martedì 19 marzo 2013

Di chi è la colpa?


Dopo lo scaricabarile, NachDenkSeiten.de, interessante sito di analisi economica da sempre critico verso le politiche merkeliane, individua i responsabili della patrimoniale cipriota. Non è tutta colpa dei tedeschi. Jens Berger Da NachDenkSeiten

Secondo i racconti fatti dagli insider e raccolti dal Financial Times e dal cipriota Kathimerini, il poker della negoziazione si è svolto in questo modo: nel pomeriggio Angela Merkel ha messo la pistola alla tempia del nuovo presidente Nikos Anastasiades - un politico conservatore che con il sostegno di Merkel ha vinto le elezioni contro il suo avversario Christofias. L'offerta: il denaro dal fondo ESM arriverà solo se i risparmiatori ciprioti parteciperanno ai costi del salvataggio. Anastasiades ha quindi proposto una tassa speciale alquanto moderata del 3.5 % sui depositi bancari sotto i 100.000 €, e del 7.5 % sui depositi superiori ai 100.000 €. Se in questi giorni i commentatori conservatori si  strappano i vestiti per la violazione della garanzia sui depositi, allora dovrebbero mettere nero su bianco i nomi. L'idea di far passare alla cassa anche i piccoli risparmiatori, a quanto pare è arrivata dal capo del FMI Christine Lagarde, ed è stata imposta ai ciprioti da Angela Merkel.

Si apre il sipario per Wolfgang Schäuble

Nelle negoziazioni successive, la questione non era piu' se i risparmiatori dovevano essere coinvolti, ma in quale misura. Dopo che il lato cipriota nella negoziazione aveva approvato una partecipazione del risparmiatore tutto sommato moderata, Wolfgang Schäuble ha preso la palla al balzo e ha messo di nuovo la pistola alla tempia di Anastasiades. Non si tratta piu' del 3.5% e del 7.5%, ma della somma complessiva da ricavare con la tassa speciale. I 7 miliardi di Euro decisi da Schäuble, corrispondono a quasi il doppio di quanto in precedenza era stato definito prelievo "moderato". Anastasiades è uscito dalla stanza arrabbiato e ringhiando: "state cercando di ucciderci".

Si apre il sipario su Jörg Asmussen

A questo punto entra in scena il membro del board BCE Jörg Asmussen e chiarisce ai ciprioti: in caso di un fallimento dei negoziati, la BCE a partire da martedi' è pronta a chiudere la sua linea di credito per le due banche cipriote piu' grandi. Decisione che avrebbe portato il sistema bancario cipriota al crollo immediato. Il governo cipriota non aveva alcuna scelta - bere o affogare.

Il risultato finale non getta una buona luce sul presidente cipriota. La partecipazione dei piccoli risparmiatori alla tassa speciale non è stata in realtà una richiesta specifica dei tedeschi, del FMI, dell'Eurogruppo o della BCE. A Cipro è stato richiesto "esclusivamente" di raccogliere 7 miliardi di Euro con una tassazione straordinaria. E questa somma si sarebbe potuta ottenere senza tanti problemi anche evitando la partecipazione dei piccoli risparmiatori. Secondo i calcoli di Barclays Capital, Cipro avrebbe potuto raggiungere i 7 miliardi di Euro anche senza tassare i depositi bancari sotto i 100.000 €, e tassando i depositi oltre i 100.000 € con un 15.5 % di prelievo.

E' stato il presidente Anastasiades a decidere se i piccoli risparmiatori dovevano essere coinvolti oppure se a partecipare dovevano essere i numerosi e facoltosi clienti russi. Anastasiades del resto non sarebbe stato un vero conservatore, appoggiato da Merkel in campagna elettorale, se avesse deciso difendere i piccoli risparmiatori e far pagare quelli grandi.
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6 commenti:

  1. Dietrologie ipocrite. Quanto e chi ha un interesse relativo. Certo meglio il 3.5 del 6.9, diverso ancora se a pagare si e' solo sopra la soglia non protetta da assicurazione sui depositi di 100000. Questo modula solo il grado di stupidita' e criminalita' delle elite europee. Stupidi criminali rimangono. Sapevano quel che succedeva a CIpro, ma prima andava bene, per le loro banche. Furti dai conti correnti moralmente non diverso dai furti tramite IMU e tagli della spesa da noi, in piu' da aggiungerci l'idiozia di spaventare i mercati. Grossolani e avidi come porci, sbarazziamocene, non sono "il genio"del male.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. "Di chi è la colpa?" nemmeno a me sembra la domanda più significativa. Ed inoltre sembra posta ad arte per spostare l'attenzione dalla vera cosa importante: la decisione. E invece si vuole far guardare dal buco della serratura per interessarsi alle ombre che si vedono agitarsi, appunto, da dietro la porta.

    Ancora una volta si è socializzata una perdita.

    Io non lo so se corrisponde al vero quello che è stato scritto sul sole24ore a proposito della corrispondenza di cifre tra esposizione delle banche tedesche ed esproprio dei depositi ciprioti (perchè potrebbe, dico potrebbe, essere disinformazione come IMU prima casa, 3.9mld, e prestito statale a MPS).

    Ma pare esserci unanimità nell'indicare i protagonisti della decisione: Merkel, Schauble, Asmussen, ovvero tedeschi.

    Ora, pensare che il trio teutonico abbia agito, anche in tempi e modi non ordinari (poaretti, i eavora anca sabo de notte, ciò) nell'interesse di Cipro e non di quello della Germania, sarebbe non fare un favore al mio libero arbitrio.

    Ancora una volta si è socializzata una perdita (tedesca)

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  4. anche a me sembra un altro esempio di un aspetto particolarmente sgradevole del carattere teutonico: quando qualcosa va male è sempre colpa di qualcun altro....senza contare i soliti toni di moralismo peloso: "tanto sono soldi dei perfidi riciclatori russi".
    Per il resto concordo con Jorg der Krampus: da oggi in Europa la proprietà privata è un'astrazione. Ne vedremo delle belle (anzi brutte)

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  5. sembra che Putin abbia qualcosa da ridire su come sta venendo gestita la situazione. 5 fregate russe permanentemente di stanza al largo di Cipro.

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  6. Cipro ha un PIL di 16 miliardi. Sette miliardi di prelievo che fuggono all'estero.
    Bisogna essere matti.

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