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sabato 28 marzo 2020

Così il governo tedesco vuole fermare l'offensiva sugli eurobonds

Il governo tedesco sa bene che nell'Eurogruppo, un organo informale e poco trasparente, nessuno avrà il coraggio di creare una coalizione contro la Germania, per questo il dossier sugli eurobond sarà tolto dalle mani dei 5 presidenti e passerà al gruppo dei ministri delle finanze europei. L'offensiva dei paesi latini è destinata ad arenarsi. Ne scrive Lost in Europe sui retroscena di Der Spiegel


A prima vista, è solo una questione minore: non saranno la Commissione europea, il Consiglio o la BCE a dover presentare nuove proposte per superare la crisi economica e finanziaria, ma saranno i ministri delle finanze dell'Eurogruppo. Dietro c'è la strategia mirata della Cancelliera Merkel.

Al vertice anti-crisi dell'UE, Merkel è stata messa sotto pressione. Nove paesi dell'UE, infatti, hanno chiesto nuovi strumenti finanziari comuni come i coronabonds. Le istituzioni dell'UE, secondo quanto affermato dal primo ministro italiano Conte, entro dieci giorni dovranno preparare una proposta congiunta.

Il problema per Merkel: i cinque presidenti delle istituzioni in realtà sono tutti in favore dei Coronabonds. È una situazione simile a quanto era già accaduto durante l'eurocrisi, quando tutti i leader dell'UE si erano pronunciati in favore degli eurobond. E all'epoca Merkel li aveva respinti.

Questa volta però non è stato così facile. Per risolvere il problema, Merkel allora ha escogitato un trucco. Non saranno le 5 istituzioni dell'UE responsabili, ma sarà l'Eurogruppo ad elaborare un piano. È questo è solo un corpo informale.

Varoufakis recentemente nel suo "Euroleaks" ha documentato quanto sia opaco e imprevedibile l'Eurogruppo. Nella cerchia dei ministri delle finanze dell'eurozona non si decide mai nulla contro la Germania. Ciò è stato dimostrato più volte durante la crisi dell'euro.

"Der Spiegel" descrive quanto sia intelligente il trucco di Merkel:

"La differenza non è decisiva solo per i raffinati intenditori dei grovigli di Bruxelles: i cinque presidenti delle istituzioni dell'UE, vale a dire i presidenti del Consiglio, del Parlamento europeo, della Commissione, della Banca centrale europea e dell'Eurogruppo, sono tra i sostenitori dei cosiddetti Coronabonds e degli strumenti comuni di debito. Se gli dai il compito di trovare il modo di affrontare la crisi, il risultato finale saranno i coronabonds. Nell'Eurogruppo, tuttavia, gli oppositori di questi strumenti, soprattutto i Paesi Bassi ma anche la Germania, hanno molto di piu' da dire"

Il trucco procedurale è quello di minare formalmente e legalmente le istituzioni dell'UE responsabili. Neanche l'amico del cuore di Merkel, la Von der Leyen, sarà autorizzata a partecipare al piano finanziario contro la mega-crisi. La Commissione europea di fatto è stata estromessa ed è priva di poteri.

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