Der Spiegel propone una sintesi dell'accordo di coalizione fra Unione e SPD. Non sembrano esserci grandi cambiamenti rispetto al precedente nero-giallo, prosegue il "weiter-so" merkeliano. Una sintesi dei punti principali, da Der Spiegel
CDU, CSU e SPD dopo settimane di negoziati hanno raggiunto un accordo di coalizione: 8 capitoli, 185 pagine, molte promesse e tanti piani armoniosi. Cosa c'è veramente di buono nell'accordo? Un'analisi dei temi principali.
Non è ancora sicuro che avremo una grande coalizione: a deciderlo saranno i circa 470.000 tesserati della SPD. Tuttavia l'Unione e la SPD hanno finalmente raggiunto un accordo di coalizione - dopo molti giorni di trattative, e una maratona finale di oltre 17 ore.
"Progettare il futuro della Germania" è il titolo del documento, seguito da 185 pagine in cui CDU, CSU e SPD descrivono le loro idee politiche per i prossimi 4 anni.
Si promette molto, ci sono numerose ammissioni, qualcosa deve essere ancora controllato, qualcos'altro rivisto. Ma cosa c'è di buono nell'accordo di coalizione? Quale forza si è imposta e in quale parte del programma? E dove si nascondono le sorprese?
Un'analisi dell'accordo di coalizione
1 Finanza pubblica e perequazione fiscale fra i Laender
L'Unione si è ampiamente imposta. L'indebitamento netto da qui al 2015 deve essere portato a zero, ed entro il 2014 dovrà esserci un bilancio strutturalmente in pareggio. In questo modo viene mantenuto il piano del ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble. Non dovranno esserci aumenti delle tasse, anche se nel contratto non è menzionato esplicitamente.
Inoltre, c'è una lista con una serie di misure prioritarie elencate per un totale fra i 23 e i 30 miliardi di Euro. Senza aumenti delle tasse o tagli alle sovvenzioni, il bilancio federale del 2016/2017 avrà un avanzo di soli 15 miliardi di Euro. Presumibilmente nel bilancio ci sono elementi cautelari che saranno rimossi e che permetteranno il finanziamento di alcune misure.
Il tema delle finanze dei Laender viene rimandato. Entro il 2019 si dovrà stabilire un nuovo regolamento per i trasferimenti fiscali fra i Laender. Una commissione composta da governo federale, laender e comuni dovrà elaborare delle proposte da qui alla fine della legislatura - tra cui la riforma della perequazione fiscale e il futuro del contributo di solidiarietà (Soli).
2. Economia
L'industria è una cosa buona - un'affermazione che si puo' leggere già nella prima frase del contratto di coalizione. Unione e SPD sono unite della difesa dell'attuale modello economico tedesco, modello fondato sull'esportazione di merci. Tuttavia, dopo che l'export tedesco di recente è stato fortemente criticato, fra gli obiettivi del governo ci sono anche un "mercato interno piu' forte e una domanda interna supportata da investimenti e maggiore potere d'acquisto".
Ma come sarà possibile far crescere gli investimenti delle imprese? L'obiettivo del 3% di spesa per ricerca e sviluppo è già stato mancato dalla precedente maggioranza nero-gialla. Anche la speranza di un maggiore ricorso al venture capital non è nuova.
Nuovo è invece il riconoscimento del crowdfunding come fonte di finanziamento oppure di internet come mercato del futuro per i macchinari tedeschi. Significativa è la promessa di mantenere i posti di lavoro nell'industria della difesa - proprio nel momento in cui EADS sta facendo tagli nella divisione armamenti.
3. Politica estera ed europea
Fra Unione e SPD sia sulla politica estera che su quella europea c'è una visione comune. Si sottolinea l'importanza della collaborazione con Francia e Polonia, il cosiddetto triangolo di Weimar. L'allargamento dell'UE verso i balcani deve restare una possibilità aperta.
Questo vale anche per la Turchia - tuttavia su richiesta dell'Unione si fa ricorso alla formula già presente nel precedente accordo nero-giallo: in caso di non ammissione, alla Turchia potrà essere proposta una partnerschaft privilegiata.
Si sottolinea la relazione speciale con gli Stati Uniti, anche se gravata dallo scandalo NSA. E' necessario arrivare ad un accordo per la protezione dei dati, e ad uno per la protezione dallo spionaggio. I partner della coalizione chiedono "accordi credibili e verificabili" per proteggere la sfera privata dei cittadini. Entrambi i partiti nonostante i problemi in ambito economico intendono portare avanti gli accordi di libero scambio con i partner transatlantici.
4. Esercito ed impiego all'estero
La Bundeswehr rimane impegnata nelle operazioni internazionali. Ci sono una serie di temi da affrontare - entro un anno una commissione dovrà fare una proposta sui poteri del parlamento in relazione all'impiego delle truppe all'interno delle operazioni NATO.
C'è un compromesso sulle esportazioni di armi: il Bundestag dovrà essere informato piu' rapidamente - ma le decisioni sulle esportazioni di armi restano all'interno del governo.
Un problema: l'acquisto di droni. Saranno effettuati, ma non potranno essere impiegati per "omicidi extragiudiziali" (Extralegale Tötungen).
Un problema crescente durante le operazioni militari è l'uso di forze di sicurezza private. Anche nelle future missioni internazionali della Bundeswehr sarà proibito. Sarà invece consentito il ricorso ad aziende private per difendere le navi tedesche in alto mare dagli attacchi dei pirati.
5. Mercato del lavoro
Sul tema lavoro i partner della coalizione hanno raggiunto un accordo: il salario minimo generale di 8.5 € arriverà nel gennaio 2015, o al piu' tardi all'inizio del 2017. Il primo livello minimo è stato stabilito dalla politica, in seguito dovrà essere definito da una commissione composta da datori di lavoro e lavoratori.
Il lavoro temporaneo avrà maggiori regolamentazioni, tuttavia non saranno cosi' rigide come richiesto dalla SPD. I lavoratori interinali potranno ancora essere impiegati presso un'azienda cliente per un massimo di 18 mesi (la SPD chiedeva 12 mesi). Entro 9 mesi dal loro impiego dovranno avere lo stesso salario della forza lavoro stabile ("equal pay"). Delle nuove norme beneficeranno in pochi, visto che la maggior parte dei contratti di lavoro temporaneo terminano dopo 18 mesi.
La coalizione intende inoltre evitare "costruzioni contrattuali illegali" nei contratti d'opera. I consigli di fabbrica dovranno essere meglio informati per evitare gli abusi.
6. Gestione della crisi Euro
La Cancelliera ha plasmato la gestione della crisi Euro su 3 concetti: i paesi in crisi devono risparmiare, gli aiuti ci sono solo a credito, e per i problemi delle proprie banche ogni paese deve fare da sé. Il contratto di coalizione non si allontata da questi punti.
L'accordo di governo riprende l'idea merkeliana secondo cui ogni stato dovrà impegnarsi a livello europeo su dei contratti di riforma. Non ci sarà una responsabilità comune sul debito pubblico: la SPD non è riuscita ad imporre la sua richiesta di un fondo europeo per il rimborso del debito.
Anche sul tema unione bancaria ci sono solo dei cambiamenti minimi rispetto alla politica applicata fino ad ora. La SPD avrà il suo tanto desiderato fondo europeo per le ristrutturazioni. Poiché questo fondo potrà essere riempito unicamente con risorse bancarie, ci vorranno diversi anni prima che ci possa essere denaro a sufficienza. Fino ad allora - ogni stato dovrà salvare i suoi istituti finanziari con risorse nazionali - anche se questo dovesse spingere verso l'alto il suo debito pubblico. Solo se non ci sono altre soluzioni possibili potrà intervenire il fondo ESM. L'interdipendenza fra gli stati nazionali e il settore bancario interno difficilmente potrà essere superata.