mercoledì 27 settembre 2017

L'incubo di Parigi (e Roma) si chiama Lindner

Con un commento sulla FAZ, Holger Steltzner, il condirettore del prestigioso quotidiano di Francoforte risponde al discorso di Macron sul futuro dell'Eurozona e lancia la candidatura di Lindner al Ministero delle Finanze. Il leader della FDP sarebbe l'unico in grado di difendere gli interessi dei contribuenti tedeschi, un vero incubo per Macron. Dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung 


Il presidente francese e quello della Commissione Europea si sono messi d'accordo? Oppure è solo un caso che Jean-Claude Juncker abbia tenuto il suo discorso sull'UE pochi giorni prima delle elezioni per il Bundestag ed Emmanuel Macron abbia presentato la sua visione per l'Europa solo due giorni dopo?

Entrambi i presidenti speravano in una prosecuzione della Grande Coalizione e volevano influenzare la formazione del prossimo governo tedesco.  I Nero-Rossi (ma anche Verdi) sarebbero disponibili ad ogni concessione o quasi, pensavano entrambi, perché in caso contrario la Germania finirebbe per rafforzare i partiti piu' radicali nei paesi vicini. 

Lindner sa quanto è importante il Ministero delle Finanze

Ma i nero-rosso-verdi e anche i partner europei avevano fatto i loro conti senza gli elettori tedeschi. Molti dei quali rifiutano la trasformazione dell'Eurozona in una unione di trasferimento perché sanno bene che i falsi incentivi non portano al successo, come del resto tutti possono vedere in Italia, dove in 150 anni di unione di trasferimento il divario fra nord e sud non si è ridotto, bensì è cresciuto.

Per Parigi e Bruxelles (e Roma) c'è un incubo che potrebbe trasformarsi in realtà: una coalizione "Jamaica" con al suo interno la FDP, a proposito un partito pro-europeo, che sotto una nuova leadership prende una posizione chiaramente contraria alla strada sbagliata dell'unione di trasferimento. Con Christian Linder non potrà esserci un proseguimento dell'attuale politica europea, sempre che la FDP non voglia tradire le promesse elettorali ed esserne travolta. Lindner ha imparato dagli errori dei suoi predecessori, conosce l'importanza del Ministro delle Finanze, il ministro che in Europa ha diritto di parola sulle questioni piu' importanti relative alla moneta unica e che nel governo è l'unico in grado di prendere decisioni allo stesso livello con la Cancelliera.

Macron alla Sorbona ha ribadito i suoi piani per un bilancio dell'Eurozona: in altre precedenti occasioni calcolato "in diversi" punti percentuali di PIL e definito come "un minimo di solidarietà". Si tratta di una quantità inimmaginabile di denaro, sono centinaia di miliardi di euro. Il Ministro delle Finanze dell'Eurozona avrebbe il controllo sull'utilizzo delle risorse provenienti dalla tassazione, un diritto fondamentale dei parlamenti nazionali che di fatto verrebbe cancellato. Macron vorrebbe anche un fondo sociale dell'UE e un adeguamento dei salari minimi e delle imposte sulle società.

Sulla lunga strada che conduce alla "Jamaika" la Cancelliera Angela Merkel (CDU) nei difficili negoziati di coalizione dovrà necessariamente venire incontro alle richieste dei partner di coalizione, FDP, Verdi e CSU. I liberali come secondo partner piu' importante dovrebbero chiedere il Ministero delle Finanze. Li' il segretario Lindner dovrebbe garantire una politica europea migliore e una maggiore concorrenza nell'UE, sempre che la FDP non intenda tradire i propri elettori.

9 commenti:

  1. Dubito fortemente che al ministero delle Finanze vada un altro che non sia Schäuble, lui all'interno della CDU è una colonna portante e ha una influenza notevole. Non credo assolutamente che la cancelliera si permetterà mai di licenziarlo. A meno che non sia lui ad accettare proposte quali quella ad esempio che sta circolando in queste ore. Quanto ai trasferimenti è bene chiarire un paio di cose. La prima è che l'Italia sarebbe, come è oggi, contribuente netto. Non sogniamoci che il Lussemburgo o il Belgio pagheranno parte dei nostri conti e tantomeno pensare che che la Germania faccia da Santa Claus trasferendo denaro a (quasi) tutti. Poi, secondo punto, il superministero con un ampio bilancio sarebbe osteggiato non tanto - o non solo - dai tedeschi ma soprattutto dalla nostra politica perché perderebbe il controllo e potere (capisc' a me...). Solo se tutti saranno favorevoli la nostra classe politica finirà per accettare, ma la vedo dura perché a non tutti piace questa proposta franco-tedesca. L'Italia vuole semplicemente poter fare più deficit e gestirlo a proprio piacimento per fare ponti che crollano, autostrade inutili ed altre opere da cui attingere quei finanziamenti diretti verso i partitit che sono stati tagliati recentemente.

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    1. Schäuble dovrebbe diventare il presidente del Bundestag, pare ormai certo, e la FDP mira al Ministero delle Finanze, anche questo ormai è fuori di dubbio, non so se ce la faranno, me è possibile. Comunque vada sarà una coalizione instabile, perché Lindner ha un ego molto espanso e cercherà di far emergere il profilo politico della FDP e il suo ruolo di leader. Credo che i tedeschi sul tema unione di trasferimento dovranno scendere a compromessi con i francesi e gli altri euro-deboli, immagino l'oggetto di scambio sarà la presidenza BCE, senza qualche concessione sul terreno dei trasferimenti si possono scordare Weidmann alla BCE. Che poi l'unione di trasferimento in parte c'è già, nel senso che il costo del debito senza la BCE e i risparmi dei tedeschi per francesi, italiani e spagnoli etc sarebbe molto piu' alto. E comunque sentire Lindner che parla di procedura per il fallimento ordinato degli stati, nel 2017, dopo quasi 10 anni di eurocrisi fa capire la pochezza di quell'uomo. Nel senso che innanzitutto si riferisce a Italia e Spagna, quindi si parla della riapertura della crisi degli spread con tutto il resto che viene di seguito, ma poi il simpatico bulletto dimostra di non aver capito, visto che le banche centrali nazionali con il QE hanno acquistato centinaia di miliardi di euro di titoli di stato, ovviamente utilizzando la liquidità della BCE, i saldi target lo testimoniano, in caso di insolvenza degli stati sarebbero le banche centrali a non poter onorare i saldi target nei confronti della BCE, quindi il cerino sarebbe di nuovo in mano ai tedeschi, con i loro circa 800 miliardi di crediti target nei confronti della BCE. Quel Lindner è un pallone gonfiato che dice una marea di sciocchezze, non so se Merkel riuscirà a tenerlo a bada.

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    2. Quando FDP parla di fallimenti ordinati non fa altro che sostenere con altri termini quallo che molti affermano in maniera forse più chiara. Un soggetto in questione è la Grecia nei cui riguardi molti chiedono un alleggerimento del debito in quanto ritengono, a torto o a ragione, che non possono mantenere nel lungo termine un avanzo primario al 4% (minimo). Il partito di Lindner praticamente propone la stessa cosa, un default controllato - tra l'altro cosa già avvenuta per la Grecia - però vuole (o vorrebbe) includere la possibilità di uscita temporanea dall'euro, ma questa è soluzione difficilmente praticabile. In ogni caso un conto è un programma elettorale, altro è la realtà del governo ed a questo proposito non sarei così pessimista. L'Italia (e la Spagna) non ha motivo di temere un default. Semmai la questione è un'altra, sarà dura vedere conti messi in ordine in maniera da ridurre la pressione fiscale oppure utilizzati davvero per servizi ed investimenti degni di queste voci.

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  2. ma ancora ste corbellerie sul deficit per fare ponti che crollano dobbiamo sentire???

    quando i ponti crollano proprio perchè da 30 anni in Italia non si fa manutenzione perchè il deficit si è ridotto in modo draconiano?

    sti commenti di disinformati che ripetono le corbellerie del regime possiamo cestinarli perfavore? non se ne può più delle solite falsità di propaganda. già ci tocca sentirle in tv su ogni canale e su ogni quotidiano. almeno teniamo questo spazio pulito.

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    1. "I ponti crollano perché non si fa manutenzione" e magari la manutenzione non si può fare perché non si hanno le risorse finanziarie, no?!
      - Viadotto Himera, sull'autostrada A19 Palermo-Catania: crollato subito dopo l'inaugurazione
      - Ponte sull Stretto: costato una valanga di denaro senza aver mai messo una sola pietra
      - Ponte della Costituzione a Venezia: costato una follia oltre che costare altrettanto in manutenzione. Ed è pure pericoloso perché non è progettato a misura di passo d'uomo
      - Autostrada BRE-BE-MI: inizialmente progetto privato poi sovvenzionato con soldi pubblici. Un'opera del tutto inutile, un fallimento completo.
      - Le Vele di Calatrava a Roma: cantiere mai terminato.
      L'elenco può proseguire a lungo ma evito di discutere con uno che ha il salame sugli occhi.

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    2. Se proprio vogliamo discutere di ponti e gallerie che crollano si potrebbe allora parlare anche dei grandi capolavori tedeschi: mentre cercavano di scavare un bella galleria nei pressi di Rastatt hanno fatto sprofondare diverse decine di metri di ferrovia tenendo bloccato il traffico ferroviario per quasi 2 mesi su una delle tratte ferroviarie piu' importanti d'Europa, con danni non trascurabili per italiani e svizzeri, ne vogliamo parlare?

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    3. Le cause? Io mi riferisco a quelle. Io mi riferisco alle autostrade e linee ferroviarie che da noi arrivano a costare nel costruirle anche tre volte rispetto ad altri Paesi come Francia e Spagna (non solo Germania) per ragioni che spesso hanno a che vedere con la corruzione e questo lo dice la Corte dei Conti basandosi su fatti, processi, sentenze, non sul sentiment dell'opinione pubblica. Io mi riferisco ad una Italia divisa in due, dove per andare da Napoli in giù ci si mette il doppio rispetto alla direzione inversa. In Germania i controlli li fanno ed è proprio per quello che diversi ponti e viadotti sono stati chiusi prima che crollassero. Guarda che nessuno nega i difetti che avvengono là, a cominciare dall'immmenso errore di progettazione dell'aeroporto di Schönefeld o la controversa vicenda della stazione Stuttgart 21, ma che queste vicende che non ci riguardano, se non te che sei contribuente in Germania, possano giustificare la notevole quantità di cose che non vanno qui ce ne passa.
      Suggerisco di leggere ad esempio l'articolo di Sergio Rizzo "Sprechi e incuria, l'Italia che crolla" pubblicato sul Corriere della Sera il 10 marzo 2017. E questo lo volete imputare alle regole di bilancio europee? Dai, siamo seri.

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  3. quanto ai liberali, se l'elite vorrà, si piegheranno eccome.
    se chi comanda veramente dice una cosa...il politico si piega.
    se l'euro deve stare in piedi...FDP tradirà, come ha già fatto in passato, le promesse elettorali.

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  4. Pertanto l'Italia che è un unione di trasferimento non funziona, e può anche essere, ma l'Italia è anche e soprattutto un' unione monetaria; quella ha funzionato?

    Meglio i falchi comunque, così viene giù tutto prima.
    Leggetevi l'intervista a Schauble sul FT, uno psicopatico; ma l'unico (falco) che aveva indicato a quel subumano di Tsipras la strada per risollevare il suo paese. Uscire dall'euro.

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