martedì 30 ottobre 2018

Storie di sfruttamento in Germania: sulle tracce della nuova schiavitù (parte seconda)

Ci avevano spiegato che il caporalato e lo sfruttamento riguardano solo le campagne del sud-Europa e che nella civilissima Europa del nord è tutto molto piu' pulito e onesto, le cose tuttavia non stanno esattamente cosi'. Nelle strade e sui marciapiedi delle grandi città tedesche, ogni giorno decine di migliaia di migranti, molti dall'Europa del sud-est, si offrono a giornata per ogni tipo di lavoro e per pochi euro l'ora, quasi sempre al nero e al di fuori dei sistemi di previdenza sociale. Un'inchiesta molto bella di Der Spiegel ci parla dei bulgari che sui marciapiedi di Amburgo passano le giornate aspettando un furgoncino che passi a caricarli per portarli in un cantiere, in una fabbrica o nei campi. Da Der Spiegel (seconda parte, si arriva da qui)


Ci sono dei ciarlatani che hanno incassato 600 euro dai lavoratori sotto-pagati con la promessa di fargli ottenere una registrazione della residenza all'anagrafe. Invece poi hanno denunciato i migranti per lavoro nero e sono spariti con i soldi.

Se i migranti arrivano in Germania con i loro figli, anche questi spesso soffrono per la condizione di precarietà. Secondo una insegnante che fino al 2016 ha lavorato in una scuola di Wilhelmsburg, i figli dei lavoratori bulgari sotto-pagati spesso spariscono per settimane da scuola e sembrano alquanto stravolti.

Una volta, quando una sua collega ha visitato una studentessa a casa, ha visto una ragazza di 16 anni nel soggiorno. La madre le ha detto che la ragazza non era mai andata a scuola, anche se la famiglia si trovava in Germania da cinque anni. La ragazza aveva passato la maggior parte della sua vita davanti alla TV senza aver imparato una sola parola di tedesco.

Nel frattempo la miseria dei lavoratori migranti ora colpisce interi quartieri. Le città, insieme alla manodopera a basso costo, attraggono molta miseria - che finisce per colpire i residenti.

Si racconta di lavoratori migranti che dormono in macchina e che per tutta la notte in inverno fanno girare il motore - per potersi scaldare. Un altro ci dice che i migranti fanno i loro bisogni in un bosco adiacente.

Un terzo residente locale racconta di lavoratori migranti che  gli "urinano sui muri di casa e che vanno in giro ubriachi" e di un pulmino con targa bulgara parcheggiato per mesi davanti a casa sua, in cui dormiva anche un bambino.

Altri residenti riferiscono di lavoratori migranti che hanno rubato le sedie da giardino, prelevato benzina dai serbatoi delle loro auto o rubato materiali da costruzione nei cantieri. La polizia non reagisce nemmeno piu' alle lamentele. "Ci troviamo in una situazione di assenza della legge", ci dice un residente. La polizia di Amburgo respinge queste accuse. (...)

Il sistema di sfruttamento

Quando Stanimir Panow parla della sua vita, dei turni di dodici ore, dei suoi perfidi capi o del suo letto ammuffito, resta sempre composto. Spesso riesce a scherzare anche sui momenti più difficili della sua vita. Solo una volta durante le nostre conversazioni ha iniziato a piangere. Sono lacrime di gratitudine. Perché Panow ha avuto un aiuto inatteso

Il Westend, un'organizzazione senza scopo di lucro che organizza cure mediche anonime per i migranti, gli ha pagato un'operazione. Gran parte del tumore alla prostata è stato asportato.

Come la maggior parte dei finti lavoratori autonomi, Panow non ha un'assicurazione sanitaria e le possibilità di ottenere aiuto dallo stato sono limitate. "Solo in alcuni casi è possibile richiedere interventi urgenti e necessari attraverso un fondo finanziato dall'Autorità per la sicurezza sociale di Amburgo", afferma Melanie Mücher, a capo del Westend.

Ci sono ancora alcune cellule tumorali nel corpo di Panow, dice Mücher. Anche in futuro dovrà essere esaminato regolarmente. Panow deve sperare che il Westend continui a trovare un modo per poter finanziare i suoi trattamenti. Almeno ora lo sa: non è solo.

Ad Amburgo-Wilhelmsburg ci sono molte organizzazioni sociali caritatevoli e molti residenti impegnati. Organizzano la consulenza legale, i corsi di lingua tedesca gratuiti, feste in città inclusive oppure raccolgono donazioni per pagare le cure mediche ai migranti. I residenti cercano di tamponare le difficoltà sociali e di combattere lo sfruttamento dei migranti. Ma non possono cambiare le strutture di base di questo settore illegale. Solo un radicale cambiamento della politica  potrebbe aiutare:

- I lavoratori migranti dovrebbero essere correttamente informati sui loro diritti, preferibilmente nei loro paesi di origine prima di partire.

- Gli intermediari del lavoro e i proprietari di case dovrebbero essere controllati in modo più coerente e puniti per le violazioni.

- I migranti seriamente ammalati e senza un'assicurazione sanitaria valida dovrebbero avere un migliore accesso alle cure mediche.

Il governo di Sofia non riesce a tenere sotto controllo la situazione. Secondo le previsioni dell'ufficio nazionale di statistica di Sofia, la Bulgaria perderà un altro milione di persone entro il 2045; il gruppo di popolazione più numeroso sarà quello tra i 60 e gli 80 anni.

Anche le autorità tedesche sono troppo tiepide nei confronti dello sfruttamento dei lavoratori migranti. Sebbene in Germania vi siano numerose leggi che puniscono il lavoro sommerso, il non rispetto del salario minimo di legge e che dovrebbero impedire condizioni di lavoro inaccettabili, i controlli, tuttavia, avvengono solo sporadicamente.

Ci sono circa 6.700 funzionari delle dogane in tutto il paese a contrastare il lavoro sommerso e quello illegale. Secondo le stime dei sindacati ce ne vorrebbero più di 10.000. Anche il Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung (DIW)) ritiene che in Germania ci siano troppi pochi ispettori per poter controllare il lavoro sommerso. "È come fare le regole per una partita di calcio senza poi mettere un arbitro in campo", ci dice il ricercatore del DIW Karl Brenke.

Per i consumatori tedeschi, tuttavia, il sistema dello sfruttamento ha dei grandi vantaggi. Tutti i muratori e le badanti, tutti i facchini di magazzino,  tutti i lavoratori occupati in agricoltura, quelli nei macelli e tutti gli altri salariati fanno in modo che i costi di costruzione e di manutenzione in Germania crescano piu' lentamente e che ai consumatori vengano forniti carne, verdure e servizi a basso costo. "L'economia ne beneficia", afferma Brenke. "Ma la dignità umana ne soffre".

Dopo l'operazione, il medico aveva consigliato a Stanimir Panow di non lavorare per alcune settimane. Il suo corpo era troppo debole, gli aveva detto il dottore. Soprattutto, aveva bisogno di riposo.

La mattina dopo, Panow è tornato al cantiere.


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4 commenti:

  1. Bundesagentur für Arbeit ieri: "Il tasso di disoccupazione in Germania è sceso per la prima volta dal 1991 sotto il 5% ad ottobre mentre il numero di occupati è aumentato in 12 mesi di 561 mila unità. Il numero di posizioni aperte è salito a 824 mila".
    Istat oggi: "Il tasso di disoccupazione sale a settembre al 10,1%, più 0,3% rispetto a agosto, e l'occupazione cala dello 0,1%, pari a circa 34 mila unità".

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    1. Sappiamo bene che gli "occupati" in Germania lo sono in molti casi in condizioni "Hartz", e quindi piuttosto disagiate. Così come sappiamo benissimo che un paese come l'Italia, che ha perso il 25% della sua produzione industriale e non ha sostanzialmente domanda interna, non può avere dati positivi sull'occupazione. Perchè non chiedi ai tuoi amici tedeschi di rimuovere il 20% di sottovalutazione dell'Euro di cui loro godono rispetto alle merci italiane? E poi ne riparliamo...

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    2. Magari anche l´avanzo di bilancia commerciale rientrerebbe un po'

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  2. occupati sotto pagati che dormono in macchina e non si possono curare, non vedo cosa ci sia da sbandierare quasi si stesse parlando di una conquista e non di una vergogna Maria Stella Uras

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