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martedì 10 settembre 2019

E' tutta colpa dell'italiano...ma anche no!

I populisti non esistono solo nell'Europa del sud, ma anche nel civilissimo nord, e a quanto pare hanno già un ruolo di primo piano nelle istituzioni finanziarie. Helmut Schleweis è il presidente delle casse di risparmio tedesche e da un po' di tempo sui giornali non perde occasione per criticare la BCE a guida italiana accusandola di aver causato gravi danni al sistema bancario tedesco. Intervistato da Handelsblatt, Schleweis ci spiega nel dettaglio quanto sia dannosa per le casse di risparmio tedesche la BCE a guida italiana, ma non riesce a pronunciare nemmeno mezza parola di critica nei confronti della politica di Berlino. Da Handelsblatt


HB: Herr Schleweis, CSU e SPD, in vista di una politica monetaria della BCE probabilmente ancora piu' espansiva, stanno pensando di vietare l'applicazione dei tassi negativi ai normali clienti privati. Una buona idea? 

Schleweis: se il divieto di applicare tassi di interesse negativi fosse esteso anche alla BCE, sarebbe un'ottima idea.

HB: ma la banca centrale è indipendente e a quanto pare Mario Draghi e i suoi colleghi aumenteranno ancora gli interessi applicati sul denaro che le banche parcheggiano temporaneamente presso la BCE. 

Schleweis: le casse di risparmio stanno dalla parte dei loro clienti. Ecco perché hanno protetto i risparmiatori dagli effetti della politica dei tassi di interesse negativi della BCE. La BCE tuttavia sta sospendendo le regole economiche ritenute valide fino ad oggi. Da tempo sottolineiamo che gli effetti un giorno avrebbero raggiunto il grande pubblico. La soluzione non può essere quella di uno stato che fissa i prezzi. Ciò non è compatibile con il nostro sistema economico e giuridico.

HB: quanto può essere seria questa discussione? Esistono già diversi pareri legali secondo i quali i tassi di interesse negativi per i clienti privati ​​sono difficili da applicare dal punto di vista giuridico, anche senza un divieto legale esplicito.

Schleweis: la politica monetaria della BCE di fatto sta abolendo tutte le norme esistenti. Un tasso di interesse negativo sui depositi e uno positivo sui prestiti fino ad ora erano inimmaginabili - e per buoni motivi. Per questa ragione il nostro  sistema legale attuale non è pronto per questa situazione. Il problema è che il mercato ora ce lo sta chiedendo. Pertanto bisogna essere molto prudenti nell'individuare ciò che è possibile e ciò che è permesso.

HB: e quale forma dovrebbe avere questa prudenza?

Schleweis: i tassi di interesse negativi sui depositi contraddicono le convinzioni fondamentali di ogni cassa di risparmio. Ma la BCE ha posto delle condizioni economiche che vanno contro i nostri consigli e le nostre critiche. Temiamo che la zona euro non uscirà da queste condizioni patologiche per molto tempo. Siamo già in grado di osservarne i risultati in Giappone, che in questo ambito ha avuto molti anni di esperienza negativa: le conseguenze sono una stagnazione economica duratura, cambiamenti strutturali nel settore finanziario e costi significativamente più elevati per i clienti delle banche. Temo che lo vedremo anche in Germania.

HB: lei ha criticato la BCE in una lettera aperta. Alla luce delle ripercussioni della politica monetaria sulla società, vorrebbe un maggiore controllo politico sulla banca centrale? 

Schleweis: una banca centrale deve essere indipendente - punto. Tuttavia, ciò riguarda solo il mandato relativo alla stabilità monetaria. Una banca centrale indipendente non deve pertanto impegnarsi in finanziamenti agli stati, intervenire in maniera significativa sul mercato dei capitali e cambiare completamente le strutture economiche. „Whatever it takes“ in questo senso è un'affermazione molto problematica. Temo che la BCE stessa con il suo interminabile flusso di denaro susciterà un dibattito sulla sua indipendenza. Perché in una democrazia il potere politico deve essere limitato e controllato.

HB: la legge sulle casse di risparmio stabilisce che il suo gruppo finanziario si impegna a tutelare il risparmio. Il tasso di interesse negativo per i clienti privati ​​di fatto non dovrebbe essere escluso? 

Schleweis: bisogna dirlo onestamente: dal punto di vista legale molte cose non sono chiare. Ma una cosa non la si puo' negare: se nel lungo periodo accettare i depositi ha un costo e se allo stesso tempo devi pagare un interesse ai mutuatari, allora qualcuno alla fine dovrà pagare il conto. In un tale quadro economico non puoi nasconderti dietro considerazioni legali. 

HB: alcune casse di risparmio chiedono già interessi sui depositi ai clienti facoltosi. Dove pensa che si possa collocare la soglia giusta per tali modelli, a un milione di euro, 500.000 euro, 100.000 euro? 

Schleweis: non posso dare alcuna raccomandazione sui prezzi delle casse di risparmio, spetta ad ogni singolo istituto deciderlo. E non vorrei motivare nessuno ad agire contro i nostri principi di fondo. Tuttavia, se le casse di risparmio alla fine saranno costrette a farlo a causa della propria responsabilità economica, dovranno fare delle considerazioni socio-politiche sulla base del loro mandato fondativo.

HB: un altro modo per compensare la politica dei tassi di interesse della BCE sarebbe la possibilità di applicare commissioni più elevate. Nel confronto europeo, i servizi bancari tedeschi sono ancora economici. Cambierà? 

Schleweis: se si analizza in modo onesto ciò che i conti correnti possono offrire oggi, si arriva effettivamente alla conclusione che in Germania i prezzi, se confrontati con il resto d'Europa, sono ancora molto moderati.

HB: questo significa che i clienti delle casse di risparmio devono adeguarsi a delle commissioni più elevate? 

Schleweis: ancora una volta, sarà ogni singola Sparkasse a dover decidere da sola, ma non si può rifuggire dal concetto di fondo: la politica della BCE sta provocando degli immensi costi economici ed aziendali. Qualcuno alla fine dovrà pagarli. Le capacità delle casse di risparmio di assorbire tali costi sono limitate.

HB: pensa che lo stato dovrà contribuire a compensare gli effetti collaterali negativi della politica monetaria nei confronti del risparmio e delle pensioni private?

Schleweis: l'attuale discussione politica, per quanto ho capito, riguarda il modo in cui si possono aiutare i redditi bassi e i piccoli patrimoni. Ne siamo convinti anche noi. Il settore pubblico finora grazie ai bassi tassi di interessi ha risparmiato circa 360 miliardi di euro. I risparmiatori privati ​​hanno perso circa 300 miliardi di euro. Sarebbe una buona idea restituire alcuni di questi fondi ai cittadini grazie a degli incentivi finanziari per la creazione del patrimonio.

HB: qual'è il vero peso dei tassi di interesse negativi sulle casse di risparmio? 

Schleweis: lo percepiamo molto chiaramente - e sempre più. Ad essere interessate sono proprio le banche che si concentrano su di un'ampia base di clienti e quindi sulle tradizionali attività di deposito e prestito. Ci è venuta a mancare una parte significativa del nostro margine di interesse e ogni anno paghiamo alla BCE una somma milionaria a tre cifre sotto forma di tasso di interesse negativo. Al momento, gli accantonamenti per le perdite sui crediti sono bassi a causa delle buone condizioni dell'economia. Ma non resterà per sempre così. Tutte le casse di risparmio devono risparmiare in maniera significativa.
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