domenica 12 maggio 2013

Alternative für Deutschland vuole un Euro Nord


Il leader di "Alternative für Deutschland" Bernd Lucke chiarisce la sua posizione sull'Euro: non vogliamo un ritorno al D-Mark, ma l'uscita degli eurodeboli dalla moneta unica. Da Neue Zürcher Zeitung


In Germania il dibattito sull'uscita dall'Euro si infiamma. Il leader della nuova formazione "Alternative für Deutschland" in un'intervista chiarisce perché non vuole  che la Germania esca immeditamente dall'Euro.

Herr Lucke, "Alternative für Deutschland" propone la fine dell'unione monetaria. Questo significa che è la Germania a dover uscire quanto prima dall'Euro, oppure dovrebbero essere i paesi in crisi del sud Europa a farlo?

La nostra proposta prevede che siano i paesi del sud Europa ad uscire dall'Euro e che l'Euro venga mantenuto solo nei paesi del centro. Tale separazione dovrebbe avvenire gradualmente nel corso dei prossmi anni.

Quindi secondo lei la Germania non dovrebbe decidere in maniera unilaterale di tornare al D-Mark?

No, esattamente il contrario. Noi diciamo chiaramente che non vogliamo un'immediata uscita unilaterale della Germania dalla zona Euro, e soprattutto in assenza di un fondamento giuridico.


Non pensa che l'uscita dall'Euro dei paesi del sud potrebbe avere conseguenze imprevedibili, ad esempio una gravissima crisi economica?

Ho sempre messo in guardia dai pericoli di una uscita improvvisa. Potrebbero esserci infatti conseguenze economiche difficilmente controllabili. Per i paesi candidati all'uscita, la cosa migliore sarebbe introdurre nel periodo di transizione delle valute parallele in modo da avere accanto all'Euro una moneta nazionale come mezzo di pagamento a corso legale. Ci sarebbero una serie di vantaggi, fra i quali il fatto che i debiti Target dei paesi del sud sarebbero preservati, in quanto il paese resterebbe all'interno dell'Eurosistema.

Anche la posizione ufficiale del partito è quella di non volere un'uscita immediata dall'Euro?

Come partito non abbiamo ancora una posizione ufficiale sul modo concreto in cui gli stati dovranno uscire dall'Euro. Non crediamo possa essere deciso da una mozione del partito. Lo si dovrà decidere insieme ai partner europei e in considerazione dei nostri interessi. Vogliamo solo far notare che esiste la possibilità di uscire dalla moneta unica. In quanto leader di partito e professore di economia preferisco parlare del sistema delle monete parallele e introduco il tema nella discussione pubblica. Il nostro governo continua a sostenere che il mantenimento di tutti i paesi nella zona Euro non ha alternative. Per questa ragione noi vogliamo mostrare che le alternative ci sono. Non si tratta di imporre un'alternativa concreta, piuttosto far presente all'opionione pubblica tedesca che il governo sta reprimendo un dibattito che invece è necessario ed urgente.

Lei propone l'introduzione delle monete parallele. Perchè la considera una opzione realizzabile?

La strada delle valute parallele ha alcuni vantaggi. In primo luogo è possibile segnalare alla popolazione che l'Euro resta un mezzo di pagamento, evitando un assalto alle banche. E' importante, perchè altrimenti c'è il rischio che l'intero sistema bancario crolli e ogni ragionevole tentativo di riforma sia affossato prima della sua entrata in vigore. Si puo' inoltre dire ai cittadini: i conti correnti e i depositi bancari sono sicuri, non vi è alcun motivo di panico. Il secondo vantaggio è di natura politica: non vogliamo umiliare i greci dando loro la sensazione di essere stati cacciati dall'Euro. Durante la fase intermedia sono ancora parte della zona Euro, e allo stesso tempo possono approfittare dei vantaggi di una moneta nazionale. La valuta nazionale potrà guadagnare accettazione prima che l'Euro sia completamente abbandonato. Resta tuttavia possibile che un paese grazie alle svalutazione e agli sforzi riformatori  possa migliorare la propria competitività ad un livello tale che un'uscita completa dall'Euro diventi evitabile. Questo scenario lo considerano improbabile, ma come prospettiva politica è sicuramente importante.

I critici dicono che un sistema con due valute non potrebbe funzionare

L'unione monetaria non ha funzionato con una sola valuta. Dobbiamo tuttavia riflettere sulle misure necessarie per gestire il passaggio. Considero le valute parallele un sistema fattibile. L'Euro resterebbe la sola valuta per i pagamenti in contante, in modo da avere un solo portafogli con un'unica moneta. Allo stesso tempo per le operazioni non in contanti si potrà pagare solo con una valuta di combinazione. Le conversioni fra le due valute saranno fatte automaticamente dai computer delle banche. Il consumatore non dovrebbe incontrare alcuna difficoltà.

Ci sono precedenti storici?

No, la nostra proposta è nuova. Evita le debolezze degli altri sistemi di valute parallele. Nella nostra proposta non è possibile che una valuta rubi il posto all'altra. L'Euro resterebbe per i pagamenti in contante, per le operazioni non in contante, la sola possibilità sarebbe la valuta di combinazione.

Quali sarebbero i tempi per la trasformazione della zona Euro e l'introduzione delle valute parallele?

Non è una questione di partito ma un tema che riguarda la politica nella zona Euro. L'introduzione delle valute parallele richiede una modifica dei trattati, poiché questi prevedono che l'Euro sia il solo mezzo di pagamento legale nell'Eurozona. I trattati dovranno percio' essere modificati in questa direzione: per i diversi stati sarà possibile introdurre anche altri mezzi di pagamento legali. Una tale modifica dei trattati richiede circa un anno, nel frattempo potrebbero partire i preparativi per introdurre in questi paesi le valute parallele. Sarebbero poi necessari dai 3 ai 4 anni per una graduale uscita dall'Euro.

Secondo l'esperienza le modifiche ai trattati EU sono molto difficili. Non pensa sia un ostacolo insormontabile?

No. La Germania grazie alla sua forza finanziaria ha la possibilità di avere una forte influenza in Europa. Deve solo rifiutare un ulteriore finanziamento del fondo di salvataggio europeo, fino a quando non saranno apportate le modifiche ai trattati europei. La Germania puo' facilmente imporre questa posizione.

Come valuta il dibattito in Germania? La discussione sull'uscita dall'Euro è diventata piu' aperta, le vostre proposte vengono recepite?

Se ne discute molto, c'è un'ampia copertura mediatica, riceviamo anche un forte incoraggiamento. Nei sondaggi elettorali ci viene riconosciuto un potenziale tra il 25 e il 37%. Una parte considerevole della popolazione tedesca simpatizza con le nostre posizioni. Le nostre proposte per ora sono state respinte dagli altri responsabili politci, sebbene ci siano dei concreti  segnali di erosione. Ad esempio, l'ex leader SPD e ora politico della Linke Oskar Lafontaine si è improvvisamente espresso a favore della reintroduzione delle monete nazionali, dopo aver difeso l'Euro fino a poco tempo fa. Posso immaginare che ci saranno dei cambiamenti programmatici simili anche nei partiti tradizionali, se alle elezioni riusciremo a raggiungere un buon risultato.

AfD nell'opinione pubblica viene percepito come un partito che vuole tornare al D-Mark. E' un'immagine vera?

No, è sbagliata la sequenza. Quello che vogliamo, prima di tutto, è che i paesi del sud Europa escano dalla moneta unica. Dopo di che potremo anche parlare di come il resto dell'Eurozona potrà essere progettato. Un paese come la Francia puo' e vuole restare in una unione monetaria con la Germania? Se si', la Germania dovrà garantire per i debiti francesi e per quelli belgi? Se la garanzia sul debito pubblico degli altri paesi è espressamente proibita, la Francia dovrà decidere se intende affrontare la pressione per la competitività che l'Euro impone. Se si', allora io saro' d'accordo. Se i paesi partner, invece, vogliono mettere in comune i debiti, allora ci impegneremo affinché la Germania possa tornare al D-Mark.


19 commenti:

  1. Siccome una certa stampa italiota dice sempre "I Tedeschi tutti bravi ed efficienti, che dovrebbero invaderci, hanno risolto in 20 anni i loro problemi di divisione Est-Ovest, mentre noi Italiani brutti sporchi e cattivi non siamo riusciti in 150 anni a risolvere il divario Nord-Sud", ho fatto una veloce ricerca su Google...e quello che ne esce fuori e' agghiacciante

    http://www.spiegel.de/international/germany/article-on-neo-nazis-in-eastern-german-state-of-saxony-a-838231.html

    http://www.spiegel.de/international/germany/press-review-on-the-german-far-right-20-years-after-the-rostock-riots-a-851193.html

    http://www.spiegel.de/international/germany/a-new-far-right-generation-neo-nazis-seek-foothold-in-kindergartens-a-716006.html

    http://articles.businessinsider.com/2011-11-17/europe/30410391_1_neo-nazi-national-socialist-underground-saxony-town

    Questo e' il paese che dovrebbe comandare in Europa...

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  2. Secondo questo kapò dovremmo uscire dall'€uro, senza ridenominare i debiti in lire. Purtroppo con i politici infami che abbiamo,mi sa tanto che andrà a finire come dice lui.

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    1. Lo penso anche io. E chi ieri ha visto Report non avrà più dubbi :-(
      Paradossalmente, penso che questi di AFD, ma anche Merkel e Schauble, sottostimino il grado di asservimento cui è giunta l'elite italiota: se alla lista della spesa aggiungessero lo stupro delle vergini e l'evirazione dei maschi, sarebbero sorpresi dal leggere su tutti i media che 'sono riforme per la competitività buone e giuste'.
      Alegher Alegher

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    2. Lo dicevo che questa AfD era una sòla. 'Sto paraculo mica può andare alle elezioni auspicando la fine del dominio tedesco sull'economia europea.
      Vogliono tenersi il supermarco che tanto li ha avvantaggiati? Prego, si accomodino. Anche se senza gli schiavi del sud sarà difficile che continui la pacchia.
      L'unica cosa che può salvare noi è l'applicazione della lex monetae. Uscita completa e rinegoziazione del debito. Con le conseguenze che dovranno essere accettate anche dal Quarto Reich.

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    3. Lex Monetae è il vero spauracchio della Germania, altro che "inflazione di Weimar".

      Ma tanto "Euro sì. Morire per Maastricht" li ha già rassuicurati: tutto per il vantaggio dei 'veri europei'. D'altronde loro sono fichi, noi siamo cacche e quindi perchè svantaggiare quelli senza i quali la civiltà sarebbe ferma.....già a cosa?

      La mia opinione è che la discussione in sede di 'vertici bilaterali' sia ormai la negoziazione delle condizioni di uscita dalla sistema monetario unico e che quindi, per valorizzare al massimo gli interessi dell'Italia e degli italiani, ci sarebbe bisogno di qualcuno che nel panorama dell'elite non c'è.

      Il meglio, per gli interessi dei tedeschi, ovvero salvaguardare i detentori del debito pubblico italiano e penalizzare i detentori italiani del debito pubblico/privato tedesco, è propio l'attuale compagine PUD€ in carica.

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    4. Da non esperto, come forse siamo un po' tutti, direi proprio che hai centrato il punto: con la Lex Monetae rischiano di beccare i crediti svalutati!
      Non so se la cosa darebbe dei problemi diretti ai bilanci bancari tedeschi (sono tanto mai complicati!), d'altronde a livello industriale hanno tutto in mano loro ormai!

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    5. La Germania teme la svalutazione del capitale ma non dovrebbe dimenticare che il rischio di cambio, quando si presta all'estero, è proprio questo......un rischio.

      E nemmeno noi dovremmo dimenticare che la moneta unica ha favorito la Germania anche sul piano finanziario (prestare ad Hans o a Pedro, per dirla con il prof. Bagnai) oltre che sul piano commerciale e adesso, con le svendite in regime di saldi, sul piano industriale.

      E lo hanno fatto......violando gli accordi.

      Direi che ce n'è abbastanza.

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  3. Non solo. Secondo lui, nel periodo di transizione, noi potremmo pagare in contanti solo in Euro. Il resto con "moneta elettronica" parallela. Poi, all'uscita dall'Euro buttiamo via i nostri portafogli e rimaniamo con solamente la "moneta elettronica".
    Che senso avrebbe stampare moneta di carta quando è già perfettamente funzionante quella elettronica?
    Ed il giochino è fatto. La Grande Ideona di Milena Gabanelli (la prima che è stata mandata a dirlo in mainstream da Gad Lerner e poi ci ha fatto pure una puntata su Report)sarà realtà.
    A quel punto saremo finiti veramente. Il sistema avrà il totale controllo su di noi. Grazie tedeschi. E' stato bello. Vi voglio bene. Spero solo che la prendiate nel culo come 68 anni fa.

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    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Intanto che questa doppia moneta arrivi. Poi ricordo che esistono gli antieuro. Una partita tutta da giocare; con qualche possibilità in più per gli euroscettici. Ma non ci credo. L'uscita sarà traumatica.....prepariamoci.

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  5. Secondo questo partito tedesco, la fase di transizione dovrebbe durare 3-4 anni, poi si sa che quando si tratta i tempi si allungano ulteriormente.....vogliono che accontoniamo l'idea dell'uscita traumatica unilaterale, la sola che puo' salvare il salvabile. E' chiaro che piu' passa il tempo piu' siamo poveri e schiavi. Lo scopo per cui sono nati e' appunto guadagnare tempo ancora con l'euro.

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  6. Mister Furby... io una idea ce la ho.. chi vuole danari facili.. si faccia una bella zappa e lavori senza ideare trucchi e trucchetti per spremere chi da sempre lavora!

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  7. Questo bel tomo suggerisce una 'emarginazione' (ma poco per volta, sennò si possono sentire umiliati) dei greci e altri sudisti, che poi potranno essere abbandonati quando non servono più.
    Per poi magari applicare lo stesso sistema all'Italia (figurati se l'Italia nella prima fase vorrà farsi da parte volontariamente e assimilarsi alla Grecia...), che una volta spolpata definitivamente e irreparabilmente, potrà passare a una 'valuta parallela' e poi abbandonata.
    Mi sembra la politica della locusta. Era meglio Hitler.

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  8. Vedo molti commenti (mi permetto di dire) prevenuti. Capisco che un politico tedesco non ispira fiducia di questi tempi, ma Lucke non è Schaeuble. La via che indica potrebbe rivelarsi quella giusta: l'Italia può e deve adottarla autonomamente, tarandola sulle sue esigenze. http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/05/alternative-fur-deutschland-e-le-monete.html

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    1. le nostre esigenze sono quelle di ripagare il debito in moneta svalutata. e di iniziare a farlo subito. PUNTO.

      altrimenti ci attende la povertà per una-due intere generazioni comode comode.

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    2. Un politico tedesco fa gli interessi della Germania, punto. Comincio a disperare che gli italiani lo capiranno.... Ormai anche se dovessero vedere l'esercito tedesco invaderci direbbero che lo stanno facendo per il nostro bene.....

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    3. @Luca Tonelli: se ripristiniamo la nostra indipendenza monetaria e torniamo alla piena occupazione, il debito attuale, anche in euro, è perfettamente sostenibile. Sarà anche possibile rifinanziare il debito in euro, cioè rimborsarlo e sostituirlo con debito nella nostra moneta.

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  9. Concordo con quanto scritto da Marco, inoltre con una moneta parallela a cui emissione sia sovrana possiamo rendere competitivo il lavoro senza diminuire i redditi, attraverso il meccanismo descritto in http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/04/prima-bozza-della-proposta-di-legge.html

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  10. Settimana scorsa ho avuto la possiblità di conversare con alcuni ragazzi del "Partito dei Pirati" in salsa tedesca e ho potuto osservare che:

    1 - di "asimmetrie" economiche non ne capiscono un granchè, farebbero di meglio i nostri pentastellati che è tutto dire.

    2 - sono stati assolutamente categorici a definire l'AfD un partito nazionalista di estrema destra (direi niente di nuovo rispetto al resto del panorama europeo).

    A parte la giusta considerazione che ci porta a dire che almeno i crucchi un minimo di dibattito pubblico ce lo hanno (e che noi saremo assolutamente impreparati a far valere i nostri interessi al tavolo europeo), pare dover constatare che ci resta solo da scegliere da quali delle due mani farci strangolare: preferite quella piddina o quella nazista?

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