domenica 2 luglio 2017

Lidl fra i grandi vincitori della crisi greca

La Grecia sempre piu' terra di conquista per i grandi gruppi tedeschi, dopo gli aeroporti, i porti e le infrastrutture finite in mani tedesche, questa volta è Lidl, il gigante della grande distribuzione del Baden Wuerttenberg ad approfittare della interminabile crisi greca. La catena di discount di Neckarsulm, con la sua politica dei bassi prezzi, ha messo fuori mercato piccoli e grandi negozi locali ed ha conquistato una posizione dominante nelle zone piu' redditizie. L'espansionismo economico tedesco nei paesi in crisi prosegue indisturbato. Da kontextwochenzeitung.de


Uno dei piu' grandi vincitori della crisi greca arriva proprio dalla Germania. "Conviene ogni giorno", cosi' LIDL si pubblicizza ovunque - sembra pero' che convenga più' che altro all'azienda stessa. Dall'inizio della crisi nel 2008 la catena di discount di Neckarsulm, nella zona fra la metropoli di Salonicco nel nord e il Peloponneso nel sud, secondo fonti ben informate, avrebbe avuto un aumento del fatturato anno su anno in doppia cifra.

In filiali completamente rinnovate, come quella nella provincia settentrionale di Drama, una zona con 30.000 abitanti, i clienti già oggi possono comprare nel negozio del futuro. La superficie di vendita, come il volume dei carrelli per la spesa, è più' che raddoppiata. Soffitti alti, corridoi ampi, molta luce. Della iniziale sensazione di squallore con mucchi di cartoni vuoti e scatolette in disordine qui non è rimasto nulla. Il gigante tedesco con il suo concetto di distribuzione attacca sia il piccolo e simpatico negozio di frutta e verdura dal nome caratteristico Oporopantopoleio, che le catene di supermercati locali. La concorrenza francese ha ammainato le vele già 3 anni fa. Il gigante globale Carrefour all'epoca aveva deciso di lasciare al partner locale Marinopoulos i suoi punti vendita. Che nel frattempo ha gettato la spugna e ha chiuso tutti i punti vendita nel paese. Le rovina dei negozi della catena di supermercati Marinoupolous restano ai bordi delle arterie stradali in quasi tutte le città.

"Sempre piu' conveniente"

La catena di Neckarsulm si presenta ovunque in ottima salute. Il logo giallo-blu è saldamente ancorato in ogni villaggio. Soprattutto nelle regioni turistiche, come nella regione di Chalkidiki nella Grecia del nord, le filiali Lidl sono onnipresenti. Oltre alla gente del posto ci sono molti turisti che vanno a rifornirsi di cibo. Nei grandi parcheggi durante l'alta stagione si trovano auto con targa rumena, bulgara e serba. La densità dei punti vendita qui raggiunge i livelli tedeschi. Le condizioni di partenza nel 1999 erano tutto fuorché semplici. A partire dal nome della catena, impronunciabile per la lingua greca. Molti dicono "Lind" o piu' semplicemente "dai tedeschi". Gli errori iniziali, come ad esempio quello di far pagare le buste di plastica ai clienti, sono stati rapidamente superati. "Sempre piu' conveniente" - con questo slogan, che spesso non corrisponde alla realtà, è arrivata la svolta. L'altro gigante tedesco dei discount, Aldi, qualche anno piu' tardi ha tentato il passo verso la Grecia - ma poco dopo si è dovuto arrendere. Lidl probabilmente aveva già una presenza troppo forte nel paese per poter lasciare al suo rivale una posizione redditizia. Nel frattempo la catena di Neckarsulm ha iniziato a comportarsi come se capisse veramente la crisi economica greca e ha scelto di chiedere ai suoi clienti di dare un contributo. All'uscita di ogni filiale c'è un carrello della spesa che i clienti possono riempire con uno dei prodotti appena acquistati. Alla fine di ogni giornata i bisognosi ricevono i beni donati.

Per i critici della globalizzazione l'assortimento del gigante giallo-blu resta una manna dal cielo. Tonnellate di bottiglie di acqua minerale italiana arrivano nei negozi con prezzi da dumping e chi ha voglia di acquistare un wuerstel tedesco lo trova tranquillamente nel frigorifero. Con i marchi propri greci Lidl cerca di soddisfare i gusti dei clienti normali. In generale vale sempre: quanto piu' esotica è la merce, tanto piu' alto sarà il prezzo. Cosi' il cliente per i prodotti cosmetici oppure per gli alimentari importati paga chiaramente di piu' che nelle filiali tedesche - e questo a fronte di un potere di acquisto nettamente inferiore. Nella frutta e verdura invece Lidl batte senza pietà tutta la concorrenza sul prezzo. Cetrioli, pomodori, cipolle ma anche le angurie sono molto piu' economiche della concorrenza. Con i suoi "distributori di pane" il discounter di Neckarsulm aggredisce anche le panetterie tradizionali. Con una certa spavalderia hanno chiamato la loro stazione per la produzione di pane "Fournos", che di fatto è un forno: tuttavia i pezzi di pasta di pane congelati e pre-prodotti hanno in comune con il pane uscito dal forno a legna di una panetteria tradizionale greca piu' o meno quello che il cantante di schlaeger Costa Cordalis potrebbe avere con un vero suonatore di Lyra. 

Forse solo dei concetti di marketing innovativi potrebbero avere successo contro il gigante tedesco. Chi si vuole tagliare i capelli dal barbiere Paschalis, nel centro di Drama, riceve un chilo di pesche gratis. "Garantisco che arrivano dal mio orto", conferma il barbiere dal rasoio affilato. Che Lidl sia tedesca per Paschalis non fa differenza. Va addirittura dal "sultano Erdogan", nella vicina Turchia, per rifornirsi di lame  e lamette per rasoi a buon mercato. "Sono sempre piu' convenienti", dice Paschalis. E' una frase in qualche modo familiare.

Nessun commento:

Posta un commento