] Eine stärkere Rolle Deutschlands in der Welt; Frankfurter Allgemeine Zeitung 06.11.2013
[3] s. dazu Schlafende Dämonen
[4] s. dazu Die Neuvermessung der deutschen Weltpolitik
[5] Neue Macht, neue Verantwortung; Internationale Politik November/Dezember 2013
[6] s. dazu Mehr NATO, weniger Parlament
[7] s. dazu Das pazifische Jahrhundert
[8] Globale Megatrends (I): Weltweite Machtverschiebungen; Analysen und Argumente Ausgabe 134, November 2013
[9] s. dazu Das transatlantische Interessenfundament und Die Wirtschafts-NATO
[10] Globale Megatrends (I): Weltweite Machtverschiebungen; Analysen und Argumente Ausgabe 134, November 2013
[11] European Parliament resolution of 24 October 2013 on the Annual Report from the Council to the European Parliament on the Common Foreign and Security Policy (2013/2081(INI))
[12] EU-Außenpolitik: Abgeordnete fordern mehr Eigeninitiative der EU; www.europarl.europa.eu 24.10.2013
[13] European Parliament resolution of 24 October 2013 on the Annual Report from the Council to the European Parliament on the Common Foreign and Security Policy (2013/2081(INI))
il programma di un incubo.
RispondiEliminaSe non fosse tragico sarebbe comico: la Germania si prepara a fare la guerra al resto del mondo!!! Sti tedeschi sono proprio un'aberrazione antropologica un esperimento riuscito male... dei droni.
RispondiEliminaSpiegazione: SEI IGNORANTE tanto, che credi di sapere --- PER QUESTO NON CAPISCI dicono che il debito non si puo estinguere, no il debito puo solo aumentare perchè il debito è la misura della spesa pubblic spesa per pagare lavoratori che poi compreranno una pizza o acquiesteranno poi beni dall'imPresa privata. CON LA LIRA I DEBITI SI PAGAVANO SCRIVENDOLO lo Stato puo creare moneta a fronte di lavoro ---- E BASTA IL PUNTO ERA IL BILANCIO DEBITO PIL NON IL DEBITO ORA IL DEBITO È DIVENTATO UN DEBITO E TU COGLIONE NON L'HAI CAPITo--che uscire dall'euro è un dovere morale prima di tutto evangelico e un dovere morale perchè tutte le tasse stanno rubando alla gente rubare nel senso legale del termine ma è l'euro e il sistema euro stesso che è illegale e incostituzionale.
EliminaLa rinascita della Wermacht.........
RispondiEliminaFinalmente il PD avrà il suo agognato 4° Reich. Heil Merkel
RispondiEliminaIl tema della PESC, cioe' la politica estera comunitaria, é importante per tutta l'Europa, ma dall'articolo mi appare che questo argomento sia utilizzato per meri fini nazionali con sfondo nazionalista, da parte di una Germania che si propone come guida di questa politica estera europea che dovrebbe invece essere comunitaria.
RispondiEliminaOra, non so se questo argomento si tiri fuori in Germania per opportunita' politiche o se ci si creda davvero. In realta' infatti, se gia' e' difficile avere una politica fiscale comune per motivi culturali e strutturali, figuriamoci una politica estera comune. Oggi mi pare non realistico che Paesi tanti diversi in ambito di politica estera possano vederla allo stesso modo per esempio su un intervento militare o diplomatico. Tuttavia penso altrettanto realisticamente che il bivio esista, piu' in generale, ovvero che o questo costrutto europeo resta tale e quale con il palese rischio di una implosione, oppure sbocca in una federazione, cosa per molti aspetti economici auspicabile , ma che cozza con gli striscianti nazionalismi, con gli striscianti protezionismi mascherati, e con la assoluta mancanza di volonta' di cedere quell'ultimo pezzetto di sovrenita' nazionale. Un bel dilemma che rischia di farci perdere tempo in un lago di stagnazione per alcuni e di deflazione per altri.
monica
l'unione europea non è comunitaria perchè le regole non sono uguali per la Germania e per l'Italia,per la Germania la moneta euro è come la sterlina per gli inglesi i trattati non li hanno firmato tutti uguale e cio è incostituzionale sappilo ma nessuno dei costituzionalisti lo dice perchè sono tutti comprati. Spiegazione: SEI IGNORANTE tanto, che credi di sapere --- PER QUESTO NON CAPISCI dicono che il debito non si puo estinguere, no il debito puo solo aumentare perchè il debito è la misura della spesa pubblic spesa per pagare lavoratori che poi compreranno una pizza o acquiesteranno poi beni dall'imPresa privata. CON LA LIRA I DEBITI SI PAGAVANO SCRIVENDOLO lo Stato puo creare moneta a fronte di lavoro ---- E BASTA IL PUNTO ERA IL BILANCIO DEBITO PIL NON IL DEBITO ORA IL DEBITO È DIVENTATO UN DEBITO E TU COGLIONE NON L'HAI CAPITo--che uscire dall'euro è un dovere morale prima di tutto evangelico e un dovere morale perchè tutte le tasse stanno rubando alla gente rubare nel senso legale del termine ma è l'euro e il sistema euro stesso che è illegale e incostituzionale.
EliminaSono stati silenti e quasi neutrali per 50 anni ,esportando a più non posso verso gli "inferiori" abitanti del sudeuropa,traendo profitti giganteschi(ma guarda un pò),proprio dai vituperati scansafatiche mediterranei,ingrossando le loro banche di quel denaro proveniente proprio da lì,elargendoli poi ai loro pensionati che,si sa,in base alla loro superiore ragion d'essere,hanno "meritato"di trascorrere in serenità il tempo libero a disposizione,soggiornando(ma guarda un pò),proprio là dove allignano i "perdigiorno"latini.Vi è un aspetto raccapricciante di quel "popolo"da non dimenticare mai,che riaffiora sempre:la loro proterva smania di primeggiare calpestando ogni diritto alla pacifica convivenza fra i popoli,dimostrata e più volte ribadita.Non è possibile convivere con essi in reciproca tolleranza,non sono mai cambiati e,se ancora esistessero dei dubbi,è sempre istruttivo andare negli archivi storici e inorridire alle loro gesta nel secondo conflitto mondiale.Sterminavano e annientavano senza pietà popolazioni inermi ,sottomettendo e schiavizzando persone che avevano il solo torto di non essere"ariane".La Storia, questa volta, non si ripete in farsa,ma in tragedia (ancora una volta),per i popoli "inferiori".Emerge ancora tutto l'armamentario ideologico e "culturale",si fa per dire,del" superuomo" di cui è permeata da sempre la società teutonica e che non è mai scomparsa;bisogna farsene una ragione ed iniziare finalmente a capire che con gli eredi(non per caso),del nazionalsocialismo non è possibile convivere istaurando una politica di cooperazione,ma istaurando invece un'inevitabile conflitto che li vedrà ancora una volta perdenti! Ipanema66
RispondiEliminaconcordo in tutto e per tutto
EliminaIl programma a lungo termine prevede:
RispondiElimina1°) Entro 20 anni la lingua ufficiale dell’Europa sarà il Tedesco!
2°) La Religione ufficiale il Protestantesimo Calvinista
3°) Ebrei, Cattolici, Mussulmani, Buddisti e altre confessioni non verranno più tollerate
4°) Zingari, omosessuali, storpi, ciechi sordi e muti saranno fisicamente eliminati
5°) Le culture autoctone delle Nazioni che compongono l’Europa saranno bandite dall’insegnamento nelle scuole del Reich. Storia, Arte, Filosofia, Musica dovranno essere obbligatoriamente Tedesche.
6°) Sarà ripristinata la leva obbligatoria dai 15 ai 25 anni.
7°) Tutti i nomi delle città europee, tutti i nomi propri (anche del passato) saranno traslati in Tedesco.
8°) Verrà ripristinata la pena di morte per chiunque disobbedisca. In alternativa lavori forzati a vita nelle gloriose industrie tedesche. (Dopo un programma di lavaggio del cervello obbligatorio)
9°) Chi collaborerà al Grande Progetto sarà ampiamente ricompensato con la concessione di Feudi da cui poter pretendere quanto ritengano necessario alla gloria della Grande Germania
10°) Questo sarà il primo passo per l’annessione dei continenti tutti al sogno di una Germania padrona assoluta del Mondo!!!
I Giusti
Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
Jorge Luis Borges
Non si poteva essere più chiari!Mi è corso un brivido lungo la schiena ma questo è,purtroppo, il fine ultimo di quel "laborioso e virtuoso"popolo,tanto virtuoso e laborioso da inventere,a loro insaputa off course,le camere a gas e i lager in cui si sperimentavano cosette tipo:sperimentazione di sostanze la cui efficacia doveva essere provata su soggetti ridotti allo stato di cavie.Ma soprattutto la scientificità e pianificazione nello sterminio di "razze per natura sottomesse "e l'edificazione dell''uomo "nuovo",felicemente impersonato da un "fine intellettuale"come Mengele,in grado di rendere "felici" del proprio ruolo di schiavo del Reich gli internati pronti ad immolarsi,in quanto "inferiori",per la gloria degli "ariani".Tutto questo obbrobrio si è diffuso in quel paese ed ha attecchito non per puro accidente della storia, ma per la cosciente volontà della stragrande maggioranza dei tedeschi che erano perfettamente in grado di intendere e di volere.Come oggi. Ipanema66
EliminaSe fosse vero sarebbe la riproposta del Sacro Romano Impero di Nazione Germanica. Ma la Francia non ci starà mai e già si sono levate voci di malcontento da parte dell'Eliseo. Così pure la Gran Bretagna. Noi , come al solito ci accoderemo al carro del vincitore. Anche gli USA difficilmente accetterebbero una Europa a guida tedesca che magari guarda ad est e non credo siano casuali le critiche del tesoro americano. Inoltre i tempi stanno maturando e il sassolino dell'euroscetticismo sta diventando una valanga e la Germania si troverà isolata in Europa. Perderanno un'altra volta.
RispondiEliminaGioC
@Se fosse vero sarebbe la riproposta del Sacro Romano Impero di Nazione Germanica.
EliminaSe fosse vero sarebbe la riproposta del Sacro Romano Impero di Nazione Germanica.
Del resto l'Europa che conosciamo l'hanno plasmata loro, le popolazioni di razza germanica.
Dopo aver distrutto l'unità territoriale e politica imposta da Roma antica gli é venuta la nostalgia e praticamente da Ottone III in avanti non hanno mai smesso di tentare di ricrearla.
E gli é sempre andata male perchè a differenza di Roma che una volta sconfitto il nemico poi lo co-optava al comando e lo faceva partecipe del benessere comune, i tedeschi schiavizzano e basta.
E non gli riesce proprio di capire perchè falliscono sistematicamente.
Come sempre gli italiani oltre a non contare niente, aspettano che siano gli altri a muoversi, come siamo piccoli e anche traditori!
RispondiEliminaUno degli slogans elettorali che accompagnavano l'immagine della Merkel era: "la Germania è forte e tale deve rimanere" mentre il candidato spd si ornava di uno che, in italiano, suonava alquanto ironico: "ora voi lo avete in mano"
RispondiEliminaE l'Italia allora? E' bene quindi acquistare gli F35 nonostante la crisi economica... lo immaginavo, saremmo ritornati di colpo come negli anni '30, dove il benessere era messo alle strette dalle spese militari e dal nazionalismo. Temo che la pax europea stia finendo e stiano per ricominciare le guerre...
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