domenica 18 marzo 2012

Qualcuno crede ancora ai miracoli?

Sulla Süddeutsche Zeitung, quotidiano progressista di Monaco, ancora un'analisi sul mercato del lavoro e sul famoso miracolo occupazionale (Jobwunder). Per molti tedeschi il miracolo ancora non è arrivato.

Dal mercato del lavoro, nel mezzo di una crisi economica, arrivano dei dati impressionanti: il numero dei disoccupati in Germania è sceso al livello piu' basso degli ultimi 20 anni. Dall'altra parte, molti lavoratori ricevono bassi salari - il numero degli occupati a basso salario cresce. Il Jobwunder è solo un'illusione?

In Germania per molte persone lo stipendio è appena sufficiente a sbarcare il lunario. Non solo perché la crescita dei salari non riesce a star dietro all'aumento dei costi per l'affitto e gli alimenti. Soprattutto perché per molti non è possibile trovare un lavoro ben pagato. Un quarto dei lavoratori ha un salario basso, secondo la ricerca dell'Istituto per il Lavoro e la Formazione dell'Università di Essen-Duisburg (IAQ). Si può parlare in questo caso di un miracolo occupazionale? Oppure il nuovo mondo del lavoro in Germania è solo una certificazione di povertà - in senso letterale? Un'analisi.

In Germania in questo periodo si parla spesso di miracolo occupazionale (Beschäftigungswunder). Perchè?

Perché il numero dei disoccupati è così basso come non lo era mai stato. Il mese scorso con  3.11 milioni di disoccupati, si è raggiunto il livello più basso per il mese di febbraio da 21 anni. In certi periodi del 2011 il numero dei disoccupati era sceso addirittura sotto i 3 milioni. E se durante una difficile crisi economica il numero dei disoccupati cala, questo è un buon segno. Dopo tutto questo aiuta l'intera economia. I cittadini hanno piu' denaro a disposizione, si comprano piu' beni e si fanno piu' viaggi. Le entrate fiscali crescono e le casse per l'assistenza sanitaria - come ultimamente è accaduto - possono avere dei guadagni e non avere bisogno di alcun aiuto dallo stato.

Da quando abbiamo questo aumento dell'occupazione?

Anche se lo sviluppo positivo nel mercato del lavoro è stato percepito solo durante la crisi - di fatto il livello di occupazione cresce da almeno una decade. La spinta principale è arrivata alla fine degli anni '90 e all'inizio della scorsa decade.

In che misura lo sviluppo dei lavori a basso salario è da ricondurre alla comparsa dei nuovi Mini-Jobs e del lavoro in affitto?

Il numero degli occupati con lavori ad orario ridotto è cresciuto dal 2000 fino al 2010 da 4.1 a 4.9 milioni. I Minijobber hanno quindi contribuito in maniera sostanziale al Jobwunder. Accanto a questi, nel 2010 c'erano ancora 2.3 milioni di individui, che avevano un Mini-job come secondo lavoro - accanto ad un'occupazione principale. E' cresciuto fortemente anche il numero dei lavoratori in affitto (interinali). In questo momento sono circa 800.000. Un confronto: nel 1996 erano solamente 180.000. I lavoratori interinali non guadagnano solamente meno denaro dei dipendenti a tempo pieno e con contratto regolare - a loro manca anche la possibilità di pianificare un futuro, offerta dai normali contratti, a causa dei continui cambi di lavoro. A tale riguardo possiamo dire: molti tedeschi non hanno percepito il Jobwunder nel loro portafoglio. Molti non riescono nemmeno a vivere del loro salario. Secondo lo studio appena pubblicato, poco meno di un quarto degli occupati ha un basso salario. Questi sono prima di tutto Minijobber che non possono guadagnare piu' di 450 € netti al mese. Oltre a questi, il 15% degli occupati a tempo pieno hanno un basso salario. 

Che cos'è un basso salario?

Il limite del basso salario viene calcolato confrontandolo con la media degli altri salari. Un basso salario è un salario inferiore ai due terzi della media dei salari. Al momento il limite del basso salario è di 9.15 € per ora. Questo modo di calcolare facilita il confronto con gli altri paesi. I 9.15 € per ora sono solo la soglia. Secondo lo studio dello IAQ, i lavoratori a basso salario guadagnano 6.68 € per ad ovest e 6.52 € nell'est. I numeri sono quelli del 2010.

Secondo la definizione EU, chi guadagna meno del 60 % della media dei salari è a rischio povertà. Questo significa che gli occupati nei settori a basso salario hanno un rischio maggiore di povertà?

Naturalmente è vero. Chi guadagna poco, ha anche un rischio maggiore di povertà. Tuttavia, può anche accadere, che un basso salario sia una fonte di reddito aggiuntiva all'interno di un nucleo familiare dove altri membri hanno redditi superiori.

Spesso si è discusso dell'introduzione dei salari minimi, in alcuni settori è già stato fatto. In questo caso si dovrebbe inserire un limite minimo per il salario. I datori di lavoro argomentano che un salario minimo distruggerebbe posti di lavoro, perché renderebbe il lavoro piu' costoso. E' così?

Al momento in Germania non c'è nessuno studio in materia. Un'analisi dettagliata del settore delle costruzioni  mostra che l'introduzione del salario minimo nel 1997 nella ex Germania dell'Est ha causato solo una piccola riduzione dell'occupazione. Nella Germania dell'ovest questo effetto non è stato osservato. Uno studio empirico recente in Gran Bretagna ha concluso che :" I salari minimi nel medio e lungo periodo hanno un effetto neutro sull'occupazione". I posti di lavoro non verrebbero né distrutti né creati.

Perchè il mercato del lavoro tedesco durante la crisi è andato così bene?

Ci sono stati diversi fattori, soprattuto nel 2009, quando l'economia è caduta del 5%, mentre l'occupazione ha tenuto per l'intero periodo. Thomas Rhein dell'Istituto per la Ricerca sul mercato del lavoro e dell'occupazione (IAB), considerato un centro di ricerca indipendente, ha parlato di relazioni industriali in grado di creare al proprio interno una elevata flessibilità. Questo significa, che in molte aziende il calo drastico degli ordinativi è stato gestito attraverso il Kurzarbeit (cassa integrazione)  o con la riduzione degli straordinari.

Molto diversa è la situazione in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove il numero dei disoccupati è cresciuto drammaticamente. Nei paesi anglosassoni si è cercato di contrastare la congiuntura attraverso i licenziamenti. Il modello del Kurzarbeit - a causa dei notevoli aiuti statali - per le aziende è piu' costoso di un licenziamento. In seguito, quando nuovi lavoratori saranno assunti, la politica di mantenimento darà i suoi frutti, visto che l'inserimento di nuovi lavoratori porta con sé molti costi.

Molte aziende durante la crisi erano consapevoli di disporre di un elevato capitale umano, come dicono gli esperti di lavoro. In altre parole: non hanno voluto licenziare i lavoratori, soprattutto perché si aspettavano una rapida ripresa dell'economia.

Il calcolo del numero dei disoccupati viene spesso modificato. Il Jobwunder è solo un effetto statistico?

No. Regina-Konle-Seidl dello IAB ci dice, che al contrario le statistiche sul mercato del lavoro negli ultimi anni sono diventate piu' credibili: in Germania il cambio nel sistema di calcolo dei disoccupati avrebbe invece portato ad un aumento dei disoccupati. Particolarmente sorprendente è che,  a partire dal 2005 con l'introduzione delle riforme Hartz IV,  coloro che ricevono aiuti sociali sono stati registrati come disoccupati. In questo modo il tasso di disoccupazione è aumentato di 500.000 unità fino a 4.9 milioni. Le persone oltre i 58 anni con un lungo periodo di disoccupazione alle spalle non erano piu' comprese in queste statistiche. Da inizio 2008 chi è in cerca di occupazione viene compreso nelle statistiche sulla disoccupazione fino all'età di pensionamento.

Differenze nel calcolo ce ne sono ancora, quando ad esempio le persone in cerca di lavoro prendono parte a misure di politica del mercato del lavoro. Queste persone, ad esempio occupati sovvenzionati, prepensionati, disoccupati in congedo per malattia, vengono calcolati solo nella cosiddetta "riserva silenziosa", che racchiude la disoccupazione nascosta. L'esperto di statistica Gerd Bosbach dell'Università di Coblenza, in un'intervista radiofonica, ha dichiarato che la "riserva silenziosa" nel 2011, sarebbe di quasi 2 milioni di persone.

Il Jobwunder è solo un'illusione?

I dati ci dicono che in Germania in questo momento sono occupate molte persone che prima non avevano alcuna occupazione - l'alta "riserva silenziosa" era presente anche negli anni precedenti. Se consideriamo che negli anni scorsi gli esperti, in seguito alla crisi economica avevano pronosticato un crollo occupazionale, i dati sono davvero miracolosi. Ma questo non può nascondere il fatto che in Germania ancora molte persone sono senza un lavoro - se si aggiunge la "riserva silenziosa" ai dati ufficiali, si raggiunge un numero di disoccupati fra i 4 e i 5 milioni. Inoltre, bisogna aggiungere che l'aumento occupazionale non ha portato ad un aumento dei salari. A causa dell'aumento del costo della vita, in termini reali molti lavoratori guadagnano meno di quanto non facessero qualche anno fa. Il miracolo per molti ancora non è arrivato.


2 commenti:

  1. Grazie per questi ultimi 2 articoli molto interessanti, che smascherano la "piena" occupazione tedesca.

    Sai per caso dove posso trovare "la ricerca dell'Istituto per il Lavoro e la Formazione dell'Università di Essen-Duisburg (IAQ)" dalla quale sono stati scritti questi 2 articoli ?

    Ciao

    Riccardo

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    1. eccolo:

      http://www.iaq.uni-due.de/iaq-report/2012/report2012-01.pdf

      ;)

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