sabato 10 novembre 2018

Commemorazioni e perdono a basso costo

Mentre i greci e i polacchi continuano a chiedere un risarcimento per i danni di guerra causati dalla furia distruttrice dei nazisti, i tedeschi scelgono una strategia finalizzata a distogliere l'attenzione: spedire i loro politici di alto livello in giro per l'Europa a celebrare e commemorare le vittime del nazismo, negando tuttavia ogni forma di risarcimento. Da un lato Berlino chiede piu' responsabilità ai governi del sud, dall'altro si rifiuta di assumere ogni responsabilità per i crimini commessi dai nazisti tra il 1939 e il 1945. Ne parla il sempre ben informato German Foreign Policy


Prestiti UE come un bavaglio

Il rapporto della commissione bipartisan del Parlamento greco che stima in 288 miliardi di euro le riparazioni di guerra che la Germania deve alla Grecia - e a cui si aggiungono gli undici miliardi di euro di un prestito forzoso fatto ai nazisti e mai rimborsato - è stato completato nel mese di agosto del 2016. Come confermato da Kostas Douzinas, professore di diritto presso il London Birkbeck University e presidente del Comitato parlamentare di Atene per gli Affari Esteri e la Difesa, il governo di Atene negli ultimi due anni non ha potuto trarre le dovute conseguenze dal rapporto e quindi ottenere da Berlino le riparazioni spettanti, in quanto la Grecia fino ad agosto 2018 "ha continuato a ricevere prestiti dall'UE". [1] Bruxelles pertanto  grazie ai cosiddetti "aiuti finanziari" ha contribuito a far risparmiare alla potenza egemone dell'UE il pagamento delle riparazioni previste dalla normale giurisprudenza in riferimento alle peggiori devastazioni di guerra causate dall'occupazione nazista negli anni fra il 1941 e il 1944. Poco dopo la fine del "programma di aiuti" il Presidente del parlamento greco, Nikos Voutsis, ha annunciato che Atene già quest'anno intende prendere le misure  necessarie per chiedere e ottenere i risarcimenti dovuti. [2] Nel mese di ottobre, il presidente greco Prokopis Pavlopoulos durante la visita del suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier ha confermato che il governo greco intende portare avanti le sue legittime richieste. [3] A breve sono quindi attesi i primi passi della parte greca.

Lo sviluppo impedito

Allo stesso tempo i politici ateniesi sottolineano che il danno di guerra causato dalla Germania ha contribuito in maniera significativa a rallentare lo sviluppo economico greco. Secondo le stime degli esperti durante l'occupazione tedesca a causa della malnutrizione sono morti circa un quarto di milione di greci. Circa 60.000 greci ebrei sono stati deportati nei campi di sterminio tedeschi e lì sono deceduti; almeno 30.000 greci sono stati invece uccisi nei massacri compiuti dalle SS e dalla Wehrmacht. Il danno materiale è "difficile da calcolare", scrive lo storico Hagen Fleischer, un esperto di storia della Grecia sotto l'occupazione tedesca. [4] Subito dopo l'invasione gli occupanti hanno razziato materie prime e generi alimentari in enormi quantità; non hanno solo sottratto il sostentamento alla popolazione, ma hanno anche distrutto le basi dell'artigianato greco e della già debole industria. A ciò si aggiungono, come sostenuto da Fleischer, "le perdite causate dall'iperinflazione e dalla distruzione delle infrastrutture in seguito allo sfruttamento economico da rapina (miniere, foreste, ecc) e la distruzione sistematica durante la ritirata: la maggior parte dei ponti ferroviari abbattuti, ben oltre l'80% del materiale rotabile distrutto, il 73% delle navi commerciali affondate, quasi 200.000 case totalmente o parzialmente distrutte". La distruzione è stata "così profonda", riassume il giornalista ed europarlamentare greco Stelios Kouloglou "che ha avuto un ruolo significativo nel ritardare lo sviluppo e la trasformazione del nostro paese in uno stato europeo moderno." [5]

Politica della terra bruciata

Secondo un verdetto unanime, al di fuori del mondo slavo la Grecia è stato il paese ad aver sofferto piu' di ogni altro sotto il regno del terrore tedesco. Fra i paesi del mondo slavo ad essere colpiti in maniera ancora piu' terribile dalla guerra di sterminio tedesca c'è sicuramente la Polonia. La guerra di annientamento e il terrore durante l'occupazione hanno causato la morte di circa sei milioni di polacchi. Senza precedenti sono anche i danni materiali causati dagli occupanti tedeschi con la loro "politica della terra bruciata" nelle azioni di guerra, nella guerra contro i partigiani, nei massacri oppure durante la ritirata. L'esempio più noto è la distruzione per oltre il 90% della capitale Varsavia. Come quello greco, anche il parlamento polacco ha voluto quantificare il danno causato dagli occupanti tedeschi. I danni ammonterebbero a 840 miliardi di euro. [6] Anche a Varsavia si prepara una richiesta di risarcimento da presentare alla Germania e, se possibile, se ne verifica la fattibilità. "A mio avviso, le riparazioni di guerra non sono un problema risolto" ha infatti recentemente dichiarato il presidente polacco Andrzej Duda in occasione delle consultazioni governative fra tedeschi e polacchi. [7]

Perdono gratuito

Berlino ha scelto di dare la sua consueta risposta sia alle richieste della Grecia che a quelle della Polonia: diniego e distrazione. Ad essere negati non sono i crimini tedeschi, ma il fatto che ad essi debbano seguire degli obblighi di risarcimento e di indennizzo definiti giuridicamente: Berlino continua a sostenere che in primo luogo avrebbe già pagato un risarcimento piu' che sufficiente e che in secondo luogo non è obbligata a pagare altri soldi. Entrambe le argomentazioni non sembrano essere vere, nonostante tutti gli sforzi fatti dal governo di Berlino, mediante diversi trucchi legali, per evitare le pretese delle numerose vittime del nazismo (german-foreign-policy.com riportato [8]). Le autorità tedesche cercano infatti di distrarre l'attenzione dalla crescente insoddisfazione presente nei paesi colpiti, partecipando incessantemente a una commemorazione dietro l'altra; fatto che suggerisce un apprezzamento simbolico per le vittime, ma che allo stesso tempo implica un rigoroso rifiuto di qualsiasi compensazione materiale. Recentemente il presidente della repubblica Steinmeier ha voluto celebrare questo concetto durante la sua visita in Grecia. Steinmeier in una cerimonia commemorativa di metà ottobre ha detto: ​​"Ci inchiniamo alle vittime, e soprattutto chiediamo perdono per quello che è successo in Grecia". [9] Il "perdono" tuttavia dovrebbe essere concesso gratuitamente. Steinmeier intende visitare il prossimo primo settembre la Polonia in occasione dell'ottantesimo anniversario dell'invasione tedesca. Dal punto di vista di Berlino, dovranno essere presentate formulazioni simili a quelle proposte durante la visita del presidente federale in Grecia.

La responsabilità della Germania

Chi dalla Grecia critica il rifiuto tedesco di pagare un risarcimento fa ricorso a un termine che anche al governo tedesco spesso piace usare: "responsabilità". Nel gergo di Berlino viene spesso usato per descrivere la nuova ambizione egemonica globale tedesca: poiché la Germania ha concquistato un "nuovo potere", ora deve farsi carico anche di una "nuova responsabilità", almeno cosi' era scritto già diversi anni fa in maniera esemplare in un lavoro programmatico della Berliner Stiftung Wissenschaft und Politik ( SWP), che in questo modo cercava di legittimare l'offensiva politica a livello mondiale della Repubblica Federale. [10] Più di recente, tra gli altri, anche il Ministro degli Esteri Heiko Maas, ha postulato una "crescente responsabilità del nostro Paese" - "ai tavoli negoziali di Minsk, Vienna e Losanna, Bruxelles e New York": bisogna "accettare la responsabilità, dove ci viene chiesto di farlo" ha detto Maas. [11] "La Germania", dice il deputato greco Koúloglou, "non ha mai assunto la sua storica responsabilità per aver completamente distrutto il nostro paese" [12]. Questo vale non solo per la Grecia, ma anche per la Polonia e per tutti gli altri paesi invasi dal terrore nazista nel continente europeo.

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[1] Helena Smith: Greece reiterates claim of €288bn for damages under Nazi occupation. theguardian.com 29.10.2018.

[2] German war reparations report to come to House this year, Parl't speaker says. ekathimerini.com 12.09.2018.

[3] Greece broaches war reparations issue again. ekathimerini.com 11.10.2018.

[4] Hagen Fleischer: Die deutsche Besatzung(spolitik) in Griechenland und ihre "Bewältigung". sogde.org, Dezember 2013.

[5] Helena Smith: Greece reiterates claim of €288bn for damages under Nazi occupation. theguardian.com 29.10.2018.

[6] Jan Puhl: Muss Deutschland jetzt Milliarden an Polen zahlen? spiegel.de 11.09.2017.

[7] "Kein erledigtes Thema". tagesschau.de 28.10.2018.

[8] S. dazu Die Regelung der Reparationsfrage und Die Reparationsfrage.

[9] Steinmeier bittet Griechen um Verzeihung. zeit.de 11.10.2018.

[10] Neue Macht - Neue Verantwortung. Elemente einer deutschen Außen- und Sicherheitspolitik für eine Welt im Umbruch. Ein Papier der Stiftung Wissenschaft und Politik (SWP) und des German Marshall Fund of the United States (GMF). Berlin, Oktober 2013. S. dazu Die Neuvermessung der deutschen Weltpolitik.

[11] Rede zum Amtsantritt von Bundesaußenminister Heiko Maas. auswaertiges-amt.de 14.03.2018.

[12] Helena Smith: Greece reiterates claim of €288bn for damages under Nazi occupation. theguardian.com 29.10.2018.


12 commenti:

  1. Vero, però l'Italia quanti danni ha fatto (e quanto li ha pagati) alla Grecia? (Considerato poi che senza l'invasione fascista forse i nazisti manco ci sarebbero andati in Grecia)?

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  2. @ Lorenzo Sw, sei il solito idiota autorazzista: i danni dell'Italia non sono l'oggetto dell'articolo, e comunque non giustificano l'impunità tedesca.

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    1. E chi la giustificava? Occhio solo a sostenere battaglie che rischiano di ritorcersi contro.
      Più che autorazzista io vedo un po' di temerarietà autolesionistica in chi volesse cavalcare quest'onda.
      Ma naturalmente si tratta di inferenze dal basso delle mie capacità cognitive come osservi Tu ;)

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    2. Il commento di Lorenzo è del tutto legittimo e rientra a pieno titolo nel tema qui riportato. Quello che invece non rientra sono i tuoi insulti e l'uso di termini a sproposito (autorazzismo a fronte di cosa?). Durante l'occupazione della Grecia infatti, furono le truppe italiane ad occupare la gran parte del territorio e furono loro a rendersi responsabili in gran parte della sottrazione delle derrate alimentari causando così la morte per fame di decine se non centinaia di migliaia di cittadini, contesto richiamato nell'articolo. Anche italiani furono responsabili di eccidi al pari di quelli commessi dalle truppe tedesche. Insomma, di fronte alle richieste (insostenibili sotto il profilo giuridico) da parte della Grecia (e di qualche storico poco avvezzo agli aspetti legali di Diritto Internazionale) noi non ne siamo estranei. A me piacerebbe che un giorno, un 16 febbraio, un nostro rappresentante si recasse in Grecia, nella località di Domenikon, a commemorare la strage commessa da truppe italiane quel giorno del 1943. Una commemorazione può sembrare una mera dimostrazione propagandistica ma noi, per la Grecia, non abbiamo fatto nemmeno quello.
      Prendetevi un'ora o poco meno e ascoltate ciò a cui ho fatto riferimento: https://youtu.be/_aAC-cdncro
      E' Storia.

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    3. Caro Cocuzzo EBETINO PDiddino perdente, come ho scritto sotto e' grazie agli ITALIANI e a un loro errore se l'umanita' esiste ancora, ma forse gli idioti come te vivono solo per criticare l'Italia e l'attuale governo solo perche' non sono del PD, fai ridere... ma lo sai che non ti caga nessuno !! ??
      Luca il PATRIOTA

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    4. @Maurizio C. Già storia ignorata o rimossa nei deliri autoassolutori. Documentario assolutamente da vedere: dignità e orgoglio si costruiscono innanzitutto smettendo di raccontarsi balle.

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    5. Dignita' e orgoglio si costruiscono conoscendo la storia innanzitutto, altroche' balle !?
      Luca il PATRIOTA

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    6. Concordo pienamente.
      Vedersi anche quel documento va proprio in quella direzione: conoscere la storia e smettere di raccontarsi balle.

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    7. Ma io sono d'accordo sul fatto che anche gli italiani abbiano commesso stragi, ma al contrario dei tedeschi non erano premeditate o preterintenzionali, sta qui la differenza e comunque la quantita' di persone uccise dai tedeschi e' stata 55/60 volte piu' grande, basti pensare ai 26/27 milioni di sovietici uccisi; anche l'Italia ha fatto disastri ma le proporzioni sono molto piu' piccole, senza dimenticare che la storia dice che grazie ai Ragazzi di Via Panisperna se l'umanita' esiste ancora, almeno secondo il Premio Nobel per la Fisica e il prof. di Fisica Gino Segre' dell'Universita' della Pennsylvania, che non sono esattamente dei cazzari quando si parla di Fisica !!!!!!
      Luca il PATRIOTA

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  3. " Se Fermi avesse scoperto nel 1934 la fissione dell'uranio che non scopri per un millesimo di millimetro di alluminio i Nazisti sarebbero arrivati alla bomba nucleare anch'essi e il mondo sarebbe diverso " citazione Carlo Rubbia Premio Nobel per la Fisica, inoltre anche secondo il prof. Gino Segre' dell'Universita' della Pennsylvania Fermi ha salvato il mondo col suo errore, i Nazisti scopriranno la fissione ma solo nel dicembre del 1938 da Otto Hanh e Fritz Strassmann 3 anni e mezzo dopo; se i Nazisti fossero arrivati anch'essi alla bomba nucleare con Londra distrutta e ci sarebbe stata una probabilissima guerra nucleare tra USA e Germania con milioni di morti, ma il disastro piu' grande sarebbe stato il cambiamento climatico causato dall'inverno nucleare con carestie spaventose l'agricoltura distrutta e i 2,5 miliardi di abitanti del pianeta sarebbero morti di fame e stenti, tutto questo avrebbe causato migrazioni e altre guerre fino all'estinzione (per cercare di accaparrarsi le poche risorse rimaste), tutto questo non e' accaduto grazie al caso, alla tempistica e soprattutto all'errore benedetto dei Ragazzi di Via Panisperna grazie a degli ITALIANI l'umanita' esiste ancora dovrebbero riempirci di soldi per tutto quello che abbiamo dato al mondo !!!!!!!!!!
    Luca il PATRIOTA

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    1. Fermi fu costretto a scappare in US perché sua moglie era ebrea (come Emilio Segrè che seguì la stessa via) e il simpatico governo italiano del tempo ...insomma... non li considerava italiani,
      Entrambi furono coinvolti nel progetto Manhattan che darà la bomba atomica agli US...

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    2. Quindi dobbiamo ringraziare il fascismo ovvero sempre gli italiani....(considerazione ironica ovviamente)

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