mercoledì 5 dicembre 2018

Lettera aperta a un truffatore Hartz IV

Lo stato tedesco spende circa 40 miliardi di euro all'anno per le prestazioni sociali erogate ai sussidiati Hartz IV (sussidio, affitto, bollette, formazione, etc). A truffare lo stato sociale non ci sono solo le bande dell'est Europa specializzate nel portare in Germania migliaia di disperati con l'unico obiettivo di incassare sussidi, ma anche tanti disoccupati nati e cresciuti in Germania che oltre a incassare l'indennità fanno qualche lavoretto al nero senza dichiararlo all'Arbeitsamt. I casi  accertati di truffa allo stato sociale lo scorso anno sono stati relativamente pochi, circa 150.000. Non esistono numeri certi, tuttavia è possibilissimo che nella civilissima e onestissima Germania del 2018 fra il 10 e il 20% dei sussidiati Hartz abbia un secondo lavoro al nero, si tratterebbe quindi di diversi miliardi di euro che ogni anno vengono sottratti alle casse dello stato sociale.  Elżbieta Kremplewski, una sussidiata, ha scritto una lettera aperta ai truffatori Hartz. Dall'Huffington Post


Caro truffatore sociale,

in verità io e te siamo sulla stessa barca: voi vivete di Hartz IV, io vivo di Hartz IV. Voi avete un lavoretto, anche io ho un lavoretto.

Quello che ci distingue: io ho informato il Jobcenter del mio lavoretto part-time - voi invece non l'avete fatto. Cosi' potete farvi pagare l'appartamento dallo stato, incassate il sussidio mensile di 416 euro e tutto quello che riuscite a guadagnare con i lavoretti al nero.

Mi chiedo: come potete dormire sonni tranquilli la notte? Come potete avere la coscienza pulita se accettate l'aiuto dello stato e allo stesso tempo lo raggirate?

Percepisco il sussidio Hartz IV da circa cinque anni, in precedenza ho lavorato per tre diverse aziende, tutte fallite. Verso la fine dei 50 anni non sono piu' riuscita a trovare un nuovo lavoro a tempo pieno, da allora percepisco l'indennità Arbeitslosengeld II (Hartz) e lavoro in un supermercato.

Ogni mese invio la mia busta paga al centro per l'impiego

Conosco persone che truffano lo stato sociale

Finanziariamente ce la faccio, ma non sono contenta della mia situazione. Forse è per questo che non voglio rendere la mia vita ancora più difficile cercando di approfittare del sistema.

Conosco un po 'di persone che hanno lavorato in nero o che stanno lavorando in nero - persone che ho conosciuto mentre portavo a spasso il cane, oppure vicini.

Ho un amica che vive di Hartz IV e che per anni ha fatto le pulizie o ha portato in giro i cani al nero arrivando a guadagnare fino a 200 euro al mese. Un altro amico invece si fa integrare la pensione dallo stato e contemporaneamente fa anche delle piccole riparazioni - senza avvisare l'Arbeitsamt, naturalmente.

Penso che non sia giusto. Ma poiché non auguro il male a nessuno, nemmeno a voi, cari truffatori sociali, e non voglio che i miei conoscenti perdano la loro base esistenziale, non li denuncio.

Allo stesso tempo, tuttavia, mi chiedo come ci si possa comportare in modo così irrispettoso nei confronti del sistema sociale.

Le persone mi considerano stupida perché sono onesta

In molti pensano che io sia stupida perché ho informato il Jobcenter del mio lavoro part-time, invece di cercare una scappatoia per guadagnare due soldi in piu'.

Queste persone non hanno capito qual'è il vero problema esistenziale di Hartz IV: non si tratta di guadagnare in ogni modo due soldi in piu'. Quelle poche centinaia di euro in piu' che ogni mese avrei a disposizione non migliorerebbero la mia vita.

Sarei comunque senza un lavoro regolare a tempo pieno, e non avrei comunque una collega la sera con cui poter andare a prendere una birra dopo il lavoro, nessuna prospettiva professionale. Al contrario, non sarei solo un sussidiato Hartz IV, ma anche un truffatore sociale.

Non siamo tutti così.

I destinatari di Hartz IV non sono dei criminali, sono soprattutto persone bisognose che hanno vissuto storie tragiche e ora dipendono dall'aiuto dello stato.

Forse ci sono state difficoltà personali, forse hanno dovuto prendersi cura di un familiare malato per molti anni e quindi non hanno potuto lavorare, forse erano malati oppure sono stati licenziati dopo 30 anni di lavoro.

Il fatto è che anche se Hartz IV ha i suoi punti deboli e ha decisamente bisogno di essere migliorato noi (e voi, cari amici truffatori sociali) possiamo ritenerci fortunati di vivere in uno stato sociale funzionante. Chi non ha nessun'altra possibilità se non quella di ricorrere allo stato sociale, dovrebbe usare queste risorse in maniera responsabile. E la maggior parte effettivamente lo fa.

I destinatari di Hartz IV vengono spesso mostrati nel loro lato peggiore

Sfortunatamente i media amano trasmettere un'immagine diversa. Attualmente c'è la brutta tendenza a mostrare il lato peggiore dei destinatari di Hartz IV. Recentemente la "Bild Zeitung" ha parlato di un percettore di Hartz IV che avrebbe guadagnato centinaia di migliaia di euro come magnaccia.

Le persone cattive sono ovunque, persino i destinatari di Hartz IV non sono dei santi. Focalizzare tuttavia l'attenzione dei media sulle pecore nere isolate crea un'immagine distorta delle persone bisognose.

Se una piattaforma mediatica come la "Bild Zeitung" mostra in grande stile ogni giorno il modo in cui una persona ruba dei soldi allo stato (perché è quello che fa esattamente chi si approfitta del sistema), l'unica concetto che entra nella testa delle persone è: Hartzer = imbroglione.

Il messaggio: "il percettore di Hartz IV vive normalmente e osserva le regole del gioco" probabilmente da un punto di vista mediatico non è così efficace.

La maggior parte dei destinatari di Hartz IV vive rispettando le regole

Secondo la Bundesagentur für Arbeit, il numero dei casi in cui si sospetta una frode sociale è diminuito dello 0,8%, ed è sceso nel 2017 a 148.524 casi. Sui circa 4,2 milioni di percettori Hartz IV, solo il 3,5% quindi è sospettato di frode sociale.

Il racconto in termini esageratamente negativi calunnia i veri obiettivi dello stato sociale: aiutare le persone che necessitano di questa forma di sostegno.

I media dovrebbero mostrare anche quanti beneficiari fanno buon uso delle risorse finanziarie, si danno da fare per trovare un lavoro onesto e raccontare le loro storie e i loro destini.

Abbiamo bisogno di un sistema sociale e coloro che beneficiano delle sue risorse dovrebbero usarlo responsabilmente. Questo vale anche per te, caro truffatore sociale.

Coloro che sfruttano lo stato sociale tuttavia non dovrebbero essere pubblicizzati come i rappresentanti negativi di un intero gruppo sociale. Alla fine ciò danneggia solo le persone che hanno veramente bisogno di aiuto e che se lo sono anche meritato.

4 commenti:

  1. Chapeau! E dimostra come i controlli delle Agenzie per il Lavoro siano opportune.

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  2. E' sempre la solita storia, chi veramente ne ha bisogno finisce per perderlo, chi invece fa il furbo, riesce a percepirlo perchè ha la solidità finanziaria per rispettare tutti i requisiti.

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  3. Dico sempre che la dittatura dei mercati ha come prima conseguenza la perdita della ragione.
    Eccone un'altra dimostrazione.
    Gente vittima della violenza senza limiti della società attuale, che non esita a emarginare a vita milioni e milioni di persone, perché la realtà è che quando si viene estromessi dal circuito del lavoro qualificato non ci si rientra più qualunque cosa si faccia o si tenti, viene criminalizzata perché per dopravvivere si è ridotta a "portare a spasso i cani altrui, guadagnando fino a 200 euro al mese".

    Il bello, per modo di dire, è che a lanciare quest'accusa inverosimile è un'altra vittima della follia iperliberista. Una poveretta che nel momento di maggiore fragilità sociale, quando si è troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per la pensione secondo i criteri attuali, dimostra che la regola del kapò resta sempre valida.

    Davvero curioso rilevare che questi virtuosi riformatori, questi luminari dell'economia che in realtà sono solo dei massacratori sociali, con tutta la loro saggezza non hanno previsto l'ovvio, o meglio lo hanno trascurato minuziosamente: alzare l'età minima pensionabile non avrebbe comportato il dover lavorare più a lungo, ma l'essere estromessi dal mondo del lavoro restando senza forma alcuna di sussistenza. Si sono quindi scaricati sulle spalle dei lavoratori, opportunamente lasciati senza forma di salvaguardia alcuna, i costi sociali enormi conseguenti dell'aumento dell'età pensionistica.
    Ancora non basta, perché secondo la tipica logica push-pull, se da un lato succede quanto descritto, dall'altro a livello di media si parla soltanto della disoccupazione giovanile e i partiti politici fingono che il problema non esista (ovvio, lo hanno creato loro), relegando le vittime di questo sistema alla totale invisibilità.
    Anche questo è un tassello dell'operazione che mira a conseguire la riduzione della popolazione, ovviamente solo quella appartenente alle classi sociali subalterne, precipitandone i componenti in condizioni invivibili e caratterizzate da forti pressioni psichiche, in cui ammalarsi diventa oltremodo più facile.
    Però sempre all'interno dei canoni della cosiddetta democrazia.

    Così arriva una decerebrata, o meglio una povera reduce da lavaggio del cervello, ad accusare le vittime del suo pari di guadagnare in nero "fino a 200 euro mensili".

    Se le condizioni di vita di milioni di persone nella civilissima Europa sono queste, il truffare il sistema Hartz e tutti i consimili è doveroso e sacrosanto.
    E' un vero e proprio dovere sociale.

    Dà fastidio perché queste persone dovrebbero avere il buon gusto di morire di stenti in silenzio e senza arrecare disturbo?

    Ci si decida allora a stabilire che un reddito e una vita dignitosi sono un diritto inalienabile, più che mai quando l'età minima della pensione viene portata alla soglia dei 70 anni, ma né Stato né imprenditoria intendono farsi carico delle conseguenze materiali di questo dogma sociofobico della farneticazione turbocapitalista.

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    1. Mi spiace ma finchè esiste globalizzazione, liberalizzazione, finanza senza freni, quello che auspichi non avverrà mai, al contrario appunto i 50 enni che si sparino in bocca e si tolgano dalle palle.
      Al sistema servono schiavi giovani.
      Il sistema e' trans-nazionale e globale.
      Solo un crash totale piu' potente del 2008 potrebbe forse cambiare la situazione.

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