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giovedì 23 gennaio 2020

Sostiene Alice Weidel

Il Presidente Frank-Walter Steinmeier ha deciso di conferire a Mario Draghi la Croce al merito tedesca, vale a dire la massima onorificenza al merito della Repubblica federale. Alice Weidel non sembra essere d'accordo. Dal profilo FB di Alice Weidel


Il 31 gennaio, i già maltrattati risparmiatori tedeschi prenderanno un altro schiaffo in faccia. Il presidente federale Frank Walter Steinmeier ha deciso di conferire proprio all'ex-capo della BCE Mario Draghi la Croce al merito tedesca!

Il più alto riconoscimento della Repubblica Federale, che in realtà dovrebbe onorare i meriti inestimabili in favore del bene comune, in questo modo andrà proprio all'uomo che con la sua politica dei tassi di interesse a zero ha espropriato i risparmiatori come nessun altro aveva fatto prima, ha sperperato il denaro dei contribuenti e ha annientato centinaia di miliardi di euro di interessi, fatto che equivale a una catastrofe quando si tratta della previdenza integrativa di molti cittadini!


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sabato 1 luglio 2017

Steinmeier: Russia ed Europa sono sempre più distanti

Dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung il riassunto di una importante intervista al Presidente della Repubblica. Steinmeier diffida Mosca dall'intromettersi nelle prossime elezioni presidenziali e dà un consiglio all'America di Trump. L'intervista conferma quanto la Germania di Merkel e Steinmeier sia sempre piu' impegnata in una nuova politica di potenza che rinnega la tradizione della "Ostpolitik" tanto cara alla socialdemocrazia tedesca di Willy Brandt. Grazie Claudio per l'ottima traduzione! Dalla FAZ.net


ll Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier ha messo in guardia la Russia da un eventuale tentativo di intromissione nelle elezioni presidenziali che si terranno l'autunno prossimo. “Se da parte di Mosca si dovesse verificare un tentativo di influenzare le elezioni, i rapporti diventerebbero giocoforza più tesi. Ciò sarebbe controproducente per entrambi”, ha detto Steinmeier in un'intervista alla FAZ, tracciando in questo modo un'immagine critica dei rapporti tra Europa e Russia. Ormai è una quindicina d'anni che l'estraniamento tra le due parti è in aumento. Secondo Steinmeier la Russia oggigiorno ricerca la propria identità in ciò che la differenzia dall'Europa (e in generale dalla società occidentale) piuttosto che in ciò che la accomuna. In particolare la situazione si sarebbe aggravata nel 2014 con l'annessione della Crimea e con le azioni militari russe nell'Ucraina orientale. Il Presidente della Repubblica si è anche mostrato convinto che “in considerazione di ciò andrebbero esclusi al momento improvvisi ravvicinamenti tra Europa e Russia”. 

Secondo Steinmeier la situazione politica americana può essere cambiata solo dall'interno. “Una cosa è chiara: se ci sarà un'inversione di rotta rispetto rispetto all'evoluzione cui noi stiamo assistendo in questo momento sarà esclusivamente ad opera dei cittadini americani”. Il Presidente della Repubblica ha anche esternato la propria convinzione che non tutto dipenda dal Presidente americano. “Posso solo suggerire di non concentrarsi esclusivamente su Donald Trump quando si vanno a guardare gli Stati Uniti”. Steinmeier ha anche detto di aver recentemente parlato con alcuni deputati del Congresso americano. “La mia impressione è che a lungo andare gli Americani faranno fatica ad accettare che nel loro Paese le decisioni vengano prese per decreto e che le istituzioni democratiche non siano più interpellate”. 

Il Presidente della Repubblica ha preso ostentatamente le difese delle forze armate. “Io ho fiducia nei loro confronti, e anche l'80% dei Tedeschi la pensa come me”. Dopo l'arresto di un ufficiale che aveva con tutta evidenza progettato un attentato terroristico e che conduceva una doppia vita come profugo, il Ministro della Difesa Ursula von der Leyen (CDU) ha sollevato un “problema di condotta” all'interno dell'esercito. Steinmeier ha dunque detto che nel caso concreto del tenente Franco A. si ha a che fare con l'accusa di un reato grave. “Non c'è nulla da minimizzare o edulcorare. I comportamenti perseguibili dalla legge vanno sanzionati dentro e all'infuori delle forze armate”. I recenti episodi sono inquietanti “ma secondo la mia opinione non sono sintomatici dell'intero corpo armato”.

Steinmeier ha anche fatto intendere che il cambio di carica dopo decenni trascorsi in funzioni ben differenti si è rivelato “ancor più grande di quanto inizialmente atteso”. Ha però anche aggiunto che dopo circa cento giorni si è “ben ambientato” a Palazzo Bellevue.

1- Residenza del Presidente della Repubblica sita nel quartiere Tiergarten a Berlino

mercoledì 8 febbraio 2017

Lettera aperta di Heiner Flassbeck al Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier

Nachdenkseiten.de pubblica una bellissima lettera aperta di Heiner Flassbeck al futuro Presidente federale Frank-Walter Steinmeier. L'economista scrive al futuro presdente per spiegare quanto potrebbe essere importante il suo ruolo nel cambiare la narrazione dell'eurocrisi e nel togliere il vento dalle ali dei partiti nazionalisti di destra, prima che sia troppo tardi. Dalle Nachdenkseiten



Sehr geehrter Herr Steinmeier,

pochi giorni prima della sua elezione a Presidente della Repubblica, vorrei cogliere l'occasione per parlare brevemente del Suo ruolo nella politica tedesca degli ultimi 15 anni e per chiederLe in che modo il presidente Frank-Walter Steinmeier intende prendere posizione contro il crescente nazionalismo in Europa.

In un'intervista alla SZ del 27 gennaio ha detto:

"La politica deve dire chiaramente che le risposte non potranno essere sempre piu' semplici se i problemi diventano sempre piu' complessi. Cio' presuppone una fiducia nelle istituzioni democratiche. E queste istituzioni possono essere difese solo se non ci muoviamo in un mondo fantastico in cui la distinzione fra verità e menzogna lentamente tende a scomparire. La democrazia è il quadro all'interno del quale possiamo discutere le nostre controversie. Possiamo discutere sui modi e sulle soluzioni - ma sempre con rispetto reciproco e senza il veleno della menzogna, della diffamazione e della delegittimazione. Non dobbiamo disperare: dove e quando il populismo è stato capace di governare e in grado di mostrare risultati?“

Discutere senza il veleno della menzogna, chi non sarebbe d'accordo? Purtroppo non ha detto nulla su come si possa distinguere fra verità e menzogna e su come ci si dovrebbe comportare quando la verità viene taciuta.

Nella stessa intervista ha anche detto:

"Sono profondamente convinto che l'Europa come progetto di pace, libertà e benessere non sia superato. L'Europa è il nostro futuro, e l'Europa ha un futuro. In nessun altro luogo è possibile mostrare che la cooperazione e la collaborazione non sono giochi a somma zero, ma portano benefici a tutti. Dalle macerie di un'Europa distrutta dalla guerra è sorto uno spazio di meravigliosa diversità, tolleranza senza precedenti e di coesistenza pacifica, del quale possiamo essere solo orgogliosi e che rappresenta un esempio per il mondo intero".

E' davvero possibile dimostrare che la cooperazione europea non è un gioco a somma zero? Prendiamo ad esempio un semplice problema politico che per il futuro dell'Europa ha un'importanza primaria: l'eurocrisi. Ci sono diverse spiegazioni possibili di questa crisi, che qui non elencherò. Ma una di queste varianti mostra chiaramente che con l'inizio dell'unione monetaria c'è stato un importante gioco a somma zero, un gioco che la Germania ha vinto.

In questa variante, con l'inizio dell'Unione monetaria, la Germania ha immediatamente migliorato la sua competitività grazie alla pressione esercitata dalla politica sui sindacati. I salari sono stati ridotti in maniera significativa. La Germania in questo modo ha violato al ribasso il target di inflazione del 2% concordato con tutti gli altri paesi europei, sebbene fosse lo stesso obiettivo tedesco che tutti gli altri paesi membri si erano dati volontariamente. La Germania ha quindi svalutato in termini reali, mentre i paesi vicini non si aspettavano o forse non avevano capito la strategia di svalutazione tedesca. Le istituzioni preposte non hanno saputo monitorare l’unione monetaria.

La Germania grazie a questo vantaggio competitivo è riuscita ad aumentare in maniera massiccia le sue esportazioni, raggiungendo un enorme surplus delle partite correnti e riducendo nel corso degli anni il proprio livello di disoccupazione. La Francia, di gran lunga il paese che più' si è attenuto agli obiettivi di inflazione della BCE, deve fare i conti con una disoccupazione crescente. Lei conosce molto bene questa analisi perché era presente quando qualche anno fa ho avuto la possibilità di presentarla al Segretario del partito Sigmar Gabriel.

Qui non si tratta di stabilire se la mia interpretazione delle cause sia giusta o sbagliata. Piuttosto, se la politica tedesca si rifiutasse di discutere questa spiegazione della crisi, non ci troveremmo di fronte alla scomparsa di ogni differenza fra menzogna e verità? La vera domanda dovrebbe quindi essere: coloro che consapevolmente si rifiutano di discutere questa analisi, devono forse essere considerati dei bugiardi oppure semplicemente dei disonesti? Ormai se ne parla apertamente in tutta Europa. Nel mondo anglosassone questa spiegazione appartiene da tempo alla comprensione standard della crisi, in Italia e in Francia sempre piu’ persone ne sono consapevoli e ciò' genera sempre più’ odio nei confronti della Germania. La Commissione Europea ormai ha ampiamente accettato questa spiegazione, fatto che si riflette nelle crescenti critiche verso i giganteschi avanzi commerciali tedeschi.

In Germania invece non se ne parla. La politica fa finta che questa spiegazione non esista, i media ne parlano solo brevemente e di passaggio, magari quando all'estero sale la tensione, spesso viene descritta come un'ipotesi stravagante. Ma il silenzio puo' essere molto rumoroso, quando viene tirata via la tenda della menzogna collettiva. 

Un classico esempio lo ha offerto il Ministro dell'Economia uscente la scorsa settimana. Ha avuto 25 minuti di tempo per presentare al Bundestag la relazione economica annuale sul 2017. Ha elogiato in dettaglio i risultati dell'ultima legislatura, la descrizione della buona situazione economica ha occupato una lunga parte del discorso, in particolar modo la bassa disoccupazione e l'elevato tasso di occupazione. La situazione degli altri paesi europei è stata toccata a malapena, solo una volta, in una frase il Ministro ha parlato dell'avanzo delle partite correnti tedesche, previsto in ribasso nel 2017, fatto che dovrebbe rallegrare la Commissione Europea (un segnale che forse la Commissione potrebbe aprire una procedura di infrazione contro la Germania a causa degli avanzi commerciali).

Il riferimento alla Commissione è interessante perché dimostra che il Ministro dell'Economia sa bene quanto le eccedenze tedesche in Europa siano viste in maniera critica. Se ne è consapevole, perché non ne parla, e si comporta come se la Commissione potesse essere ignorata, passando rapidamente all'argomento successivo? Non siamo forse al punto in cui la distinzione fra menzogna e verità è già scomparsa? Se io so molto bene che il mio comportamento è oggetto di aspre critiche da parte dei miei vicini, ma mi rifiuto anche solo di parlarne, siamo di fronte a una menzogna o a disonestà? Se io violo le regole stabilite di comune accordo, pero' allo stesso tempo esorto costantemente gli altri a rispettare le regole, che cosa è questo: faccia tosta o sfacciataggine?

Se io sono potente ma mi rifiuto di parlare del mio comportamento discutibile, di cosa si tratta allora? Abuso di potere oppure un ricatto verso i meno potenti da parte dei potenti? Se io poi in pubblico nego questo problema in modo da non turbare i cittadini, di cosa si tratta? Sviamento dell'opinione pubblica, disonestà oppure bugia? Se non affronto con argomenti validi un partito nazionalista, magari ammettendo le responsabilità tedesche, secondo il quale gli altri europei sono da biasimare per la crisi dell'euro e sempre secondo il quale i tedeschi saranno costretti a pagare per gli errori dei vicini, a cosa siamo di fronte: viltà, stupidità oppure auto-inganno?

Come Presidente della Repubblica, sehr geehrter Frank-Walter Steinmeier, molto probabilmente lei vorrà essere di esempio per la gioventù' tedesca incoraggiandola a non evitare le domande scomode. Intende quindi esortare la SPD a rinnovare la sua responsabilità europea affrontando una discussione aperta con i giovani su questo tema, in modo da togliere il vento nazionalista dell'arroganza dalle ali dei partiti di destra?

Quando l'Agenda 2010 ha compiuto 10 anni, lei ha festeggiato l'anniversario insieme agli altri responsabili, sottolineando l'ottimo stato dell'economia tedesca e l'importante ruolo svolto dalle politiche dell'Agenda. All'epoca tuttavia si era dimenticato di menzionare che per gli altri paesi le cose non vanno troppo bene, proprio a causa delle politiche dell'Agenda: ad esempio Francia e Italia dall'inizio dell'unione monetaria hanno perso quote di commercio con l'estero, mentre la Germania ne ha guadagnate. In questo caso il "partenariato" è stato chiaramente un gioco a somma zero. Lei pero' tace sull'argomento, sebbene il futuro dell'Europa sia in dubbio.

Come Ministro degli Esteri è rimasto in silenzio quando il suo collega Schäuble ha costretto la Grecia ad accettare una politica insensata, e come tutti oggi ormai dovrebbero sapere, disastrosa nelle conseguenze. In qualità di Presidente della Repubblica, al di là dei vincoli di appartenenza politica, intende lanciare un segno di riconciliazione scusandosi con il popolo francese, italiano e greco?

Come vede, sehr geehrter Herr Steinmeier, è una cosa complicata quella della menzogna e della verità. Nulla è semplicemente nero o bianco, le tonalità di grigio sono sempre decisive. Un Presidente della Repubblica che fa solo prediche ce l'avevamo già. Lei arriva dal cuore della politica degli ultimi 20 anni, lei ha avuto delle importanti responsabilità. Lei puo' smuovere quello che gli altri nella stessa posizione non potevano muovere. Le crederanno, se dovesse ammettere che all'inizio degli anni 2000 non aveva realmente capito gli effetti devastanti che, politiche pensate solo per la Germania, hanno poi avuto sul resto d'Europa. Con un solo colpo potrebbe dare nuovo slancio ad una traballante Europa e togliere ai nemici dell'Europa a destra, in patria e all'estero, il loro argomento principale. 

Le auguro successo nel suo nuovo ufficio e le invio i miei migliori saluti. 

Heiner Flassbeck