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domenica 10 marzo 2013

Brüderle: è possibile che l'Italia esca dall'euro


Rainer Brüderle, candidato FDP alla Cancelleria, dopo aver votato a favore di tutti gli eurosalvataggi, torna a fare campagna elettorale a basso costo bulleggiando gli eurodeboli: è possibile che l'Italia esca dall'Euro. Da Reuters Deutschland


Dopo le elezioni in Italia il candidato FDP Rainer Brüderle ritiene possibile un'uscita dell'Italia dall'Eurozona.

E' possibile "che escano", ha detto Brüderle giovedì sera sulla ZDF. L'Italia deve decidere se intende adeguarsi alla moneta unica. "E se non intende farlo, devono trarre le necessarie conseguenze", ha aggiunto il capogruppo della FDP. La decisione resta esclusivamente nelle mani dell'Italia.

Restiamo fermamente convinti che l'euro sia un importante strumento di sviluppo europeo, ha detto Brüderle, aggiungendo tuttavia: "Non dovranno necessariamente restare tutti i membri che ci sono oggi". Le regole del gioco devono essere rispettate. L'alternativa ad un'uscita dall'Euro potrà esserci solo se l'Italia adotterà misure drastiche. I problemi principali del paese restano la mancanza di competitività, il lungo stallo delle riforme e una mancanza di capacità di agire del governo.

Cosi' in Italia la spesa pubblica non è stata ancora ridotta in termini nominali e il mercato del lavoro non è stato ancora reso piu' flessibile, ha criticato Brüderle. La Germania con le riforme Hartz IV ha sostenuto un percorso molto difficile. "Anche l'Italia dovrà farlo", ha continuato. "Non fare nulla e lamentarsi solamente per quello che non va, è troppo facile".

In generale Brüderle ha avvertito: "La crisi non è ancora superata". Il limite della resistenza tedesca è stato già toccato: non è possibile che i lavoratori tedeschi con le loro tasse possano pagare per gli errori commessi in tutti i paesi d'Europa. "Non possiamo farlo. Il bilancio pubblico tedesco non puo' diventare il self-service di tutta l'Europa", ha detto Brüderle.

Anche il ministro degli esteri lussemburghese Jean Asselborn, durante la trasmissione ZDF "Maybrit Illner", si è mostrato preoccupato per la situazione italiana: "se un paese come l'Italia diventasse ingovernabile, per l'Italia e l'Euro sarebbe una situazione molto difficile". Bisogna anche riflettere sui motivi del successo elettorale dei populisti. L'Europa non puo' essere associata solo con l'austerità.

lunedì 6 agosto 2012

La SPD apre timidamente agli Eurobond (e tutti la attaccano)


Sigmar Gabriel, membro della troika alla guida della SPD, dopo l'intervento di Habermas, Bofinger e Nida-Rümelin sulla FAZ, apre timidamente agli Eurobond. CDU e FDP non perdono l'occasione per attaccarlo. Da Berliner Zeitung.
Gli stati Euro dovrebbero garantire congiuntamente per i debiti, ha dichiarato Sigmar Gabriel. Secondo il leader SPD, per trasferire i poteri di bilancio del Bundestag alla UE, c'è bisogno di modifiche costituzionali e di un voto popolare. Unione e FDP rifiutano un tale dibattito costituzionale.

La coalizione di governo (Unione e FDP) e l'opposizione sono sempre  piu' distanti nella ricerca di una soluzione alla crisi Euro. Mentre i leader politici dell'Unione attaccano la BCE e la Grecia, e in Europa difendono il controverso corso seguito dal governo federale, la SPD si prepara ad un radicale cambio di strategia.

Sigmar Gabriel (SPD) condivide in pieno il contributo di Jürgen Habermas, Julian Nida-Rümelin e Peter Bofinger ed intende introdurre le loro idee nel dibattito sul programma elettorale della SPD. Nell'articolo dei 3 professori si propone una messa in comune dei debiti fra gli stati Euro, da associare ad uno stretto controllo sui bilanci nazionali dei singoli stati. Secondo i 3 autori questo passo è indispensabile per la soluzione della crisi. Manca tuttavia un progetto politico. Questo sarebbe tanto piu' necessario per bloccare attraverso misure politiche "i mali dell'inquietante universo parallelo" - vale a dire i cattivi mercati finanziari.

Voto popolare sull'Europa

SPD, Unione e Verdi sono stati invitati dai 3 autori ad iniziative comuni per lanciare una nuova convenzione costituzionale. Si dovranno quindi elaborare proposte per un cambiamento costituzionale finalizzato a trasferire alle istituzioni europee i poteri di bilancio nazionali. Il risultato dovrà essere approvato con un referendum popolare. In questo modo sarà possibile aprire la strada ad una unione politica dell'Europa composta da un nucleo di 17 paesi.

Senza un tale cambiamento di strategia l'unione monetaria nella sua  forma attuale non potrà sopravvivere a lungo, scrivono i filosofi Habermas e Nida-Rümelin insieme all'economista Bofinger, membro del gruppo dei 5 saggi economici. Gabriel ha dichiarato alla Berliner Zeitung che condivide questo punto di vista: "Introdurrò questo contributo nella nostra discussione sul programma di governo e farò campagna per queste proposte presso i leader dei partiti socialdemocratici europei". Il corso politico che la SPD fino ad ora ha appoggiato al Bundestag sembrerebbe chiuso.

FDP: "spettacolo di burattini"

La proposta di Gabriel ha innescato diverse risposte. Il capogruppo al Bundestag della FDP Brüderle, ha detto che la coalizione (FDP e CDU/CSU) è felice di "poter trasformare le elezioni federali in un referendum sul socialismo del debito proposto dal sig. Gabriel". Il segretario generale della FDP Patrick Doering ha accusato Gabriel di avere una politica vacillante e ha definito la proposta di Gabriel "uno spettacolo politico di burattini". E' arrivato il momento per "una parola del capo" da parte del segretario SPD Frank-Walter Steinmeier, "per ristabilire la serietà della politica socialdemocratica" ha detto Döring.

Al contrario fra gli economisti tedeschi l'approccio ha avuto un'accoglienza positiva. In questo modo "sarebbe finalmente possibile illustrare gli argomenti economici e politici pro e contro questo corso politico" ha dichiarato ad Handelsblatt l'economista Kai Carstensen, responsabile degli studi sulla congiuntura dell'Istituto Ifo di Monaco. Se i cittadini dovessero votare in maniera favorevole, i trasferimenti di poteri sarebbero legittimati democraticamente.

Anche il direttore dell' Instituts der deutschen Wirtschaft (IW), Michael Hüther, ha mostrato interesse per l'idea. "Gabriel ha ragione quando dice che una unione fiscale con regole molto rigide per il controllo dei bilanci non è possibile sulla base della costituzione vigente", ha detto Hueter. Tuttavia questa è un processo che richiede molto tempo, perciò " la proposta non sarebbe una soluzione per l'attuale crisi". 

mercoledì 1 agosto 2012

Brüderle studia da leghista


La FDP affonda nei sondaggi, la popolarità di Roesler e Westerwelle è ai minimi e per entrare al Bundestag i liberali dovranno spararle sempre piu' grosse. Tutto sulla pelle dell'Europa, a spese degli eurodeboli. Brüderle ci ricorda quei politici padani che a Pontida hanno parole affilate, ma poi a Roma votano di tutto in nome della realpolitik.  Un'intervista su Die Welt
Il leader della FDP al Bundestag Rainer Brüderle si oppone ad una licenza bancaria per l'ESM e avvisa Francia ed Italia: "I paesi donatori del nord non sono disponibili in maniera illimitata".

Welt: Herr Brüderle, in Europa ci sono voci che intendono dotare il futuro fondo di salvataggio ESM con mezzi illimitati attraverso una licenza bancaria. Che cosa ne pensa?

Brüderle: Una licenza bancaria per il fondo di salvataggio ESM è una macchina per l'inflazione e un'arma per la distruzione della ricchezza. Questo non è né nell'interesse tedesco, né nell'interesse europeo. Con l'ESM la Germania ha già raggiunto i limiti di ciò che è costituzionalmente possibile,  politicamente sostenibile ed economicamente ragionevole. I piani per una capacità illimitata di indebitamento dell'ESM devono immediatamente essere riposti in un cassetto.

Madrid, Roma e Parigi non devono esagerare. Con il ricorso alla stampa di denaro non si risolvono i problemi. La Germania ha già espresso molta solidarietà verso il sud Europa. I donatori del nord Europa non possono assumersi responsabilità illimitate, nel loro interesse ma anche nell'interesse dell'Europa non parteciperanno ad una politica inflazionistica suicida.

Welt: Lei è convinto che il ministro delle finanze Schäuble intenda evitare con tutte le sue forze la concessione di una licenza bancaria?

Brüderle: Il Ministero delle finanze si è espresso chiaramente. Per buone ragioni una licenza bancaria per l'ESM non è né prevista né necessaria. Non ci sono neanche trattative, piuttosto solo delle dichiarazioni pubbliche da parte degli interessati. Ma nessuno deve essere intimorito.

L'ESM non ha ancora iniziato il suo lavoro. Non è ragionevole, prima del suo inizio lanciare speculazioni su come dovrebbe essere cambiato. In questo modo si distrugge la fiducia in una politica di bilancio e finanziaria ordinata in Europa, che proprio ora stiamo cercando di costruire.

Welt: Una licenza bancaria per l'ESM, rappresenta per la FDP una linea rossa che non può essere superata - anche se la coalizione dovesse rischiare la rottura?

Brüderle: La coalizione è unita nel negare una licenza bancaria per l'ESM. Una messa in comune dei debiti fatta di nascosto - e una licenza bancaria non sarebbe niente di diverso - la rifiutiamo. Non importa, se sotto forma di licenza bancaria, Euro-bonds, o fondo per il rimborso del debito.

Siamo solidali e aiutiamo i nostri partner europei. Abbiamo messo in piedi il Fiskalpakt, l'ESM e l'EFSF. Ma per noi resta valido il principio "Nessun aiuto per nulla". Ci aspettiamo l'attuazione delle riforme concordate nei paesi che saranno sostenuti, ma non un dibattito sui nuovi strumenti.

Welt: Anche se l'ESM non riceve nessuna licenza bancaria, i rischi assunti dalla BCE potrebbero crescere. Presto la banca centrale potrebbe nuovamente acquistare titoli del debito pubblico. Si sente sollevato dagli aiuti di Francoforte oppure preoccupato?

Brüderle: Ci troviamo in una situazione molto particolare, per questo è importante seguire i propri principi. A Francoforte ha sede anche la Bundesbank. La BCE negozia in maniera indipendente. Il suo compito centrale è garantire la stabilità dell'Euro, sono certo che per fare questo prenderà tutti i provvedimenti necessari.

Capisco anche Draghi, quando rassicura: la BCE nell'ambito del suo mandato è pronta a fare tutto il possibile per difendere l'Euro. Il compito della BCE non è finanziare a lungo termine gli stati. In questo ambito noi tedeschi abbiamo una speciale sensibilità per la stabilità della moneta e sosteniamo anche l'indipendenza della banca centrale.

Welt: La cancelliera dichiara che intende fare di tutto per stabilizzare l'Euro. Questo va daccordo con la sua precedente affermazione "rifiuto gli Euro bond fino a quando vivrò"?

Brüderle: L'Euro non potrà sopravvivere come unione dell'inflazione e della messa in comune del debito. Gli Euro-bonds non sono una soluzione, servono solo a ritardare le riforme. Il problema di alcuni paesi in Europa è la scarsa competitività e una politica di bilancio non sostenibile. La soluzione può arrivare solo con politiche di risparmio e di riforma e non attraverso Euro-Bonds, che servono solo a nascondere i problemi.

Welt: Condivide le parole di Schäuble secondo cui "dibattiti emozionali, su un'uscita della Grecia dalla zona Euro non portano a nulla"?

Brüderle: La decisione se la Grecia debba rimanere nella zona Euro oppure no, deve essere presa ad Atene. Per noi liberali è chiaro, la Grecia alla fine dovrà mantenere le sue promesse. 

Il destinatario della solidarietà ha il dovere, di fare il possibile, per eliminare le cause della sua miseria. Se i greci non intendono farlo, devono assumersi le conseguenze. Grazie al fondo EFSF e al fondo ESM l'Europa è meglio attrezzata per una probabile uscita della Grecia dall'Euro di quanto non fosse due anni fa. Ma i fondi di salvataggio non sono lì, per finanziare la mancanza di riforme nei paesi in crisi.

martedì 29 maggio 2012

Gli Eurobond sono il socialismo degli interessi

Rainer Brüderle, il capogruppo FDP (liberali) al Bundestag prende al volo l'occasione e si lancia in un attacco contro gli Eurobond. Da Welt Online.
Il capogruppo della FDP Rainer Brüderle in un'intervista a Welt Online si è espresso chiaramente contro l'emissione di obbligazioni comuni nell'Euro zona. Che i paesi di successo devano pagare per i paesi viziosi, "posso escludere che accadrà".

Il leader FDP Rainer Brüderle ha escluso categoricamente l'introduzione delle obbligazioni europee comuni proposte dal presidente francese.

"Gli Eurobond sono il socialismo del debito, che la Germania e gli altri paesi virtuosi pagherebbero molto caro", ha detto al quotidiano Die Welt. "Con noi non sarà fatto". 

"Savoir vivre, non puo' significare che solo pochi pagano e tutti gli altri se la spassano. Ci dobbiamo concentrare sulla giusta politica di crescita. Solo allora i desideri di crescita di Hollande si potranno coniugare con la cultura della stabilità tedesca", ha sottolinato Brüderle.

Per stimolare la crescita, senza fare nuovi debiti, Brüderle ha proposto un nuovo mercato europeo del lavoro. "La Germania non ha un numero sufficiente di tirocinanti, Francia e Spagna invece hanno un'alta disoccupazione giovanile. Per questo potremmo offrire ai giovani francesi e spagnoli un tirocinio in Germania", ha dichiarato il leader FDP. "Questo aiuterebbe i giovani, e aiuterebbe la Germania".

Brüderle ha infine caldeggiato la candidatura di Schäuble (CDU) come nuovo capo dell'Eurogruppo: "Schäuble è un grande esperto e un grande europeista. E' conosciuto e rispettato in tutta Europa".