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venerdì 24 luglio 2020

Il Recovery Fund secondo Jörg Meuthen

"Chi se ne frega dei trattati europei, se poi con l'amichevole supporto della Cancelliera, la Germania potrà essere munta ancora per generazioni" scrive Jörg Meuthen, leader di AfD, commentando l'accordo sul Recovery Fund, che evidentemente non deve essergli piaciuto piu' di tanto. Dal profilo FB di Jörg Meuthen


Cari lettori, dopo il disastro del vertice UE l'adulazione non conosce limiti: ovunque si parla solo di "vincitori".

Ma tutti sanno bene che quando si parla di soldi, non ci possono essere solo dei vincitori - nel gioco a somma zero del bilancio UE, ci devono essere inevitabilmente anche dei perdenti, cioè quegli stupidi che come delle laboriose e sottomesse api operaie, senza batter ciglio devono pagare per il comportamento degli altri paesi.

Quello che sta succedendo nell'UE semplicemente è folle: vengono calpestati i principi fondamentali del diritto e dell'economia al fine di introdurre una socializzazione del debito europeo che espropria i cittadini laboriosi e parsimoniosi per realizzare le fantasie di esproprio di alcuni ideologi pigri e ben pagati - e i loro fedeli paladini sui media celebrano la "Cancelliera senza fine" sulla strada che, lei spera, dovrebbe portarla direttamente nei libri di storia.

Celebrano Merkel, ad esempio, perché sarebbe riuscita a "tirar fuori" mezzo miliardo in più per lo sviluppo delle aree rurali.

Un successo davvero epocale per Merkel: in un budget europeo gigantesco pari a 1,074 trilioni di euro, nel quale la Germania è di gran lunga il maggiore contribuente (e dal 2021 ci saranno altri dieci miliardi all'anno in piu'!), agli agricoltori tedeschi spetterà solo un ridicolo 0,047 %. Definire questo come un grande successo significa solo voler ingannare deliberatamente la gente, che ovviamente continua ad essere presa in giro da questi media.

Non una parola invece sul fatto che una incredbile quantità di ricchezza pari a 133 miliardi di euro (oltre ai nostri normali pagamenti nel bilancio dell'UE!) sarà trasferita fuori dalla Germania (ne ho parlato ieri in questa sede).


E non una parola sull'evento "epocale" vero e proprio: cioè la rottura della diga che fermava la messa in comune del debito nell'UE.

D'ora in poi, quindi, cari lettori, tutti noi in Germania saremo responsabili per quell'orgia di denaro sprecato un po' ovunque in tutta l'UE. "Finalmente" avremo gli eurobond, anche se ora avranno solo un nome leggermente diverso.

Questo è il vero "evento epocale" di questo vertice, e per questa ragione Macron ha parlato di un "accordo di dimensioni storiche" e che "dall'introduzione dell'euro in Europa non c'erano stati altri progressi comparabili".


Ci si chiede se qualcuno nell'UE sia ancora interessato a ciò che è scritto nei trattati di questo mostro burocratico chiamato UE - permettetemi di ricordarvi i due più importanti in materia di debito:

Art. 311 del TFUE: Divieto di indebitamento dell'UE

Art. 125 TFUE: Divieto di assunzione dei debiti di altri paesi



Ma chi se ne frega dei trattati europei se poi con l'amichevole sostegno della Cancelliera, la Germania potrà essere munta per generazioni

La "solidarietà" ci è stata chiesta - si badi bene, da Paesi i cui cittadini sono mediamente più ricchi dei tedeschi. Se si vuole proprio scomodare il concetto di solidarietà, allora si sarebbe potuto suggerire a Italia, Spagna o Francia, ad esempio, di adeguare le loro pensioni, relativamente più generose, al livello notevolmente più basso di quelle tedesche.

Si sarebbe potuto discutere anche del tema della durata della vita lavorativa, perché in Francia, ad esempio, nessuno può immaginare di lavorare oltre il suo sessantesimo compleanno.

Ma cosi' questi paesi potranno continuare a fornire ai loro cittadini prestazioni sociali a debito, e noi tedeschi d'ora in poi saremo chiamati a risponderne. Che forma di perversione dell'ideale europeo!



E che forma di disprezzo per gli interessi dei propri cittadini, che però viene gentilmente nascosta da una parte non trascurabile dei media tedeschi - parti della verità potrebbero sconvolgere i cittadini.

Roland Tichy su questo evento inaccettabile e addirittura "epocale" ha pubblicato un articolo che merita di essere letto, ne citerò alcune frasi:

"Gli Stati dell'UE d'ora in poi saranno chiamati a garantire, soprattutto la Germania come partner più forte e paese con il rating creditizio piu' alto. È come in una fila di villette a schiera, dove il proprietario di una casa si indebita ma è il vicino a dover pagare. È un'ottimo affare per il debitore: si costruisce una casa piu' grande e piu' bella, con piastrelle di ottima qualità - tanto paga il vicino. Così la responsabilità nazionale viene eliminata e spostata a Bruxelles, e da li' poi viene rivendicata da Berlino. Lasciate che siano i tedeschi a risparmiare, sono ovviamente troppo stupidi per spendere soldi. […]

Perché risparmiare sulla propria popolazione, per essere poi generosi altrove? Facciamo come i greci, che offrono ai loro studenti la mensa gratuita; o come gli italiani, che evadono le tasse e con i soldi risparmiati investono nei loro immobili; facciamo come i francesi, che quando gli si parla di andare in pensione a 70 anni sono increduli. Nessuno lavora oltre i 60 anni in quel paese […]

Il prezzo che la Germania deve sostenere per essere l'àncora di stabilità dell'UE viene pagato dai contribuenti attraverso delle tasse molto elevate, dai risparmiatori attraverso i tassi di interesse a zero, dai beneficiari di prestazioni sociali e dai lavoratori a salario minimo con dei salari relativamente bassi rispetto al resto d'Europa. […]

Alla fine, valgono sempre le leggi dell'economia - una comunità di Stati che vive economicamente al di sopra dei propri mezzi e che è finanziata solo dalla macchina stampa-soldi, alla fine è inevitabilmente condannata a fallire.

Le torri sempre piu' alte del debito dell'UE a un certo punto crolleranno e seppelliranno sotto di sé la macchina per la redistribuzione di Bruxelles. Merkel e i suoi uomini probabilmente se ne sono resi conto in tempo. Dopo di me il diluvio, sembra essere il suo motto. Non si può impedire a questa generazione di politici europei, sia a Bruxelles che a Berlino, di distruggere l'UE. "L'irragionevolezza non conosce freni".


Questa irragionevolezza in effetti distruggerà le fondamenta dell'Unione europea, e lungo questo tragitto una parte considerevole della restante prosperità tedesca verrà spesa in altri paesi.

La responsabilità di questa insensata rinuncia alla nostra prosperità ha fondamentalmente due nomi : Angela Merkel e Ursula von der Leyen.

È giunto il momento di smetterla di regalare parte della nostra ricchezza. E' giunto il momento di porre fine della disastrosa amministrazione di Merkel e von der Leyen. E' il momento per #AfD.





giovedì 2 aprile 2020

Jörg Meuthen e AfD contro gli eurobonds e l'unione di trasferimento

Questo non è il blog di AfD in lingua italiana, tuttavia vale la pena andare a leggere quello che scrive sugli eurobonds uno dei leader storici di AfD, Jörg Meuthen, e cioè l'anima piu' professorale e liberale di AfD dell'ovest. Per Meuthen gli eurobonds sarebbero una truffa ai danni del popolo tedesco, che si andrebbe ad aggiungere ai giganteschi saldi Target della Bundesbank e ai 10 anni di tassi a zero della BCE a guida italo-francese. I politici di Berlino sanno bene di non poter fare delle concessioni ai sud-europei sugli eurobond, se lo facessero perderebbero la faccia davanti agli elettori e aprirebbero un'autostrada elettorale alla temutissima AfD. Dal profilo FB di Jörg Meuthen



Cari lettori, in piu' occasioni ho avuto modo di commentare le competenze economiche di Robert Habeck: di fatto inconsistenti.

Cosa si dovrebbe pensare di un "verde" che con una certa convinzione raccomanda agli albergatori e ai ristoratori in grave difficoltà a causa del coronavirus di sostituire le caldaie dei loro riscaldamenti spendendo cosi' un sacco di soldi in questi tempi di grande incertezza? (..)

Ma c'è un'altra decisione molto diversa, e molto più importante per la Germania, che d'altra parte non può essere presa dai singoli, ma che deve essere presa dalla politica, e cioè la questione riguardante la responsabilità condivisa sul debito degli altri paesi europei.

Le forze di sinistra, di cui i "Verdi" da sempre fanno parte, la chiedono da tempo. Non puoi certo aspettarti che noi - contribuenti tedeschi decisamente esausti - alla fine si debba garantire anche per i debiti fatti dagli altri paesi europei.

Se tu ora caro lettore, ti stai chiedendo come sia possibile sostenere sciocchezze simili chiaramente dirette contro gli interessi del nostro paese e quindi anche contro ognuno di noi, allora ti renderai conto: la ragionevelezza non c'entra nulla, ciò ha solo a che fare con l'ideologia della redistribuzione di sinistra e internazionalista.

E questa è esattamente l'ideologia di Robert Habeck, rappresentata perfettamente dai suoi "Verdi" eco-sociali. E ancora una volta viene dimostrato dalla proposta di Habeck di introdurre finalmente nell'UE i cosiddetti "corona-bonds".

Questa sinistra semplicemente non molla la presa: dato che finora non sono stati capaci di introdurre gli "eurobonds", vale a dire obbligazioni degli stati UE per le quali tutti i contribuenti alla fine saranno responsabili con la loro capacità contributiva, superando la resistenza dei paesi del nord dell'UE più orientati alla stabilità, ora provano a far passare queste stesse obbligazioni attraverso la porta posteriore della crisi acuta causata dal coronavirus.

Questo punto però non migliora la proposta e dimostra ancora una volta che i cosiddetti "Verdi" sono completamente inadatti quando si tratta di dare una rappresentanza agli interessi della Germania - al contrario, stanno attivamente cercando di danneggiare i nostri interessi: questo partito vuole costringere la Germania ad entrare in una unione fondata sulla responsabilità condivisa sui debiti europei.

Nonostante tutta l'avversione per questa assurdità Verde, a onor del vero bisogna raccontare le cose come stanno: sfortunatamente, nella realtà dei fatti, già da tempo esiste una unione fondata sulla responsabilità condivisa, che tuttavia non viene presentata apertamente al pubblico come invece sarebbe opportuno fare.

Questa unione fondata sulle garanzie condivise di fatto riguarda l'euro, cioè la valuta comune di 19 dei 27 paesi dell'UE. I difetti di progettazione di questa valuta comune implicano che, contrariamente alle promesse elettorali fatte all'epoca dalla CDU e dalla CSU, noi tedeschi ormai da tempo siamo responsabili per i debiti degli altri paesi dell'eurozona.

Ciò è diventato chiaro durante la crisi greca e in seguito nella forma del cosiddetto "meccanismo europeo di stabilità" (MES), e secondo il testo di questo trattato nessuno può dire esattamente quale somma effettivamente noi stiamo garantendo per gli altri paesi.

Oltre a questa gravosa garanzia, bisogna aggiungere altre due dimensioni:

in primo luogo, le enormi perdite sui tassi di interesse subite dai risparmiatori tedeschi, dovute esclusivamente al fatto che la BCE sta proteggendo dal fallimento i paesi fortemente indebitati della zona euro.

Dall'altro lato, invece, il cosiddetto saldo Target II: dietro questo termine tecnocratico ci sono dei crediti nei confronti di altri paesi dell'eurozona derivanti dalla gestione corrente delle attività economiche fra gli attori nei diversi paesi partecipanti - crediti che in caso di emergenza non sarebbero esigibili.

Alla fine di febbraio, questi crediti ammontavano a 821.562.576.196,62 euro, una somma difficile anche solo da immaginare - non siamo lontani dalla soglia del trilione.

Quindi siamo chiari: di fatto, nella realtà, l'unione fondata sulla condivisione della responsabilità tanto desiderata da Habeck e dai suoi "Verdi" esiste già da tempo, ma questo partito abbagliato, data la sua profonda incompetenza economica, vorrebbe legare ancora di piu' le mani e i piedi dei tedeschi.

È giunto il momento per gli elettori tedeschi di punire i "Verdi" ovunque ciò sia possibile. È giunto il momento di rappresentare gli interessi del nostro paese e di non agire contro di loro. È giunto il momento di #AfD.


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