“Von der Leyen dovrebbe vergognarsi anche solo per aver preso in considerazione la possibilità di aprire una procedura di infrazione contro il suo paese. Ma lei ovviamente non sa nemmeno cosa sia la vergogna…” scrive Jörg Meuthen, leader di AfD. E su questo tema molto probabilmente nei prossimi mesi AfD cercherà di alzare il livello dello scontro e stanare il governo di Berlino. Questo non è il blog di AfD in lingua italiana, tuttavia ogni tanto vale la pena andare a sbirciare cosa scrive sul suo profilo FB Jörg Meuthen
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Cari lettori, cosa accadrebbe nel nostro paese se ad esempio, Alexander Gauland o io provassimo non solo a commentare criticamente le decisioni della Corte costituzionale federale, ma anche ad attaccarla in maniera dura mettendone in discussione la sua autorità?
Ve lo dico io: politicamente saremmo finiti (e giustamente) e verremmo messi sotto la sorveglianza dei servizi (Verfassungsschutz) in quanto nemici dell'ordine liberal-democratico.
Questo, vale a dire attaccare duramente la Corte costituzionale federale tedesca e mettere in discussione la sua massima autorità giudiziaria, è esattamente ciò che ha fatto la signora von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Dopo la sentenza di Karlsruhe sulla presunta incompatibilità fra la condotta della Banca centrale europea e la Legge fondamentale tedesca, infatti, la von der Leyen ha annunciato che attualmente sarebbe all'esame della Commissione UE l'apertura di una procedura di infrazione contro la Germania.
E proprio alla luce di questa decisione della Corte - si tratta di uno scandalo.
Come è noto, la Corte costituzionale martedì ha messo in discussione gli acquisti di titoli di Stato della BCE, e per la prima volta, con delle ottime ragioni, si è schierata contro una sentenza della Corte di giustizia europea. I nostri giudici costituzionali hanno definito questa sentenza della Corte di giustizia europea come "oggettivamente arbitraria" e "metodologicamente non giustificabile" - la BCE avrebbe oltrepassato il proprio mandato. Che schiaffo in faccia alla BCE, e che schiaffone anche per la Corte di Giustizia.
Un giudizio che mostra i limiti della BCE e della CGE - non è possibile! Un certo Sven Giegold, eurodeputato dei cosiddetti "Verdi" e, come quasi tutti i "Verdi" non lo si può proprio definire un amico del suo paese, ha prontamente chiesto alla Commissione europea di avviare una procedura di infrazione.
Ed è proprio questa la richiesta anti-tedesca a cui si è unita la signora von der Leyen: una procedura di infrazione contro la Germania basata su di una sentenza della Corte costituzionale tedesca.
Questa donna dovrebbe vergognarsi anche solo per aver preso in considrerazione la possibilità di aprire una procedura di infrazione contro il suo paese. Ma lei ovviamente non sa nemmeno cosa sia la vergogna, come ha già dimostrato nei vari scandali accaduti durante il suo ufficio come Ministro della Difesa federale.
Quindi per essere chiari: il presidente della Commissione europea non rispetta la massima autorità giudiziaria tedesca. Come del resto fanno anche i "Verdi", per i quali ormai non ci si sorprende più, la von der Leyen si schiera apertamente contro la nostra Corte costituzionale e quindi in definitiva contro la massima autorità del nostro ordinamento costituzionale.
Di fatto non fa nient'altro che scavalcare la giurisprudenza della Corte costituzionale tedesca. Si profila come un nemico della giurisprudenza della nostra più alta corte - nientemeno.
E per questo comportamento non può neanche essere perseguita perché nella sua funzione gode dell'immunità. Le sue azioni tuttavia vanno contro gli interessi della Germania, e noi cittadini dovremmo osservare con maggiore attenzione e mettercelo nella testa: la signora von der Leyen, come presidente della Commissione, sta attaccando il suo paese! Quindi, per favore, siate consapevoli della persona con cui abbiamo a che fare.
È significativo, per inciso, che la signora von der Leyen nella sua risposta al "Verde" Giegold abbia sproloquiato sulla "sovranità europea". Signora von der Leyen, glielo dico io: sovrani sono gli stati, ma non le alleanze burocratiche sovranazionali come l'UE.
È il tempo di difendere la nostra sovranità nazionale dagli attacchi degli eurocrati di Bruxelles. Tempo per porre fine alle irresponsabili politiche della BCE. E’ il momento per #AfD.
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