lunedì 29 aprile 2013

Sinn: non faccio parte di "Alternative für Deutschland"


Hans Werner Sinn in un'intervista alla FAZ prende le distanze dal nuovo movimento Eurocritico (AdF) e rilancia una sua vecchia proposta: fuori gli eurodeboli dalla moneta unica. Da FAZ.net
L'economista Hans-Werner Sinn intervistato da FAZ caldeggia una unione monetaria composta solo dai paesi piu' forti e chiede maggiori sacrifici per i risparmiatori e le banche.

Professor Sinn, in Germania un nuovo partito chiede l'uscita della Germania dall'Euro. Hanno ragione?

Gli argomenti del partito sono in buona parte ragionevoli. Bernd Lucke e molti dei suoi colleghi di partito sono degli economisti rispettati, che sanno di cosa stanno parlando. Tuttavia non sono un membro del partito e credo l'Euro abbia ancora qualche possibilità.

Considera un ritorno al D-Mark irrealistico?

Non credo valga la pena difendere l'Euro in quanto tale. Ritengo invece un grande errore voler mantenere nella moneta unica ad ogni costo tutti i paesi deboli del sud-Europa. In questo modo non si aiutano questi paesi, e si riducono le possibilità di sopravvivenza della moneta unica.

La crisi non si è almeno un po' attenuata?

Solo superficialmente, perchè i contribuenti dei paesi ancora relativamente in salute attraverso la BCE e il fondo ESM si sono accollati enormi rischi per le garanzie. Cio' aiuta i creditori privati dei paesi del sud Europa a ridurre i loro rischi, ma trasforma gli stati del nord in creditori degli stati del sud. Liti e discordie fra i popoli in questo modo diverranno la norma.

In che modo si aiutano i creditori privati a mettersi in salvo?

Prenda il caso di Cipro. La BCE ha ammesso che le banca centrale cipriota ha erogato in grande quantità prestiti di emergenza alle banche. Grazie a questi prestiti è stato possibile rimborsare i depositi, sebbene le banche fossero già fallite. Siamo al confine con un reato. Molti depositanti sono riusciti a mettere in sicurezza i loro patrimoni poco prima che le porte si chiudessero. Se si devono fare dei tagli al debito, meglio farli subito. Piu' tardi si inizia, maggiori saranno le perdite per il contribuente europeo.

Cipro è stata la svolta nei salvataggi Euro?

I creditori della Grecia già un anno fa sono passati alla cassa. Tuttavia Cipro è stata una svolta. L'EU ancora nel giugno dello scorso anno aveva dichiarato che fino al 2018 non ci sarebbe stata la partecipazione dei creditori privati ai salvataggi bancari. E questo era uno scandalo contro cui 480 economisti hanno protestato con 2 appelli. Fra i politici la convinzione è durata un po' di piu'

Cipro sarà il nuovo modello?

Si'. Le somme in gioco per il contribuente sono ormai troppo grandi. I debiti delle banche nei paesi in crisi con 9 trilioni di Euro sono ormai il triplo del debito pubblico, e si ipotizza che un decimo di questi sia tossico. C'è solo un gruppo in grado di sostenerne il peso: i creditori delle  stesse banche.

Lei ritiene quindi giusto il fatto che in altri paesi europei dovranno essere i risparmiatori a sostenere i costi dei salvataggi bancari?

Se le banche sono fallite, sicuramente. Chi altro dovrebbe farlo? In futuro dovrà esserci una chiara gerarchia. In caso di fallimento bancario ognuno saprà in quale posizione della gerarchia si trova.

Ma cio' rende incerti molti risparmiatori che si chiedono se il loro denaro è ancora sicuro.

Purtroppo il buon Dio non è disponibile per darci la tanto desiderata sicurezza. E' un bene se i piccoli risparmiatori potranno essere difesi con una garanzia sui depositi, a spese dei grandi risparmiatori. Ma anche l'assicurazione sui depositi puo' fallire. Niente è completamente sicuro. A Cipro i contribuenti stranieri, che con l'intera storia non avevano nulla a che fare, hanno salvato i risparmiatori con un deposito fino a 100.000 €.

Ritiene questa soglia corretta?

E' troppo alta. Chi ha 100.000 € sul conto bancario? Non sono certo persone povere. I contribuenti dei paesi salvatori hanno sicuramente molto meno. Consideri che il valore mediano del patrimonio di una famiglia tedesca non supera la metà di questa somma. Penso che sia semplicemente intollerabile che dei normali tedeschi siano coinvolti nell'assicurazione sui depositi bancari per un valore doppio del loro patrimonio. Ma questo è cio' che Bruxelles vuole imporre con ogni forza all'interno dell'unione bancaria. La Germania fino ad ora non ha ancora firmato un contratto di assicurazione, secondo il quale ci dovremmo accollare i rischi bancari degli altri paesi. E non si puo' certo stipulare una polizza contro l'incendio dopo che l'incendio è divampato.

Le banche in Europa dopo la crisi finanziaria sono state toccate in maniera troppo leggera?

Purtroppo si'. In America durante la crisi finanziaria sono andate fallite centinaia di banche. I loro creditori hanno dovuto rinunciare a molto denaro, è stato un processo salutare. In Europa nessuna banca è stata fatta fallire, anche la stessa Laiki a Cipro. Anche in Germania nel 2010 abbiamo dato alle nostre banche in difficoltà 280 miliardi di Euro, soprattutto la HRE e la Commerzbank. Nemmeno il capitale ibrido della banche, il cui compito è di assorbire le perdite, è mai stato toccato. I contribuenti normali, i pensionati e gli Hartz IV hanno tirato fuori dai guai i ricchi investitori.

In Germania le cose vanno abbastanza bene, nonostante l'Eurocrisi. Rimarrà cosi' oppure la crisi prima o poi si farà sentire?

Il paradosso è: le cose in Germania vanno bene, ma non nonostante la crisi, bensi' grazie alla crisi. Prima della crisi la Germania era il malato d'Europa. In termini di crescita economica per un lungo periodo siamo stati gli ultimi, abbiamo infatti portato i nostri risparmi all'estero invece di investirli nel nostro paese. Oggi invece gli investimenti restano al sicuro qui da noi. E cio' in Germania ha causato un boom immobiliare, rilanciato la crescita economica e fatto scendere la disoccupazione. Naturalmente la crisi nasconde degli enormi rischi per il futuro della Germania. Abbiamo lavoro, ma con l'estensione delle garanzie e dei rischi, c'è il pericolo di perdere una parte importante dei nostri sudati risparmi.

Lei è stato il primo ad introdurre nel dibattito il tema del sistema Target e dei rischi per la Germania. La tensione si è finalmente allentata?

I saldi sono crediti che la Deutsche Bundesbank concede ad altre banche centrali, in quanto esegue dei pagamenti per loro conto. I crediti tedeschi negli ultimi tempi sono un po' arretrati, perchè il contribuente si è assunto rischi maggiori. La BCE ha detto ai possessori di titoli di stato del sud-Europa: non dovete preoccuparvi per i vostri soldi, in caso di fallimento la BCE comprerà i titoli di stato e in questo modo trasferirà le perdite ai contribuenti dei paesi europei ancora in salute. La promessa di protezione della BCE ha ridotto i saldi Target della Bundesbank, perché ora agli stati del sud-Europa arriva piu' denaro privato. Le banche centrali del sud-Europa sono tornate ad effettuare anche pagamenti per la Bundesbank. Con la promessa di una protezione, tuttavia non sono stati ridotti i rischi per il contribuente, sono invece aumentati.

A quanto ammontano oggi i saldi Target?

La Bundesbank nei propri libri ha ancora crediti Target pari a circa 600 miliardi di Euro. Se l'Eurosistema dovesse dissolversi, quel denaro sarebbe perso. La Bundesbank con un capitale di circa 140 miliardi di Euro sarebbe già fallita. In quel caso il contribuente tedesco dovrebbe rinunciare  per un lungo periodo ai profitti della Bundesabank oppure ricapitalizzare la banca con i soldi del contribuente. In un modo e nell'altro i 600 miliardi sarebbero persi.

Al momento le banche centrali stanno inondando il mercato con molto denaro. La stampa di denaro è una possibilità per uscire dalla crisi del debito?

I tassi in tutti questi paesi ormai sono vicini allo zero. Siamo al punto in cui la politica monetaria perde ogni sua efficacia.

Perché in questo momento nonostante la politica monetaria espansiva in Germania non c'è inflazione?

In Europa la crescita della massa monetaria si mantiene entro i limiti, perchè in senso figurato, la BCE riesce a far scomparire nel nord-Europa il denaro stampato in eccesso nel sud-Europa.

L'inflazione resterà cosi' bassa anche se dovesse tornare la crescita?

Non si puo' escludere che ad un certo punto arrivi l'inflazione. Al momento non ce n'è traccia.

Il precedente membro del board Bundesbank Thilo Sarrazin intende restituire la sua laurea in economia se la politica monetaria espansiva della BCE non porterà ad una maggiore inflazione. Sarà costretto a rinunciare al suo titolo?

Abbiamo il rischio che la BCE perda una parte dei crediti verso i paesi in crisi e la Bundesbank finisca in una situazione di sovraindebitamento. Questo è il vero pericolo, non l'inflazione. L'inflazione è un tema secondario.

Nonostante i rischi appena descritti lei chiede che l'Euro sia mantenuto. Che cosa propone come possibile soluzione per la crisi?

Io sono per l'uscita temporanea dei paesi deboli. Grazie ad una svalutazione, questi paesi tornerebbero ad essere nuovamente competitivi e in seguito potrebbero rientrare nell'Euro con un cambio diverso, vale a dire con prezzi e salari piu' bassi. L'opzione del rientro dovrebbe essere esercitata solo in presenza di riforme. Cio' potrebbe stabilizzare il sistema politico dei paesi in crisi, che oggi è minacciato dalla crescente disoccupazione. Nel complesso il legame Euro è troppo rigido. Fino al raggiungimento dell'unità politica europea, è necessario trovare una soluzione tra il sistema dei cambi fissi alla Bretton Woods e un area monetaria unica come il dollaro. Solo in questo modo sarà possibile mantenere l'Euro.

A quali paesi pensa per un'uscita?

Soprattutto a Cipro e alla Grecia. Se Cipro oggi uscisse dall'Euro non ci sarebbero conseguenze drammatiche. La fuga di capitali, ipotizzata in un caso del genere, c'è già stata. Il controllo sul movimento dei capitali e le limitazioni ai prelievi sui conti limitano una ulteriore possibile fuga di capitali. Non appena Cipro sarà fuori, i controlli potranno essere rimossi.


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19 commenti:

  1. linko un paio di commenti del prof Bagnai che rendono piu' chiaro il quadro, molto diverso da quello che Sinn afferma.

    http://goofynomics.blogspot.it/2012/02/sinn-e-linflazione-nelleurozona-una.html

    http://goofynomics.blogspot.it/2012/02/la-germania-e-la-crisi-delleurozona.html

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  2. ehhh smascherato il furbo:

    "ehhh l'euro non va difeso a tutti i costi, basta col togliere soldi al contribuente tedesco!"

    "ma allora si schiera con AfD che vuole uscirne?"

    "ehh...no ma....diamogli una possibilità..."

    pagliaccio. pensate in che mondo siamo se lui è l'economista più influente di Germania...e quindi d'Europa.

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  3. Questi saccenti spocchiosi non hanno imparato nulla della materia che insegnano. Neanche quando la realtà si infrange sul loro naso capiscono come funziona la vera economia e la vera gestione monetaria. Gli economisti tedeschi dopo Weimar dovevano convertirsi alla scuola di pensiero economico Austriaca invece di seguire Keynes. Fra poco i nodi verranno al pettine e le violenze popolari scalzeranno con la forza questi idioti dai loro scranni. Dove non è arrivata l'intelligenza e lo studio e l'applicazione ONESTA delle lezioni economiche insegnate dalla storia al genere umano, arriverà la violenza scatenata dei popoli oppressi come in una mandria di bufali inferociti che carica ed attraversa una vecchia città del Far West. Comprate oro ed argento, forse vi salverete dall'implosione del sistema valutario mondiale sostenuto dai quotidiani pompaggi di Ben "The Bombardier" Bernanke e dalla Banca Centrale Giapponese.(non credete che le altre banche centrali stiano a guardare: anche loro stanno stampando a nastro rotoli di carta igienica con un prezzo nominale sovraimpresso)

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    1. gli economisti tedeschi sarebbero keynesiani? ma in che mondo vivi?

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    2. @Luca Tonelli

      Che cosa stanno facendo per non esserlo? La BCE (in teoria ed in pratica è sotto controllo politico ed economico tedesco...ma Draghi è un furbacchione) sta stampando Euro a nastro per darlo alle banche dei PIIGS perchè comprino titoli di stato (quote di debito pubblico) dei PIIGS. Questo è un atto Keynesiano, usare la stampante valutaria per ricomprare il debito pubblico e che non lascia al libero mercato di fare il suo lavoro. Ora, la Germania ha dato alla Francia la possibilità di stampare Euro a nastro per il proprio debito pubblico. Questa è un'azione Keynes style, di nuovo l'uso della stampante valutaria per ricomprare il debito pubblico e sistemare un pò di buchi bancari. La Germania ha la Deutsche Bank con un buco da 56 Trilioni di Euro e che sicuramente verranno ricomprati dalla Germania stessa attraverso la stampa di Euro a nastro da parte della BCE come prestito che andrà ad aumentare il debito pubblico della Germania. Altro atto Keynes style. Tutti questi atti sono contro il libero mercato e la gestione della valuta con sottostante oro ed argento, vanno in direzione di una manipolazione del mercato attraverso la politica valutaria da parte delle banche (se l'ordine è politico o meno poco importa, la stampante valutaria è in mano alla BCE). Dunque Keynes diceva che i Banchieri Centrali devono inondare il mercato (boost) di liquidità quando serve ed a toglierla quando serve innescando periodi di boom e di depressione artificiali del mercato. Questo comporta la svalutazione della valuta che per ora non si vede perchè le altre Banche Centrali stanno stampando di più della BCE. Se questo non è Keynesiamo mi dici tu che cos'è? Sta per saltare tutto: countdown per l'implosione del sistema EU in corso, abbandonate il Titanic.

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    3. ah ma ho capito: tu sei uno di quelli che "Keynes diceva solo di stampare moneta a nastro per pagare gente per scavare buche da riempire subito dopo"

      si spiega tutto.

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    4. @Luca Tonelli

      No ,tu non hai capito, per me Keynes era un impostore. Se stampi valuta a nastro svaluti i soldi di tutti per cui "rubi" valore ai soldi (diluisci il valore: inflazione) delle persone per cui sei un "ladro" ai posti di comando che sono la politica e le banche centrali. Con le monete d'oro e d'argento questo non è possibile perchè sono una merce con un valore definito da quello che una quantità d'oro equivale rispetto a quantità di altre merci e non sono stampabili ma solo coniabili.(devi estrarre l'oro e l'argento, e per fortuna non si può ancora stampare) I soldi, la valuta, "fiat" (per decreto, senza sottostante di oro e argento) sono carta igienica con un valore nominale sovraimpresso che vale finchè esiste la fiducia delle persone. Per cui se non hai ben compreso, i keynesiani ed i politici che appoggiano questa teoria sono solo dei ladri, che rubano legalmente il frutto del lavoro delle persone. E per inciso, se non sei un banchiere, un politico, un falsario, rubano anche a te il frutto del tuo lavoro.

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  4. Ma da quando la BCE ha potere di stampare ulteriore denaro "da portare nel sud europa"?????

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    1. Dovresti leggerti un bel libro: "La tragedia dell'Euro" di Philipp Baghus e così capisci come funziona veramente l'Europa. Come funzionano i trasferimenti di valuta e chi ne usufruisce al massimo: resterai stupefatto!!!

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  5. Basta che ti vendi una casa, ed hai più di 100.000€ quindi devi essere punito.

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  6. cioe' tradotto.
    avete messo i soldi in banca e le banche se li sono giocati al casino riempiendo di benefit e di crediti enesigibili ladroni dentro e fuori la banca ?
    bene cazzi vostri .. cosi imparate a risparmiare !

    ma chi pensa di costruire una societa' stabile su questi principi non dovrebbe essere considerato DEFICIENTE ?

    In realta' questo furbacchione si rende ben conto che la macchina-euro che tanto ha ingozzato la sua germania ormai rischia di travolgere anche il suo paese e ORA se ne vorrebbe uscire con il solito " chi avuto ha avuto ha avuto .."
    ... ma si illude, ANCHE la germania paghera' .

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  7. La cosa incredibile è che tutta questa austerità e tutti questi tagli dovrebbero, secondo l'etica nordeuropea, stroncare il cosiddetto "rischio morale".

    Ma la morale non vale per tutti. Vale per il poveraccio che chiede un mutuo, per il politico di turno, per chi deposita i risparmi di una vita in banca..... MA NON PER I BANCHIERI.

    LORO NO. Loro possono "mangiarsi tutto", e pretendere pure che i derubati contribuiscano al dissesto dell'istituto finanziario! E il bello è che nessuno dice niente, dato che il "furor di popolo" è tutto concentrato su quanto costa un caffè al bar di montecitorio o di palazzo chigi.

    Il sistema dell'Euro, sta veramente diventando "malsano".......

    LARS

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  8. Diamo ancora qualche possibilita' all'Euro, no? In fondo cosa saranno qualche altro milione di disoccupati, qualche migliaio di suicidi in piu', qualche centinaio di bambini Greci denutriti in piu'...

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  9. Basterebbe che il primo ministro Italiano vada dalla Merkel assieme ai primi ministri di Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda e soprattutto Francia, e dica

    "Cara Merkel, se tu ed i tuoi amici monetaristi e schiavisti fanatici volete continuare sulla strada dell'austerita' a tutti i costi, e se non v'importa nient'altro che la bilancia commerciale tedesca e le tue rielezioni (che per vincerle devi ancora per qualche mese riuscire a tenere sotto il tappeto tutta la merda che avete)...bene. Noi usciamo dall'Euro. Questa moneta senza popolo e senza banca centrale ve la potete tenere tu ed i tuoi 4 paesi cuscinetto che ti scodinzolano ancora dietro, l'inflazione al 2% (che vi serve per tenere bassi i salari da fame dei vostri operai e dei pensionati che rovistano nella spazzatura in cerca delle bottiglie di plastica) la scambiamo volentieri con una vera moneta ed una vera banca centrale.
    Non abbiamo paura di farci nemica la Germania, dato che il mondo e grande, e possiamo allearci con UK, USA, e tanti altri..."

    Ma sperare in tutto cio' da un europeista sfegatato come Letta e' pura utopia...

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    1. Che in germania si rovisti nella spazzatura in cerca di bottiglie di plastica mi sembra illusorio, visto che lì se la riporti al supermnarket ti ridanno i soldi o credito per gli acquisti (cosa che noi italiani non facciamo ma potremmo fare benissimo; anzi col vetro il vuoto a rendere era la prassi 30 anni fa pure in italia, dopo chissà perchè no!).
      Che noi ci si allei più strettamente con UK e Usa sarebbe auspicabile, ma dubito che i francesi vogliano farlo in modo stringente (che poi vorrebbe dire adottora anche la lingua inglese in comune in funzione antitedesca: al minimo, per favorire la mobilità dei lavoratori).
      Non sarà facile, appunto, con la classe politica che ci ritroviamo.

      Sertin.

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    2. Sertin, confermo che ci sono persone che fanno il giro dei cassonetti per recuperare le bottiglie di plastica e racimolare qualche soldo. Ma oltre a questo grande segno di civiltà (segnalo che il mio comune di origine nel centro-nord italia ha un sistema di raccolta differenziata decisamente piu' differenziato ed efficiente della civilissima cittadina che mi accoglie in terra germanica, ahimé) se proprio vogliamo parlare di segni di civilizzazione, che cosa ne pensi delle gigantesche pubblicità per le sigarette, oppure del fatto che si continui tranquillamente a fumare in quasi tutti i locali pubblici (civilissimo sud-ovest tedesco), o del fatto che ad ogni angolo ci siano distributori di sigarette aperti a tutti e quindi anche ai minori? per ora mi fermo qui...

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    3. Io confermo di aver visto pure nel nord della Finlandia, un posto dove i senza tetto quasi non esistono, alcuni anziani rovistare in giro per raccogliere le lattine.

      soprattutto fuori dai parchi dove vengono tenuti i party studenteschi. ogni tanto qualcuno va col sacco di plastica grande e tira su.
      finchè lo fanno 3 studenti la mattina dopo la sbornia per pagarsi l'alcool del giorno dopo è un conto...ma quando vedi che lo fa una signora anziana vestita male zoppicante all'una di notte durante il party...fa un pò impressione.

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    4. Che ci siano ovunque minoranze che raccattano quel poco che trovano è scontato. Il punto è di quale entità è il fenomeno. La civiltà non la misuri mica su fatti marginali (dovresti andare a vedere i casi-situazioni singoli), ma considerando la globalità di ciò che vai considerando nel paese di riferimento.


      Sertin

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  10. "Purtroppo il buon Dio non è disponibile per darci la tanto desiderata sicurezza. E' un bene se i piccoli risparmiatori potranno essere difesi con una garanzia sui depositi, a spese dei grandi risparmiatori. Ma anche l'assicurazione sui depositi puo' fallire. Niente è completamente sicuro."
    Simili affermazioni saranno un sicuro sprone agli investimenti in Europa. Questo o è pazzo o è imbecille e comunque ci vorrebbe un risarcimento per i danni che simili affermazioni possono provocare.

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