I media italiani ci ricordano spesso che nell'industria automobilistica tedesca gli stipendi sono quasi il doppio di quelli Fiat. Peccato si parli molto poco dei 7.5 milioni di minijobber. L'aumento di 50 € diventa legge. Dumping salariale o reale possibilità di ingresso nel mondo del lavoro? Da Die Welt
Il Bundestag ha approvato un nuovo provvedimento: i minijobber in futuro potranno guadagnare 450 €, dai 400 € attuali. SPD, Verdi e Linke criticano duramente il provvedimento. Temono la sostituzione dei lavoratori con un contratto regolare.
Il Bundestag ha approvato con i voti della maggioranza di governo il controverso aumento della soglia massima di reddito per i minijob: in futuro i minijobber potranno guadagnare fino a 450 € al mese, senza tasse e contributi sociali.
Per i cosiddetti midi-jobs dal primo gennaio 2013 entrerà in vigore un limite massimo di 850 €, anche in questo caso 50 € in piu'. Inoltre, i Minijobber in futuro dovranno obbligatoriamente essere coperti dal sistema pubblico di previdenza. Su richiesta, potranno tuttavia essere esentati.
Il salario massimo era rimasto invariato a 400 € al mese dal 2003. Questi contratti furono introdotti dalla allora maggioranza rosso-verde sulla scia delle riforme Hartz. Questa volta SPD e Verdi, come la Linke, hanno votato contro il provvedimento del governo.
Piu' di 7 milioni di occupati.
In Germania al momento piu' di 7 milioni di occupati hanno un minijob. Per circa 2.5 milioni è un secondo lavoro. I minijobber sono particolarmente richiesti nella gastronomia e nel commercio al dettaglio. Due terzi degli occupati a basso salario sono donne.
Ad utilizzare i minijob come reddito aggiuntivo sono soprattutto casalinghe, pensionati, studenti e disoccupati. Il datore di lavoro paga un 30% fisso di tasse e contributi previdenziali. Il voto sul provvedimento è stato preceduto da un dibattito molto acceso. L'opposizione ha criticato sostenendo che con l'aumento della soglia di reddito, il settore dei lavori a basso stipendio si sarebbe ampliato ulteriormente e la frammentazione nel mercato del lavoro sarebbe proseguita.
I relatori della coalizione di governo hanno invece messo in guardia l'opposizione da una demonizzazione dei minijob. Con l'aumento del limite di reddito, si avrà una compensazione dell'inflazione e un po' piu' di giustizia, ha sottolineato l'esperto di lavoro CDU, Karl Schiewerling.
Occupati di seconda classe
I minijobber sono "lavoratori di seconda classe", ha accusato il deputato della Linke Diana Golze. Ha parlato di un "mercato del lavoro parallelo e sovvenzionato" e di "dumping salariale organizzato". La Linke propone l'abolizione dei Minijob.
Secondo l'esperta di mercato del lavoro SPD, Annette Kramme, con l'aumento della soglia di reddito nessun minijobber riceverà una paga migliore. La gran parte dei minijobber, infatti, non raggiunge la soglia dei 400 € al mese. Il salario medio di un minijobber sarebbe intorno ai 220 €, secondo il deputato SPD. Al contrario, per i datori di lavoro sarà piu' facile smontare un posto di lavoro regolare in piu' minijob.
"I minijob non sono diventati un ponte verso il mondo del lavoro", ha detto l'esperta di politica del lavoro dei Verdi Brigitte Pothmer. Nel suo intervento ha criticato i minijob in quanto disastrosi per la biografia lavorativa delle donne, costrette a restare dipendenti dai trasferimenti dello stato oppure da quelli del coniuge: "Le donne vogliono piu' di un minijob".
La FDP ha difeso i minijob
I relatori del governo hanno difeso i minijob. "Sono molto richiesti e sono necessari", ha detto l'esperto di lavoro FDP, Johannes Vogel. E' stata infatti la FDP nella coalizione nero-gialla a fare pressione per l'aumento della soglia massima.
I minijob offrono a cittadini di ogni età l'opportunità di guadagnare qualcosa in maniera abbastanza semplice, ha detto Vogel. In questo modo si combatte anche il lavoro nero. Vogel ha poi respinto l'accusa secondo cui i minijob andrebbero a sostituire i lavori a tempo pieno coperti da un'assicurazione sociale: i lavori full time con contratto regolare hanno avuta una crescita maggiore dei minijob.
Per questa ragione la quota dei minijobbers sul totale degli occupati non sarebbe cresciuta. Un terzo dei minijobber, secondo Vogel, è impiegata con un regolare contratto.
Contributi pensionistici automatici
Anche la nuova regolamentazione per i contributi pensionistici dei minijobber resta controversa. In futuro i minijobber avranno accesso automaticamente ad un'assicurazione pensionistica, a meno che non presentino una domanda di esenzione. Con il sistema attuale accade l'inverso: gli occupati con basso salario non pagano contributi, a meno che non lo chiedano volontariamente.
Solo il 5% dei minijobber attualmente usa questa possibilità. La nuova normativa aumenterà fra i minijobber la consapevolezza che anche per loro la pensione è accessibile, spera Schiewerling.
Per l'opposizione invece i minijob conducono direttamente verso la povertà in vecchiaia. Con uno stipendio di 450 € al mese un minijobber dopo 45 anni di lavoro riceverà solamente 205,7 € di pensione al mese. "La diffusione dei minijobs equivale all'estensione della povertà in vecchiaia. L'equazione è molto semplice", secondo il deputato dei Verdi Brigitte Pothmer.
Datori di lavoro: strumento di flessibilità irrinunciabile
I minijobs sono già da tempo un argomento di discordia fra datori di lavoro e sindacati. Per la Bundesvereinigung der Deutschen Arbeitgeberverbände (BDA) restano "un irrinunciabile strumento di flessibilità e uno sfogo necessario nell'iperregolato mercato del lavoro tedesco". Senza le esenzioni fiscali per il lavoratore, non sarebbe possibile trovare un numero sufficiente di lavoratori nei picchi di domanda, nelle ore di punta e nel fine settimana, sostengono i datori di lavoro.
I sindacati considerano i minijob come una trappola di povertà e insistono per una loro abolizione. "Alcuni datori di lavoro abusano dello strumento, tanto che molti minijobber devono ricorrere ai sussidi pubblici per la garanzia di un reddito minimo di sussistenza", ci dice il leader di IG-Bau Klaus Wiesehügel.
"Non garantiscono nessun diritto ad una retribuzione secondo i contratti collettivi, nessun diritto alle ferie, nessuna malattia pagata o salario maggiorato per i giorni lavorativi" I minijobber hanno gli stessi diritti, ma solo in teoria.
Come in Italia, il Centrosinistra prima inventa il precariato, poi accusa la Destra di volere il precariato.
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