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lunedì 11 settembre 2023

Sahra Wagenknecht pronta a fondare un nuovo partito!

 Se ne parla da mesi ma ora potrebbe essere arrivato il momento giusto per il nuovo partito guidato da Sahra Wagenknecht, ormai sempre piu' lontana dal corso politico della Linke. Del resto la grande impopolarità della Ampel sta alimentando la crescita di AfD che i sondaggi danno ampiamente sopra il 20% dei consensi. E per la nuova formazione guidata dalla Wagenknecht ci sarebbero quindi importanti spazi elettorali e politici per dare vita ad un progetto di sinistra capace di intercettare il voto di protesta che finora ha gonfiato AfD. Sahra Wagenknecht intervistata dalla Noz.de


Sahra Wagenknecht pronta a fondare un nuovo partito


Sempre più cittadini non si sentono rappresentati dai partiti del Bundestag, afferma Sahra Wagenknecht. La popolare deputata della Linke vuole cambiare le cose. Chiede un approccio diverso ad AfD e delle alternative, ad esempio attraverso un nuovo partito.

Sahra Wagenknecht non si sottrae allo scontro. La deputata del Bundestag viene considerata un fattore di disturbo nel suo partito, la Linke, perché mescola posizioni di sinistra con elementi conservatori. Al più tardi dal suo discorso critico sulle sanzioni alla Russia tenuto al Bundestag, di circa un anno fa, c'è stata una spaccatura all'interno del gruppo parlamentare.

Wagenknecht si sta allontanando dalla linea del partito anche su altre questioni, diventando così popolare ben oltre il nucleo dell'elettorato di sinistra. In un'intervista con la nostra redazione, si lamenta della cultura del dibattito in merito al tema della migrazione in questo Paese e dice: "Chiunque sollevi dei problemi è sospettato di essere vicino ad AfD e razzista". La leader della  Linke chiede una forte limitazione per l'immigrazione e mette in guardia dalla demonizzazione di AfD.

L'icona della sinistra tedesca è già stata invitata più volte da altri membri a lasciare il partito. La sua risposta è: la politica ha bisogno di un nuovo movimento per raggiungere gli insoddisfatti e i non votanti. Sarà lei a guidare questo nuovo partito? Wagenknecht lo rivela in un'intervista:



Signora Wagenknecht, l'economia sta entrando in recessione, le infrastrutture sono in difficoltà e le casse previdenziali sono vuote. Eppure la Ampel si sta dedicando a questioni come la legge sull'autodeterminazione o la liberalizzazione della cannabis. Il governo di Berlino ha perso il contatto con i cittadini?

Raramente c'è stato un governo federale così lontano dai problemi e dalle preoccupazioni dei cittadini comuni come quello della Ampelkoalition Questa settimana, nel suo discorso sul bilancio, il Cancelliere Scholz ha affermato che non c'è pericolo di una deindustrializzazione. È un'affermazione fuori dal mondo. C'è una grave crisi economica che incombe e non si risolve tagliando le pensioni, l'istruzione e la sanità. Servono grandi investimenti e una diversa politica energetica.

martedì 22 agosto 2023

Björn Höcke (AfD): "Tecnologia tedesca e materie prime russe. Insieme saremmo stati imbattibili"

Il leader di AfD nell'est, Björn Höcke, dall'alto del 20 % che i sondaggi continuano a dare al suo partito rilancia la richiesta di un riposizionamento geopolitico della Germania a fianco della Russia. Ne scrive Focus.de 

Björn Höcke leader AfD

In un'intervista, Björn Höcke commenta, tra le altre cose, la guerra in Ucraina. Il politico di AfD prende le difese della Russia e cita persino un discorso di Vladimir Putin che il presidente russo tenne al Bundestag tedesco nel 2001. Per la pace, dice, l'Europa deve staccarsi dagli Stati Uniti.

AfD continua a crescere di sondaggio in sondaggio. In Turingia, in particolare, il partito può vantare ottimi risultati. Di conseguenza, il leader del partito nel parlamento regionale Björn Höcke è soddisfatto. In un'intervista al quotidiano svizzero "Blick", il politico di AfD spiega quali sono, a suo avviso, i fattori decisivi per l'ascesa del suo partito.

Höcke vede la Germania "sulla buona strada per diventare uno Stato fallito".

Per Höcke, una delle ragioni principali è l'immigrazione, che sta mettendo a dura prova il sistema di sicurezza sociale della Repubblica federale. "La Germania in quanto Paese industrializzato è a rischio. Il tasso di inflazione è alto. La Germania sta per diventare uno Stato fallito", spiega il 51enne.


Sondaggi elettorali danno AfD intorno al 20%

Considerando i sondaggi del suo partito, Höcke non crede che la volontà degli altri partiti di non collaborare con AfD sia destinata a durare. "No, i muri di gomma non sono applicabili in modo permanente. Si stanno già sgretolando a livello comunale. Si può rovinare una democrazia anche non coinvolgendo gran parte della popolazione", ha detto il politico dell'AfD.

Il leader di AfD: la sorveglianza della difesa della Costituzione è uno "strumento di lotta della classe dirigente".

Il fatto che Höcke possa essere definito fascista a causa delle sue dichiarazioni e che il suo partito sia classificato dall'Ufficio per la protezione della Costituzione come "di matrice di estrema destra" viene accolto con una certa incomprensione dal 51enne.

"Non sono assolutamente un fascista. È un termine di lotta politica usato dall'establishment politico. Anche le autorità della DDR bollavano come "fascisti" i combattenti per la libertà della rivolta popolare del 17 giugno 1953. A questo proposito, ho una buona tradizione con i vecchi combattenti per la libertà e non mi sento attaccato", ha spiegato Höcke.

militanti  di AfD


Critica aspramente l'osservazione da parte dell'Ufficio per la protezione della Costituzione: "L'Ufficio per la protezione della Costituzione è diventato uno strumento di battaglia politica della classe dirigente. I suoi funzionari fanno quello che gli viene detto di fare dal Ministro degli Interni. L'opposizione democraticamente eletta in Germania è monitorata e minacciata dai servizi segreti nazionali. Questo non accade in nessun altro Paese del mondo che si definisce democratico".

Höcke ha anche respinto la questione della condotta di estrema destra di AfD: "Il fatto che ci vengano lanciati termini del genere la dice lunga sul cattivo stato della libertà di opinione in Germania più che sulla natura del nostro partito. AfD è un partito fondamentalmente moderato e borghese".

Höcke: I media occidentali vogliono fare di Putin il nuovo Hitler

Höcke vorrebbe fermare la fornitura di armi all'Ucraina il prima possibile. "Questa guerra deve finire il prima possibile". Il politico di AfD non ritiene che la Russia sia l'unica responsabile della guerra: "Questa guerra ha avuto un lungo percorso. Sarà compito degli storici rispondere alla domanda sulle colpe".

All'affermazione secondo la quale la guerra potrebbe essere conclusa in qualsiasi momento da Putin, Hoecke risponde con un'accusa precisa: "So che i media occidentali vogliono fare di Putin il nuovo Hitler. Ma bisogna riconoscere che c'è stato uno sviluppo sbagliato per decenni che ha contribuito alla preparazione della guerra", afferma il 51enne.

Inoltre, sottolinea che la cooperazione con la Russia presenta grandi vantaggi. "Durante il suo discorso al Bundestag tedesco nel 2001, ad esempio, Putin ha sottolineato che la Germania e la Russia sono partner naturali in Europa: Tecnologia tedesca e materie prime russe. Insieme saremmo stati imbattibili".

Nel discorso, Putin aveva sottolineato la cooperazione tra Europa e Russia e aveva prospettato la prospettiva dell'integrazione della Russia in un'Europa libera. Il presidente russo nel suo discorso aveva sottolineato in particolare le relazioni russo-tedesche dichiarando che Germania e Russia dovrebbero dare un "contributo comune alla costruzione della casa europea".

Oltre a una maggiore cooperazione con la Russia, Höcke chiede alla Germania di staccarsi dagli Stati Uniti. "Se l'Europa vuole la pace, dobbiamo staccarci dagli americani. Gli interessi dell'America non sono gli interessi dell'Europa".


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sabato 12 agosto 2023

Perché AfD nella Germania dell'est è cosi' forte?

Gli ultimi sondaggi danno AfD in forte ascesa, intorno al 20% dei consensi e anche oltre, ma perché AfD è cosi' forte nell'est del paese? Ce lo spiega un articolo molto interessante di Gerd Grozinger, professore di economia all'università di Flensburg. Da Makroskop.eu

Le 'aree abbandonate' rivestono un ruolo di grande importanza nell'ascesa dei partiti di destra o populisti. Dove il prodotto interno lordo stenta a crescere o diminuisce, è facile che emergano sentimenti di rancore a livello regionale.

La Germania è scossa dall'attuale ascesa di AfD. Secondo i sondaggi, ha raggiunto il 20% e sarebbe quindi il secondo partito più forte dopo la CDU/CSU. Resta valida la regola generale secondo la quale nell'Est prende circa il doppio dei voti che nell'Ovest. Nel frattempo, nel distretto di Sonneberg in Turingia, un candidato di AfD ha vinto per la prima volta in Germania il ballottaggio per la carica di presidente di distretto. E nella città di Raguhn-Jeßnitz in Sassonia-Anhalt, un membro di AfD è stato eletto al ballottaggio primo sindaco per questa partito. Bodo Ramelow, il primo ministro (ancora in carica) della Turingia per la Linke, ha commentato così: "Non ogni elettore di AfD è un nazista". Anzi, il partito è molto abile: "AfD aggrega paure, pregiudizi e aggressioni, il che funziona soprattutto nella Germania dell'Est".

Ma nell'Est tedesco qual è il terreno fertile per queste 'paure, pregiudizi e aggressioni'? In generale, il successo dei partiti di destra è spiegato con due paradigmi diversi (spesso anche combinati): spiegazioni culturali Vs spiegazioni economiche. O, per semplificare, una forma di esclusione motivata dal razzismo Vs la deprivazione sociale. Tuttavia, entrambi spesso condividono un metodo: cercano di trovare spiegazioni a livello individuale e si basano su sondaggi o risultati elettorali corrispondenti.

E qui sembra che l'approccio economico spesso abbia scarso successo. Perché l'elettore medio di AfD nelle regioni particolarmente vulnerabili dei nuovi Länder molto spesso non è piu' quello particolarmente svantaggiato. Sono piuttosto i gruppi medi, con una posizione lavorativa di relativo successo, di età media, che preferiscono votare per questo partito, non quelli minacciati dalla disoccupazione giovanile o dalla povertà in età avanzata. E sono anche quelli con un diploma di scuola media superiore, che non hanno abbandonato la scuola precocemente. E in media, non guadagnano meno, almeno rispetto all'ambiente in cui vivono.

Quindi, quale potrebbe essere la spiegazione se non si vuole attribuire tutto prematuramente a una ragione culturale? Un approccio fruttuoso potrebbe essere quello di esaminare più attentamente le strutture regionali. Perché non è così raro che la propria situazione personale venga vista in maniera diversa rispetto alla valutazione della situazione complessiva. Di recente, una notizia dall'Austria riportava: "Le persone sono soddisfatte di sé stesse, ma non della politica". E negli Stati Uniti, addirittura ci sono quattro volte più intervistati che ritengono la loro situazione piuttosto buona, ma non quella del paese nel suo complesso. Una discrepanza del genere può applicarsi non solo allo Stato nel suo insieme, ma anche a singole aree.

Un'analisi economica orientata regionalmente cerca quindi di individuare quali ragioni strutturali possano essere responsabili di queste insoddisfazioni regionali, invece di basare la spiegazione del successo elettorale dei populisti di destra su aspetti psicologici.

Nel 2017, ho esaminato le elezioni del Bundestag di allora con un modello statistico regionale per vedere se i risultati sorprendentemente alti dei voti di secondo grado di AfD in 299 collegi elettorali potessero essere spiegati in questo modo. Era una sfida metodologica, poiché est e ovest mostravano sia somiglianze che differenze. Ad esempio, un maggiore numero di stranieri nel collegio elettorale aumentava il sostegno ad AfD nell'ovest, ma lo riduceva nell'est. Il risultato dell'approccio è stato molto soddisfacente, poiché gran parte delle differenze regionali nei voti ad AfD poteva essere spiegata in questo modo. Un aggiornamento appena completato (non ancora pubblicato) sulle elezioni del Bundestag del 2021 conferma sostanzialmente i risultati di allora.

Sondaggi elettorali agosto 2023
Ultimi sondaggi elettorali danno AfD sopra il 20%

Nel frattempo, sono stati pubblicati una serie di studi statistici simili sulle elezioni per il Bundestag del 2017. Nel complesso, sostengono in gran parte quanto scoperto in precedenza: le regioni 'abbandonate', soprattutto nei nuovi Länder, restano la principale ragione del successo di AfD nelle nuove regioni. Non si tratta quindi delle aree con un'alta disoccupazione o con molti beneficiari di SGBII, ma regioni con residenti che hanno un reddito familiare relativamente accettabile e che percepiscono le condizioni generali del loro ambiente come relativamente peggiorate e soprattutto vedono che non c'è nessun miglioramento in vista.

Come prova aneddotica di ciò, si può prendere in considerazione la discussione mediatica sulle elezioni del parlamento regionale a Sonneberg. Spesso si fa notare con stupore che il distretto ha una delle più basse percentuali di disoccupazione in Turingia, solo il 5,1%. Solo lentamente, e quasi solo nei media dell'est, emerge però un altro aspetto. Cioè che Sonneberg è effettivamente il campione nazionale su di un dato: il 44% dei dipendenti li' lavora per un salario minimo. In generale, sono circa il 16% nell'ovest e quasi il 30% nell'est. Questo quadra piuttosto bene con la distribuzione dei voti di preferenza ad AfD alle ultime elezioni del Bundestag: nell'est, il doppio rispetto all'ovest.

Vittoria di AfD nel distretto di Sonneberg


Geografia politico-economica

Cercheremo di rappresentare sistematicamente la relazione con pochi esempi cartografici. Iniziamo con la rappresentazione della quota di voti di preferenza di AfD alle ultime elezioni del Bundestag nel 2021, la cui rappresentazione cartografica è dovuta a uno dei primi studi sistematici su questo nuovo evento. Si possono chiaramente riconoscere le concentrazioni dei voti dati ad AfD nei nuovi Länder.

preferenze per AfD elezioni federali 2021
Preferenze per AfD, elezioni federali 2021


Successivamente, diamo uno sguardo alla situazione economica. Nel 2022, l'Ufficio federale di statistica ha calcolato che nel settore manifatturiero e nei servizi (il servizio pubblico ha condizioni diverse) nell'est, il divario salariale annuo tra est e ovest ammonta a oltre 12.000 euro. E questo divario non è in diminuzione, ma in aumento. Questi dati non sono facilmente reperibili nelle pagine piuttosto vaste di Destatis; provengono da una risposta a una piccola interrogazione parlamentare da parte della frazione Die Linke al governo federale. Forse molte persone fanno i pendolari con le zone occidentali, dove vengono pagati salari più elevati? No, perché il reddito mediano (2019) nell'est è riconoscibilmente inferiore rispetto all'ovest, ad eccezione di poche grandi città.

reddito mediano in Germania 2022
Reddito mediano in Germania 2022


Questo non significa che le condizioni di reddito relativamente basse portino sempre al successo dei partiti di destra. Lo faranno con alta probabilità solo se si aggiunge la prospettiva di un declino. Nell'equazione di regressione menzionata sopra, la quota di persone di 60 anni o più ha aumentato notevolmente la percentuale di voto per AfD sia nell'ovest che nell'est. E per ricordare: le persone più anziane votano meno spesso per AfD. La variabile è quindi solo un indicatore, e cioè che la regione ha un problema strutturale legato alla demografia, associato a prospettive economiche cupe.

Ecco perché, come terza e ultima immagine è opportuno mostrare la previsione demografica attuale del BBSR. Ad eccezione dell'area metropolitana di Berlino e di poche singole città come Lipsia o Dresda, i nuovi Länder stanno vivendo un declino demografico, spesso persino fino alla perdita potenziale di un quinto della popolazione. E questa è addirittura una rappresentazione ottimistica, come si può vedere confrontando le previsioni leggermente più vecchie. Infatti, l'attuale base di riferimento del 2017 nasconde il fatto che si è già verificata una notevole diminuzione nei decenni precedenti.

Previsioni demografia Germania
Previsioni demografia Germania


Non è solo un fenomeno di 'riunificazione' tedesca

L'importanza delle 'aree abbandonate' per l'ascesa dei partiti di destra o populisti sta diventando sempre più discussa, almeno a livello scientifico. Il principale rappresentante in Europa è Andrés Rodríguez-Pose. In un articolo dal titolo suggestivo "L'ascesa del populismo e la vendetta delle regioni secondarie", ha riassunto la discussione e dimostrato che questo non è solo un problema tedesco di 'riunificazione'. Si tratta invece di un fenomeno osservabile in tutto il mondo occidentale, da Brexit a Trump, passando per l'Italia e così via. In un'intervista recente, ha spiegato ulteriormente come si sviluppano i risentimenti regionali:

"Supponiamo che tu viva in una regione intrappolata in un circolo vizioso, con produttività e PIL in calo rispetto ad altre aree. Il primo anno pensi: bene, l'anno prossimo andrà meglio. Dopo cinque anni pensi che la politica dovrebbe trovare una soluzione. Dopo dieci anni, inizi ad arrabbiarti. Dopo vent'anni, ne hai abbastanza.

Ciò di cui hai bisogno in aggiunta è un evento scatenante. In Europa, è stata la crisi finanziaria del 2008. Solo pochi anni dopo, i partiti euroscettici hanno iniziato a ottenere grandi successi. Io e il mio team abbiamo analizzato le elezioni nazionali in tutta Europa. Prima della crisi, questi partiti avevano una media di circa il 5%, dopo la crisi erano al 15%".

La sua proposta pratica è quindi di non puntare più su "investimenti luccicanti", che spesso alla fine non si rivelano redditizi. Bisogna invece allargare l'orizzonte e rafforzare il potenziale di sviluppo locale.

Tuttavia, al momento, la politica sembra ancora voller favorire l'aspetto appariscente e sta sovvenzionando l'impianto di produzione di Intel a Magdeburgo, la cui produzione di chip è prevista trasferirsi interamente in Asia, con 9,9 miliardi di euro. E, in modo ironico, proprio un giorno dopo l'elezione del primo presidente di circoscrizione di AfD eletto in un distretto con il 44% dei lavoratori dipendenti che lavora per il salario minimo, la commissione per il salario minimo annuncia la sua decisione di aumentarlo solo di pochi centesimi, nonostante l'alta inflazione.

Ma cosa dicono i due partiti di governo, che si impegnano, almeno ufficialmente, per una politica sociale più forte? Promettono miglioramenti? Non proprio. Il gruppo parlamentare dei Verdi al Bundestag afferma tiepidamente che in futuro "i criteri per l'adattamento dovranno essere affinati". E il gruppo parlamentare della SPD va oltre: "Il salario minimo è un progetto di successo. L'aumento proposto rappresenta un ulteriore aumento del salario per milioni di lavoratori".

Cosa si può fare a livello di politica regionale, oltre a una diversa politica sociale che sosterrebbe anche la domanda locale, invece di puntare su pochi investimenti "luccicanti"?

Una soluzione ragionevole sarebbe finanziare le università e la creazione di università in aree in declino nei nuovi Länder con finanziamenti sostanziali da parte del governo federale, che in realtà non è responsabile per questo settore. Infatti, l'est rispetto all'ovest ha meno studenti in proporzione alla popolazione. Questo porterà a future carenze in un mercato del lavoro sempre più influenzato dall'istruzione superiore. Le università spesso portano anche a spin-off e in generale molti dopo la laurea decidono di rimanere nella regione per motivi personali.

La correlazione regionale tra la quota di studenti e lo sviluppo demografico nei nuovi Länder è positiva. E molti studenti provenienti dall'ovest sarebbero probabilmente disposti a trasferirsi lì, anche solo per le condizioni abitative molto migliori. E se questo non basta, perché non pensare a un "bonus di benvenuto"?

Naturalmente, si può anche optare per una politica dell'inerzia e lamentarsi di fronte a ogni nuovo successo di AfD nell'est, chiedendosi perché queste persone dell'est continuino ad essere così testarde."


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mercoledì 12 luglio 2023

Oskar Lafontaine - Cosa dovrebbe fare la Ampelkoalition per fermare l'avanzata di AfD

"Per fermare l'impennata di AfD nei sondaggi, i partiti della Ampelkoalition dovrebbero tornare a fare una politica per la maggioranza mentre quello che resta della Linke, che vorrebbe diventare più verde dei Verdi, dovrebbe invece prendere atto della scoperta dello scienziato sociale Klaus Dörre, e cioè: i Verdi sono decisamente odiati dai lavoratori." Oskar Lafontaine, il leader storico della sinistra tedesca, ci spiega cosa dovrebbe fare il governo di Berlino per fermare l'avanzata di AfD. Dalle Nachdenkseiten.de




AfD sta diventando sempre più forte perché i suoi avversari si sono spostati nel campo della destra. I partiti e i media consolidati sono in difficoltà. Pur combattendo con le unghie e con i denti, AfD sta diventando sempre più forte. A Sonneberg, nel sud della Turingia, l'avvocato e politico di AfD Robert Sesselmann è stato eletto amministratore distrettuale. "Benzina piu' cara, elettricità più cara, gas più caro, cibo più caro - solo le scuse diventano sempre più economiche", ha scandito AfD, chiedendo "diplomazia invece di armi". In passato, la SPD, i Verdi o la Linke avrebbero usato manifesti o slogan di questo tipo in campagna elettorale. E invece dimostrano in maniera molto chiara perché questi partiti stanno perdendo sempre più elettori. Hanno perso di vista gli interessi di ampie fasce della popolazione. 

Per fermare l'impennata di AfD, i partiti della Ampelkoalition dovrebbero tornare a fare una politica per la maggioranza mentre quello che resta della Linke, che vorrebbe diventare più verde dei Verdi, dovrebbe invece prendere atto della scoperta dello scienziato sociale Klaus Dörre, e cioè: i Verdi sono decisamente odiati dai lavoratori. In nessuna parte della Germania c'è una percentuale piu' alta di lavoratori che lavora per il minimo salariale come a Sonneberg, e un salario minimo basso significa sempre meno pensione e meno sicurezza.



"Rispetto per voi"

Il giorno dopo l'elezione del politico di AfD ad amministratore distrettuale, la commissione per il salario minimo ha annunciato che il minimo salariale passerà da 12 euro a 12,41 euro l'anno prossimo e a 12,82 euro nel 2025. La direttiva UE per un salario minimo adeguato raccomanda un livello pari al 60% del reddito mediano. Per la Germania, questo sarebbe di 13,50 euro.

In occasione delle elezioni federali del 2021, la SPD aveva affisso dei manifesti che pubblicizzavano il futuro cancelliere Olaf Scholz con la promessa "Rispetto per voi". Si può immaginare cosa abbiano pensato i lavoratori con salario minimo del distretto di Sonneberg quando hanno saputo che i loro salari sarebbero aumentati del 3,4% l'anno prossimo e del 3,3% il 25 gennaio, dopo che i prezzi dei generi alimentari erano aumentati del 20% e i prezzi dell'energia erano appena esplosi.


Ultimi sondaggi elettorali con AfD seconda forza politica davanti alla SPD



Non si sono certo sentiti rispettati, ma umiliati e disprezzati. Se la commissione avesse pubblicato la sua proposta prima delle elezioni del consiglio distrettuale, l'uomo di AfD avrebbe fatto ancora meglio.

Ora l'amministrazione statale della Turingia sta esaminando se Sesselmann sia adatto a diventare amministratore distrettuale, anche perché AfD in Turingia viene classificato dal Verfassungsschutz come un movimento di estrema destra. Questo approccio non fa che favorire AfD. Più questo partito viene trattato ingiustamente, più sarà probabile che le persone che hanno un senso di equità e giustizia siano disposte a votarlo, nonostante le riserve sul suo contenuto. È inoltre politicamente alquanto stupido che il Bundestag tedesco abbia bocciato fino ad ora ogni candidato di AfD per la carica di vicepresidente del Bundestag.

E poiché l'emittenza pubblica, dominata dai partiti consolidati, discrimina in modo sproporzionato AfD, anch'essa di fatto sta contribuendo al suo rafforzamento. Tutti contro uno, ma non è questo quello che la gente vuole.



Combattere la destra di AfD, tuttavia, sta diventando sempre più difficile soprattutto perché i suoi avversari da tempo sono passati  al campo della destra. Non solo per l'ideologia economica neoliberista che plasma la politica economica e sociale di AfD, tanto quanto quella dei partiti della Ampelkoalition e della CDU. Basti pensare ai tagli sociali a Berlino-Neukölln con la riduzione degli aiuti ai senzatetto, la limitazione della pulizia nelle scuole e la chiusura delle strutture ricreative per i giovani.

Tipicamente di destra sono anche il crescente entusiasmo per la guerra, la richiesta di uno Stato autoritario e la cultura del divieto - sia che si tratti del gas per il riscaldamento, del motori a combustione o della libera espressione di opinioni non in linea con il governo. Il divieto di trasmettere RT Deutsch, poi, non è certo un'espressione di sovranità democratica.

Al più tardi dopo l'introduzione della cancel culture, della messa al bando degli eventi e l'incitamento dell'odio verso i dissidenti, non si può più trascurare il parallelo con gli Stati autoritari. Anche se i libri non vengono bruciati e a coloro che si oppongono al mainstream lo Stato non vieta di pubblicare, essi vengono tuttavia messi ai margini dai principali media e, nel migliore dei casi, avranno al massimo la possibilità di parlare nei talk show quando la loro opinione sbagliata dovrà essere criticata da tre o quattro persone che la pensano allo stesso modo.


Il militarismo e la creazione di un'immagine del nemico

Se non fosse per i social media, ostracizzati dai media tradizionali per la diffusione di disinformazione e di teorie complottiste, i like-minded resterebbero tra di loro. Durante la pandemia, tuttavia, abbiamo visto quanto questo possa essere devastante e minaccioso per la democrazia. Sebbene dopo pochi mesi fosse chiaro che quasi tutte le affermazioni sull'effetto dei nuovi vaccini erano false, ci sono voluti due anni perché l'edificio di menzogne crollasse. A volte gli animi erano così accesi da far temere che il Bundestag tedesco decidesse di rinchiudere tutti i non vaccinati nei campi o di espellerli.

Dopo la guerra in Ucraina, il militarismo e la creazione dell'immagine del nemico hanno trionfato. Nessuno dei partiti del Bundestag favorevoli alla guerra potrebbe, come AfD, sbandierare: "Diplomazia invece di armi", nemmeno la Linke, perché i suoi politici di spicco a Berlino, in Turingia e a Brema sono stati educati a giurare fedeltà alla Nato grazie alla loro partecipazione ai rispettivi governi regionali.

E chi del resto collabora con estrema facilità con gli ammiratori del collaborazionista nazista e pluriomicida di ebrei Stepan Bandera e promette loro un sostegno incondizionato, probabilmente avrà problemi di credibilità quando vuole combattere i "fascisti" come Björn Höcke.


martedì 20 giugno 2023

Perché AfD sta volando nei sondaggi elettorali

Gli ultimi sondaggi elettorali danno Alternative fuer Deutschland ormai vicina al 20%, un dato incredibile alimentato soprattutto dall'arroganza dei partiti di governo che su temi come l'immigrazione, il clima e la guerra in Ucraina sono molto distanti dal sentire dell'uomo comune. L'ottimo Malte Heidorn su Cicero.de ci spiega perchè i veri artefici dell'ascesa elettorale di AfD devono essere cercati nelle file della maggioranza di governo, da Cicero.de

Sostenitori di Alternative fuer Deutschland

AfD sta vivendo una fase di grande popolarità. Friedrich Merz aveva promesso che l'avrebbe "dimezzataa", sembra invece che il cancelliere la consideri un "partito del malumore". La reazione del governo federale, che da tempo ha perso il sostegno della maggioranza dei cittadini, sembra essere di natura più moralista. I risultati dei sondaggi, che indicano un 19% di consenso elettorale per AfD, dovrebbero essere un segnale d'allarme per tutti i partiti rappresentati al Bundestag. Quanto dovrà rafforzarsi AfD prima che i politici si rendano conto della situazione?

Sulle questioni politiche fondamentali come il clima, la guerra e la migrazione, le posizioni della maggioranza della popolazione vengono spesso ignorate o addirittura discreditate. E questa è una spinta per AfD, che a quanto pare al momento non deve fare cosi' tanto per raccogliere consensi. Immaginate se avesse dei leader di partito carismatici e simpatici. Fortunatamente questa carenza di personalità la condivide con gli altri partiti.

Al momento però gli basta che nel Paese ci siano una serie di dibattiti che hanno poco a che fare con i reali problemi della gente comune. I cittadini sono lasciati soli e abbandonati dall'intero spettro politico dei partiti. La tendenza a votare per AfD spesso sembra un atto di autodifesa e allo stesso tempo una richiesta disperata di attenzione. Anche i media svolgono un ruolo importante in tutto ciò. Lo spettro delle opinioni in Germania sembra restringersi di crisi in crisi: rifugiati, Covid-19, Ucraina.

Diversi sondaggi danno AfD ormai vicina al 20% a livello federale


Il dibattito in merito al decreto sul riscaldamento varato da Habeck si è rivelato un regalo di primavera per AfD. Raramente le politiche governative hanno suscitato cosi' tanta paura e rifiuto in tutto il Paese. Attualmente, nessuno sa quali saranno le regole sul riscaldamento che entreranno in vigore nel 2024. Si tratta di un fallimento totale del governo, nel quale solo la FDP fino ad ora ha evitato il peggio. La svolta del governo sulla questione del riscaldamento è solo la punta dell'iceberg di una politica climatica che ha commesso numerosi errori nel corso degli anni, facendo lievitare i prezzi al massimo e che ha fatto il minimo per proteggere l'ambiente.

L'introduzione della tassa sulla CO2 nel 2021 ha già dimostrato ai cittadini quanto la protezione del clima possa essere costosa e inefficace. Questo approccio ecologista, che sembra rivolgersi esclusivamente al cittadino comune, alimenta il flusso di voti verso AfD. I cittadini desiderano proteggere la natura e l'ambiente, e la maggior parte di loro è a favore di politiche climatiche ragionevoli. Reagiscono tuttavia in modo negativo all'arroganza di coloro che vorrebbero affrontare la crisi climatica globale con l'uso delle pompe di calore, ma non riescono nemmeno a proteggere i pesci dell'Oder.

La guerra russa contro l'Ucraina si protrae da 16 mesi senza che se ne possa intravedere la fine. La Germania ha abbandonato la sua posizione inizialmente cauta e sta fornendo sempre più armi all'Ucraina. Circa la metà della popolazione tedesca, tuttavia, si oppone a questa decisione e non crede che l'invio di armi possa porre fine alla guerra. Milioni di persone temono un'ulteriore escalation e addirittura una terza guerra mondiale. Esiste una grande discrepanza tra le celebrazioni di Selenskyi nella politica e nei media, da un lato, e dall'altro il sentimento contrario alla guerra presente nella popolazione.

L'emittenza pubblica divide il Paese

Anche il presunto quarto potere dello Stato dovrebbe chiedersi quale responsabilità abbia avuto nell'ascesa di AfD. Recentemente ha colpito in modo particolare la diffamazione mediatica nei confronti di semplici cittadini scesi in piazza per la pace, la diplomazia e i negoziati, nonché il corteggiamento mediatico verso una setta climatica che disprezza i cittadini comuni e ora, dopo quasi un anno di coercizione, si lamenta quando lo Stato di diritto pone finalmente dei limiti.

Nell'attuale configurazione, l'emittenza pubblica non rappresenta una difesa contro l'estrema destra e non è un pilastro della democrazia, ma al contrario contribuisce a dividere il Paese. Il canone radiotelevisivo è eccessivamente oneroso per le persone a basso e medio reddito. La coercizione non ne aumenta certo l'accettazione. Il canone radiotelevisivo è socialmente ingiusto, in quanto tutti pagano la stessa cifra, sia che si tratti di un milionario che di un netturbino. Inoltre, gli stipendi e le pensioni dei dirigenti delle emittenti pubbliche sono scandalosamente elevati. Non è chiaro perché Tom Buhrow guadagni molto di più di Olaf Scholz. La gestione responsabile delle risorse dei contribuenti viene messa in discussione più che mai, come dimostra il caso RBB e altri casi simili.


Il programma e la missione delle emittenti pubbliche sono spesso in conflitto. Un numero crescente di cittadini nutre giustamente dubbi sull'equilibrio del giornalismo. Le posizioni da direttore non dovrebbero essere assegnate agli ex portavoce del governo. Le emittenti pubbliche stanno fallendo nel gestire le crisi del nostro tempo e di fatto stanno fornendo più argomenti contro se stesse che contro AfD. È necessaria una riforma radicale dell'emittenza pubblica, e nessun soldo in piu'! La mentalità della "protezione totale", che sembra essere un pozzo senza fondo, deve essere abbandonata.

Un altro tema che alimenta il boom di AfD è l'immigrazione. I cittadini si trovano in una situazione sostanzialmente simile a quella del 2015. Non c'è un dibattito razionale sul numero di rifugiati che il Paese può accogliere e sulla quantità di immigrazione che i cittadini sono disposti ad accettare. Nel 2022, in Germania sono arrivati circa 1,3 milioni di rifugiati, principalmente dall'Ucraina. Il Paese è sovraccarico. La disponibilità di alloggi, scuole e asili nido è insufficiente. Le strutture sul territorio sono al limite, se non addirittura oltre il limite. Il governo federale non presta attenzione al problema e i comuni devono lottare per ottenere ogni singolo euro in piu'. Un dibattito onesto dovrebbe affrontare le seguenti questioni: limitazioni e controlli sono requisiti fondamentali per garantire le condizioni inderogabili per l'umanità, rotte di transito sicure e libertà di movimento all'interno dell'UE.

I cittadini comuni devono tornare al centro dell'azione politica

È importante evitare che si ripetano gli errori del passato, come quelli di Weimar nel 1933. Coloro che difendono la democrazia e la libertà devono agire con fermezza e non restare in silenzio. Attualmente, due terzi degli elettori votano per AfD in quanto delusi dagli altri partiti, non per convinzione. Questo rapporto minaccia di invertirsi sempre più e la tendenza verso la destra è pericolosa. Il fatto che AfD attualmente raggiunge il 19% non è un segnale d'allarme isolato. In Brandeburgo, Sassonia e Turingia, AfD potrebbe diventare il partito più forte l'anno prossimo. Cosa si dovrebbe fare in tal caso?

La politica e i media non devono allontanarsi ulteriormente dalla popolazione. È necessario che le decisioni prese al Bundestag e nelle redazioni della capitale siano strettamente connesse alla vita e alle esperienze dei cittadini di tutto il Paese. È indispensabile sviluppare una strategia per raggiungere gli elettori di AfD e cercare di riconquistare quella parte di elettorato. Ciò può essere realizzato mediante una politica equilibrata e ragionevole che ponga al centro del dibattito il cittadino comune, che rappresenta la maggioranza del Paese, e che non lasci più la verità solo nelle mani della destra.

venerdì 5 febbraio 2021

"In Italia non sanno nemmeno cosa fare con i nostri miliardi di euro!"

"Draghi, l'uomo che ci ha portato alla politica completamente errata della BCE, responsabile per l'eccesso di denaro incontrollato nell'Eurozona, dovrebbe essere proprio lui il grande salvatore dell'Italia? È uno scherzo, anche se molto brutto, del quale i tedeschi, che in misura considerevole saranno chiamati a pagare il conto, alla fine non potranno ridere". Jörg Hubert Meuthen di AfD commenta cosi' l'arrivo di Draghi alla presidenza del consiglio, da FB


(...) Il Ministro delle finanze tedesco nonché candidato alla Cancelleria della SPD, Olaf Scholz, vede la situazione in maniera molto diversa. All'inizio aveva lodato il piano di salvataggio anti-Corona come un "bazooka con molta forza" e ancora a gennaio sosteneva in tutta serietà: "La forte risposta fiscale, il bazooka, ha davvero funzionato".

Il bazooka, in effetti, caricato con i soldi dei contribuenti tedeschi ha mostrato tutto il suo effetto, ma non in Germania, bensì in Italia - il paese che trarrà il maggiore beneficio dai miliardi di aiuti dell'UE per il post-Corona.

Come promemoria, questi miliardi di aiuti anti-Corona dell'UE sono il risultato di un'idea di Merkel e di Macron per creare un "fondo per la ricostruzione" (la scelta delle parole è volutamente fuorviante, come a voler suggerire che mezza Europa giace a terra, distrutta dalla guerra!) per un importo di 500 miliardi di euro, a cui la signora Von der Leyen, con una certa presunzione, ha voluto aggiungere altri 250 miliardi - si badi bene, NON si tratta di denaro già disponibile, ma di denaro per la cui raccolta l'UE sta cominciando a indebitarsi in violazione dei trattati e per il quale alla fine a pagare saranno i nordeuropei. 

Nel complesso questo "favoloso" fondo porterà ad un trasferimento di ricchezza al di fuori dalla Germania per oltre 130 miliardi di euro - ne avevo parlato la scorsa estate.

Trasferimento di ricchezza fuori dalla Germania - verso l'Italia, ad esempio, dove è noto che i cittadini hanno una ricchezza mediana significativamente superiore rispetto a quella della Germania. 

Nel frattempo, ovviamente in Italia non sanno cosa fare con i miliardi e i miliardi di euro degli aiuti. Recentemente ho riportato l'assurdità secondo la quale i proprietari di casa in Italia stanno incassando un cosiddetto "super bonus" per installare un nuovo sistema di riscaldamento - un bonus che è effettivamente così super che uno non solo ottiene il sistema di riscaldamento COMPLETAMENTE pagato dallo stato italiano (cioè in ultima analisi in misura considerevole dal contribuente tedesco!), ma anche il 10% in più come REGALO. Che orgia insensata di spesa a scapito dei nordeuropei e soprattutto della Germania, ma è proprio così che va la "solidarietà europea" nel 16° anno di governo Merkel!

Ma poiché anche un tale regalo è ovviamente lontano dall'essere sufficiente per sperperare tutto il denaro (di cui gli imprenditori tedeschi avrebbero disperatamente bisogno), ora ci si affida (cioè dopo la caduta del governo italiano) al grande maestro dell'indebitamento, cioè all'ex capo della BCE Mario Draghi.

Dato che il governo precedente non è riuscito a mettersi d'accordo su come spendere tutti quei soldi europei, sarà proprio Draghi ora a formare un nuovo governo per poi far felici gli italiani con tutti quei miliardi.

Proprio l'uomo che ci ha portato alla politica completamente errata della BCE, responsabile per l'eccesso di denaro incontrollato nell'Eurozona, dovrebbe essere lui il grande salvatore dell'Italia?

È uno scherzo, anche se molto brutto, del quale i tedeschi, che in misura considerevole saranno chiamati a pagare il conto, all fine non potranno ridere. 

È ora di tornare a una politica finanziaria ed economica sana. È ora di smettere di sprecare i soldi dei contribuenti tedeschi in spese insensate in Europa. È il momento di AfD. 


mercoledì 6 gennaio 2021

Jörg Meuthen: "L'Italia sta regalando i soldi dei contribuenti tedeschi ai suoi cittadini"

Jörg Meuthen, leader di AfD al Parlamento Europeo, questa volta se la prende con il governo tedesco, e indirettamente anche con quello italiano, per la generosa politica dei bonus e degli incentivi, a suo dire finanziata con il denaro dei laboriosi contribuenti tedeschi. Ne scrive Jörg Meuthen su FB


Cari lettori, dovremmo essere tutti italiani in queste settimane e in questi mesi:

invece di essere costantemente vessati da nuove, stupide e costosissime normative da parte di Merkel & Co., ad esempio quella sull'obbligo di installare un nuovo impianto di riscaldamento, in Italia è possibile ottenere un nuovo impianto di riscaldamento in maniera gratuita - e affinché davvero TUTTI possano averlo, anche se il loro impianto di riscaldamento è ancora funzionante, c'è anche un bonus del 10%.

Non può essere? False notizie della malvagia AfD?

Non ci credo. Meglio se lo leggete con i vostri occhi in questo articolo (purtroppo dietro paywall) del giornalista di "Welt" Dirk Schümer dal titolo chiarificatore:



La Germania si trova nella nebbia delle tasse da pagare, l'Italia invece nella frenesia da spesa - e questa ormai è la realtà causata da un'orgia di spreco di denaro dei contribuenti tedeschi, denaro duramente guadagnato, che invece andrà a beneficio degli abitanti dell'Europa del sud, spreco di cui Merkel e Scholz sono i soli responsabili.

Questo è stato possibile solo perché chi ci governa ormai da troppo tempo, la CDU, la CSU e la SPD, con il pretesto del "pacchetto di aiuti post-Corona", la scorsa estate ha deciso di tirare fuori dalla Germania oltre 150 miliardi di euro netti di ricchezza donandola in particolar modo all'Italia; di questo ho riferito in dettaglio.



Evidentemente in Italia non sanno cosa fare con tutti questi bei soldi provenienti dalle tasse degli stati donatori. Per questo hanno deciso di offrire un bonus agli acquirenti di nuove auto, indipendentemente dal fatto che siano elettriche o diesel (tecnologia che il nostro governo sta attualmente rovinando e distruggendo) - per questo ora ci saranno tra i 2.000 e i 6.000 euro di incentivi pagati con il denaro dei contribuenti, e una parte considerevole di essi arriva dalla Germania.

C'è anche un bonus per i nuovi occhiali.

E per le nuove biciclette.

E come già scritto, anche per i nuovi sistemi di riscaldamento. Questo bonus si chiama "Superbonus" ed è davvero super - meno per noi tedeschi, che dobbiamo finanziarlo con il sudore della fronte, ma naturalmente lo è ancora di più per i beneficiari in Italia: oltre ai costi totali di acquisto di un nuovo sistema di riscaldamento, c'è un ulteriore 10% dell'importo della fattura in regalo, se ne parla ad esempio anche su questa pagina.

E' un'opportunità che capita "una volta sola nella vita", suggerisce l'ultimo articolo - se ci credi, sarai beato. Fintanto che il Merkelismo (indipendentemente dalla persona che gli dà il nome) governerà in Germania, continueranno ad esserci queste irresponsabili orge di spreco di denaro pubblico da parte del governo, che vanno contro gli interessi dei suoi stessi cittadini, indipendentemente da come si chiamerà la persona alla Cancelleria.

Poiché non ci si può aspettare che i media pubblici, fedeli al governo, rivelino improvvisamente ai loro telespettatori tutta la follia dell'Unione Europea, come sarebbe in realtà loro dovere, sta a voi, cari lettori, portare all'attenzione della cerchia dei vostri conoscenti questo scandaloso disprezzo per gli interessi del nostro Paese da parte del governo Merkel (perché è stato questo governo in primo luogo ad aver reso possibile questa spesa frenetica in Italia!)

In questa occasione non possiamo tacere anche il fatto che in altri Paesi ci si permette, ovviamente sovvenzionati in maniera generosa dai contribuenti tedeschi, un'offerta pensionistica decisamente lussuosa rispetto a quella del nostro Paese: in Italia, ad esempio, i pensionati ricevono quasi l'80% del loro ultimo reddito netto, mentre in Germania la cifra pagata è di appena il 50%.

Considerando il dato statistico recentemente reso noto da Eurostat, secondo il quale in Germania si deve lavorare sette anni di più che in Italia, ci dovrà essere consentita allora una domanda: come è possibile che delle pensioni decisamente più alte, dei periodi di percepimento delle stesse molto più lunghi e ora anche delle caldaie gratuite siano sostenibili in uno stato che si muove sull'orlo del fallimento e chiede ai tedeschi miliardi di euro per il proprio salvataggio?

La risposta è nota a chiunque abbia mai avuto a che fare con l'innominabile diplomazia tedesca del libretto degli assegni - la signora Merkel la chiama "solidarietà europea": vale a dire che può essere fatta solo con un grande trasferimento di ricchezza fuori dalla Germania.

Tutto questo però deve finire. In Germania c'è solo UN partito disposto a porre fine a questa situazione che grava sui propri cittadini, e questo è il nostro Partito dei cittadini.

È ora di fermare immediatamente i soldi tedeschi spesi per finanziare la frenesia di spesa degli altri paesi. E' tempo di rappresentare gli interessi dei propri cittadini, non quelli degli altri paesi. E' il momento di #AfD.

venerdì 24 luglio 2020

Il Recovery Fund secondo Jörg Meuthen

"Chi se ne frega dei trattati europei, se poi con l'amichevole supporto della Cancelliera, la Germania potrà essere munta ancora per generazioni" scrive Jörg Meuthen, leader di AfD, commentando l'accordo sul Recovery Fund, che evidentemente non deve essergli piaciuto piu' di tanto. Dal profilo FB di Jörg Meuthen


Cari lettori, dopo il disastro del vertice UE l'adulazione non conosce limiti: ovunque si parla solo di "vincitori".

Ma tutti sanno bene che quando si parla di soldi, non ci possono essere solo dei vincitori - nel gioco a somma zero del bilancio UE, ci devono essere inevitabilmente anche dei perdenti, cioè quegli stupidi che come delle laboriose e sottomesse api operaie, senza batter ciglio devono pagare per il comportamento degli altri paesi.

Quello che sta succedendo nell'UE semplicemente è folle: vengono calpestati i principi fondamentali del diritto e dell'economia al fine di introdurre una socializzazione del debito europeo che espropria i cittadini laboriosi e parsimoniosi per realizzare le fantasie di esproprio di alcuni ideologi pigri e ben pagati - e i loro fedeli paladini sui media celebrano la "Cancelliera senza fine" sulla strada che, lei spera, dovrebbe portarla direttamente nei libri di storia.

Celebrano Merkel, ad esempio, perché sarebbe riuscita a "tirar fuori" mezzo miliardo in più per lo sviluppo delle aree rurali.

Un successo davvero epocale per Merkel: in un budget europeo gigantesco pari a 1,074 trilioni di euro, nel quale la Germania è di gran lunga il maggiore contribuente (e dal 2021 ci saranno altri dieci miliardi all'anno in piu'!), agli agricoltori tedeschi spetterà solo un ridicolo 0,047 %. Definire questo come un grande successo significa solo voler ingannare deliberatamente la gente, che ovviamente continua ad essere presa in giro da questi media.

Non una parola invece sul fatto che una incredbile quantità di ricchezza pari a 133 miliardi di euro (oltre ai nostri normali pagamenti nel bilancio dell'UE!) sarà trasferita fuori dalla Germania (ne ho parlato ieri in questa sede).


E non una parola sull'evento "epocale" vero e proprio: cioè la rottura della diga che fermava la messa in comune del debito nell'UE.

D'ora in poi, quindi, cari lettori, tutti noi in Germania saremo responsabili per quell'orgia di denaro sprecato un po' ovunque in tutta l'UE. "Finalmente" avremo gli eurobond, anche se ora avranno solo un nome leggermente diverso.

Questo è il vero "evento epocale" di questo vertice, e per questa ragione Macron ha parlato di un "accordo di dimensioni storiche" e che "dall'introduzione dell'euro in Europa non c'erano stati altri progressi comparabili".


Ci si chiede se qualcuno nell'UE sia ancora interessato a ciò che è scritto nei trattati di questo mostro burocratico chiamato UE - permettetemi di ricordarvi i due più importanti in materia di debito:

Art. 311 del TFUE: Divieto di indebitamento dell'UE

Art. 125 TFUE: Divieto di assunzione dei debiti di altri paesi



Ma chi se ne frega dei trattati europei se poi con l'amichevole sostegno della Cancelliera, la Germania potrà essere munta per generazioni

La "solidarietà" ci è stata chiesta - si badi bene, da Paesi i cui cittadini sono mediamente più ricchi dei tedeschi. Se si vuole proprio scomodare il concetto di solidarietà, allora si sarebbe potuto suggerire a Italia, Spagna o Francia, ad esempio, di adeguare le loro pensioni, relativamente più generose, al livello notevolmente più basso di quelle tedesche.

Si sarebbe potuto discutere anche del tema della durata della vita lavorativa, perché in Francia, ad esempio, nessuno può immaginare di lavorare oltre il suo sessantesimo compleanno.

Ma cosi' questi paesi potranno continuare a fornire ai loro cittadini prestazioni sociali a debito, e noi tedeschi d'ora in poi saremo chiamati a risponderne. Che forma di perversione dell'ideale europeo!



E che forma di disprezzo per gli interessi dei propri cittadini, che però viene gentilmente nascosta da una parte non trascurabile dei media tedeschi - parti della verità potrebbero sconvolgere i cittadini.

Roland Tichy su questo evento inaccettabile e addirittura "epocale" ha pubblicato un articolo che merita di essere letto, ne citerò alcune frasi:

"Gli Stati dell'UE d'ora in poi saranno chiamati a garantire, soprattutto la Germania come partner più forte e paese con il rating creditizio piu' alto. È come in una fila di villette a schiera, dove il proprietario di una casa si indebita ma è il vicino a dover pagare. È un'ottimo affare per il debitore: si costruisce una casa piu' grande e piu' bella, con piastrelle di ottima qualità - tanto paga il vicino. Così la responsabilità nazionale viene eliminata e spostata a Bruxelles, e da li' poi viene rivendicata da Berlino. Lasciate che siano i tedeschi a risparmiare, sono ovviamente troppo stupidi per spendere soldi. […]

Perché risparmiare sulla propria popolazione, per essere poi generosi altrove? Facciamo come i greci, che offrono ai loro studenti la mensa gratuita; o come gli italiani, che evadono le tasse e con i soldi risparmiati investono nei loro immobili; facciamo come i francesi, che quando gli si parla di andare in pensione a 70 anni sono increduli. Nessuno lavora oltre i 60 anni in quel paese […]

Il prezzo che la Germania deve sostenere per essere l'àncora di stabilità dell'UE viene pagato dai contribuenti attraverso delle tasse molto elevate, dai risparmiatori attraverso i tassi di interesse a zero, dai beneficiari di prestazioni sociali e dai lavoratori a salario minimo con dei salari relativamente bassi rispetto al resto d'Europa. […]

Alla fine, valgono sempre le leggi dell'economia - una comunità di Stati che vive economicamente al di sopra dei propri mezzi e che è finanziata solo dalla macchina stampa-soldi, alla fine è inevitabilmente condannata a fallire.

Le torri sempre piu' alte del debito dell'UE a un certo punto crolleranno e seppelliranno sotto di sé la macchina per la redistribuzione di Bruxelles. Merkel e i suoi uomini probabilmente se ne sono resi conto in tempo. Dopo di me il diluvio, sembra essere il suo motto. Non si può impedire a questa generazione di politici europei, sia a Bruxelles che a Berlino, di distruggere l'UE. "L'irragionevolezza non conosce freni".


Questa irragionevolezza in effetti distruggerà le fondamenta dell'Unione europea, e lungo questo tragitto una parte considerevole della restante prosperità tedesca verrà spesa in altri paesi.

La responsabilità di questa insensata rinuncia alla nostra prosperità ha fondamentalmente due nomi : Angela Merkel e Ursula von der Leyen.

È giunto il momento di smetterla di regalare parte della nostra ricchezza. E' giunto il momento di porre fine della disastrosa amministrazione di Merkel e von der Leyen. E' il momento per #AfD.