mercoledì 10 maggio 2023

La fine dell'asse franco-tedesco e l'inizio dell'era del confronto aperto

I progetti di cooperazione nel settore militare fra Parigi e Berlino vanno avanti a rilento e sono a rischio fallimento, ormai l'asse franco-tedesco è solo un ricordo e i tedeschi sembrano completamente appiattiti sulle posizioni atlantiste, tanto da far parlare gli esperti di relazioni internazionali di un nuovo scenario di confronto-scontro fra Parigi e Berlino. Ne scrive il sempre ben informato German Foreign Policy

Amicizia franco-tedesca

"Ripensamento dei sistemi" nella guerra terrestre

I lavori per la realizzazione del Main Ground Combat System (MGCS) ufficialmente sono iniziati nel 2017. L'MGCS solitamente viene definito come un "carro armato di nuova generazione" - e nel settore si parla di questo progetto come di un salto qualitativo, simile, ad esempio, a quello fatto nel passaggio dagli aerei a elica agli aerei a reazione. Ralf Ketzel, amministratore delegato dell'azienda attiva nel settore della difesa Krauss-Maffei Wegmann (KMW), in autunno aveva esplicitamente dichiarato che il progetto "non sarà un carro armato" [1]. Le differenze sono grandi, aveva detto; non solo la torretta - il luogo con il maggior rischio di essere uccisi durante il combattimento - in futuro sarà senza equipaggio; sono previsti anche elementi completamente nuovi, come un robot e i dispositivi di monitoraggio controllati a distanza, che saranno strettamente collegati in una rete digitale e formeranno una sorta di sistema da combattimento connesso. L'MGCS, che dovrebbe essere sviluppato in stretta collaborazione con gli "utenti" - in pratica con la Bundeswehr - porterebbe a un profondo "ripensamento del sistema" in cui viene condotta una guerra terrestre. Strategie dettagliate in questa direzione erano già state sviluppate e presentate pubblicamente dall'esercito tedesco diversi anni fa, compresi i concetti che utilizzano l'intelligenza artificiale (AI) per la guerra [2].



Ritardi di diversi anni

L'MGCS è stato esplicitamente concepito come un progetto franco-tedesco: da un lato, perché i costi sono estremamente elevati - sono stimati in 100 miliardi di euro - e, dall'altro, doveva servire a far progredire l'integrazione fra i produttori di armi nazionali dell'UE verso una base industriale di respiro continentale. Finora non ci si è riusciti, anzi il futuro del progetto è più che mai incerto. Per attuare il progetto, infatti, Berlino e Parigi alcuni anni fa hanno spinto verso una fusione fra i produttori di carri armati KMW (Germania) e Nexter (Francia) per dare vita a KNDS; anche Rheinmetall (Germania) è coinvolta nel progetto. Recentemente, un rapporto confidenziale del Ministero della Difesa tedesco affermava che in quattro degli otto "campi tecnologici" centrali ancora non è stato definito quale gruppo industriale sarà il contraente principale. [3] Mentre la parte tedesca chiede un "leadership chiara nelle tecnologie di punta tedesche", in Francia ci sono pesanti "obiezioni" in merito. Le "questioni finora controverse" non sono state "ancora risolte". Poiché ci sono stati "ritardi di diversi anni rispetto al programma originale", il completamento del progetto dell'MGCS originariamente previsto per il 2035 "non è più realizzabile in quei tempi". Il completamento viene ora previsto non prima del 2040.



Soluzioni nazionali

Nel frattempo, non si può più escludere un completo fallimento del progetto. Pierre Schill, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito francese, ha recentemente dichiarato che la produzione di un successore del carro armato principale Leclerc è una "questione strategica" per Parigi; se l'MGCS non decolla, si dovrà ricorrere a un modello puramente francese. [4] Da parte sua, Hans-Peter Bartels (SPD), ex Commissario del Bundestag per la Difesa, ha dichiarato: "L'industria tedesca non ha bisogno del sostegno francese per sviluppare un nuovo carro armato". C'è anche una disputa tra le aziende tedesche KMW e Rheinmetall. La Rheinmetall, ad esempio, è andata avanti con un nuovo carro armato, che porta il nome di Panther - nome ripreso da un carro armato della Wehrmacht - e che probabilmente sarà costruito in un suo nuovo stabilimento in Ucraina [5]. KMW invece afferma che il modello è di fatto un "telaio Leopard" con una torretta convenzionale con equipaggio - "una rappresentazione rivestita di uno sviluppo di cannoni già presentato anni fa": in altre parole, niente di nuovo. [6] Per colmare il vuoto lasciato fino al completamento dell'MGCS, si sta pianificando anche un ulteriore sviluppo del vecchio Leopard 2 nel Leopard 2A8. [7]



Gli Stati Uniti al posto della Francia

Le divergenze sull'MGCS sarebbero ancora più gravi perché gli osservatori le considerano solo un sintomo di un piu' ampio conflitto franco-tedesco. Da anni, infatti, ci sono controversie anche sul jet da combattimento franco-tedesco di nuova generazione, il FCAS (Future Combat Air System). A Parigi, infatti, il forte risentimento era stato causato dal fatto che Berlino sta pianificando di costruire un sistema di difesa aerea europeo utilizzando modelli statunitensi e israeliani, ma non uno sviluppo franco-italiano, cioè europeo. [9] In Francia, inoltre, si critica fortemente il fatto che il governo tedesco stia utilizzando il suo programma speciale di armamento da 100 miliardi di euro principalmente per l'acquisto di armamenti statunitensi come il caccia F-35. In precedenza, nel giugno 2021, Berlino aveva deciso di abbandonare completamente lo sviluppo originariamente previsto di un sistema per la guerra aerea marittima franco-tedesco (MAWS) e di acquistare al suo posto il Boeing P-8 Poseidon statunitense. Attualmente si teme che l'annuncio fatto dal Ministro della Difesa Boris Pistorius di voler acquistare prodotti finiti invece di intraprendere nuovi e complessi sviluppi possa indebolire ulteriormente i piani franco-tedeschi.



Niente più compromessi

Le controversie franco-tedesche abbondano anche su altri temi [10]. Già a febbraio, Camille Grand dell'European Council on Foreign Relations (ECFR) aveva sottolineato che sulla guerra in Ucraina, Berlino si stava coordinando in maniera sempre piu' stretta con Washington che non con Parigi, facendo così capiere in maniera chiara che il governo tedesco era più interessato a "tornare a una relazione solida con Washington rispetto alla possibilità di sviluppare una forte agenda europea insieme a Parigi". [11] Landry Charrier, ricercatore alla Sorbona, scriveva a marzo che la guerra in Ucraina potrebbe aver "saldato l'alleanza transatlantica": "Per Germania e Francia, invece, è diventata una questione divisiva" [12] Entrambi gli Stati da molto tempo sono consapevoli di avere risposte diverse alle sfide globali; ora, tuttavia, "i tempi in cui era possibile elaborare compromessi" sono finiti. "Dal punto di vista francese, il Cancelliere sta perseguendo una strategia che rende l'Europa dipendente dagli Stati Uniti e che alla fine mette a repentaglio la sua stessa capacità di azione", spiega Charrier: "Da qui la durezza che Macron sta mostrando nei confronti della Germania". Tra Germania e Francia sta nascendo una "nuova era: l'era del confronto aperto".

[1] „MGCS wird kein Panzer sein“. wehrtechnik.info 26.10.2022.
[2] S. dazu Drohnenschwärme im Zukunftskrieg und Kriegführung mit Künstlicher Intelligenz.
[3] Thomas Steinmann: Deutsch-französischer Superpanzer kommt später als geplant. capital.de 11.04.2023.
[4] Sarah Werner: Geheimer Bericht offenbart den Machtkampf um unseren neuen Superpanzer. focus.de 29.04.2023.
[5] S. dazu Der Panthersprung nach Kiew.
[6] „MGCS wird kein Panzer sein“. wehrtechnik.info 26.10.2022.
[7] Waldemar Geiger, Gerhard Heiming: Neue Kampfpanzer – Bundeswehr soll Leopard 2 A8 erhalten. esut.de 14.04.2023.
[8] Oliver Neuroth: Spanien steigt bei FCAS ein. tagesschau.de 28.04.2023.
[9] S. dazu Auf Kosten Frankreichs.
[10] S. dazu Die deutsch-französische „Freundschaft“.
[11] Camille Grand: Ohne europäische Dimension? internationalepolitik.de 24.02.2023.
[12] Landry Charrier: Gebrochene Achse. ipg-journal.de 20.03.2023.


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