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venerdì 12 febbraio 2021

Cosi' la stampa tedesca ha sostenuto la formazione del governo Draghi

La stampa tedesca che conta sta accompagnando con un certo ottimismo e un discreto supporto mediatico la formazione del governo Draghi. Per i commentatori tedeschi, infatti, il nuovo governo dovrà salvare l'Italia dal fallimento finanziario e in questo modo difendere gli interessi geostrategici della potenza dominante all'interno dell'eurozona. Ne scrive il sempre ben informato German Foreign Policy




...e rapidamente".

I principali media tedeschi stanno accompagnando con un certo ottimismo la formazione di un nuovo governo in Italia, in alcuni casi stanno dando anche istruzioni dettagliate per l'azione. L'ex presidente della BCE Mario Draghi, con la prospettiva di diventare il nuovo Presidente del Consiglio, dovrà governare un'economia in uno stato miserabile, riferisce ad esempio Der Spiegel: "debito record, nessuna crescita, ricchezza in calo, demografia in declino." [1] Draghi deve affrontare "due compiti principali": accelerare la campagna di vaccinazione e "spendere in maniera saggia" i fondi UE anti-crisi che ammontano a oltre 200 miliardi di euro e che dall'estate inizieranno ad affluire. E questo dovrà essere fatto nel quadro di un programma che soddisfi i requisiti dell'UE - "e in maniera rapida". L'Italia ha attraversato "un decennio e mezzo molto brutto" iniziato con l'introduzione dell'euro, durante il quale il paese "è diventato più povero". In Germania, invece, "il prodotto interno lordo per abitante è aumentato di circa un ottavo", stando ad un commento che si astiene dal menzionare il ruolo fatale avuto dall'enorme surplus commerciale tedesco nei confronti degli stati meridionali dell'eurozona. L'Italia ora è minacciata nientemeno che dalla "rovina", e potrebbe trasformarsi in una "Argentina europea", scrive invece Manager Magazine [2]. Ma questo non è un destino inesorabile; Draghi sarà chiamato ad usare i miliardi dell'UE in modo "abile e produttivo", a stimolare gli investimenti privati e ad avviare un "programma di rinnovamento necessario" per stimolare un "cambio di umore".


Seguendo l'esempio dell'UE

Draghi tuttavia in quanto futuro primo ministro ha un "grande vantaggio", riporta il commento: gli avversari politici in Italia potranno essere messi a tacere indicando la necessità di rispettare i "requisiti indicati da Bruxelles" e necessari per l'ottenimento dei fondi contro la crisi. Se l'Italia intende ricevere gli oltre 200 miliardi di euro del fondo, il paese dovrà necessariamente "adeguarsi alle linee guida indicate dall'UE". Il nuovo capo del governo potrà usare questa "leva" nelle prevedibili lotte per il potere. Chiunque si opporrà a Draghi rischia di non incassare i soldi del fondo anti-crisi da Bruxelles e di avere "un brusco risveglio da uno stato di limbo alquanto precario", scrive sempre Manager Magazin. Altri commentatori, invece, notano che l'Italia soffre di un enorme "arretrato in termini di riforme non fatte" che Draghi dovrà rapidamente smaltire in quanto primo ministro, scrive invece la FAZ [3]. Il paese dell'Europa del sud ha bisogno di investire nell'istruzione e nelle tecnologie legate al futuro; inoltre restano in sospeso le riforme strutturali "del sistema giudiziario, nell'amministrazione pubblica, e nella politica" che Draghi deve attuare in quanto "salvatore dell'Italia", scrive invece Deutschlandfunk [4]. L'ex-capo della banca centrale dovrà affrontare un "compito erculeo"; i fondi dell'UE contro la crisi rappresentano una "opportunità storica" che dovrà essere colta. I media conservatori tedeschi chiedono anche "l'innalzamento dell'età pensionabile" e la "rimozione degli ostacoli alla crescita"; questi provvedimenti dovranno essere attuati nell'ambito di un "grande" pacchetto di riforme, scrive Die Welt [5]. L'ex-capo della banca centrale si trova ora ad affrontare un "compito erculeo"; i fondi anti-crisi dell'UE rappresentano una "opportunità storica" che dovrà essere colta.


La posta in gioco è alta, anche per la Germania

Dai media conservatori allo stesso tempo si leva anche qualche voce cauta. Se l'ex capo della BCE in futuro dovesse essere alla guida dell'Italia e trovarsi a "capo di un governo di tecnocrati", non solo plasmerebbe la terza economia dell'eurozona, ma in una certa misura anche "l'intera Unione Europea", scrive Die Welt; e questo anche per la Germania significherebbe mettere molto in gioco. [6] Draghi, infatti, come capo della BCE dal 2012 con la sua politica monetaria espansiva ha difeso l'euro "a tutti i costi", salvando l'eurozona e "salvando l'Italia dal crollo". Ma questo ha avuto anche delle "conseguenze negative e gravi": gli ampi acquisti di titoli di stato da parte della BCE al culmine della crisi dell'eurozona hanno portato a "un rallentamento dello zelo nel fare le riforme necessarie nei paesi maggiormente indebitati - soprattutto in Italia". Nei "paesi creditori", specialmente in Germania, invece, i risparmiatori hanno pagato un "prezzo elevato" a causa della politica dei tassi a zero della BCE. Draghi ancora una volta in una fase decisiva si trova in una posizione importante, mentre l'UE è di nuovo in "modalità di crisi" e per la prima volta si sta facendo carico di "un debito comune su larga scala". L'ex banchiere centrale quindi "ancora una volta sarà proprio lì, dove si prendono le decisioni più importanti per il futuro dell'Europa", nel ruolo di primo ministro italiano.

"Rapporti eccellenti in tutte le capitali".

Tutto questo solleva la questione, si dice nei circoli conservatori di destra, se "i 750 miliardi di euro del fondo saranno sufficienti" per far fronte all'attuale crisi dell'eurozona. Ci sono già state richieste da "più parti" per introdurre un "sistema permanente di trasferimenti" in modo da contrastare gli enormi squilibri dell'unione monetaria, i quali sono essenzialmente il risultato degli avanzi commerciali tedeschi. Sono in corso, inoltre, discussioni sul patto di stabilità dell'UE, che ora dovrà essere "ammorbidito" in quanto il debito pubblico nell'area monetaria nel corso della lotta contro la pandemia è salito a più del 100 % del PIL. In Italia, "si prevede addirittura un aumento dal 130 a oltre il 150 %", scrive Die Welt [7]. Poiché il governo tedesco in Europa del sud a causa del suo corso di austerità durante la crisi dell'euro viene "considerato come il grande dittatore dell'austerità", gli "ottimi rapporti di Draghi con le capitali e la Commissione UE, nonché la presidente della BCE Christine Lagarde", potrebbero rivelarsi "un capitale prezioso" nei conflitti futuri.

"Retorica anti-tedesca"

Un problema significativo, tuttavia, è che il gabinetto di tecnocrati sotto Draghi potrebbe dipendere dall'appoggio dei partiti di ultradestra. Alcune componenti del Partito Democratico (PD), infatti, si sarebbero finora rifiutate di sostenere un governo che coinvolga anche i membri del partito di destra e razzista della Lega Nord. [8] Senza i Cinque Stelle, usciti come i grandi vincitori dalle elezioni parlamentari del marzo 2018 e che ancora oggi restano il gruppo più forte in Parlamento, i numeri per Draghi potrebbero essere stretti, si dice. È peraltro vero che nel frattempo anche il Movimento Cinque Stelle avrebbe segnalato la propria disponibilità a collaborare con Draghi. Fino a poco tempo fa, tuttavia, la figura principale del movimento, l'ex comico televisivo Beppe Grillo, considerava l'ex-banchiere centrale come un "servo dell'alta finanza", scrive la FAZ [9]. Le forze intorno a Grillo, inoltre, tra tutte quelle in Parlamento, si erano opposte con forza ai tentativi tedeschi di influenzare la politica fiscale, economica e finanziaria dell'Italia. Nell'aprile 2020, ad esempio, i membri del Movimento Cinque Stelle avevano minacciato di rompere con la coalizione se l'allora governo guidato dal primo ministro Giuseppe Conte avesse accettato un pacchetto di prestiti messo insieme da Bruxelles e Berlino e basato sul denaro del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) [10]. L'ESM, ampiamente plasmato dall'ex ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble, viene considerato come uno strumento per interferire negli affari interni dei potenziali riceventi dei prestiti, in quanto può essere utilizzato per imporre condizioni severe entrando dalla porta di servizio, per così dire. I critici in Italia lo vedono come lo strumento di un sistema repressivo che ha già affondato l'economia della Grecia negli anni della crisi finanziaria a partire dal 2010. Un influente quotidiano tedesco, la FAZ, ha recentemente liquidato le critiche al MES espresse nel parlamento italiano come "un grande momento di retorica anti-europea e anti-tedesca" [11].





1] Henrik Müller: Italiens schleichender Niedergang. spiegel.de 07.02.2021.
[2] Henrik Müller: Ich - oder der Untergang. manager-magazin.de 07.02.2021.
[3] Nikolas Busse: Was Draghis Mission wäre. faz.net 04.02.2021.
[4] Elisabeth Pongratz: Der Retter Italiens? deutschlandfunk.de 03.02.2021.
[5], [6], [7] Dorothea Siems: Italien retten, die EU prägen - "Super-Draghi" ist zurück im Zentrum der Macht. welt.de 04.02.2021.
[8] Fünf-Sterne-Bewegung und Lega signalisieren Unterstützung für Draghi. spiegel.de 07.02.2021.
[9] Matthias Rüb: Draghi gewinnt Grillo und die Fünf Sterne. faz.net 07.02.2021.
[10] Jörg Seisselberg: Italien sagt Nein zu 39 Milliarden der EU. tagesschau.de 14.04.2020
[11] Tobias Piller: "Die Deutschen klauen auch noch unser Familiensilber". faz.net 10.12.2020.