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lunedì 24 ottobre 2022

Yanis Varoufakis - Il modello economico tedesco è al capolinea

"...il modello economico tedesco sta crollando. Questo modello si basava sull'energia a basso costo proveniente dalla Russia, sulla vendita di prodotti alla Cina e sui bassi salari in Germania. Ma la situazione attuale è questa: l'inflazione ha reso impossibile comprimere i salari, il gas è diventato costoso e la Cina come mercato di sbocco per la Germania sta perdendo importanza..." cosi' risponde il grande economista e politico greco Yanis Varoufakis intervistato da N-TV.



tv.de: Come descriverebbe il ruolo della Germania all'interno dell'Unione Europea in questo momento?

Yanis Varoufakis: C'è un grande cambiamento: il modello economico tedesco sta crollando. Questo modello si basava sull'energia a basso costo proveniente dalla Russia, sulla vendita di prodotti alla Cina e sui bassi salari in Germania. Ma la situazione attuale è questa: l'inflazione ha reso impossibile comprimere i salari, il gas è diventato costoso e la Cina come mercato di sbocco per la Germania sta perdendo importanza a causa di una nuova guerra fredda tra Cina e Stati Uniti che l'amministrazione Biden sta intensificando

E che cosa è rimasto uguale in Germania?

La costante insistenza dell'attuale governo tedesco - e di quelli precedenti - nell'agire unilateralmente, sostenendo così la strategia fiscale di un surplus delle esportazioni - in sostanza il neo-mercantilismo. D'altra parte, la Germania si rifiuta di permettere al resto dell'Eurozona di agire allo stesso modo e di attuare misure equivalenti.

La Germania si comporta da bullo?


Non mi piace questa parola. Ma la Germania insiste solo sul suo potere in termini di politica fiscale, che gli altri paesi dell'UE non hanno. Per dirla in altro modo: la Germania non rispetta le condizioni di parità all'interno dell'Unione europea.

Condivide e capisce le critiche al pacchetto di aiuti da 200 miliardi di euro della Germania? Altri paesi dell'UE vi vedono una mancanza di solidarietà...

Posso benissimo capire le critiche, certo. Si tratta di un doppio standard. La Germania insiste sul mercato unico e su una presunta parità di condizioni, ma allo stesso tempo spinge in favore di aiuti di Stato per l'industria e i consumatori. Aiuti di Stato che il resto dell'UE non può introdurre a causa delle regole fiscali che si applicano a tutti tranne che alla Germania.

L'Unione Europea dovrebbe decidere un vero e proprio tetto al prezzo del gas a livello europeo oppure condivide l'avvertimento di Olaf Scholz su questo punto, secondo il quale ciò potrebbe portare a una minore quantità di gas venduta all'UE?

Capisco l'argomentazione di Olaf Scholz. Ma ancora una volta dimostra che Scholz non è in grado di concepire una linea politica europea comune. Altrimenti capirebbe che l'UE potrebbe procurarsi il gas in maniera comune sfruttando il suo immenso potere monopolistico sulla domanda. In questo caso non ci sarebbero problemi di approvvigionamento. Naturalmente, se si introduce un semplice tetto al prezzo del gas senza utilizzare il potere d'acquisto collettivo dell'UE, allora Scholz ha ragione. Quindi Scholz fa un'osservazione giusta, ma poi persegue una politica sbagliata.

In questi tempi di crisi l'UE è unita oppure sta fallendo?

Io la metterei in maniera un po' piu' chiara: il problema dell'Unione europea è che non esiste un'Unione europea. Di nome sì, ma non di fatto. Quando si tratta di rifugiati o migranti, ognuno fa come vuole. Anche per quanto riguarda il gas. Per quanto riguarda il passaggio alle tecnologie verdi, non abbiamo nemmeno un Unione Verde. Nel settore bancario, non abbiamo ancora una garanzia comune sui depositi e non c'è nemmeno l'Eurobond. Mancano tutti gli elementi che renderebbero reale l'Unione europea. E naturalmente questo tipo di cose si vedono ancora più chiaramente in tempi di crisi.



Crede che l'UE riuscirà a superare questa crisi energetica? Molte persone sono preoccupate in vista dell'inverno.

Il fallimento è garantito. In Europa stiamo già assistendo a una rapida deindustrializzazione. Le aziende dell'UE pagano il gas dieci volte più dei loro concorrenti negli Stati Uniti o in Cina. Si sta già verificando un'interruzione della produzione e molto presto vedremo le fabbriche cercare nuove sedi negli Stati Uniti o in altri Paesi. L'UE è in profonda crisi. Probabilmente non si vedrà quest'inverno, ma il prossimo. Gli impianti di stoccaggio del gas sono stati riempiti in estate, ma ciò potrà essere rifatto solo la prossima estate a costi molto più elevati.

Lei ha già citato la Cina. Anche in Germania è in corso un dibattito controverso: il cancelliere Scholz pare voglia consentire la vendita di una parte del porto di Amburgo ai cinesi. La Germania non ha imparato nulla dal passato e dal pericolo della dipendenza? Cosa ne pensa?

La situazione è complessa e non è semplicemente bianca o nera. Il modello commerciale tedesco si basa, almeno per un terzo, sulla vendita di prodotti alla Cina. Mi sembra tuttavia che Berlino stia ovviamente chiudendo un occhio, proprio come ha fatto con il gas russo. In questo caso, ignorano la nuova guerra fredda che si sta sviluppando tra Stati Uniti e Cina e si limitano a fare quello che facevano prima.

Per quanto riguarda Scholz e il porto: se Scholz dovesse svolgere il ruolo di mediatore tra Washington, Pechino e Berlino, e la vendita a Cosco fosse parte di questo processo di pace, allora sarei favorevole. Ma sono dell'opinione che Olaf Scholz politicamente sia un nano che non ha affatto la capacità di pensare in questo modo. Ecco perché la cessione a Cosco non sarebbe una strategia per rendere il mondo più stabile, ma in definitiva solo un altro caso di miopia.

Infine, le faccio questa domanda: come vede l'eredità di Angela Merkel oggi?

Era una negoziatrice straordinariamente abile e un gestore di crisi che pensava nel breve termine, con l'abilità unica di assicurarsi che nulla cambiasse, anche quando le cose dovevano essere cambiate. In questo senso, ha sprecato un'enorme quantità di capitale politico. Nessun altro cancelliere avrà mai più la capacità di creare un simile capitale politico per far progredire l'Europa. Per questo motivo dobbiamo criticarla per aver sprecato questo capitale.


sabato 11 luglio 2020

Boicottaggio e censura in Germania per il film di Costa-Gavras "Adults in the room"

Chi ha paura di Yanis Varoufakis? Dietro l'ostracismo tedesco nei confronti di "Adults in the Room", il film del grande regista greco Costa-Gavras, ci sarebbero mani potenti che prima ne hanno osteggiato la realizzazione, in particolare il direttore tedesco dell'ESM Klaus Regling nel 2017 avrebbe chiesto a Costa-Gravas di rinunciare al progetto cinematografico, e che ora ne impedirebbero la distribuzione in Germania. Ne scrive il sempre ben informato German Foreign Policy

adults in the room costa gravas

Un incontro a Parigi

Alcuni importanti funzionari della Repubblica Federale Tedesca si sarebbero personalmente adoperati per impedire la rielaborazione cinematografica in chiave critica dell'operato tedesco nei confronti della Grecia durante l'eurocrisi. I media greci, infatti, avevano già riferito nel febbraio di quest'anno di un incontro tra il famoso regista greco Costa-Gavras e il direttore del fondo ESM, Klaus Regling [1]. L'articolo riporta che durante una cena a Parigi il capo dell'ESM Regling avrebbe chiesto al due volte vincitore del premio Oscar di astenersi dal portare avanti il suo attuale progetto cinematografico "Adults in the room", annunciato per il 2017. Per la sua rielaborazione cinematografica dello scontro tra Berlino e Atene del 2015, il grande regista Costa-Gavras si sarebbe basato sul libro dell'allora Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, nel quale venivano descritti gli incontri dell'eurogruppo, nonché sulle registrazioni audio degli stessi incontri fatte segretamente da Varoufakis, oppositore del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble. Secondo quanto affermato dal regista, famoso in tutto il mondo per i thriller politici come "Z" o "La rivolta invisibile", Regling gli avrebbe chiesto di astenersi dal trasporre cinematograficamente gli incontri in quanto il ritratto fatto da Varoufakis era in gran parte errato [2]. Costa-Gavras gli aveva invece risposto che era stato in grado di confrontare le informazioni contenute nel libro di Varoufakis con le registrazioni audio delle riunioni dell'Eurogruppo e di averne verificata l'attendibilità. In seguito alla pubblicazione delle registrazioni audio di Varoufakis, Regling ha anche espresso il suo rammarico per la violazione della "privacy" dei funzionari dell'UE interessati.



I diktat di risparmio di Schäuble 

Nel film-documentario politico, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nell'agosto 2019, vengono descritte le trattative tenutesi durante la maratona dell'Eurogruppo, nel quale erano presenti sia il dominante ministro delle Finanze tedesco Schäuble, che il primo ministro greco Alexis Tsipras, a capo di un governo di sinistra eletto nel gennaio 2015. La sinistra socialdemocratica di Tsipras, Syriza, aveva vinto le elezioni politiche in una Grecia devastata economicamente, con la promessa di porre fine ai rovinosi diktat tedeschi che in particolare Schäuble aveva imposto ad Atene mediante una serie di cosiddetti "pacchetti di austerità"; i diktat tedeschi avevano portato a un crollo del prodotto interno lordo greco di circa un terzo e a un'esplosione della disoccupazione e della povertà. Nel corso della maratona negoziale del 2015, condotta per la parte greca dall'allora ministro delle Finanze Varoufakis, tutte le proposte di compromesso di Syriza per allentare i diktat tedeschi erano state deliberatamente sabotate da Schäuble al fine di fare del governo di sinistra di Atene un esempio da utilizzare per la dissuasione. Nell'estate del 2015, la Grecia era stata addirittura minacciata da Schäuble di essere esclusa dalla zona euro, con delle possibili conseguenze disastrose, e alla fine il popolo greco ha dovuto persino accettare un umiliante inasprimento del regime fiscale di austerità tedesco. Fatto che ha ostacolato la prevista svolta politica a sinistra in Grecia.



Premio d'onore a Venezia

Il film sulla vicenda, che in occasione della sua prima proiezione ha ricevuto il Premio d'onore alla Mostra del Cinema di Venezia, in Italia è stato accolto molto bene. Nel paese in crisi, che si trova ancora una volta in una fase di conflitto politico-economico con Berlino, la stampa "alla fine della proiezione" ha applaudito il film "Adults in the room", fatto che ci si poteva anche "aspettare" in considerazione degli effetti dell'austerity in Italia, secondo quanto riportato dalla stampa tedesca [3]. Il film è stato proiettato nelle sale di Grecia, Spagna, Francia, Belgio, Portogallo, Australia e Argentina, mentre in Svezia è stato un servizio di streaming ad assicurarsene i diritti. [4] Nella Repubblica Federale, invece, l'ultimo lavoro del grande regista di fama internazionale è stato in gran parte messo a tacere e di fatto ne è stato imposto un boicottaggio informale - nonostante il fatto che Ulrich Tukur, uno degli attori tedeschi piu' famosi, nel film interpreti il ruolo del ministro delle Finanze Schäuble. In Germania non c'è stato un solo distributore cinematografico ad accettare di includere nel suo programma l'opera del pluripremiato vincitore dell'Oscar, all'interno della quale viene esaminata in maniera molto critica la battaglia tedesca per l'egemonia in Europa.

"Completamente soggettivo"

In un post del blog tedesco Griechenlandsolidarität viene riportato che gli addetti ai lavori del settore cinematografico avrebbero dichiarato che l'argomento in Germania sarebbe già stato dimenticato e che il film "non avrebbe suscitato alcun interesse". Ma alla luce delle attuali controversie sulle misure di stimolo economico nell'ambito del contrasto alla crisi causata dal coronavirus, che vedono da un lato la Germania e dall'altro Italia e Spagna, questo atteggiamento può essere considerato senza ombra di dubbio come una mera scusa. La questione di fondo piuttosto è un'altra, e cioè "se ai distributori cinematografici sia stato fatto presente che alcune persone molto potenti" si sarebbero espresse contro la proiezione del film nelle sale tedesche. In realtà, il direttore del fondo ESM, il tedesco Klaus Regling, aveva già cercato di convincere Costa-Gavras ad abbandonare il progetto cinematografico. Il film, che si basa su alcune registrazioni audio fatte di nascosto, non ha mai ottenuto il doppiaggio tedesco e non ha nemmeno una voce in lingua tedesca su Wikipedia e in una delle poche recensioni tedesche è stato descritto come "incondizionatamente soggettivo". [5] I principali media tedeschi, in occasione della prima del film, ne avevano parlato in modo dispregiativo etichettandolo come un "programma televisivo per il tempo libero". [6]

(...)


Per chi fosse interessato ad acquistare il DVD del film "Adults in the room" può usare questo link e contribuire così a questo blog:




[1] Η εύλογη λύπη του κ. Ρέγκλιγκ. mera25.gr 19.02.2020.
[2] Ehemaliger Merkel-Berater und höchster EU-Beamter zum Regisseur von "Adults in the Room": "Machen Sie diesen Film nicht!" diem25.056 20.02.2020.
[3] Andreas Busche: Clownshorden in Gotham City. tagesspiegel.de 31.08.2019.
[4] Wer hat Angst vor Yanis Varoufakis? griechenlandsoli.com 05.07.2020.
[5] Björn Becher: Adults in the Room. filmstarts.de.
[6] Dietmar Dath: Geh mir weg mit deiner Politik. blogs.faz.net 02.09.2019.
[7] Greek unemployment falls to 14.4 pct in March, lowest since November 2010. ekathimerini.com 11.06.2020.
[8] Griechenland lehnt strikte Auflagen für EU-Coronahilfen ab. stol.it 05.07.2020.
[9] S. dazu Der Preis der Integration.