Otmar Issing, ex capo-economista della BCE, dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung attacca il FMI: la Germania non puo' applicare politiche espansive, sono dannose e non aiuterebbero i paesi in crisi. Da FAZ.net
Una politica fiscale espansiva per la Germania va contro ogni logica economica. Il potenziale economico è interamente utilizzato. Solo su di un punto si avrebbe una riduzione delle disuguaglianze.
Per l'ennesima volta il FMI ha invitato i paesi che dispongono di "spazio fiscale" a mettere in pratica misure espansive. Dopo che le politiche monetarie espansive hanno raggiunto i loro limiti e gli effetti negativi del "mondo senza tassi di interesse" sono sempre più' chiari, ora sarebbe arrivato il momento di puntare sulla politica fiscale.
Questo appello, con un ampio sostegno da piu' parti, si rivolge prima di tutto alla Germania. A parte il fatto che l'idea audace secondo cui una politica fiscale espansiva in un paese di medie dimensioni come la Germania possa salvare la congiuntura globale, va contro ogni logica economica. La richiesta si rivolge ad un paese la cui situazione economica ha da tempo le seguenti caratteristiche: pieno utilizzo delle capacità produttive, crescita effettiva superiore rispetto al potenziale produttivo. Sul mercato del lavoro poi c'è piena occupazione. Il tasso di disoccupazione residuo è di natura strutturale, e difficilmente potrà ridursi tramite un aumento della domanda.
Aggiustamento di bilancio invece di nuovo debito
Contemporaneamente l'economia è stimolata grazie ad una politica monetaria troppo espansiva per la Germania (la BCE deve rivolgersi alle condizioni dell'intero continente europeo). A questo si aggiunge il debole tasso di cambio dell'Euro, che sostiene le esportazioni tedesche. Come può' un serio economista avere l'idea di raccomandare in un tale paese una politica economica ancora più' espansiva?
Ma gli investimenti nelle infrastrutture non sarebbero urgenti? Certo, ma il punto è come devono essere finanziati. La Germania dovrebbe ulteriormente indebitarsi a questo scopo? Gli interessi negativi sul debito pubblico non sono necessariamente una ragione per farlo. Nel nostro paese non vi è la necessità di un ulteriore stimolo della domanda. La maggior spesa per le infrastrutture, per l'educazione, per le strade, per le ferrovie etc, nelle condizioni attuali, deve essere finanziata tramite una riorganizzazione del bilancio pubblico che preveda una riduzione del consumi pubblici.
Gli effetti positivi sarebbero modesti
Ma le partite correnti tedesche non sono persistentemente in avanzo con l'estero? Da un lato possiamo dire che una correlazione diretta fra il saldo del bilancio pubblico e le partite correnti è tutt'altro che chiara. Dall'altro possiamo dire che secondo tutte le stime disponibili un aumento dell'import in Germania non andrebbe a vantaggio unicamente dell'Italia, ad esempio, e cioè il paese che con maggiore forza chiede un'espansione fiscale in Germania. Nel complesso, l'effetto positivo sullo sviluppo economico all'estero sarebbe poco piu' che modesto.
Dopo questa analisi, la richiesta di utilizzare lo spazio fiscale in Germania al fine di stimolare l'economia negli altri paesi, risulta essere un mito (non molto buono). L'utilizzo dello spazio fiscale potrebbe allora essere inteso, in quanto tesi, come il tentativo di un paese, il cui debito è rimasto indietro rispetto a quello degli altri paesi, di eliminare rapidamente questa condizione. Quando poi tutti i paesi saranno poi indebitati allo stesso modo, la disuguaglianza, almeno nella miseria dei debiti pubblici, sarà sconfitta.
Della serie noi continuiamo ad incassare e voi tutti, amici europei, lo pigliate nel...
RispondiEliminaNiente da fare, ci vogliono millenni per cambiare certe cose, ed invece sono passati solo decenni dall'ultimo scannamento, un battito di ciglia della Storia.
Questo è il dibattito nella Germania del 2016, bisogna farsene una ragione...
EliminaMah... Quando la bolla in cui vivono scoppierà cosa ne sarà di questa classe politica tedesca?
RispondiEliminaSempre che non ci trascinino prima in scontri intraeuropei con tutto il razzismo che stanno seminando...