Alice Weidel, leader di AfD, cerca di raccogliere consenso elettorale fra i piccoli risparmiatori frustrati per i tassi negativi. Dal profilo FB di Alice Weidel
Nell'ultima seduta della BCE sotto la presidenza Draghi, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di abbassare ulteriormente i tassi sui depositi bancari presso la banca centrale e di riprendere l'acquisto di obbligazioni.
Draghi, a pochi giorni dalla sua uscita di scena, piazza un'altra carica esplosiva sotto il castello di carte dell'euro. Con queste misure viene ulteriormente esacerbata la ridistribuzione dal basso verso l'alto e dai cittadini verso lo stato. Gli acquisti di obbligazioni di fatto equivalgono ad una ripresa del finanziamento monetario agli stati da parte della banca centrale, proibito dai trattati. E il continuo taglio dei tassi, ormai ampiamente in terreno negativo, funziona come un'imposta aggiuntiva finalizzata all'espropriazione dei cittadini.
Per continuare a dare una mano ai paesi super-indebitati dell'Europa meridionale e alle loro banche zombie, che sui bilanci si ritrovano centinaia di miliardi di crediti in sofferenza, la BCE è disposta a distruggere anche il modello di business delle banche sane. Questa è la strada che ci porterà direttamente al prossimo crash bancario e alla prossima mega-crisi finanziaria.
Le perdite in termini di ricchezza e di benessere con cui i risparmiatori tedeschi e i piccoli investitori, a causa di questa politica, dovranno fare i conti, già ora possono essere stimate in una somma miliardaria a tre cifre. Se dovesse scoppiare la bolla di Draghi, gran parte della classe media sarebbe minacciata dalla povertà. Il socialismo monetario della BCE nel suo corso evidentemente non può essere fermato (ironico).
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